1-500 | 501-1000 | 1001-1500 | 1501-2000 | 2001-2275
grassetto = Testo principale
grigio = Testo di commento
(segue) Storie fiorentine
Capitolo, Capoverso 1001 29, 6 | cominciorono con Francia, la città volta a avere Pisa per farne
1002 29, 6 | legni; e però essendo la città disarmata al porto, si condusse
1003 29, 7 | molte volte collegati della città ed amici grandissimi, ma
1004 29, 7 | grandissimi, ma poi che la città ebbe acquistata la Valdinievole,
1005 29, 7 | guerre del duca Filippo, la città fece più volte pruova di
1006 29, 9 | favoriti da lui, in modo che la città per non offendere el re
1007 29, 9 | non in nome publico della città, ma sotto colori vari, per
1008 29, 9 | essendo così la sorte della città, che le deliberazione che
1009 29, 10 | sendosi publicato per la città, molti cittadini di credito
1010 29, 12 | La città desiderava lo accordo, massime
1011 29, 13 | mano de' fiorentini, la città di Lucca non potere mai
1012 29, 15 | rispetto alle ragioni della città, le quali non si venivano
1013 29, 17 | l'accordo con danno della città, che acconsentire a quello
1014 29, 18 | tutti e' primi uomini della città, non si vinse mai; richiamoronsi
1015 29, 21 | Soderino avendo favore dalla città ne fussi compiaciuto, e
1016 29, 21 | assai lo universale della città, perché era riputato prelato
1017 29, 22 | consenso più universale della città, e così la lettera fussi
1018 29, 23 | tenne molti dì alterata la città e fu per essere di momento
1019 30, 1 | di Firenze, e restata la città nel governo populare, furono
1020 30, 1 | alieni dal ritornare nella città; perché egli aveva a presupporre
1021 30, 1 | aveva a presupporre che la città benché conquassata e smembrata
1022 30, 1 | qualche benivolenzia nella città, e così tenere modi di addolcire
1023 30, 1 | se mai ritornassi nella città, presterebbe fede a' cittadini
1024 30, 1 | volere che per sua cagione la città ed el popolo ricevessi danno
1025 30, 2 | volte armato contro alla città, prima a' confini di Arezzo,
1026 30, 2 | Valentino, tutte contro alla città, in modo che fu cagione
1027 30, 2 | tempo alcuno battere la città. Per le quali cose non solo
1028 30, 2 | ancora lo universale della città l'aveva in odio grande.~
1029 30, 3 | riformati e' disordini della città, che e' Medici fussino in
1030 30, 3 | non avere più grazia nella città, si trovavano in gran disordine,
1031 30, 5 | ancora degli altri nella città; e dove, vivente Piero,
1032 30, 5 | mentre che erano nella città, non avevono mai né in publico
1033 30, 5 | e però si parlava nella città più liberamente di loro
1034 30, 7 | altri che, veduto che nella città non se ne teneva conto,
1035 30, 8 | benivolenzia poteva nella città, publicò di volere maritare
1036 30, 8 | qualunche la togliessi, che la città lo punirebbe, di che si
1037 30, 11 | esprimevano le legge della città.~
1038 30, 13 | publico ed apartenente alla città, ma come privato, e così
1039 30, 14 | secondo gli statuti della città ricadeva agli otto nuovi,
1040 30, 15 | armata manu contro alla città nella ribellione di Arezzo
1041 30, 18 | disse che volendo sanare la città bisognava tagliare el capo
1042 30, 18 | fussi stato caldo che la città stessi in libertà ed in
1043 30, 19 | caso e quanto terrebbe la città più inferma e sospesa se
1044 30, 24 | utilità richiese che la città lo servissi in presto di
1045 31, 1 | distraevano le cure della città in dua pensieri l'uno: l'
1046 31, 2 | natura importantissima alla città, che e' pareva ragionevole
1047 31, 5 | pericolo non piccolo alla città. Era stato molti e molti
1048 31, 7 | lo faceva per salvare la città sua e non voleva in modo
1049 31, 10 | solevano alla difesa della città né in sulle mura né a fare
1050 31, 13 | principio el governo della città negli uomini più nobili,
1051 31, 13 | dì in sulle porte della città, dove ogni dì era necessario
1052 31, 13 | medesimi; perché in una città venuta di nuovo in libertà
Storia d’Italia
Libro, Capitolo, Capoverso 1053 1, 1, 2| nobilissime e bellissime città, dalla sedia e maestà della
1054 1, 1, 3| sopra 'l grado privato nella città di Firenze che per consiglio
1055 1, 2, 2| patria valenziano, una delle città regie di Spagna, antico
1056 1, 3, 1| non prima arrivò in quella città che, interponendosene Piero,
1057 1, 3, 2| inimici suoi dipendesse quella città, il temperamento della quale
1058 1, 4, 1| sempre le cose d'Italia, la città di Savona e le ragioni che
1059 1, 4, 3| a tenere ferme in Asti, città del duca di Orliens, durante
1060 1, 5, 4| Milano, padroni di tutta la città; nella quale grandezza avendo
1061 1, 5, 5| affermato che di quella città si poteva in ogni caso promettere
1062 1, 6, 2| in Avignone, della quale città era legato, andò finalmente
1063 1, 6, 4| re si confidava di quella città, stata riedificata da Carlo
1064 1, 6, 5| avesse riedificata quella città, distrutta da Totila re
1065 1, 6, 5| figliuolo, aveva fatte a quella città: per le quali cagioni tutto '
1066 1, 6, 5| sempre consigliato che quella città non si opponesse a Giovanni.
