1-500 | 501-1000 | 1001-1500 | 1501-2000 | 2001-2500 | 2501-3000 | 3001-3500 | 3501-4000 | 4001-4493
grassetto = Testo principale
grigio = Testo di commento
Considerazioni intorno ai discorsi del Machiavelli sopra la prima deca di Tito Livio
Libro, Capitolo, Capoverso 1 1, 1, 2| da' luoghi patrii; e però era più vera e più piena distinzione,
2 1, 3, 2| avendo la plebe ricorso, non era disprezzata come corpo che
3 1, 3, 2| autorità dello intercedere, che era tale che non si poteva in
4 1, 4, 1| perché communicati gli onori, era communicata la potenzia,
5 1, 4, 2| uomini al male presente, che era quello de' re, e perché
6 1, 5, 1| autorità ancora dello accusare era promiscua così a' patrizi
7 1, 5, 3| conservare, ed el governo di Roma era misto, non plebeo. E questa
8 1, 6, 1| adoperare le arme proprie, che era necessario tenerla contenta;
9 1, 7, 2| quarantia di Firenze non era male considerato, se si
10 1, 8, 1| quale la via dello accusare era sì facile e larga, quanti
11 1, 11, 1| non Romulo, certo la città era ne' suoi princìpi oppressa
12 1, 12, 1| prìncipi esterni contro a chi era per opprimere Italia, da
13 1, 12, 1| quella città che dominassi, era all'altre tutte calamità,
14 1, 12, 2| eziandio quando non ci era la Chiesa; anzi, sempre
15 1, 14, 1| relazione da' Pullari di chi era lo officio, non aveva a
16 1, 24, 1| lamentava di quello che era causa della salute e libertà
17 1, 24, 1| che con pianti e querele era andato turbandogli sì bella
18 1, 39, 1| bene la troppa autorità era perniziosa, era anche dannosissimo
19 1, 39, 1| autorità era perniziosa, era anche dannosissimo alla
20 1, 39, 2| erano nelle espedizione, non era in parte alcuna assoluta,
21 1, 39, 2| senato che padrona, e però vi era manco cagione di moderarla,
22 1, 39, 2| cagione di moderarla, anzi era moto tutto sedizioso ed
23 1, 40, 1| città di Roma, la quale era allora ordinata di ottime
24 1, 40, 1| essere el popolo militare, era troppo difficile a violentare;
25 1, 40, 1| nobilità, perché quello populo era troppo amicissimo del nome
26 1, 49, 1| militare, el governo romano era in molte parte defettivo;
27 1, 49, 1| simile disordine, non vi era rimedio alcuno. Fu anche
28 1, 49, 1| benemerito della republica; anzi era in potestà di uno solo.
29 1, 60, 1| perché ne' princìpi non vi era proibizione che non si potessi
30 1, 60, 1| consulato, ed almanco chi era consule ora, poteva fra
31 2, 10, 1| danari, e che sanza quelli era impossibile a sostenerla,
32 2, 12, 1| Scipione quando Annibale era in Italia, come fece Agatocle
33 2, 12, 2| temporeggiando; ed in questo grado era el re Ferrando, el quale
34 2, 13, 1| di confederazione equale era servitù; ma el trovarsi
35 2, 24, 3| introdotto per la fortezza, non era bastante a recuperare Brescia.
36 3, 17, 1| stato calunniato nel tempo era in Spagna ed anche con qualche
37 3, 17, 1| quale doppo el consulato era stato condannato dal popolo,
38 3, 24, 1| occupare la republica; perché era instrumento da farsi amici
39 3, 24, 1| avarizia, alle delizie, era in modo degenerata dagli
40 3, 24, 1| fece imperio decennale. Non era stato prorogato lo imperio
Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
Capitolo, Capoverso 41 con, 17 | principio si credette, quanto era più quello che tu acquistavi
42 con, 17 | perduta quella impresa che non era tua, ma di tanti prìncipi,
43 con, 21 | tuo, o se el papa poi che era entrato nel mare avessi
44 con, 21 | evento poi che di quello che era in potestà tua non gli sei
45 con, 28 | fatiche e travagli tuoi non era le ricchezze, perché sapevi
46 con, 31 | di Dio e buona sorte ti era molte volte succeduto sopra
47 con, 37 | manca quella cagione che era la principale a arrecarti
48 con, 37 | la liberazione del re la era deliberata sanza el consiglio
49 con, 37 | hai guadagnato quello che era da stimare più di tutto,
50 acc, 1 | legge non si ordinassi, era già quasi opinione universale
51 acc, 4 | quella autorità che gli era stata data per difendere
52 acc, 8 | facultà, perché nessuno era fuggito, ognuno o almanco
53 acc, 9 | che per non essere pagati era necessario vivessino di
54 acc, 9 | altro che mangiare, gli era dato licenzia da messer
55 acc, 20 | avarizia sua; non tutti, perché era cosa infinita ed impossibile,
56 acc, 21 | accidenti che erano occorsi, era già quasi fuora della memoria
