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Francesco Guicciardini
Raccolta di opere

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era

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(segue) Storia d’Italia
     Libro, Capitolo, Capoverso
3501 14, 9, 4| per la facilità che vi era di soccorrerla da tanti 3502 14, 9, 4| grandissimo consenso del popolo vi era entrato dentro; e a Milano, 3503 14, 10, 1| esaustissimo di danari, era costretto provederne in 3504 14, 10, 1| minore bontà di quello che era giudicato da tutti. ~ 3505 14, 10, 2| in Lombardia. Perché non era da dubitare che il re di 3506 14, 10, 2| co' danari del quale si era cominciata e sostenuta tutta 3507 14, 10, 2| tutto il Lago Maggiore. Era anche ritornata alla sua 3508 14, 10, 2| la fortezza, nella quale era molta artiglieria e munizione. ~ 3509 14, 10, 3| l'altre terre di Romagna, era andato a campo a Cento. ~ 3510 14, 10, 4| dumila cinquecento fanti era in Cremona, di tentare di 3511 14, 10, 4| quella parte della città che era stata battuta dal campo 3512 14, 10, 4| Francesco Guicciardini, il quale era andato da Milano per commissione 3513 14, 10, 4| molto importuno, perché era appunto il del pagare 3514 14, 10, 4| o da Piacenza. Nondimeno era entrato nel popolo opinione, 3515 14, 10, 5| quale congiunta co' soldati era bastante a resistere a impeto 3516 14, 10, 5| morto il pontefice dal quale era stato onorato ed esaltato, 3517 14, 10, 5| artiglierie grosse, come era certo non avevano, non essere 3518 14, 10, 5| quella notte, che non vi era artiglieria da battere la 3519 14, 10, 5| risolutamente che, poi che non era in potestà sua proibire 3520 14, 10, 6| cessasse la battaglia, non solo era concorso tutto il popolo 3521 14, 10, 6| espedizione, della quale era stato autore, averlo ingannato 3522 14, 11, 1| fortezza per il duca, il quale era rifuggito alla Aquila. Espedite 3523 14, 11, 1| il collegio de' cardinali era al tutto senza cura di difendere, 3524 14, 11, 1| seguitato da alcuni volontari si era di nuovo unito con loro, 3525 14, 11, 3| stato ecclesiastico, si era differita per dare tempo 3526 14, 11, 3| andando da Turino a Roma, era stato, per ordine di Prospero 3527 14, 12, 1| minore del piede destro, era tanto soprafatto dal dolore 3528 14, 12, 2| Non era a questo tempo espedita 3529 14, 12, 2| cardinali, da' quali appena era conosciuto il suo nome, 3530 14, 12, 3| Petruccio, che da Lione era stato privato del vescovado 3531 14, 12, 3| il principale fondamento era nelle forze disegnate molti 3532 14, 12, 3| di bisogno, nondimeno si era pure finalmente con gravisima 3533 14, 12, 3| sostenere le cose, nondimeno non era della medesima autorità 3534 14, 12, 4| Perugia. Ma nel collegio non era, dopo la creazione del pontefice, 3535 14, 12, 4| priori: l'ufficio de' quali era congregare gli altri e dare 3536 14, 12, 4| quale eletto il pontefice era subito ritornato a Firenze, 3537 14, 12, 4| molti soldati in Perugia, ed era molto maggiore col popolo 3538 14, 12, 4| Leo e la rocca di Maiuolo, era ritornato alla obbedienza 3539 14, 12, 4| parte, perché il duca non era potente a continuare la 3540 14, 13, 1| dal soldo de' viniziani si era condotto col duca di Milano, 3541 14, 13, 1| alessandrini, da' quali era difesa la terra più che 3542 14, 13, 3| Milano; la venuta del quale era in quel tempo stimata di 3543 14, 13, 3| grazia sua, de' quali vi era estrema carestia. Nel qual 3544 14, 13, 3| accrescere l'odio del popolo, che era grandissimo, contro a' franzesi, 3545 14, 13, 3| quella città, poiché da Dio era stato conceduto loro facoltà 3546 14, 13, 3| maggiori, il nome de' quali era stato glorioso in tutta 3547 14, 13, 3| morendo in sì santa opera era oltre alla gloria del mondo 3548 14, 13, 3| Donde, tanto immoderatamente era augumentato l'odio de' milanesi, 3549 14, 13, 4| un miglio, tanto quanto era il traverso del giardino 3550 14, 13, 5| all'autorità del quale non era derogato per la venuta del 3551 14, 13, 5| per andare a Milano, ove era aspettato con sommo desiderio 3552 14, 13, 5| Napoli e di altro luogo ne era mandata piccolissima quantità. 