1067 1, 6, 5| saviamente le condizioni della città, la quale, essendo allora
1068 1, 7, 1| scudiere, a Genova, la quale città il duca di Milano, con le
1069 1, 7, 1| alienare dal duca di Milano la città di Genova; cosa nelle agitazioni
1070 1, 7, 1| per la mutazione di quella città si acquistava grandissima
1071 1, 7, 1| seguito grande in quella città e nelle sue riviere, e con
1072 1, 8, 1| alla sua divozione quella città; e da altra parte chiamato
1073 1, 8, 1| re di Francia in quella città, avendo prima parlato in
1074 1, 8, 2| lo stato di Bologna e le città d'Imola e di Furlì; perché
1075 1, 8, 2| di Furlì; perché Cesena, città suddita immediatamente al
1076 1, 8, 2| immediatamente al pontefice, e la città di Faenza suddita a Astore
1077 1, 8, 2| mettere in pericolo quelle città se insieme con gli altri
1078 1, 8, 2| congiunsono, pochi dì poi, la città di Bologna, conducendo nel
1079 1, 8, 2| dove, seguitando l'altre città la parte aragonese, Ravenna
1080 1, 8, 2| aragonese, Ravenna e Cervia, città suddite a' viniziani, non
1081 1, 9, 1| con ferro e con fuoco la città di Roma, soggiogato nell'
1082 1, 9, 2| proposito, era venuto a Vienna città del Dalfinato, non potendo
1083 1, 9, 2| sangue suo medesimo, la città devotissima del nome franzese
1084 1, 9, 3| desolazioni di paesi, eccidi di città, crudelissime uccisioni,
1085 1, 10, 1| medesimo che il re arrivò nella città di Asti, cominciando a dimostrarsigli
1086 1, 10, 1| perché nelle cose di quella città è, per la infezione delle
1087 1, 10, 1| genti alla guardia della città, si mossono col resto, per
1088 1, 11, 1| distribuito l'esercito in quella città e nelle terre circostanti.
1089 1, 12, 1| compagnia di Cammillo Vitelli da Città di Castello e de' fratelli,
1090 1, 12, 2| luogo tralle mura di quella città e uno fosso, il quale lontano
1091 1, 13, 1| re, passando per quella città e alloggiato nel medesimo
1092 1, 14, 3| principale in Serezana, piccola città stata da loro molto fortificata;
1093 1, 14, 3| contado di Lucca, la quale città per mezzo del duca di Milano
1094 1, 14, 4| moltiplicato il dispiacere che la città di Firenze aveva da principio
1095 1, 14, 4| cose della guerra, e Pisa, città d'animo inimico, non fortificata
1096 1, 14, 4| disposizione, già quasi di tutta la città, era accesa da molti cittadini
1097 1, 14, 4| cominciava molto a temersi che la città facesse tumultuazione; incitando
1098 1, 14, 4| in Firenze, per la quale città il re intendeva di passare.
1099 1, 15, 1| si concitò in tutta la città ardentissima indegnazione;
1100 1, 15, 2| Il che divulgato per la città, il popolo subito tumultuosamente
1101 1, 15, 3| Firenze, essendo Carlo nella città di Pisa, i pisani ricorsono
1102 1, 15, 3| di sostentarla. Ma Pisa, città spogliata di popolo e di
1103 1, 16, 1| innanzi che entrasse in quella città, che alquanto fusse cessato
1104 1, 16, 1| il dominio assoluto della città; né egli sapeva dissimularlo
1105 1, 16, 1| della republica, e che la città se ne fusse seco diligentissimamente
1106 1, 16, 1| di saccheggiare sì ricca città: e era vociferazione per
1107 1, 16, 2| pericoloso il riceverlo nella città, sperando pure d'avere in
1108 1, 16, 2| Firenze, e che ciascuno nella città e ne' luoghi circostanti
1109 1, 16, 2| dalla sua corte come dalla città; e entrò, in segno di vittoria,
1110 1, 16, 5| ingiurie precedenti, la città di Firenze fusse amica,
1111 1, 16, 5| sicurtà sua, rimanessino la città di Pisa, la terra di Livorno,
1112 1, 16, 5| che avesse conquistata la città di Napoli o composto le
1113 1, 16, 5| fratelli per cento miglia alla città di Firenze. Questi furono
1114 1, 16, 5| questo, e i magistrati della città, promessono l'osservanza
1115 1, 16, 5| e andò a Siena; la quale città, confederata col re di Napoli
1116 1, 17, 1| La città di Siena, città popolosa
1117 1, 17, 1| La città di Siena, città popolosa e di territorio
1118 1, 17, 1| perché per essere quella città inclinata insino a' tempi
1119 1, 19, 1| ridussono in Capua: la quale città il nuovo re, confidandosi
1120 1, 19, 2| commesse la cura di quella città, aveva già occultamente
1121 1, 19, 2| ducato di Milano; nella quale città essendo egli nato di nobilissima
1122 1, 19, 3| loro ritiratisi a Nola, città posseduta dal conte per
1123 1, 19, 3| venisse più innanzi, perché la città, vedendosi abbandonata da
1124 1, 19, 3| capuani: dal quale mossa la città d'Aversa, posta tra Capua
1125 1, 19, 3| riceverà giammai questa città né questo reame travaglio
1126 1, 19, 4| proibirlo; e potette tanto nella città già ribellata la maestà
1127 1, 19, 4| coloro che custodiscono la città la quale da Dio non è custodita.
