Io credo essere
vero che volendo e' romani adoperare la plebe alla guerra, come per el piccolo
numero de' patrizi erano necessitati, volendo adoperare le arme proprie, che
era necessario tenerla contenta; ed el non volere fare questo e' patrizi, fu
causa di tanti tumulti e sedizione, perché né gli volevano ammettere nel
governo, né si astenevano da quelle ingiurie che davano causa alla plebe di
desiderare di participarne; perché occupavano le possessione publiche ed erano
molto rigidi nella esazione de' debiti, e si può credere che in tutte le altre
cose la giustizia fussi inequale in favore di quella parte che aveva in mano
tutta la autorità. Ma dico bene, che se nel principio della libertà non fussi
stata, come è detto nel quarto Discorso, la distinzione tra patrizi e la plebe;
o come si fece poi per necessità, si fussi da principio communicati gli onori,
che non sarebbono stati tra loro quelli tumulti e sedizioni, e' quali cessorono
subito che el governo fu communicato, insino al tempo de' Gracchi; ne' quali
essendo già corrotta la città, nacquono le sedizione per nuovi omori e cagione,
che non furono più della plebe contro a' patrizi, ma della gente bassa contro
a' più ricchi e più potenti; nel quale numero si includevano molte famiglie
plebee nobilitate già per gli onori. Dico ancora che se e' patrizi, sanza
communicare interamente el governo alla plebe, avessino saputo porre qualche
buono ordine alle ingiurie, ed avessino aperta la via per la quale a certi
tempi e' plebei principali potessino essere stati fatti patrizi, che forse non
sarebbono stati quelli tumulti; perché si vedde per esperienzia che nelle legge
proposte da Publio Sestio, la plebe si contentava di provedere a' debiti ed a'
beni occupati, e degli onori non si curava; se non che e' plebei principali, e'
quali appetivano el governo, né vi potevano entrare per altra via, esclusono la
plebe da speranza di potere conseguire l'uno sanza l'altro. Non veggo adunche
che a' romani fussi impossibile ordinare el governo in modo che tra 'l senato e
la plebe non avessino a essere quelli tumulti e sedizione, anzi lo giudico
molto facile; e poi che si poteva fare, non si possono lodare quelli defetti
del governo e' quali furono causa che la città stessi piena di tumulti e
sedizione, e di creare e' tribuni; el quale magistrato, pacificata che fu la
città, armato di tante autorità, fu più presto dannoso che utile.
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