3553 14, 13, 5| piccolissima quantità. Ma era maraviglioso l'odio del 3554 14, 14, 1| mancamento di danari si era differita molti , e si 3555 14, 14, 1| Milano; ove estremamente era desiderata la venuta sua, 3556 14, 14, 1| terminare la guerra. Ma era difficile il passare, perché 3557 14, 14, 1| essere arrivati a Piacenza, era andato ad alloggiare a Casino, 3558 14, 14, 1| danari di Francia, dove era andato a dimostrare al re 3559 14, 14, 1| soldati fanti a Genova, era arrivato nello stato di 3560 14, 14, 1| più grossi di quello gli era stato referito, se ne ritornò 3561 14, 14, 1| che andasse a soccorrerlo, era uscito di nuovo di Pavia, 3562 14, 14, 1| della felicità con la quale era stato quel popolo sotto 3563 14, 14, 2| oltre all'altre incomodità era carestia grande di polvere 3564 14, 14, 2| grandissime per le quali era molto difficile il venirne 3565 14, 14, 2| dalle pioggie medesime, si era fermato a Binasco che è 3566 14, 14, 2| per tante esperienze si era veduto, da' svizzeri. Notificargli 3567 14, 14, 2| totalmente la guerra, come era manifesto che si perdeva 3568 14, 14, 3| creduto, non potessino, come era la prima speranza, assaltare 3569 14, 14, 3| egli, credendo quel che era, che si ritirassino ordinatamente 3570 14, 14, 4| quale in tutta la guerra si era tenuta per il re, entrassino 3571 14, 14, 4| dimandata indebitamente, perché era differente il difendersi 3572 14, 14, 5| quegli occhi medesimi che era solito per il passato a 3573 14, 14, 5| di nuovo da lui, il quale era pervenuto nello astigiano, 3574 14, 15, 1| assenza del pontefice, non era stata del tutto quieta Bologna; 3575 14, 15, 2| Perugia e di Montefeltro, era stato dato nuovo ordine, 3576 14, 15, 2| impresa, perché il re allora era costituito in somma necessità, 3577 14, 15, 2| perché insino a quel tempo era obligato a' viniziani. La 3578 14, 15, 2| infermato, mandò a Renzo, che era venuto a Castel della Pieve, 3579 14, 15, 2| finito il tempo per il quale era pagato, la condotta fatta, 3580 14, 15, 2| esercito; lo intento del quale era sforzarsi di fare perdere 3581 14, 15, 2| artiglierie che quattro falconetti era molto difficile lo spugnare 3582 14, 15, 2| de' cardinali, a' quali era molesto che questo incendio 3583 14, 15, 3| Era succeduto in Lucca, questa 3584 1, 1, 1| danari, e lo stato di Milano era in modo esausto che non 3585 1, 1, 2| distanza di Cesare, che ancora era nelle estreme parti della 3586 1, 1, 2| cominciata in Roma, il che era interpretato pessimo augurio 3587 1, 1, 3| e lui molte differenze, era necessario in qualunque 3588 1, 1, 3| cinquantamila ducati i quali era obligato a pagargli ciascuno 3589 1, 1, 5| moltitudine concitata, non si era voluto partire della rocca 3590 1, 1, 6| grandissima uccisione de' suoi, era anche diminuito notabilmente 3591 1, 1, 7| pregiudicare alla applicazione che era stata fatta a' fiorentini 3592 1, 1, 8| quartodecimo di aprile non era soccorso: al quale tempo, 3593 1, 2, 1| prestando fede a quello che gli era referito dal duca di Borbone ( 3594 1, 2, 2| facilmente si difese; e quando era nell'opinione di tutti gli 3595 1, 2, 4| inghilesi, a' quali la dilazione era sospettissima, protestorono 3596 1, 3, 3| quale appresso a' cesarei era grandissima, per l'odio 3597 1, 3, 4| perché pochi mesi innanzi era stato ammazzato per opera 3598 1, 3, 4| leggieri e de' fanti spagnuoli era in Asti, vi andò subito 3599 1, 3, 5| il regno di Francia, non era già, più anni innanzi, in 3600 1, 3, 5| meritava tanta grandezza; ma si era aggiunto che la madre del 3601 1, 3, 5| pieno di indegnazione, si era, per mezzo di Beuren gran 3602 1, 3, 5| esecuzione de' consigli loro era fondata in sull'avere destinato 3603 1, 3, 5| andava a Lione, al quale era già pervenuto qualche leggiero 3604 1, 3, 5| fussino guardati i passi, era in abito incognito passato 3605 1, 3, 6| quel che al fiume dell'Adda era succeduto a lui contro a 3606 1, 3, 6| fiume più basse che non era stata l'opinione di Prospero, 3607 1, 3, 6| difendere il passo del Tesino era stata cagione che non si 3608 1, 3, 6| opera a rassettargli; né era possibile condurgli, se 3609 1, 3, 6| quale non piccola parte era rimasta indietro, soprastettono 3610 1, 3, 7| capitoli della confederazione, era tenuto. Morì, lasciato di 3611 1, 4, 1| gliene restituisse. Però era stato trattato che, subito 3612 1, 4, 2| Modena, nella qual città non era altro presidio che il conte 3613 1, 4, 2| colle genti con le quali era stato condotto dalla lega; 3614 1, 4, 2| leggieri e tremila fanti era venuto al Finale, lo ritenne 3615 1, 4, 2| lettere ricevute, non vi era facoltà di potere co' danari 3616 1, 4, 2| pagare i soldati; e per sorte era venuto al che gli spagnuoli 3617 1, 4, 2| pagassino tutti niuna vi era speranza di soldarne maggiore 3618 1, 4, 2| provedere a molte altre spese, era necessario lasciare cadere 3619 1, 4, 2| all'utilità de' privati, era cosa di piccolissima considerazione 3620 1, 4, 3| alla custodia della quale era stato diputato, dal conte 3621 1, 5, 1| Chiesa e da' fiorentini, era venuto il marchese di Mantova: 3622 1, 5, 1| passato l'esercito del re, si era, in quegli medesimi che 3623 1, 5, 2| che se n'aveano a nutrire era quasi innumerabile; e avendo 3624 1, 5, 2| e impediti i mulini, vi era difficoltà grande di macinare. 