1128 1, 19, 6| mandati a dargli quella città. A' quali avendo conceduto
1129 1, 19, 6| primo fondatore di quella città; né manco degli altri, quegli
1130 2, 1 | de' fiorentini nella sua città. Risponde in difesa de'
1131 2, 1, 1| re alla guardia di quella città, deliberati di non ritornare
1132 2, 1, 1| Siena e a Lucca; le quali città, essendo inimicissime al
1133 2, 1, 1| che per la qualità della città e per l'opportunità del
1134 2, 1, 1| pisani d'avere levato la città dalla ubbidienza de' fiorentini
1135 2, 1, 1| contadi, l'autorità della città, riceverono ne' primi dì
1136 2, 1, 2| atroce servitù che quella città, la quale aveva già con
1137 2, 1, 2| più potenti e più gloriose città di tutta Italia, fusse,
1138 2, 1, 2| Non essere vergogna alle città preclare se dopo il corso
1139 2, 1, 2| che accaggia a tutte le città e a tutti gl'imperi. Non
1140 2, 1, 2| di liberatore di quella città che, rimettendogli in tanto
1141 2, 1, 2| avere in tempo alcuno la città di Pisa ottenuto grandezza
1142 2, 1, 2| altro, potuto dominare Lucca città tanto vicina, essere stata
1143 2, 1, 2| che fussino legate l'altre città suddite de' fiorentini;
1144 2, 1, 2| senza il quale porto quella città era restata abbandonata
1145 2, 1, 3| nella possessione della città, se ne ritornò senza avere
1146 2, 2, 2| quasi naturale in questa città, e le condizioni de' cittadini
1147 2, 2, 2| consentimento determinato che la città sia governata col nome e
1148 2, 2, 2| quali si reggeva questa città innanzi che la libertà sua
1149 2, 2, 2| si può sperare in questa città se non sotto uno governo
1150 2, 2, 2| magistrati e uffici, così per la città come per il dominio, siano
1151 2, 2, 2| tutte le cose odiose nelle città bene instituite: né sarà
1152 2, 2, 2| alla amministrazione d'una città e dominio tale, si trattino
1153 2, 2, 2| fondata la libertà della città, stabilita la forma laudabile
1154 2, 2, 2| perché il non avere mai la città nostra avuto forma di governo
1155 2, 2, 2| della moltitudine; e dove le città furono edificate per la
1156 2, 2, 2| volte sono stati in questa città, i quali sono stati pieni
1157 2, 2, 2| le divisioni di tutta la città, peste e morte certissima
1158 2, 2, 2| questa parola: che nella città nostra, sempre, un governo
1159 2, 2, 2| assolutamente in potestà di tutta la città ordinare se medesima ad
1160 2, 2, 4| manco che in alcuna altra città regna la modestia del cedere
1161 2, 2, 4| contradittori; perché la città nostra non nasce al presente,
1162 2, 2, 4| assolutamente governata questa città che ella non si sia piena
1163 2, 2, 4| floridissima e potentissima città, non per altro perdé l'imperio
1164 2, 2, 4| antica consuetudine della città, a essere rimessi ad arbitrio
1165 2, 2, 5| per le leggi antiche della città erano abili a partecipare
1166 2, 2, 5| tutti i magistrati per la città e per il dominio, e confermare
1167 2, 3, 1| Calavria la fortezza di Reggio, città posta in sulla punta d'Italia
1168 2, 3, 1| di Sicilia, tenendosi la città per Carlo; e la Turpia e
1169 2, 3, 1| medesimo fece poco dipoi la città di Brindisi, alla quale
1170 2, 3, 1| ritirare spontaneamente la città alla divozione aragonese:
1171 2, 3, 1| per il quale esempio la città di Otranto che aveva chiamato
1172 2, 4, 2| del mese di aprile, nella città di Vinegia, dove erano gli
1173 2, 4, 2| soccorso, di occupare la città di Asti, nella quale con
1174 2, 4, 4| napoletani. Donde e quella città e quasi tutto il reame non
1175 2, 5, 1| genti, per conservare quella città e per necessitare il duca
1176 2, 5, 1| altri lasciati in quella città, e mossi da cupidità di
1177 2, 5, 2| ducato di Traietto e la città di Fondi con molte castella,
1178 2, 5, 2| arrendé incontinente la città di Reggio, la fortezza della
1179 2, 5, 8| Siena del governo di quella città; perché molti degli ordini
1180 2, 5, 8| con certi capitoli quella città, obligandosi alla difesa
1181 2, 6, 1| aderisse alla lega, con la città di Bologna. Armava ancora
1182 2, 6, 1| Lodovico, per sicurtà di quella città, dieci galee a spese sue
1183 2, 6, 1| l'occasione d'occupare la città di Novara, nella quale offerivano
1184 2, 6, 1| gentil'uomini di quella città; a' quali era molto odioso
1185 2, 7, 1| empievano per sicurtà loro la città d'armi e di genti, passò
1186 2, 7, 1| fiorentino, lasciata la città di Firenze alla mano destra.