57 acc, 21 | pontefice, apresso a chi era in tanto grado, che gli
58 acc, 21 | lui medesimo voleva, ed era in potestà sua disporre
59 acc, 21 | che la indignità in che era allora questa povera città
60 acc, 21 | consentire ogni cosa a uno che era di continuo agli orecchi
61 acc, 22 | città, dove negli eserciti era obedito da' principali signori
62 acc, 24 | altro principe. Così quando era negli eserciti, non vi immaginate
63 acc, 24 | ognuno, ma non supremo: non era così lui, trovandosi con
64 acc, 24 | sì grande principe come era uno papa, capo sempre e
65 acc, 24 | utilità e riputazione a molti, era non solo onorato ma quasi
66 acc, 27 | e conversato seco quando era giovanetto: non si potrebbe
67 acc, 27 | si potrebbe dire quanto era inquieto, quando desideroso
68 acc, 27 | oltre che tra noi tutti era tanto nota questa sua inquiete
69 acc, 28 | ogni giorno, in modo che se era per natura verbigrazia ambizioso,
70 acc, 29 | Alamanno Salviati, che allora era uno di quelli che più che
71 acc, 29 | che lui fussi simile, che era uomo alienissimo da questi
72 acc, 30 | imbasceria di Spagna, dove era al ritorno de' Medici, ha
73 acc, 32 | questo uno di chi la città si era fidata, uno che aveva accettato
74 acc, 33 | tanta affezione che gli era stata dimostrata, di tanta
75 acc, 33 | dimostrata, di tanta fede che era stata avuta in lui, e di
76 acc, 33 | demostrazione ed onore che gli era stato fatto; che abbia tenuto
77 acc, 35 | aveva mai veduto, che allora era venuto al governo nostro,
78 acc, 35 | dubitato che mentre che era imbasciadore non avessi
79 acc, 35 | perché per le arte medesime era grato a tutti ed in spezie
80 acc, 43 | Non era uomo in questa città di
81 acc, 43 | sommo magistrato, del quale era capo tuo fratello co' modi
82 acc, 43 | aveva dichiarati rubelli; era una allegrezza di ognuno
83 acc, 45 | minacci e di terrore; el volto era tutto ardente, gli occhi
84 acc, 45 | nobilità della città che era quivi. Avevamogli, doppo
85 acc, 45 | Federigo, quale sapevamo che era forestiere, e che non amando
86 acc, 50 | del vivere populare, quale era molto più ordinato e fondato
87 acc, 50 | piaceva quasi a tutti e non era temuto da persona.~
88 acc, 51 | affaticato assai per la patria; era noto in tutta Italia, grato
89 acc, 52 | quella bontà negli altri che era in lui, o non gli parendo
90 acc, 52 | non medicò le cose quando era facile, lasciolle scorrere
91 acc, 53 | romore, mostrando quanto era di malo esempio che uno
92 acc, 53 | aspiravano alla tirannide; quanto era pericoloso lasciargli congiugnere
93 acc, 53 | nobile e potenti; quanto era pernizioso che gli altri
94 acc, 53 | animo da se medesimo, ma che era da credere che fussi stato
95 acc, 54 | età del giovane, che non era credibile che pensassi tanto
96 acc, 54 | tanto oltre; che non ci era legge che proibissi questo
97 acc, 55 | di studi, di cose belle. Era udito come una sirena perché
98 acc, 55 | udito come una sirena perché era ornatissimo ed eloquentissimo,
99 acc, 56 | dove col partire Bernardo era tagliata la pianta che produsse
100 acc, 61 | l'avere proveduto dove era ogni spezie di pericolo
101 acc, 61 | cattiva remunerazione a chi era stato uno de' primi instrumenti
102 acc, 62 | in esilio; donde sempre era cacciato non uno che avessi
103 acc, 63 | diligenzia per chiarirsi se era uno parentado semplice o
104 acc, 72 | Era presidente di Romagna, con
105 acc, 73 | deliberazione, perché non vi era né inimicizia né, pericolo;
106 acc, 73 | pericolo; la guerra non era con lui, ma tra lo imperadore
107 acc, 73 | a conservarsi neutrale; era el suo debito trattare la
108 acc, 73 | pochi mesi poi abruciò. Era più secondo la natura sua,
109 acc, 73 | mostro poi gli effetti ed era anche cognosciuto insino
110 acc, 73 | cognosciuto insino allora, era aliena dalle difficultà
111 acc, 74 | occasione e le necessità. Non era uficio nostro volere dare
112 def, 6 | contrario di quello che era stato creduto tanti anni,
113 def, 9 | Annibale; nondimeno quando era più utile alla republica,
114 def, 10 | trenta anni quella città che era libera, con la autorità
115 def, 10 | a' Lacedemòni, di che lui era stato consigliatore, seguì
116 def, 11 | cognosciuto da ognuno quello che era. Ricordomi io ancora quasi
117 def, 13 | oratore; benché più laudabile era cercare di mostrare alla