3625 1, 5, 2| Arcivescovo Fregoso, il quale era in Alessandria. E perché 3626 1, 5, 2| quella parte de' franzesi che era partita da Caravaggio dimorava 3627 1, 5, 3| cinquanta cavalli leggieri era rimasto a Pizzichitone, 3628 1, 5, 4| de' danari; senza i quali era malagevole nutrire i soldati 3629 1, 5, 4| di Modona niuno rimedio era che quella città abbandonata 3630 1, 5, 5| numero a Biagrassa, ove era Renzo da Ceri; in Noara 3631 1, 5, 6| Ma nell'animo di Prospero era sempre fisso di fuggire 3632 1, 5, 6| molti. Non volere, quando era già vicino alla morte, andare 3633 1, 6, 1| poi che l'ammiraglio si era levato di quello alloggiamento, 3634 1, 6, 1| alloggiamento, nel quale era stato circa..., succedette 3635 1, 6, 1| pontefice Lione, nondimeno, era ora entrato nel conclave 3636 1, 6, 1| eleggere qualunque di loro che era in non eleggere lui, e deposte 3637 1, 6, 1| cardinale di San Giorgio, era stato conceduto a lui dal 3638 1, 6, 1| precisamente che due anni innanzi era vittorioso entrato in Milano. 3639 1, 6, 1| intervenire nel conclave, vi era entrato per concessione 3640 1, 6, 2| certamente per tutto il mondo era l'estimazione del nuovo 3641 1, 6, 2| tutto il pontificato, perché era riputato persona grave e 3642 1, 6, 2| assiduo alle faccende, non era alcuno che non aspettasse 3643 1, 6, 2| stimolato da' franzesi, era col seguito de' guelfi entrato 3644 1, 6, 3| opinione, che già molti anni era ampliata per tutta Italia, 3645 1, 6, 4| amatorio: però, dove prima gli era molestissima la venuta del 3646 1, 6, 4| imperizia dell'offesa) che non era alcuna terra così piccola 3647 1, 6, 4| tutta Italia che a chi non era potente a resistere alla 3648 1, 6, 4| pure si metteva a resistere era in brevissimi spugnata. 3649 1, 6, 5| perfezione al matrimonio, come era il suo desiderio, mandatogli 3650 1, 6, 5| maggiore la prontezza che non era la potenza (perché, per 3651 1, 7, 1| non si pagavano; né manco era necessario, avendo a stare 3652 1, 7, 2| diventato padre comune, era necessitato in futuro a 3653 1, 7, 3| estremità della sua vita era venuto alla guerra, avendo 3654 1, 7, 4| Federigo da Bozzole, che era in Lodi, tentato invano 3655 1, 7, 4| per due mesi. Impossibile era l'assaltargli, senza grandissimo 3656 1, 7, 4| miglia di Gambalò, dove era il viceré; nel quale alloggiamento, 3657 1, 7, 5| inteso nel cammino quel che era succeduto, fermorno tutto 3658 1, 8, 1| perché da Biagrassa, dove era cominciata la peste, furno, 3659 1, 8, 2| Ma di dal Tesino, ove era la somma delle cose, l'ammiraglio, 3660 1, 8, 2| onde niuno altro intento era in lui che temporeggiarsi 3661 1, 8, 2| copia che in quelli vi era d'acque non aveano potuto 3662 1, 8, 3| Giovanni de' Medici, si era arrenduta: al viceré rimase 3663 1, 8, 3| pochi per certificarsi se era vero che l'ammiraglio avesse 3664 1, 8, 3| riservatasi facoltà, come eziandio era stato conceduto a quegli 3665 1, 9, 1| pace; e al re d'Inghilterra era molesta qualunque convenzione 3666 1, 9, 1| di sangue sordidissimo, era salito appresso a quel re 3667 1, 9, 1| re in tanta autorità che era manifestissimo a ciascuno 3668 1, 9, 1| della sorella del quale era nato Adovardo, aveva fatto 3669 1, 9, 1| con consentimento comune era stato dichiarato successore 3670 1, 9, 1| della famiglia di Iorch (era questo il nome d'una fazione) 3671 1, 9, 1| ardente a tanta guerra, era conveniente si obligasse. ~ 3672 1, 9, 2| parte dello esercito che era in Italia; al quale, come 3673 1, 9, 3| soldare nuovi fanti, come era stato deliberato ne' primi 3674 1, 9, 3| cacciato del suo stato, era con mille fanti in sulla 3675 1, 9, 3| quale partita da Marsilia si era fermata nel porto di Villafranca. 