1187 2, 7, 1| avere in sua potestà quella città, dove potrebbono ritirarsi,
1188 2, 9, 1| volgersi a Parma; della quale città, per la diversità delle
1189 2, 9, 6| restate tra il fiume e la città di Piacenza dugento lancie
1190 2, 9, 6| mura d'Asti; nella quale città entrato il re alloggiò la
1191 2, 9, 6| sforzesca intorno a quella città: la quale pativa già molto
1192 2, 9, 7| è all'altra parte della città; donde, con tutto che di
1193 2, 9, 7| nella riviera di ponente la città di Ventimiglia, che ne'
1194 2, 10, 2| il desiderio che tutta la città di Napoli aveva di lui,
1195 2, 10, 2| più potette raccorne dalle città e da' baroni di Sicilia,
1196 2, 10, 2| dì, disperato che nella città si facesse alterazione,
1197 2, 10, 2| audacia, uscì fuora della città con quasi tutti i soldati
1198 2, 10, 2| Carmino vicina alle mura della città, e successivamente seguitando
1199 2, 10, 2| lo stare in mezzo tra la città già ribellata e le genti
1200 2, 10, 2| attorniando le mura della città (cammino lungo montuoso
1201 2, 10, 3| rientrare nello abitato della città; ma essendo molestati con
1202 2, 10, 3| porto, e traessino alla città con l'artiglierie, nondimeno,
1203 2, 10, 3| stessi recuperare quella città. Seguitorono subito l'esempio
1204 2, 10, 3| accostatasi a Monopoli, città di Puglia, e posti in terra
1205 2, 10, 3| artiglieria. Prese finalmente la città per forza, e la rocca gli
1206 2, 11, 1| perché, oltre al popolo della città e i paesani che v'erano
1207 2, 11, 1| della oppugnazione della città poi che era tanto copiosa
1208 2, 11, 3| mezzo tra Turino e Novara la città di Vercelli, membro già
1209 2, 11, 3| alienasse da loro; nella quale città non era ancora entrata gente
1210 2, 11, 3| gente, si trasferì a Turino città del medesimo ducato, consentì
1211 2, 11, 3| cavalli, de' quali nella città era grande moltitudine. ~
1212 2, 12, 1| guardia solamente della città, sostentandosi nella estremità
1213 2, 12, 2| principalmente le differenze alla città di Novara: perché il re,
1214 2, 12, 2| tutte le comodità di quella città, eccetto che in favore degl'
1215 2, 12, 6| lasciato in Asti, la quale città simulò d'avere comperata
1216 3, 1, 2| pericolose allo stato e alla città propria; le quali escusazioni
1217 3, 1, 2| recuperazione di quella città e liberatisi da quello impedimento,
1218 3, 1, 3| fermare con la comodità della città un piede di non piccola
1219 3, 2, 1| duca di Milano, desse dalle città di Imola e di Furlì, che
1220 3, 2, 1| dominavano quasi quella città, erano congiunti a Verginio,
1221 3, 2, 2| quale secondo l'uso delle città faziose attraversava la
1222 3, 2, 2| rimettere in tutto quella città sotto l'ubbidienza della
1223 3, 2, 3| de' Medici trattato nella città di Cortona; con intenzione
1224 3, 2, 3| Siena per tenere quella città in maggiore terrore. Ma
1225 3, 2, 3| sperando che in quella città, la quale per non essere
1226 3, 2, 3| Rapolano nel contado di Chiusi, città suddita a' sanesi. Dove
1227 3, 3, 1| essendosi ribellata da loro la città di Cosenza, la recuperorno
1228 3, 4, 1| detrimento suo; perché la città di Pisa, se bene Entraghes
1229 3, 4, 2| liberamente il dominio di quella città, parendo loro d'essere costretti
1230 3, 4, 2| deliberò di accettare la città di Pisa in protezione, più
1231 3, 4, 3| difficoltà, per essere quella città distante molto per terra
1232 3, 4, 3| prudenza il sostentare quella città, se non per altro, per interrompere
1233 3, 4, 4| Barbarico doge di quella città, la cui autorità era divenuta
1234 3, 4, 4| effettualmente la signoria di quella città, uno senza dubbio degli
1235 3, 4, 6| Pisa, mantenere viva quella città e non gli lasciare perdere
1236 3, 5, 2| timore i fiorentini, la città di Bologna e tutto il resto
1237 3, 5, 3| dubitandosi che l'Aquila, città principale di quella regione,
1238 3, 6, 3| volta che il re desse nella città di Avignone sicurtà sufficiente
1239 3, 6, 3| in caso che occupasse la città di Pistoia, a conservarvelo:
1240 3, 6, 4| bisognava che inducesse l'altre città di Francia ad accomodarlo
1241 3, 6, 4| danari con l'esempio della città di Parigi, dalla quale non
1242 3, 8, 2| dello imperio possedeva le città di Modona e di Reggio, offerendogli
1243 3, 8, 2| Cesare che andasse a quella città; persuadendosi, con discorso
1244 3, 8, 2| giammai più ricuperare quella città. ~
1245 3, 8, 5| necessaria alla sicurtà di quella città e opportuna a tirare a sé
1246 3, 9, 2| republica, amatrice delle città libere, voleva aiutare i
1247 3, 9, 3| Milano, andorono a quella città. E avendo già dimandata
1248 3, 10, 3| di non entrare in quella città. Di Lomellina, mutato consiglio,
1249 3, 11, 1| de' franzesi: perché la città di Taranto con le fortezze,
1250 3, 11, 1| franzesi che erano in quella città, alla quale il nuovo re