118 def, 22 | spegnermi e di estirparmi, che era già di abbassarmi; però
119 def, 26 | non rubassino, che utilità era fargli rubare, che piacere,
120 def, 27 | communemente da tutti; quello che era proprio de' giudici, cioè
121 def, 30 | ognuno vedeva che tutto era rimesso a me, e che quanto
122 def, 32 | con tutti e' modi e che era in tanto disfavore che non
123 def, 34 | pure le sentivo spesso, era, Dio mi sia testimonio,
124 def, 35 | ingannato! Quando la nave era condotta in luogo che vedeva
125 def, 41 | provisione de' capitani, perché era lo ordine pagare prima e'
126 def, 46 | Milano, tutto el paese che ci era amicissimo per e' mali trattamenti
127 def, 48 | esercito di una lega come era el nostro, perché se pure
128 def, 49 | ogni ora di Milano, e già era fatta la deliberazione di
Diario del viaggio in Spagna
Capoverso 129 12 | in dì di festa, e perché era vicino al carnovale vi trovamo
130 13 | che è situata in poggio, era molto forte naturalmente
131 13 | duca; è posto in luogo che era molto oportuno alla ducea
132 27 | benché dicono che anticamente era contado di Vignone. E la
133 33 | teneva el re Carlo, che era una fortezza grande a' confini
134 37 | suo castello. Sarriero che era lo offeso, desideroso di
135 37 | tenuta questa pratica, che era allievo del barone, entrò
136 37 | viceré, ed anche perché era uficiale, cioè bailo generale
137 37 | accostare alla terra. La nave era grande e bella ed era in
138 37 | nave era grande e bella ed era in luogo sicurissimo dal
139 37 | che quando passamo non vi era tanto pericolo dagli assassini.~
Discorsi politici
Capitolo, Capoverso 140 1, 7 | potentissimo, e dove prima era unico tra noi altri, disporsi
141 3, 13 | Inghilterra, che meglio era avere seguito el savio consiglio
142 4, 2 | nome del concilio pisano era sua, ed avendo vinta la
143 4, 2 | patrimonio. El medesimo re era in dubio e pericolo grande
144 4, 8 | che e' faceva con Francia era aiutato da' duchi di Brettagna
145 4, 11 | tempo in Navarra che non era di bisogno allo acquisto
146 7, 1 | gentiluomini del regno che non era el re passato.~
147 8, 1 | questa lega, al quale effetto era stato in Vinegia molti mesi
148 8, 6 | diverse, perché Massimiano era in comparazione di questo
149 9, 6 | medesime ragione, che non era da credere che e' franzesi
150 10, 4 | quegli mali da' quali non era bastante a liberarti la
151 10, 13 | condizione de' tempi, ché ci era restituito, da Verona in
152 11, 3 | levato via quanto vigore vi era: el duca inutile per la
153 12, 3 | quella degnità e potenzia che era, non gli parrà occupare
154 12, 10 | pericolo è maggiore che non era a tempo delle pratiche de'
155 13, 1 | lo imperadore, quale gli era offerta con condizioni oneste
156 13, 2 | procurata la grandezza sua, gli era obligata e schiava, e non
157 13, 2 | Francia, la neutralità, era facile cosa che lui non
158 13, 3 | Cesare, e considerando quanto era grande, e quanto fondata
159 13, 6 | inimici, ed a tempo che era in Milano; però per tacere
160 13, 17 | allora il re di Francia era in persona in Italia, aveva
161 14, 5 | col re di Francia, quando era sotto Pavia, ancora che
162 14, 12 | spirituale. Chi in Roma era Cesare era anche pontefice
163 14, 12 | Chi in Roma era Cesare era anche pontefice massimo;
164 14, 14 | Vostra Santità, quando era cardinale, era si può dire
165 14, 14 | Santità, quando era cardinale, era si può dire adorata da grandissimi
166 14, 21 | Mantova a suo piacimento, era facile el transito a' lanzichenechi;
167 14, 26 | umanità e generosità che si era presupposto avere a trovare
168 15, 1 | estraordinario la vittoria a chi era ridotto in ultima desperazione.~
169 15, 4 | pontificato; e minore male era tollerare qualche indignità
170 15, 5 | opinione, che insino allora era divulgata da molti, della
171 15, 5 | Cesare. La quale sicurtà era molto dubia, poi che in
172 15, 5 | ragione; e si sapeva che era ardentemente stimolato da
173 15, 5 | una monarchia, della quale era el principale fondamento
174 15, 7 | delle volte uno medesimo era principe e pontefice massimo;
175 15, 7 | e se non uno medesimo, era el pontefice massimo creato
176 15, 7 | dependeva; e communemente era di quelle persone che sono
177 15, 7 | nella religione gentile chi era Cesare appresso a' romani
178 15, 7 | Cesare appresso a' romani era anche pontefice massimo.