3676 1, 9, 3| de' fanti del suo reame era necessitato aspettare, innanzi 3677 1, 9, 3| Marsilia; nella quale città era entrato Renzo da Ceri con 3678 1, 9, 3| danari all'esercito che era in Provenza, né fare da' 3679 1, 9, 3| quel che indebitamente ci era stato rapito. - ~ 3680 1, 10, 1| medesima: perché del popolo era morto numero grandissimo, 3681 1, 10, 1| di Lodi; ove eziandio si era voltato tutto l'esercito 3682 1, 10, 1| Milano, nella quale città gli era sempre stata fatta la resistenza 3683 1, 10, 2| avea il re, secondo che era la fama, computati quegli 3684 1, 10, 2| de' capitani di Cesare, si era fermato il marchese di Pescara 3685 1, 10, 2| Alessandria, Como e Trezzo, si era ridotto a Sonzino, insieme 3686 1, 10, 3| pioggie immoderate grossissima era divenuta, gli argini, che 3687 1, 11, 1| derivazione che ancora non era disperata del Tesino e per 3688 1, 11, 1| la carestia del pane che era dentro; né stimare premio 3689 1, 11, 2| per la quale il datario era stato mandato; perché il 3690 1, 11, 2| pagasse tutti quegli a' quali era tenuto: perché Cesare, insino 3691 1, 12, 1| dal pericolo perché non vi era rimasto presidio alcuno, 3692 1, 12, 1| stato della Chiesa. Grave era questa dimanda al pontefice, 3693 1, 12, 1| e che il duca di Borbone era andato nella Alamagna per 3694 1, 12, 4| presente pontefice che allora era il cardinale de' Medici, 3695 1, 12, 4| che sopra tutti gli altri era tenuto a non si separare 3696 1, 12, 4| ne' pericoli ne' quali era stato autore che entrasse, 3697 1, 12, 4| romano, l'ufficio del quale era pensare e affaticarsi per 3698 1, 12, 4| protestato che il debito suo era non aderire ad alcuno; avere 3699 1, 12, 4| procedere sempre innanzi, era stato costretto pigliare 3700 1, 13, 1| difficoltà il re per provedere era stato contento che il duca 3701 1, 13, 1| bastassino a muovere i soldati, era dagli stipendi di Cesare 3702 1, 13, 1| alla quale nel passare si era arrenduta Savona e Varagine; 3703 1, 13, 2| armata franzese, della quale era capitano il marchese di 3704 1, 13, 3| poteva ovviare a quel che gli era molesto, si sforzava di 3705 1, 13, 3| suoi, come per opera sua era stato pochi mesi innanzi. 3706 1, 13, 3| apparivano pochissimi danari, era questo movimento in piccolissimo 3707 1, 14, 1| danari del re de' romani, era andato a Lodi, ove pensavano 3708 1, 14, 2| necessarie. Maggiore difficoltà era negli uomini d'arme e ne' 3709 1, 14, 2| quella de' fanti, ne' quali era stata, pur qualche volta, 3710 1, 14, 2| virtù più chiari, quanto più era manifesto il loro valore, 3711 1, 14, 3| ministri, il numero de' fanti era molto minore. Alla guardia 3712 1, 14, 3| Alla guardia di Milano era Teodoro da Triulzi con [ 3713 1, 14, 3| sostentarsi insieme molti ma era necessitato o a dissolversi 3714 1, 14, 3| ferocemente. Il medesimo era consigliato al re dal pontefice, 3715 1, 14, 3| imprudentemente i capitani) che si era quasi obligato a seguitare 3716 1, 14, 3| occupasse Cremona, dove era piccolo presidio, o almeno 3717 1, 14, 4| del re, numero immoderato, era diversissima la verità dall' 3718 1, 14, 6| con mille settecento fanti era a guardia di Alessandria, 3719 1, 14, 6| Però Francesco Sforza, che era a Cremona, fatto con difficoltà 3720 1, 14, 6| il Palavicino col quale era Niccolò Varolo soldato de' 3721 1, 14, 7| castellano di Mus, dove era stato mandato dal duca di 3722 1, 14, 8| commesse al Pacceo, che era a Trento, che andasse a 3723 1, 14, 8| dello esercito di Provenza, era stato venti innanzi avesse 3724 1, 15, 1| il quale alloggiamento era propinquo quattro miglia 3725 1, 15, 1| Il canale della Vernacula era alquanto profondo, con le 3726 1, 15, 1| barco di Pavia; in modo era riputato fortissimo. Simigliante 3727 1, 15, 2| questo stato delle cose era incredibile la vigilanza 3728 1, 15, 2| simigliante da un altro che era fatto a Pavia. Ed eransi 3729 1, 15, 3| del re, che ordinariamente era la battaglia ma, secondo 3730 1, 15, 3| libertà [in fuori], che era guardato con somma diligenza, 3731 1, 15, 3| guardato con somma diligenza, era in tutte l'altre cose trattato 3732 1, 15, 4| ammonito dal pericolo che gli era imminente da chi restasse 3733 2, 1, 1| tanto quel che da molti era divulgato della buona mente 3734 2, 1, 2| Massimiliano, per le quali si era, nello stato che e' posseggono 3735 2, 1, 2| stabilire grandezza in Italia era necessitato a pensare di 3736 2, 1, 2| opportuno alle ingiurie, perché era disarmato, senza danari 3737 2, 1, 2| quelle della Chiesa; né era manco facile lo alterarle, 3738 2, 1, 2| anni il governo popolare, era stata malcontenta del ritorno 3739 2, 1, 3| vivente Lione e poi mentre era cardinale, si fusse affaticato 3740 2, 1, 3| mentre che l'ammiraglio era in Italia, a' suoi capitani 3741 2, 1, 3| temere di tanta grandezza, si era ritirato da correre la medesima 3742 2, 1, 3| gli altri, come prima si era fatto alle universali cominciate 3743 2, 1, 3| nondimeno dipoi non si era stretto e inteso con loro, 3744 2, 1, 3| le genti verso Toscana, era stato necessitato pensare 3745 2, 1, 3| il re di Francia mentre era a campo a Pavia, ma molto 3746 2, 1, 3| questo effetto principalmente era stato procurato da lui per 3747 2, 1, 4| dello esercito di Cesare era sollevato e per sollevarsi 3748 2, 1, 