1251 3, 11, 2| stato già doge di quella città, e nel seguito che aveva
1252 3, 11, 3| Orsini; e Vitellozzo faceva a Città di Castello il medesimo
1253 3, 11, 3| Vitellozzo, perché la fanteria da Città di Castello, stata disciplinata
1254 3, 12, 2| frutto alcuno, perché la città per le provisioni fatte
1255 3, 13, 1| male condizioni di quella città, nella quale era tra' cittadini
1256 3, 13, 2| manifestamente divisa la città, l'una parte con l'altra
1257 3, 13, 2| uomini, come accade nelle città divise, di impedire il bene
1258 3, 13, 2| spese tollerate da quella città v'era quell'anno carestia
1259 3, 13, 3| intelligenza stabile con quella città per i disordini del presente
1260 3, 13, 3| movendo cosa alcuna nella città, né Piero potente a sforzare
1261 3, 14, 6| della restituzione di quella città. Per la quale pratica i
1262 3, 15, 2| censure contro a tutta la città, fu finalmente comandatogli
1263 3, 15, 2| che desideravano che la città si liberasse da tanta molestia,
1264 3, 15, 2| fiorentino ma molti delle città vicine, pervenne a notizia
1265 4, 1, 1| aggiugnendo alla dote, che fu la città e contado d'Asti e quantità
1266 4, 1, 3| antico instituto di quella città con la corona di Francia,
1267 4, 2, 1| più confidare di quella città che non aveva fatto per
1268 4, 2, 5| nondimeno (come in quella città suole essere piccola cura
1269 4, 3, 1| aiuti de' viniziani e la città per se stessa molto forte
1270 4, 3, 2| vari accidenti della loro città, dimandorono liberamente
1271 4, 3, 2| erano state concedute alla città di Pistoia, come cosa media
1272 4, 3, 2| alcuna di libertà in una città nella quale le fortezze
1273 4, 3, 3| nel regno di Napoli della città di Otranto, non fusse stato
1274 4, 4, 2| ora con diversione, quella città; della qual cosa potere
1275 4, 5, 1| della sedia apostolica le città possedute da' vicari di
1276 4, 5, 1| titolo di duca, Valenza città del Dalfinato con ventimila
1277 4, 5, 2| medesimo parere; perché la città agitata tra l'ambizione
1278 4, 6, 1| vittoria, conseguissino la città di Cremona e tutta la Ghiaradadda:
1279 4, 6, 5| aggiugnere allo imperio veneto la città di Cremona col suo contado
1280 4, 6, 5| appressandosi a quindici miglia alla città di Milano e alquanto più
1281 4, 6, 5| Milano e alquanto più alle città di Piacenza e di Parma,
1282 4, 7, 1| facevano, parte perché nella città, per altre cagioni poco
1283 4, 7, 3| si levorono per tutta la città e nella nobiltà, contro
1284 4, 7, 3| grande della difesa di quella città, non pigliassino con qualche
1285 4, 7, 3| indegnazione di quasi tutta la città temeva di se medesimo, aggiugnesse
1286 4, 7, 3| intendessino le porte della città di Pisa e dell'altre terre
1287 4, 7, 3| secondo l'uso delle altre città nobili d'Italia; né potessino
1288 4, 7, 4| più alloggiassino nella città, e stetteno in dubitazione
1289 4, 7, 4| opportuna di espugnare quella città; però, fatto ritornare nel
1290 4, 8, 2| di essere allora quella città abbandonata da ciascuno,
1291 4, 8, 2| perché non si potendo nelle città libere tali cose espedire
1292 4, 9, 1| medesimo fece, pochi dì poi, la città e la rocca di Tortona; dalla
1293 4, 9, 2| alcuno. Fece descrivere nella città di Milano tutti gli uomini
1294 4, 9, 2| e lo splendore di quella città: di che fare fede manifestissima
1295 4, 9, 2| abitatori, nelle quali cose la città e il ducato di Milano non
1296 4, 9, 2| superiori a qualunque altra città e regione d'Italia. Ricordassinsi
1297 4, 9, 3| militare saccheggiò tutta la città. È fama che Galeazzo avea
1298 4, 9, 3| congiugne il borgo alla città e andati inverso di loro,
1299 4, 9, 4| altrove, perché tutta la città sollevata aveva preso l'
1300 4, 9, 5| esercito a sei miglia alla città, consentirono di ricevergli
1301 4, 9, 5| ducato di Milano. Volle e la città di Cremona, essendo circondata
1302 4, 10 | fiorentini danno l'assalto alla città che si trova in grave pericolo
1303 4, 10, 2| difficile per la fortezza della città e per il numero virtù e
1304 4, 10, 2| Non aveano le mura della città fossi innanzi a sé, ma [
1305 4, 10, 2| si mettevano per tutta la città in fuga; e molti, tra' quali
1306 4, 10, 2| desiderosi di saccheggiare la città, correvano tumultuosamente
1307 4, 10, 2| volando la fama per la città che gli inimici non seguitavano
1308 4, 10, 2| tra la marina vicina e la città, sottoposto in quella stagione
1309 4, 10, 2| magistrato supremo della città, fatto prigione; donde mandato
1310 4, 12, 2| apostolo Piero, e perché quella città, per la sua antica degnità
1311 4, 12, 2| sedia dello imperio nella città di Bisanzio, chiamata dal
1312 4, 12, 2| di Roma e di molte altre città e regioni d'Italia: la quale
1313 4, 12, 2| esarco, risedeva a Ravenna, città antichissima e allora molto
