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Francesco Guicciardini
Considerazioni intorno ai discorsi del Machiavelli sopra la prima deca di Tito Livio

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  • LIBRO PRIMO.
    • XXVIII. Per quale cagione i romani furono meno ingrati contro agli loro cittadini che gli ateniesi.
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XXVIII. Per quale cagione i romani furono meno ingrati contro agli loro cittadini che gli ateniesi.

 

Se Roma non avessi mai doppo la cacciata de' re perduta la sua libertà, si potria forse approvare la ragione considerata nel Discorso, dello essere stati più pronti gli ateniesi a battere e' suoi cittadini che non furono e' romani; ma chi considera che e' dieci occuporono la tirannide e la tennono occupata insino che la necessità gli strinse a deporla, dirà che da altro fondamento sia nata questa differenzia, e massime ricordandosi che nel tempo ancora della recuperazione, nel quale per essere più fresca la memoria delle ingiurie si suole procedere più atrocemente, Roma contro a' dieci e contro agli aderenti loro procedé umanissimamente e con somma circunspezione. Però bisogna dire che o sia nato dalla natura de' romani, ne' quali non fu quella leggerezza che negli ateniesi, conformi in questo alla proprietà degli altri greci; overo, come io credo, che la diversità del governo ne fussi causa, perché el governo ateniese fu meramente populare, e nelle concione del popolo si trattavano le guerre, le pace e le altre deliberazione importante; ma in Roma, se bene el popolo ebbe la parte sua, vi fu grande la autorità del senato, ed alla plebe fu el contrapeso della potenzia della nobilità, e communemente dalla creazione de' magistrati in fuora, e constituzione della nuova legge, le cose grave si trattavano nel senato, e se bene e' tribuni avevano autorità portarle al populo, nondimeno non fu usata se non dove fu o temerità grande, o urgente cagione.

Donde nacque che in Atene e' cittadini potettono molto più facilmente con le arte populare farsi grandi che in Roma, e nel governo meramente populare potettono più facilmente venire in sospetto, e con più leggerezza e manco considerazione essere oppressi. Ma in Roma fu più moderata la grandezza de' cittadini, avendo bisogno a continuarvi dentro non solo del favore populare, ma etiam del consenso del senato; e dove è minore grandezza de' cittadini, è minore causa di sospettare di loro; e dove el governo è misto, non è né tanta inclinazione, né tanta facilità di battere e' potenti; e' quali, se bene in Roma potevano essere accusati al populo da uno tribuno, poteva anche un altro tribuno opporsi alla accusazione, e l'arebbe forse fatto vedendola calunniosa. La qualità adunche del governo de' romani, più grave per sua natura, più temperato, più prudente che quello degli ateniesi, fu causa che e' cittadini ebbono manco aperta la via alla tirannide; ed in consequenzia vi fu minore ragione di sospettare di loro, ed anche non vi potette essere tanta facilità di battere e' potenti.

 

 




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