4| Aggiugnersi, che e' non era da dubitare che madama la 3749 2, 1, 4| reggente, in mano della quale era il governo di Francia, desiderosissima 3750 2, 1, 4| si risolveva ad armarsi era necessitato di accordarsi 3751 2, 1, 4| porgergli denari, che non era altro che essere instrumento 3752 2, 1, 4| questa guerra al re, non era senza grandissimo timore: 3753 2, 1, 4| e di artiglierie e, come era fama, ricchissimo di denari. ~ ~ 3754 2, 2, 1| consigliere suo, e che molti anni era stato appresso a lui di 3755 2, 2, 1| vittoria degli imperiali, era da Piacenza andato in campo 3756 2, 2, 1| soldati lo stato di Milano che era molto consumato, avevano 3757 2, 2, 2| viniziani, ma la difficoltà era che essi ricusavano di volere 3758 2, 2, 3| il resto della gente si era sfilata e il resto de' cavalli 3759 2, 2, 4| in Italia (per il quale era in Roma con pieno mandato 3760 2, 2, 4| e privazioni nelle quali era incorso, ma non già dalla 3761 2, 2, 5| grossissimo e vincitore non era consiglio prudente. Non 3762 2, 2, 5| dove per tanta rotta non era restatoanimoconsiglio; 3763 2, 2, 5| animoconsiglio; non vi era in pronto provisione di 3764 2, 2, 5| speranza molto incerta, perché era da temere che i capitani, 3765 2, 3, 1| Lucrezia figliuola del quale era maritata ad Alfonso ed eranne 3766 2, 3, 1| aperta forza; perché questo era diventato troppo difficile, 3767 2, 3, 1| esercito di Lione e di Cesare era accampato intorno a Parma; 3768 2, 3, 1| morte di Adriano, che non era stato prima nelle altre 3769 2, 3, 1| medesima disposizione che era stata in Giulio e in Lione: 3770 2, 3, 1| ancora occasione per Ferrara, era tutto intento a riavere 3771 2, 3, 1| Cesare e che nissuno rimedio era più salutifero che una unione 3772 2, 3, 1| l'altre sue condizioni, era, in tempi tali, da tenerne 3773 2, 4, 1| una parte dell'esercito era con l'altra passato in Francia. ~ 3774 2, 4, 2| Severini cittadino sanese, che era stato appresso al viceré, 3775 2, 4, 2| levato in arme il popolo che era male contento che il governo 3776 2, 4, 2| approbazione di quello che era stato fatto, per considerare 3777 2, 4, 3| col pontefice, e perché era necessario intenderne prima 3778 2, 5, 1| fortuna, e tale che non era da credere in uno principe 3779 2, 5, 1| procedere maturamente come era consueto, chiamato uno giorno 3780 2, 5, 5| viceré a Pizzichitone, dove era ancora il re, [e] gli offerse 3781 2, 5, 5| la sorella di Cesare che era restata vedova del re di 3782 2, 5, 5| Borbone il ducato che gli era stato confiscato e aggiugnergli 3783 2, 5, 5| sorella di Cesare che gli era stata promessa dargli la 3784 2, 5, 5| corona dello imperio, che era come promettere di dargli 3785 2, 6, 1| qualche prosperità: però era grande il timore che, in 3786 2, 6, 1| autorità nel regno di Francia, era pericolosissimo ogni movimento 3787 2, 6, 1| Inghilterra; giudicando, come era vero, che non avendo inimico 3788 2, 6, 2| Cesare la figlia, che non era ancora negli anni nubili. 3789 2, 6, 2| a convenire con lui come era stato per il passato; perché 3790 2, 6, 2| del re di Inghilterra. Né era più appresso a lui in tanta 3791 2, 6, 2| lettere nelle quali non vi era più scritto di mano propria 3792 2, 7, 1| però, che il viceré non si era obligato semplicemente, 3793 2, 7, 1| contenere il fatto del terzo, era notoriamente, quanto allo 3794 2, 7, 1| assicurarsi totalmente d'Italia, era bene fare restituire Modena 3795 2, 7, 2| suo Pietro da Pesero, che era appresso al viceré, che 3796 2, 7, 2| riconfermasse la lega nel modo che era stata fatta prima ma pagando 3797 2, 7, 2| il re d'Inghilterra non era più contro a' franzesi in 3798 2, 7, 2| caldezza di che da principio si era temuto; e già, per avere 3799 2, 7, 3| abitazioni per lui. La qual cosa era sommamente molestissima 3800 2, 7, 3| desiderano) che, se una volta era condotto al cospetto di 3801 2, 7, 3| con esse a Portofino, dove era già condotta la persona 3802 2, 7, 3| uomini grandi, e nella quale era stato tenuto ultimamente 3803 2, 8, 1| che lo esercito cesareo era assai diminuito, pareva 3804 2, 8, 1| tutto quello che si trattava era assolutamente in mano di 3805 2, 8, 1| desiderato); e il marchese era sdegnato per la poca estimazione 3806 2, 8, 1| altri capitani: e nondimeno era paruto che Cesare, con molte 3807 2, 8, 1| una vittoria nella quale era notissimo a tutto l'esercito 3808 2, 8, 1| terra per sé da Cesare, non era ammesso questo suo desiderio; 3809 2, 8, 1| remunerate tante sue opere, non era nondimanco accettata da 3810 2, 8, 2| Cesare e nel suo esercito, era necessitato non solo a osservarlo 3811 2, 8, 2| medesime necessità, poiché era prigione il re, continuasse 3812 2, 8, 3| Antonio de Leva, che dopo lui era restato il primo dello esercito, 3813 2, 8, 3| considerazione, a chi, egli che era uomo e barone del reame 3814 2, 8, 3| considerazione, a chi, egli che era uomo e barone del reame 3815 2, 8, 3| disfare quello esercito che era diminuito assai di numero, 3816 2, 8, 4| Francesco Sforza, al quale era già cominciata infermità 3817 2, 9, 1| perché il cristianissimo era già quasi allo estremo, 3818 2, 9, 2| Spagna; perché niuna cosa era più difficile a' franzesi 3819 2, 9, 3| altri che la figliuola, era determinato di contrarre. 