1314 4, 12, 2| governo di Roma e delle altre città d'Italia magistrati particolari,
1315 4, 12, 2| il quale comprendeva la città dell'Aquila e una parte
1316 4, 12, 2| territorio che si contiene tra le città di Luni e di Parma. Per
1317 4, 12, 2| de' quali si governava la città di Roma; anzi i pontefici
1318 4, 12, 2| obedienza loro, e molte città, quando imperava Corrado
1319 4, 12, 3| fu donata alla Chiesa la città di Ferrara. Non sono certe
1320 4, 12, 3| di prìncipi, e da quelle città che, vendicatesi in libertà,
1321 4, 12, 3| per settanta anni nella città di Avignone, e per lo scisma
1322 4, 12, 3| succedette in Italia, che nelle città sottoposte alla Chiesa,
1323 4, 12, 3| investivano. Così cominciorono le città di Romagna ad avere signori
1324 4, 12, 3| sopravenute in Lombardia alle città dello imperio, accadde talvolta
1325 4, 12, 3| riconoscevano in feudo quelle città dagli imperadori; come,
1326 4, 12, 3| assolutamente lo imperio della città, fortificò e messe la guardia
1327 4, 12, 3| signoreggiata ad arbitrio suo quella città. Con questi fondamenti e
1328 4, 12, 4| dell'istoria, traportato, le città di Romagna, vessate come
1329 4, 12, 4| viniziani in Romagna le città di Ravenna e di Cervia,
1330 4, 12, 4| ultimo vicario di quella città, era ritornata sotto l'imperio
1331 4, 12, 4| pretendendo che quelle città fussino per diverse cause
1332 4, 12, 4| vicari, e oltre a queste la città di Pesero della quale era
1333 4, 12, 4| Romagna, ottenne subito la città d'Imola per accordo, negli
1334 4, 13, 2| ottenne senza resistenza la città di Furlì; perché quella
1335 4, 13, 3| ghibellina, potentissima nella città di Milano e nell'altre terre,
1336 4, 13, 4| Como si accostorno a quella città: la quale, ritirandosi i
1337 4, 13, 4| similmente negli altri popoli, le città di Pavia e di Parma richiamorono
1338 4, 13, 4| Milano e più vicine ad Asti, città del re, non feceno mutazione,
1339 4, 13, 5| quegli dal Verme della città di Bobio e d'altri luoghi
1340 4, 13, 6| guerra l'acquisto di Novara, città celebre e molto abbondante,
1341 4, 13, 6| incitato da' guelfi di quella città ardenti di cupidità di vendicarsi
1342 4, 13, 6| convennono di dargli la città, avuta la fede da lui di
1343 4, 14, 1| mandati alcuni cavalli tra la città e il fiume del Tesino, per
1344 4, 14, 2| Lando gentiluomo di quella città, congiuntogli di parentado
1345 4, 14, 3| Ma la città di Milano, abbandonata d'
1346 4, 14, 3| perdonò Roano all'altre città che si erano ribellate,
1347 4, 14, 4| e introdotto in quella città in sul mezzodì, concorrendo
1348 5, 1, 3| protezione insieme con la città di Bologna, ma con espressa
1349 5, 1, 4| il popolo sottomessa la città al re; della quale dedizione
1350 5, 1, 4| giugno il campo a quella città, tra la porta alle Piagge
1351 5, 1, 4| quegli di fuori, Tarlatino da Città di Castello insieme con
1352 5, 1, 4| lode nella difesa di quella città. A queste inclinazioni,
1353 5, 1, 5| avesse fatto resistenza una città sola, non difesa da altri
1354 5, 1, 5| infestata continuamente quella città, e con intenzione, come
1355 5, 1, 5| procedendo tra loro nella città e nel contado a grandissimi
1356 5, 2, 1| senza resistenza alcuna le città di Pesero e di Rimini, fuggendosene
1357 5, 2, 2| entrare nella rocca di quella città; ma venuto il trattato a
1358 5, 2, 2| accampò alle mura della città tra i fiumi di Lamone e
1359 5, 2, 2| gli alberi propinqui alla città. Dalle quali difficoltà
1360 5, 2, 3| alla fortificazione della città. ~ ~
1361 5, 3, 1| re di Francia toccasse la città di Napoli con tutta la Terra
1362 5, 4, 2| solo di occupare quella città ma di molestare dipoi i
1363 5, 4, 2| fondamento alcuno in quella città. E per condurgli con l'asprezza
1364 5, 4, 3| alla protezione e della città e di lui; e quella eccezione
1365 5, 4, 3| maggiore odio in quella città, gli avesse rivelato essere
1366 5, 4, 4| passò amichevolmente per la città di Pisa, con grandissima
1367 5, 5, 1| che per difesa di quella città, si fermò con l'esercito
1368 5, 5, 3| fare la prima difesa nella città di Capua; nella quale, con
1369 5, 5, 4| abbandonata Aversa; la quale città, insieme con Nola e molti
1370 5, 5, 4| grande nel popolo della città e negli uomini del paese,
1371 5, 5, 4| Federigo, abbandonata la città di Napoli, la quale si accordò
1372 5, 5, 8| convennono di dargli la città e la rocca se in tempo di
1373 5, 6, 3| ragioni appartenenti a quella città: ma ricevuti da loro, come
1374 5, 6, 6| avevano ottenuto che la città gli promettesse aiuto di
1375 5, 6, 6| difficile per essere quella città forte di muraglie e piena
1376 5, 8, 1| ribellare a' fiorentini quella città, egli, non credendo che
1377 5, 8, 1| Cosimo vescovo di quella città, figliuolo del commissario.