179 15, 8 | se bene Clemente mentre era cardinale avessi favorito
180 15, 8 | assunto al pontificato, era cessata presto la confidenzia
181 15, 8 | la confidenzia grande che era prima tra loro, ed in progresso
182 15, 8 | nelle terre della Chiesa, era entrato in suspizione che
183 15, 9 | inimicissimo del re di Francia era necessitato dependere totalmente
184 15, 11 | ritornato nel regno suo, era parato collegarsi col papa
185 15, 12 | la fama che insino allora era in bocca di molti, e la
186 15, 13 | Non si era ancora veduto di lui e della
187 15, 17 | Era adunche Clemente, acciò
188 15, 18 | dubio della fortuna non era cagione sufficiente a fare
189 15, 18 | desideravano essergli amici. Né era ragionevole che el re di
190 15, 18 | dilazione del recuperargli non era di tale preiudicio che per
191 15, 19 | Milano sanza svizzeri, che era el fondamento principale
192 15, 19 | fondamento principale che si era disegnato ed ordinato. Ma
193 15, 19 | libero e ridotto in Francia era diventato capo della lega?
194 15, 19 | lo stato di Milano, che era la causa per la quale sola
195 16, 2 | vostro cittadino, che non era mandato a altro effetto
196 16, 2 | mente di Nostro Signore non era di alterare la vostra libertà
197 16, 2 | cittadino buono, e che era stato tanto amatore della
198 16, 2 | disordini e la ruina che era per seguire da questi modi,
199 16, 3 | ricordandosi del tempo che era stata in Firenze e in che
200 16, 3 | Firenze e in che modo ci era vivuta, e con quanto amore
201 16, 4 | della Sedia apostolica, era deliberata più presto andare
202 16, 4 | sarebbe mai confidato, che era disposto o di distruggere
203 16, 6 | vi rimettevi in lui, non era tôrvi la vostra libertà,
Memorie di famiglia
Capoverso 204 4 | di Santo Augustino, che era grandissimo teologo, che
205 6 | venire fanterie di fuora, che era loro facile. Ma fidoronsi
206 6 | che si fece, che qualunque era stato fatto cavaliere da'
207 9 | podestà di Prato nel 1424 e vi era quando fu la rotta di Zagonara.~
208 10 | nel 1418 a Mantova, che vi era el papa, credo, non so a
209 11 | credeva fussi stato lui ma non era, fu sostenuto in palagio
210 13 | Guidetti che al podestà era preso che aveva a essere
211 18 | a tanto non ritrovò chi era stato, tenne sempre per
212 20 | gli sopravenissi, perché era uomo magnifico e di grande
213 20 | casa sua di Firenze, che era quella che fu poi di messer
214 20 | dota della donna sua che era de' Buondelmonti, come di
215 22 | imbasciadore al signor Braccio, che era a campo alla Aquila, per
216 26 | Giovanni suo fratello e che era colla parte contraria a
217 26 | oltre a non avere faccenda era sospetto ed esoso allo stato
218 26 | e' capi Neri di Gino, che era suo amicissimo, ed Alamanno
219 28 | Francesco Sforza, che vi era andato a instanzia de' viniziani,
220 28 | e' viniziani; e perché si era veduto che questa andata
221 31 | e di quivi in campo che era a Martinengo; dove ammalato
222 32 | della città, che allotta era più fiera che non è oggi,
223 32 | lettere assai che quando era fuora e massime nel 37 che
224 32 | fuora e massime nel 37 che era vecchio, scriveva alla dama
225 33 | Donato Acciaiuoli, che allora era el primo cittadino di Firenze,
226 34 | entrassino in Brescia: disse era stato sforzato, e Francesco
227 34 | a Piero, perché la città era divisa] Ebbe molte degnità
228 34 | dicendo che da Santa Gonda era passato uno mulo carico
229 34 | commetterla al capitano, che era un figliuolo di messer Ruggieri
230 34 | Giovanni, dicendo che non era uomo a Firenze più baldanzoso
231 35 | riguardare Piero suo fratello che era della altra parte. Di poi
232 46 | commessario in campo, che era verso Poggibonizzi; eravi
233 56 | vicario di Certaldo e perché era a Milano...~
234 65 | le nozze del duca Ercole. Era prima nel 1463 andato a
235 70 | in sul Poggio, dove già era Iacopo suo fratello.~
236 72 | imbasciadore al doge di Genova, che era allora messer Giano da Campo
237 72 | Campo Fregoso, perché si era inteso che detto doge si
238 72 | inteso che detto doge si era collegato a offesa nostra
239 73 | nostre a recuperarla, che vi era capi messer Gismondo da
240 76 | intenzione degli amici di Cosimo era, parendo loro avere un gonfaloniere
241 76 | avversari loro; e lui ancora era di questa medesima volontà
242 76 | drento; e perché Cosimo era a Cafaggiuolo colle gotte,
243 77 | Alfonso, morto el padre, si era nuovamente fatto re, fu
244 77 | Agnolo Acciaiuoli, che etiam era del numero di detti imbasciadori,
245 80 | viniziani; e che lo intento loro era per accorciare le cose di
246 80 | Soderini. La quale impresa era sollecitata assai da' detti
247 80 | del duca Galeazzo, quale era giovane e portavasi come
248 82 | agli usciti nostri, che era cagione di suscitare materia
249 83 | circa agli effetti perché vi era stato mandato, in opinione
250 83 | commissione in quel modo gli era commesso, fussi per fare
251 83 | affezionato al duca, e così era con effetto. Ed in quegli
252 84 | Messer Tommaso Soderini era allora di più autorità che
253 84 | 1472, e perché la città era in quiete ed el magistrato
254 85 | messer Luigi, che allora era vicario di Poppi, e stettevi
255 86 | rimasevi messer Tommaso perché era di più autorità e più savio.