3820 2, 9, 3| alle necessità de' suoi re, era ridotto in ordinaria prestazione, 3821 2, 9, 3| oratore cesareo, perché in lui era quasi sempre repugnanza 3822 2, 9, 3| mollizie, scaricò, come spesso era usato di fare, addosso ad 3823 2, 10, 1| per il mezzo del Morone, era caduto dalle ragioni della 3824 2, 10, 1| investitura, e che il feudo era ricaduto a Cesare supremo 3825 2, 10, 1| importanza d'ogni cosa; perché era certo che, come egli fusse 3826 2, 10, 1| difficultasse molto i suoi disegni. Era ancora necessario che Cesare 3827 2, 10, 1| col marchese di Pescara era vana; sapeva di essere in 3828 2, 10, 1| loro, già molti innanzi, era ogni cosa sospesa e piena 3829 2, 10, 1| Antonio, che dal marchese era stato occultato dietro a 3830 2, 10, 1| conscio di ogni cosa; che era quello che principalmente 3831 2, 10, 2| conveniente, poi che vi era dentro la sua persona, ma 3832 2, 10, 2| instanza di Cesare, al quale era stato sempre fedelissimo 3833 2, 10, 2| pontefice e da' viniziani, era risoluto di fermarsi, avendovi 3834 2, 10, 3| tante altre opportunità, era la scala di soggiogare loro 3835 2, 10, 3| ed egli ancora, che si era trovato a conchiudere la 3836 2, 10, 3| conchiudere la confederazione, ne era buono testimonio) quanto 3837 2, 10, 3| la quiete d'Italia come era in potestà sua di fare, 3838 2, 11, 1| Era in questo tempo arrivato 3839 2, 11, 2| Era costui di casa di Avalos, 3840 2, 11, 2| giovanetto fu fatto prigione, era intervenuto in tutte le 3841 2, 11, 2| passava trentasei anni, era già vecchio di esperienza. 3842 2, 11, 2| fanteria spagnuola, della quale era stato lungamente capitano 3843 2, 11, 3| appresso al quale egli era in tanta grazia e riputazione, 3844 2, 11, 3| facilmente opprimere poiché gli era mancato uno capitano di 3845 2, 11, 3| sua fusse di opprimerlo, era molto dubitabile che e' 3846 2, 11, 3| vendicarsi; trovandosi, come era credibile, pieno di sdegno 3847 2, 11, 3| provedere a questo pericolo era grande non parevano anche 3848 2, 11, 3| restato in Lombardia non era grosso, non aveva capitani 3849 2, 11, 3| Napoli in Spagna; non vi era modo di danari non abbondanza 3850 2, 11, 3| stare lungamente, quando era necessario, con pochi danari 3851 2, 11, 3| marchese di Mantova, che allora era capitano della Chiesa, spalle 3852 2, 11, 3| difficoltà grandissima e timore era il sospetto che i franzesi, 3853 2, 11, 3| casa e il consiglio suo era diviso; de' quali ciascuno 3854 2, 11, 3| tanto minore rispetto quanto era maggiore l'autorità che 3855 2, 12, 1| A questa tanta facilità era aggiunta una profondissima 3856 2, 12, 1| malignità degli altri uomini; ma era riputato clemente, cupido 3857 2, 12, 1| per dopo la sua morte, gli era in modo fedelissimo e ubbidientissimo 3858 2, 12, 1| diverse da quello che prima era stato creduto di lui: con 3859 2, 12, 1| generosi e magnanimi che prima era stata l'opinione, e fusse 3860 2, 12, 1| dell'animo, che in lui non era piccola, e dalla cupidità 3861 2, 12, 1| irresoluzione e perplessità che gli era naturale, stesse quasi sempre 3862 2, 12, 1| sospeso e ambiguo quando era condotto alla determinazione 3863 2, 12, 1| quella confusione nella quale era stato innanzi deliberasse; 3864 2, 12, 2| di Cesare, morto Leone, era diventato tutto l'opposito: 3865 2, 12, 3| finalmente, più perché era necessario deliberare qualche 3866 2, 12, 3| anche il non deliberare era specie di deliberare, si 3867 2, 12, 3| ebbe nuove che a Genova era arrivato il comandatore 3868 2, 13, 1| marchese di Pescara che almanco era in arbitrio suo lo occupare 3869 2, 13, 2| perché il principale suo fine era di assicurarsi da' sospetti, 3870 2, 13, 2| della imputazione che gli era stata data, né si prometteva 3871 2, 13, 2| giudice che lui; ma che era anche necessario fermare 3872 2, 13, 2| capitolo così generale non era bastante; conchiudendo che 3873 2, 13, 2| discostarsi da Cesare col quale era stato sempre congiuntissimo. 