1378 5, 8, 1| molti fanti comandati da Città di Castello, e che Giampaolo
1379 5, 8, 1| si potesse entrare nella città, se ne ritornò a Città di
1380 5, 8, 1| nella città, se ne ritornò a Città di Castello, sotto colore
1381 5, 8, 1| sudditi vicini a quella città ma dimostrarsi il pericolo
1382 5, 8, 1| mala disposizione della città poco numero di genti d'arme
1383 5, 9, 1| il dì medesimo a Cagli, città del ducato di Urbino. La
1384 5, 9, 2| Castiglione Aretino e la città di Cortona, con tutte l'
1385 5, 9, 2| Sepolcro, terra propinqua a Città di Castello (benché per
1386 5, 9, 3| di volere fare in quella città una difesa memorabile, fu
1387 5, 9, 3| conseguitò con inganni quella città, ed essendo Giulio con due
1388 5, 9, 5| delle cose. Ma perché la città quasi tutta aborriva la
1389 5, 9, 5| circostanze da tenere concorde la città. Dopo la quale deliberazione
1390 5, 10, 1| tutti i prìncipi e tutte le città libere di Italia, chi in
1391 5, 10, 3| privati, e che in Vinegia, città libera, non era stato mai
1392 5, 10, 4| esercito, prese e saccheggiò la città di Cosenza, rimanendo la
1393 5, 11, 2| niuno negava appartenere la città di Bologna; e perché nella
1394 5, 11, 2| intimare che, essendo quella città appartenente alla Chiesa,
1395 5, 11, 7| quel che importasse che la città di Bologna fusse in potestà
1396 5, 11, 7| giogo: il che fece anche la città di Camerino, perché il signore
1397 5, 11, 8| fanterie ne' borghi della città e le genti d'arme distribuendo
1398 5, 11, 8| insino alla porta della città, innanzi alla quale si erano
1399 5, 11, 8| pontefice mandò contro alla città di Osimo, Cammillo soldato
1400 5, 11, 8| per farsi grande in quella città, Giovanni Frangiani suo
1401 5, 12, 2| Sinigaglia e si dirizzò a Città di Castello; e trovata quella
1402 5, 12, 2| Castello; e trovata quella città abbandonata da quegli che
1403 5, 12, 2| Lasciò l'una e l'altra città sotto il nome della Chiesa,
1404 5, 12, 2| alcuni fuorusciti di quella città andò con l'esercito, nel
1405 5, 12, 2| tendessino a occupare quella città faceva più difficile il
1406 5, 12, 2| cittadino, si mettesse tutta la città in sì grave pericolo, Pandolfo
1407 5, 12, 2| Valentino; ed essendo la città di Siena e Pandolfo sotto
1408 5, 12, 2| Pandolfo il governo di quella città rimanesse in qualche confusione,
1409 6, 1, 2| dalla perdita di quella città, forte, marittima, e che
1410 6, 1, 4| congiunto e supereminente alla città, e il quale, cinto dipoi
1411 6, 2, 1| in sulle porte di quella città, ma ancora a scoprire tutte
1412 6, 2, 1| di insignorirsi di quella città, offertagli da' pisani medesimi,
1413 6, 2, 1| partirsi di nuovo di quella città, e però essere più beneficio
1414 6, 4, 2| sicurtà sua né a quietare la città di Roma, ove ogni cosa era
1415 6, 4, 3| Vitelli erano tornati in Città di Castello; e Giampaolo
1416 6, 4, 3| quando ciascuna di quelle città stava sotto un signore particolare,
1417 6, 6, 1| genti che erano seco, quelle città che prima cupidamente l'
1418 6, 6, 1| Riari primi signori. La città di Furlì, stata posseduta
1419 6, 6, 1| essendosene fuggito Pandolfo, la città ritornò sotto il nome del
1420 6, 6, 1| assaltorono con grande impeto la città di Cesena; il popolo della
1421 6, 6, 1| Valentino assaltò quella città, chiamati i viniziani, dette
1422 6, 6, 1| loro genti a pigliare la città di Fano; ma il popolo costantemente
1423 6, 6, 1| profondo avevano separata dalla città, poteva poco nuocergli),
1424 6, 6, 1| lamentarsi che, essendo Faenza città della Chiesa, non si astenessino
1425 6, 6, 2| avere Faenza, perché quella città non solamente non era posseduta
1426 6, 6, 3| quali, malcontenti che una città tanto vicina pervenisse
1427 6, 6, 3| artiglierie le mura della città, commossi ancora per essersi
1428 6, 6, 3| viniziani, dettono loro la città; i quali si convennono di
1429 6, 7, 2| fama essere già stata la città antichissima di Minturne:
1430 6, 7, 4| insino alle porte di quella città. E nel tempo medesimo Fabrizio
1431 6, 8, 1| levante; e perché, essendo la città di Vinegia consueta a trarre
1432 6, 8, 1| Baiseth aveva occupato la città di Tessalonica, oggi Salonich,
1433 6, 9, 1| conducendo da Alessandria, città nobilissima, a Vinegia,
1434 6, 9, 1| il danno che ne ricevé la città di Vinegia, qualche connessità
1435 6, 9, 2| condottisi per mare da Lisbona, città regia di Portogallo, in
1436 6, 9, 2| opportuni, e con alcune città del paese confederatisi
1437 6, 10, 3| che, fermandosi in quella città, ne risulterebbe grandissimo
1438 6, 11, 1| volontà de' capi di quella città in potestà del pontefice,