256 87 | al Poggio, dove innanzi era stato mandato Iacopo suo
257 88 | la città altro soccorso, era necessario cedere a quello
258 88 | guerra vi si continuava più, era andare a una perdita manifesta.
259 88 | come si poteva, e che gli era meglio perdere un dito solo
260 91 | la amicizia con lui che era stata fra Niccolò Piccinino
261 92 | 75 anni sendo vedova, che era stata prima donna di Bartolommeo
262 92 | importunità di messer Luca che era allora grande, ed a istanzia
263 95 | duca di Calavria dove etiam era Pandolfo Pandolfini, ma
264 100 | imbasciadore a Roma dove era messer Otto, e furonvi insieme:
265 101 | Otto mandato a Roma dove era Pier Francesco per la pratica
266 101 | andare capitano di Pisa dove era stato prima; ma per mandarlo
267 101 | innanzi che andassi a Napoli era al principio dell'anno andato
268 105 | leggere benissimo; non era sì forte ragione, che datogli
269 105 | sua; amà' la assai mentre era in vita, sendo io ancora
270 106 | a Martiningo, e lui che era seco stette in pericolo
271 106 | liberale e di buona natura era universalmente molto amato.
272 106 | ebbe l'onore una volta, che era gagliardissimo. Nelle cose
273 106 | podestà a Fermo, che vi era allora signore el conte
274 107 | con messer Dietisalvi che era là molto stimato, el quale
275 107 | animo di quel signore che era bonissimo, e le sue forze
276 108 | soccorso de' fiorentini, di che era capo don Alonso, Iacopo,
277 109 | vestito di pagonazzo come era in commessione, perché non
278 112 | conchiuderla in ogni modo perché era el bisogno loro per la guerra
279 112 | degli altri dello stato era, per compiacere al duca,
280 112 | carico col popolo che si era sommamente rallegrato della
281 112 | La intenzione di Iacopo era altrimenti, e scrisse largamente
282 115 | messer Bongianni che vi era andato prima per difesa
283 116 | esercito più gagliardo che non era alcuno de' nostri dua da
284 116 | nostri dua da per sé, si era alloggiato in un luogo in
285 116 | volgeva contro, in modo che era forzato a ritrarsi; e però
286 117 | Medici a Napoli, e perché gli era là a discrezione del re,
287 117 | a discrezione del re, ed era opinione di molti non avessi
288 117 | per riformare lo stato che era scosso, si dette la balìa
289 118 | contro a Ferrara, nella quale era loro collegato papa Sisto;
290 118 | perché el conte Girolamo che era in terra di Roma, ne venne
291 120 | generale. E perché la impresa era difficile per essere molto
292 121 | e perché da Milano, che era allora a governo del signore
293 121 | colle nostre genti, che ne era capitano el conte di Pitigliano,
294 122 | del duca di Calavria, che era maritata a Giovan Galeazzo
295 124 | trovare a confinare cittadini. Era Piero di Cosimo clementissimo,
296 124 | poi cavaliere; e perché era molto amico di messer Angiolo
297 124 | fussi restituito, e Piero era disposto al farlo secondo
298 125 | che fu nel 1469, Iacopo era oratore a Roma e scrisse
299 125 | e prudenzia de' quali si era esperimentata in molti pericoli
300 126 | gonfaloniere di giustizia, era disegnato fussi creato una [
301 128 | transferì a studio a Pisa che si era cominciato di nuovo; e nell'
302 128 | andarsene ai benefici sua, che era canonico di Santa Liperata,
303 128 | badia dal duca Galeazzo; era piovano di Castelfalfi che
304 129 | cognoscendo certo che questo non era stato instinto di messer
305 129 | amorevole de' sua parenti, era facile cosa che e' lasciassi
306 129 | agli eredi di Niccolò che era stato l'altro fratello di
307 130 | due canonici fiorentini. Era stato ancora molti anni
308 131 | avendola sì sottile che era fatica a discernerla, gli
309 132 | molto collerico, tanto che era quasi intollerabile. La
310 133 | corpo bellissimo, perché era grande di statura, bianco
311 134 | Bongianni Gianfigliazzi che era in quel tempo riputato cittadino.