3874 2, 13, 2| Sessa che la mente di Cesare era sincerissima, e che senza 3875 2, 13, 2| sincerissima, e che senza dubbio era contento che, non ostante 3876 2, 13, 2| che per inavvertenza non era stato disteso il capitolo 3877 2, 13, 2| mentre che il cristianissimo era prigione, fusse pericolosissima 3878 2, 13, 2| in contrario) che meglio era che si facesse in tempo 3879 2, 14, 1| ancora che Borbone, che era carezzato assai e confermatagli 3880 2, 14, 1| consumare il matrimonio, gli era interposta dilazione, allegando 3881 2, 14, 2| fede e per benivolenza, era grande appresso a Cesare. 3882 2, 15, 1| da altri che da Cesare, era necessitato accomodarsi 3883 2, 15, 2| solennità necessarie, alle quali era prefisso termine di quattro 3884 2, 15, 2| erano quando ultimamente era stato preso; rinunziasse 3885 2, 15, 3| allegando che l'autorità che gli era stata data non doveva essere 3886 2, 15, 3| vicino a mezza giornata, dove era la regina Elionora, con 3887 2, 16, 1| fatto il delitto di che era imputato, e che voleva che 3888 2, 16, 1| Borbone, a chi egli medesimo era stato cagione che e' lo 3889 2, 16, 1| apostolica. E perché col legato era stato trattato che, per 3890 2, 16, 1| maggiore quantità che non era allora, fussino ducati dugentomila. ~ 3891 2, 16, 2| che in potestà loro non era di variarne pure una sillaba; 3892 2, 16, 2| considerava che il duca di Borbone era inimico così implacabile 3893 2, 16, 2| di Lombardia, che tanto era stato desiderato da tutti, 3894 2, 16, 2| Italia memoria alcuna, si era confermato nella persuasione 3895 2, 16, 2| accordo nel modo che gli era proposto, ma di conservarsi 3896 2, 17, 1| Era arrivato in questo tempo 3897 2, 17, 1| madre co' due figliuoli era venuta a Baiona presso a 3898 2, 17, 1| la permutazione, perché era stata in cammino oppressata 3899 2, 17, 1| cavalli: in mezzo al fiume era una barca grande, fermata 3900 2, 17, 1| ancore, in su la quale non era persona alcuna. Accostossi 3901 2, 17, 1| in su uno battello, dove era egli, il viceré e Alarcone 3902 2, 17, 1| e nel medesimo istante era tirato in barca il piccolo 3903 3, 1, 1| Cesare: non osservando, era necessitato Cesare o dimenticare, 3904 3, 1, 1| poiché per fuggirla si era ridotto a lasciare con tanto 3905 3, 1, 2| la ratificazione, perché era necessario, innanzi procedesse 3906 3, 1, 2| inumanità che, nel tempo che era stato prigione, lo imperadore 3907 3, 1, 2| come principe tale quale era, né con quello animo che 3908 3, 1, 2| considerazione che quello che era accaduto a lui potesse anche 3909 3, 1, 2| eziandio poi che, liberato, era stato più anni in Francia, 3910 3, 1, 2| Conciossiaché, e prima quando era nella rocca di Pizzichitone 3911 3, 1, 2| potestà del re di Francia non era obligarsi, senza consentimento 3912 3, 1, 3| castello, né quella poca era stata dispensata con quella 3913 3, 1, 3| fanti in una casa medesima, era il padrone di quella necessitato 3914 3, 1, 4| maggiore concorso che non si era fatto il precedente. 3915 3, 1, 4| degli uomini militari si era fuggito uno gravissimo pericolo, 3916 3, 1, 4| avevano avuto in favore loro era stato grandissimo fondamento 3917 3, 2, 1| fatto col re di Francia, era entrato in giusto sospetto 3918 3, 2, 1| il pericolo ogni più era presente, approssimandosi 3919 3, 2, 1| momento e, per la carestia che era di vettovaglie in quello 3920 3, 2, 1| altri collegati, come si era dubitato non facesse il 3921 3, 2, 1| di Francia quando il re era prigione. Pure il caso si 3922 3, 2, 3| soccorrere il castello, era da dubitare non fussino 3923 3, 2, 3| fortezza del luogo, se ne era fatto padrone. Il quale, 3924 3, 2, 3| trattate lungamente, e però era stato per suo ordine molti 3925 3, 3, 1| con la regina Elionora si era fermato nella terra di Vittoria 3926 3, 3, 1| Francia, il quale da Baiona si era trasferito a Cugnach, per 3927 3, 3, 1| pregiudizio alla corona di Francia era impossibile a lui l'osservarla: 3928 3, 3, 1| dissimulando totalmente, perché era impossibile tenerlo occulto, 3929 3, 3, 2| segretario franzese; perché gli era molestissimo cadere della 3930 3, 3, 2| a quello che, poi che si era inteso l'accordo fatto, 3931 3, 3, 2| inteso l'accordo fatto, gli era stato predetto di Fiandra 3932 3, 3, 2| inteso dal viceré se vi era speranza alcuna che il re 3933 3, 3, 3| di Moncada, nella quale era sospetto l'avere prima a 3934 3, 3, 3| Antoniotto Adorno, che allora ne era doge, accordarsi con la 3935 3, 3, 3| quelle terre delle quali era in disputa con la Chiesa. 