1439 6, 11, 1| naturale, sarebbe quella città venuta in mano de' viniziani,
1440 6, 11, 2| alla espugnazione di quella città, la quale desiderava non
1441 6, 11, 2| marina, rimaneva quella città quasi come in mezzo di una
1442 6, 11, 3| carestia che premeva la città, e conseguendo comodità
1443 6, 11, 4| dal Fiesco, accettando la città, feceno instanza che 'l
1444 6, 13, 1| Ravenna e Cervia, le quali città non meno ingiustamente che
1445 6, 14, 1| molestasse per sicurtà di quella città i confini de' fiorentini;
1446 6, 15, 1| difficoltà. Perché essendo la città di Pisa circondata, quanto
1447 6, 15, 1| circondata, quanto altra città d'Italia, da solidissime
1448 6, 15, 1| qualche movimento nella città, dove aveva molti inimici;
1449 6, 16, 2| Nella quale città, essendo poco innanzi morto
1450 6, 16, 2| fusse a caccia fuora della città lo circondò in campagna,
1451 7, 2, 2| i parlamenti e tutte le città principali del reame di
1452 7, 3, 1| ubbidienza della Chiesa le città di Bologna e di Perugia;
1453 7, 3, 1| quali nell'una e nell'altra città ritenevano poco più che '
1454 7, 3, 1| più che per effetti. Ma la città di Perugia, o per la vicinità
1455 7, 3, 1| sottoposta alla Chiesa. Perché la città di Bologna aveva nelle avversità
1456 7, 3, 4| liberare da' tiranni le città di Bologna e di Perugia,
1457 7, 3, 4| perugino e la guardia della città, e dando statichi per la
1458 7, 3, 6| lasciando il governo della città alla Chiesa, potesse sicuramente
1459 7, 3, 6| a dargli liberamente la città né dimandare altro che l'
1460 7, 3, 6| acqua del canale entra nella città, una graticola di ferro,
1461 7, 3, 6| potestà della Chiesa la città di Bologna, città numerata
1462 7, 3, 6| Chiesa la città di Bologna, città numerata meritamente, per
1463 7, 3, 6| sito, tra le più preclare città d'Italia. Nella quale benché
1464 7, 3, 6| medesimamente fece in tutte l'altre città, di fare il popolo amatore
1465 7, 4, 1| pochi dì, passato, nella città di Burgus, all'altra vita:
1466 7, 4, 1| Napoli, fu ricevuto in quella città, assueta a vedere re aragonesi,
1467 7, 4, 1| certa e determinata quella città. Alla qual cosa gli aveva
1468 7, 5, 1| prime deliberazioni. La città di Genova, città veramente
1469 7, 5, 1| deliberazioni. La città di Genova, città veramente edificata in quel
1470 7, 5, 1| Toscana conquassate molte città, tra i gentiluomini e i
1471 7, 5, 1| la instabilità di quella città, a niuno forse o a pochissimi
1472 7, 5, 1| facili a generarsi nelle città, come era allora Genova,
1473 7, 5, 1| assente, era preposto alla città. E nondimeno i popolari
1474 7, 5, 1| comunemente accade nelle città tumultuose, il reggimento,
1475 7, 5, 3| lo stato popolare, quella città a ubbidienza, e lo confortò
1476 7, 5, 3| innanzi partisse di quella città, la prima pietra della fortezza
1477 7, 5, 3| cammino diritto, passò per la città di Faenza. E sopravenivano
1478 7, 6 | condizioni imposte alla città. ~ ~
1479 7, 6, 1| artiglierie il porto e la città; per il che Roccalbertino
1480 7, 6, 1| la dichiarazione che la città di Genova non fusse sottoposta
1481 7, 6, 1| quando dominavano quella città acciò che, quando fusse
1482 7, 6, 3| incredibile terrore tutta la città, la quale governata secondo
1483 7, 6, 3| acconsentirono di dare la città alla discrezione del re:
1484 7, 6, 5| pena si imponesse o alla città o a noi affliggerebbe gli
1485 7, 6, 5| hanno essi questa infelice città in luogo di patria. Ma la
1486 7, 6, 6| tutto il porto e parte della città, è non immeritamente chiamata
1487 7, 6, 6| fatte prima tra lui e quella città, riconcedendo quasi tutte
1488 7, 7, 1| nipote, aveva convocato nella città di Gostanza i prìncipi di
1489 7, 7, 1| chiamano terre franche quelle città che, riconoscendo in certi
1490 7, 8, 3| entrorono a piedi nella città, avendo fatica non mediocre
1491 7, 8, 3| sua corte la metà della città contigua a quello; alloggiando
1492 7, 8, 4| con tutto l'esercito nella città di Napoli. Fu questo l'ultimo
1493 7, 8, 5| fiorentini recuperassino quella città, aveva data loro speranza,
1494 7, 10, 2| che sappiamo che ha della città di Cremona, accendendolo
1495 7, 10, 2| per acquistare due o tre città, mettere in Italia il re
1496 7, 11, 4| fuorusciti genovesi nella città di Bologna, e perciò il
1497 7, 11, 5| opportunità del sito di quella città, perché secondo il giudicio
1498 7, 12, 2| contro a loro, andò a Olmo città de' svevi per indurre la
1499 7, 12, 3| campo a Triesti, la quale città nel tempo medesimo era molestata
1500 7, 12, 4| Dionigi di Naldo e Vitello da città di Castello erano a guardia
1-500 | 501-1000 | 1001-1500 | 1501-2000 | 2001-2275 |