312 134 | voluntà propria che non era suo esercizio, ma a satisfazione
313 134 | sempre dalla sua puerizia era vivuto con opinione di prudente
314 135 | tutto el popolo, tra' quali era Iacopo; in luogo di chi
315 135 | Lorenzo de' Medici che allora era capo del governo, poi che
316 135 | Medici figliuolo di Lorenzo era stato eletto da detto papa,
317 135 | essere minore di anni 18 era differita la publicazione
318 135 | ora si aspettava la morte, era migliorato ed andava alla
319 136 | a Milano, legazione che era ordinariamente di momento
320 136 | signore Lodovico che ne era allora governatore; ma era
321 136 | era allora governatore; ma era di maggiore momento per
322 136 | fati alla ruina sua, si era gittato in collo del re
Scritti minori
Capitolo, Capoverso 323 1, 2 | colle arme quello che non era potuto riuscire loro con
324 1, 4 | la potenzia de' viniziani era maggiore che alcuna altra
325 1, 4 | alcuna altra di Italia, ed era già conosciuto lo appetito
326 1, 5 | e signore Lodovico, lui era mediatore e compositore,
327 1, 5 | discordie, in modo che lui era come uno temperamento della
328 1, 9 | gloria e di eccellenzia era equale a ogni principe.
329 1, 10 | savi che vivendo lui, che era come uno censore delli altri
330 1, 10 | La città, quale allora era in somma felicità di stato,
331 3, 6 | prudenzia e gravità che era chiamato ornamento della
332 3, 8 | considerando che e' non era in potestà di alcuno conservarsi
333 3, 10 | disputare se tale generosità era bene moderata o no.~
Ricordi
Capitolo, Capoverso 334 se1, 66 | mio padre, che a' dì suoi era esemplo in Firenze di padre
335 se1, 103 | regge più tempo che non era creduto.~ ~104.
336 se1, 131 | piccolo luogo di Toscana era radicata la libertà in modo,
337 se1, 143 | preposono quelli, ne' quali era meglio provisto alla conservazione
338 se1, 154 | ed el vivere largo, anzi, era sempre in mano di pochi,
339 se2, 21 | lo stato de' Medici, che era esoso allo universale della
340 se2, 21 | bastava, perché da altro canto era sì fisso ne' cuori degli
341 se2, 29 | sono in una provincia che era piena di libertà, le quali
342 se2, 31 | nella quale la caldezza era perniziosa, la tardità utile;
343 se2, 31 | bisogno di quella qualità che era in lui; ma chi potessi variare
344 se2, 33 | sapevo se el detto in sé era vero, potendosene allegare
345 se2, 39 | volte che, calculato tutto, era maggiore el dispiacere che
346 se2, 59 | temere così di leggiere era ricordarsi di quante cose
347 se2, 64 | che chi aveva uno stato era quasi impossibile lo perdessi.
348 se2, 64 | 21, perduta la campagna, era perduto lo stato; primo
349 se2, 64 | la medesima sicurtà che era innanzi al '94, ma per diverse
350 se2, 77 | deliberazione in tempo che già era desiderata e chiamata, è
351 se2, 92 | ha aiutato el tale perché era buono: el tale è capitato
352 se2, 92 | tale è capitato male perché era cattivo; perché spesso si
353 se2, 110 | città condizionata come era loro, e poi governarsi secondo
Storie fiorentine
Capitolo, Capoverso 354 1, 1 | Benedetto degli Alberti, che era uno de' primi aderenti loro,
355 1, 2 | della città nostra quando era unita, perché soportorono
356 1, 3 | due parte, d'una di quale era a capo Niccolò da Uzzano,
357 1, 3 | Niccolò da Uzzano, el quale era già morto, avendo una signoria
358 1, 4 | entra di settembre e che si era tratta el dì di san Giovanni
359 1, 6 | loro potenzia, e nondimeno era stato riservato loro alcuno
360 1, 7 | accopiatori a modo suo; e quando era a tempo de' cinque anni
361 1, 8 | Luca Pitti, el quale non era valente uomo, ma vivo liberale
362 1, 9 | Era in quello tempo Baldaccio
363 1, 10 | Nel tempo che tornò Cosimo era la città collegata co' viniziani
364 1, 10 | e mostrò con ragione che era meglio favorire el conte:
365 1, 11 | sperare nel re Alfonso che gli era inimico, né nel papa che
366 1, 12 | al duca che chi governava era bene disposto, ma che avessi
367 1, 12 | avessi pazienzia perché non era tempo a parlare di simile
368 1, 12 | contentatisi si stessino a vedere, era facile cosa conducessino
369 1, 12 | e risposto che la Italia era in pace e però non bisognava
370 1, 13 | d'avere aiuto dalla città era questa, per ridurre con
371 1, 15 | spesa della condotta sue che era ducati centomila secondo,
372 1, 15 | centomila mentre el conte Iacopo era a' soldi loro, e partito
373 1, 16 | dì morì papa Niccola che era stato autore della quiete