3936 3, 3, 4| Vitello Vitelli, che ne era governatore, e Giovanni 3937 3, 3, 4| esercito loro, del quale era capitano generale il duca 3938 3, 4, 1| Era intratanto arrivato a Milano 3939 3, 4, 1| fattegli dai suoi capitani, era stato necessitato a ricorrere 3940 3, 4, 1| partecipazione de' quali non era conveniente disponesse di 3941 3, 4, 1| a Moncia il Morone, che era prigione nella rocca di 3942 3, 4, 2| inclinazione più alla pace, era nondimeno e con l'animo 3943 3, 4, 2| cagione che, dove prima era libero di se medesimo, si 3944 3, 4, 2| state denegate, perché non era più in potestà sua, come 3945 3, 4, 2| più in potestà sua, come era stato prima, di accettarle: 3946 3, 4, 2| consumarsi il castello di Milano, era stato necessitato, per la 3947 3, 4, 4| Ma non era già tanta confidenza negli 3948 3, 4, 4| forze della lega quanto era il timore de' capitani imperiali. 3949 3, 4, 4| stimando forse più che non era giusto la virtù delle genti 3950 3, 4, 4| esercito ecclesiastico, che già era a Piacenza, passato il Po 3951 3, 4, 4| vanità del vescovo di Lodi era poco efficace a questo maneggio, 3952 3, 4, 4| maneggio, e il castellano era intento principalmente a 3953 3, 4, 4| cosa la mente del re né se era contraria o conforme alla 3954 3, 4, 4| riescono troppo acuti, si era pretermesso di dare notizia 3955 3, 4, 5| città separato dagli altri era ammazzato da i milanesi. 3956 3, 4, 5| campanile del vescovado dove era guardia di fanti italiani, 3957 3, 4, 5| che l'una e l'altra parte era in su l'armi, non fusse 3958 3, 5, 1| spagnuoli e da i tedeschi era trattato Milano, deliberò 3959 3, 5, 1| danari i fanti a' quali era preposto. L'ordine della 3960 3, 5, 1| fanti spagnuoli, co' quali era Giovanni d'Urbina, si spinse 3961 3, 5, 1| e il rinfrescamento che era venuto poi aveva fatto la 3962 3, 5, 1| quali per l'ordinario non era molta virtù, si trovavano 3963 3, 5, 2| della lega, perché la città era bene fortificata e una di 3964 3, 5, 2| di quelle che sempre si era disegnato che gli imperiali 3965 3, 5, 2| passo d'Adda, che prima era riputato di qualche difficoltà; 3966 3, 5, 2| Cremona (nella quale città era a guardia il capitano Curradino 3967 3, 5, 2| quello de' viniziani: donde era voce comune per tutto l' 3968 3, 5, 2| fosse e di argini, e perché era riputato più facile il soccorrere 3969 3, 5, 2| per la qualità del paese, era più difficile; e perché, 3970 3, 5, 2| andando da quella banda era più sicuro il condurre le 3971 3, 5, 2| venuta de' svizzeri, la quale era nella medesima e forse maggiore 3972 3, 5, 3| il consiglio del quale era alla fine approvato da tutti 3973 3, 5, 3| progressi degli inimici: i quali era opinione di molti che, veduto 3974 3, 6, 1| il quale pochi innanzi era arrivato a Genova con sei 3975 3, 6, 1| perché l'armata sua non era in ordine, e i capitani 3976 3, 6, 2| difesa de' borghi; il che era di grandissima importanza, 3977 3, 6, 2| il ritirarsi nella città era partito più presto necessario 3978 3, 6, 2| dentro a circuitostretto, era più facile impedire che 3979 3, 6, 2| feritine molti. La porta era stata battuta [con] molti 3980 3, 6, 3| accostato a Milano, ma che era più prudenza ricorreggere 3981 3, 6, 3| stato della lega; perché era sì certo vi sarebbeno rotti 3982 3, 6, 3| alloggiamento fatto disordinatamente era causa di tanto pericolo, 3983 3, 6, 3| vanamente in parole, perché era necessario essersi levati 3984 3, 6, 3| la fanteria ecclesiastica era nella ultima parte dello 3985 3, 6, 3| medesima che il campo si levava era arrivato con cinquecento), 3986 3, 6, 4| presente pontefice quando era cardinale, e temendo che 3987 3, 6, 4| alcuno altro capitano, quanto era maggiore la fama e la riputazione 3988 3, 7, 1| Campagna: i movimenti de' quali era sforzato a stimare il pontefice, 3989 3, 7, 1| fuste de' mori, dalle quali era impedita non mediocremente 3990 3, 7, 1| di Sessa, che ancora non era partito da Roma; alla quale 3991 3, 7, 2| mutare lo stato di Siena era stato ambiguo il pontefice, 3992 3, 7, 2| provisioni, le quali gli era difficile il fare, sì per 3993 3, 7, 2| forte di sito e la quale era stata fortificata, e di 3994 3, 7, 2| parte circondava l'esercito, era il popolo (prevalendo più 3995 3, 7, 2| stabilire se non da chi era di dentro. Per le quali 3996 3, 8, 1| amplissimo imperio, non era più né cupidità di gloria 3997 3, 8, 1| conto delle pensioni che era obligato a pagare ciascuno 3998 3, 8, 2| perché il farlo palesemente era proibito: donde, per assicurarsi 3999 3, 8, 2| perché ne' fanti tedeschi era più modestia e mansuetudine, 4000 3, 8, 2| parte pareva loro. Donde era sopramodo miserabile la


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