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Francesco Guicciardini Considerazioni intorno ai discorsi del Machiavelli sopra la prima deca di Tito Livio IntraText CT - Lettura del testo |
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XI. Della religione de' romani.
Certo è che e l'arme e la religione sono fondamenti principali delle republiche e de' regni, e tanto necessari che mancando ciascuno di questi si può dire manchino le parte vitale e sustanziali; ma io non so già se sia vero che se s'avessi a disputare a quale principe Roma sia più obligata, o a Romulo o a Numa, che Numa meriti la prima laude, né che le difficultà di Numa fussino maggiore; anzi io inclinerei più presto nel contrario, e mi pare si possi mostrare con una ragione assai potente; perché se el primo re di Roma fussi stato Numa e non Romulo, certo la città era ne' suoi princìpi oppressa da' vicini, né lasciava Numa a Romulo quel luogo di mettervi le arme che lasciò Romulo a Numa di mettervi la religione. Fu adunche a' princìpi più necessario Romulo che Numa. Di poi come anche dice lo scrittore, quelli tempi ed ancora le città vicine furono piene di religione, in modo che con lo esemplo e similitudine di quelle fu facile disporvi el popolo romano. E che questo sia vero lo mostra che, morto Romulo, el popolo ancora ferocissimo ed assuefatto in su le arme, elesse volontariamente per re non uno uomo bellicoso ed uso a comandare eserciti, ma desiderò avere uno re venerabile di giustizia, di religione e delle arte della pace, e non l'avendo tale in Roma lo andò a cavare delle città vicine; il che dimostra chiaramente che e' romani per sé medesimi furono inclinati a volersi ordinare di religione e buone legge spettanti alle arte della pace, in modo che Numa trovò gli uomini già disposti a volere ricevere buoni ordini. E certo o la prudenzia o la fortuna de' romani, o l'uno e l'altro insieme, fu ammirabile che e' primi suoi dua re fussino eccellentissimi, l'uno nelle arte della guerra, l'altro in quelle della pace; e che el primo fussi quello della guerra, perché colle arme dette tanta vita alla nuova città che potette aspettare Numa e chi la ordinassi con la religione.
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