374 1, 16 | avere luogo dove ridursi era necessario si spacciassi;
375 1, 16 | che quel che aveva fatto era stato di consentimento del
376 1, 16 | consentimento del re, el quale era inquietissimo e non poteva
377 1, 17 | Aggiugnevasi che nella città era disunione grande e molti
378 1, 17 | el governo presente non era gagliardo come soleva, anzi
379 1, 17 | Neri, che poco poi morì, era di medesima opinione, giudicando
380 1, 17 | termini, nel 1457 el re, che era tutto vòlto alla espugnazione
381 1, 17 | credito, che doppo Cosimo era assolutamente el primo cittadino
382 1, 18 | partitosi da Genova dove era a governo pel re di Francia,
383 1, 18 | poi el conte Iacopo che era per lui in Romagna, avendo
384 1, 19 | perdere lo stato, e così era sanza riparo, se dalla parte
385 1, 19 | Drusiana sua donna, che era figliuola bastarda del duca
386 1, 20 | Cosimo de' Medici, che era stato molti anni in casa
387 2, 2 | patriarca di Aquileia, el quale era ricchissimo ed aveva in
388 2, 2 | degli Scarampi, de' quali era uno genero di Luigi Pitti
389 2, 2 | potenzia di messer Luca era tale che per beneficio di
390 2, 3 | deliberò da Milano, dove era transferirsi nel reame a
391 2, 4 | tanto al popolo, che come era proposta, chi non l'avessi
392 2, 4 | giustizia Niccolò Soderini che era de' loro seguaci, tentorono
393 2, 5 | stato, donde molti anni si era tratta la sicurtà della
394 2, 7 | propositi, nessuna impresa era difficile. Di che nacque
395 2, 7 | Borso duca di Ferrara che era amico degli usciti, che
396 2, 7 | Guicciardini, per ritrarre, se era possibile, la mente loro
397 2, 7 | colle gente nostre, di che era capitano el signore Ruberto
398 2, 8 | Firenze; ed in sua compagnia era messer Agnolo Acciaiuoli,
399 2, 8 | duca di Urbino; fra' quali era duemila cavalli a' soldi
400 2, 8 | gente sopravenute del reame, era la vittoria nelle mani;
401 2, 9 | papa Paulo che Rimino, che era nelle mani di Ruberto Malatesta
402 2, 9 | de' viniziani, co' quali era in pratica, lo tolse a soldo
403 2, 9 | Urbino, a chi questo soccorso era molto a cuore perché temeva
404 2, 10 | e perché nella lega non era unione per convenirsi in
405 2, 11 | necessità e più ancora che non era la voluntà sua, costretto
406 2, 11 | de' quali Lorenzo, che era el maggiore, era di età
407 2, 11 | Lorenzo, che era el maggiore, era di età di anni venti o ventuno,
408 2, 11 | altro cittadino e forse era el più savio. El quale però
409 3, 1 | con quelle condizioni si era fatta a tempo di papa Niccola
410 3, 3 | suo, ed in ogni modo gli era proposto, faceva difficultà;
411 3, 3 | proposto, faceva difficultà; ed era la cagione vera che questa
412 3, 4 | Dalla parte della lega era ancora difficultà nel duca
413 3, 5 | el cancelliere suo che ne era rogato; perché così fu la
414 3, 6 | consiglio del Cento, el quale era solito a eseguire el disegno.
415 3, 6 | subito la signoria, che ne era gonfaloniere messer Agnolo
416 3, 7 | di nazione saonese, e che era uno de' frati minori e di
417 3, 9 | terra intera e ricca come era innanzi alla ribellione.
418 3, 11 | tutta Italia ne' modi si era fatto a tempo di Niccola
419 3, 13 | da Lampognano; e perché era rimasto di lui uno piccolo
420 3, 13 | Calavria, di vile condizione, era stato cancelliere e secretario
421 3, 13 | onorevolissima per la coniunzione era tra l'uno e l'altro stato,
422 3, 15 | ordinare quello stato, che era di importanza perché assicurava
423 4, 1 | come di sopra si è detto, era governata per le mani di
424 4, 1 | Lorenzo de' Medici, e lui era capo dello stato; el quale,
425 4, 2 | Era allora in Firenze la famiglia
426 4, 2 | luoghi del mondo e di qui era in grande riputazione in
427 4, 2 | Italia e fuori di Italia; era nobile nella città e con
428 4, 2 | assai. Capo di questa casa era messer Iacopo uomo d'assai
429 4, 2 | di giucare e bestemmiare; era sanza figliuoli, e per questo
430 4, 2 | di Lorenzo; un altro vi era, chiamato Francesco, pure
431 4, 2 | figliuolo di Antonio, quale era sanza donna, uomo molto
432 4, 3 | dall'uno e l'altro. Il che era nato, perché quando Sisto
433 4, 3 | fussi servito o da sé che era suo depositario, o da' Pazzi
434 4, 3 | tolse la depositeria che gli era di grande utilità, e Lorenzo
435 4, 4 | di Pisa, el quale, quando era in minoribus sendo vacato
436 4, 4 | possessione, e per questa offesa era inimicissimo a Lorenzo.~
437 4, 5 | potentato di Italia; ma che era una via sola, di amazzare
438 4, 5 | amazzarlo insieme con Lorenzo era tanto più difficile, e rimanendo
439 4, 5 | difficile, e rimanendo lui non era fatto nulla, perché gli
440 4, 5 | fatto nulla, perché gli era bene voluto dal popolo,
441 4, 5 | avessi a essere presto perché era voce che Giuliano toglieva
442 4, 5 | Roma, con disegno mentre era in Roma di amazzare Giuliano,
443 4, 6 | eziandio la santità del papa ne era conscia e lo desiderava,
444 4, 6 | intelligenzia col pontefice, si era sdegnato che lo stato di
445 4, 6 | sotto governo della Chiesa era capo messer Lorenzo Iustini
446 4, 7 | messer Iacopo, el quale ci era stato un pezzo freddo e
447 4, 8 | del conte Girolamo, che vi era a studio, non conscio per
448 4, 9 | condottiere del conte e che era quivi per quella opera,
449 4, 9 | communicò, subito, come era dato lo ordine ed el segno,
450 4, 9 | morto Francesco Nori che era seco; finalmente Lorenzo,
451 4, 9 | Lorenzo, con aiuto di chi era a torno e de' preti, fu
452 4, 10 | arcivescovo, che poco innanzi si era partito accompagnato da
453 4, 10 | alcuni sui fidati e perugini, era ito in palagio per occuparlo,
454 4, 10 | signoria; messer Iacopo era in casa a ordine per montare
455 4, 11 | Era in questo mezzo corso el
456 4, 12 | arcivescovo, che, come dissi, era rinchiuso in palagio, e
457 4, 12 | Iacopo Salviati, el quale era stato più anni inimico dello
458 4, 12 | avendo potuto fuggirsi, si era ridotto in casa, donde sendo
459 4, 12 | sequente messer Iacopo, che si era fuggito, non sendo ancora
460 4, 12 | impiccato. Confessò che poi si era fatta la legge sopra le
461 4, 12 | preso animo ed appoggiatosi, era stata la buona sorte di
462 4, 12 | Bongianni Gianfigliazzi, che era degli esaminatori, che doveva
463 4, 12 | Lorenzo nelle mercatantie era in tanto disordine che in
464 4, 12 | ricchezze ed el credito era perduto lo stato, dicendo: «
465 4, 12 | quello ordinassino di fare, era, per non vi si trovare,
466 4, 14 | potenzia che insino a quello dì era stata in lui grande ma sospettosa,
467 5, 1 | de iure questo interdetto era nullo e non valeva. Finalmente
468 5, 1 | lui ed el duca Federigo era la cura del tutto. Dall'
469 5, 2 | Era venuto in questo mezzo in
470 5, 2 | offeso, e la quale però non era stata prevista da' nostri.
471 5, 3 | che da sé naturalmente era inclinata alla divozione
472 5, 4 | magistrato ne' tempi passati era stato creato con grandissima
473 5, 4 | poco per spezialità di chi era nell'ufficio e pe' mezzi
474 5, 4 | perché si ritrasse non era stata malignità contro al
475 5, 5 | continuandosi più tempo era impossibile a reggerli,
476 5, 7 | non aspettare la guerra, era improvista di tutte le cose
477 5, 8 | tagliando una grande speranza si era conceputa per la venuta
478 5, 9 | Dalla parte di Siena non si era fatto ancora cosa notabile,
479 5, 11 | separate ciascuna di loro era molto inferiore gli inimici,
480 5, 13 | molto quel campo, di che era a governo messer Gismondo
481 5, 13 | intelligenzia in una bastìa vi era, partitisi dal ponte a Chiusi
482 6, 1 | Colle in modo stretto che era da credere si potessi poco
483 6, 1 | signoria, come etiam si era fatto l'anno passato mediante
484 6, 1 | lo stato nostro, e che ci era uno unico rimedio, di transferire
485 6, 1 | mutazione del governo di Milano, era fondato in gran parte in
486 6, 1 | poi che altro modo non gli era giovato, però essere disposto
487 6, 1 | e quella guerra che si era principiata col sangue del
488 6, 2 | disdetta di dieci dì, e così si era consentito.~
489 6, 3 | per qualche accidente si era divulgato a Roma ed in più
490 6, 3 | ed in più luoghi che la era rotta per non si essere
491 6, 3 | Malatesta; e perché gli era capitano de' fiorentini,
492 6, 4 | novità e gridare che gli era bene che gli onori e le
493 6, 4 | potere sostenere questo, si era gittato nelle braccia di
494 6, 4 | medesima opinione di Lorenzo, era in qualche sospetto collo
495 6, 6 | imbasciadori, come altra volta si era fatto nel 54, al re Alfonso.
496 7, 2 | messer Niccolò Vitelli che ne era stato, cacciato da messer
497 7, 2 | dava tutti quegli favori era possibile, non l'ebbono
498 7, 4 | Bongianni Gianfigliazzi, che vi era commessario de' fiorentini,
499 7, 4 | altri, perché el re, poiché era rotto, non pareva sufficiente
500 7, 4 | lo sforzo di quello stato era vòlto a espugnare San Secondo,
1-500 | 501-1000 | 1001-1500 | 1501-2000 | 2001-2500 | 2501-3000 | 3001-3500 | 3501-4000 | 4001-4493 |