È sentimento del Padre San Bernardo che Accessum habemus ad Deum per Mariam140.
Se la nostra Elisabetta ebbe la sorte di godere tanta familiarità con Dio, come
abbiamo divisato, bisogna dire che tenera oltre credere fosse stata la sua
devozione verso la gran Madre di Dio.
Fin da fanciulla, quando andava alla scuola dalle
maestre di Sant’Eufemia, consagrò a Lei gli affetti più vivi del suo cuore,
molto più crebbe quando ebbe la sorte di entrare in monastero, avendo questa sì
eccelsa signora compartiti alla sua serva molti favori in quel beato soggiorno
e da questi ne restò talmente invaghita che più volte al giorno le offriva in
tributo devoto affettuose preghiere. Le vigilie delle principali sue solennità,
anche da giovanetta, digiunava a pane ed acqua. Quale costume mantenne sino
alla morte, con unirvi anche delle mortificazioni penose, meno che le fossero
state impedite dall’obbedienza, altrimenti seguiva la sua fervente devozione.
Crescendo in età sempre più si aumentò in lei
questa tenerezza d’affetto verso la santissima Vergine, ogni sabato se la
passava in digiuni e mortificazioni, contemplando in quel giorno con più
assiduità i dolori di Maria santissima.
Questa devozione verso Maria Addolorata fu il più
efficace mezzo per ottenere ogni grazia; tributava vari ossequi, in onore della
sua amorosa Madre, oltre al rosario, recitava ogni giorno l’ufficio piccolo
della verginina. In ogni orazione che intraprendeva, vi faceva precorrere la
recitazione dell’angelico saluto.
Aveva bene spesso in bocca il cantico Magnificat, trovando in quello un gran
pascolo spirituale, e ripeteva molte altre giaculatorie che pronunziava in ogni
istante. E lo stesso praticava se poteva alla veduta di ogni di lei Immagine,
anche per le strade ho detto, se poteva. Mentre molte volte le avveniva che
restava rapita in estasi per lunga pezza di tempo, e spesso ripeteva: Ah Vergine santissima, Voi sapete quante
grazie mi avete fatto, e quante ne
spero dal Vostro amorosissimo cuore!
Dopo Dio, l’unica sua speranza era la protezione
di Maria. A Lei appoggiava il felice riuscimento in tutte le sue fatiche e
travagli, a Lei la conversione dei peccatori, a Lei la distruzione di tutte le
macchine che ordiva Lucifero affine di impedire il ravvedimento dei traviati
che con le sue preghiere a Lei affidava il buon esito.
Animato il suo cuore da una devozione sì tenera
verso la gran Vergine Madre, non ci deve recar meraviglia, se tanto fruttuose
riuscissero le sue esortazioni indirizzate a questo nobile fine, di rendere
cioè tutti i cuori innamorati di Maria. Spesso ne discorreva con le persone che
con lei conversavano, inculcava questa devozione dicendo che un devoto di Maria
osserverà sicuramente la legge di Dio.
Non si finirebbe mai, se si volesse esprimere qui
quanto si affaticasse in ciò; le industrie che usava acciocché Maria santissima
fosse venerata da tutti, e la parzialità con la quale ella rimirava questa sua
cara Madre e ben a ragione. Conciossiaché141 fu ella più volte fatta degna
di vagheggiarla nella magnificenza più grande del Suo Trono, nelle feste
principali, ora presentandole il Suo Divino Figliuolo acciò potesse
vagheggiarlo e abbracciarlo, altre volte l’invitava ad assisterlo e ad
accompagnarlo penante al calvario e a compatire insieme ai Suoi dolori. Arrivò
a tale l’amore di questa Divina Madre verso la sua serva che in quella malattia
cagionata dagli strapazzi dei demoni, risanolla del tutto con le Sue purissime
mani. Fu anche la Sua possente intercessione che le ottenne di ricevere lo
Spirito Santo in modo mirabile, come a suo luogo si dirà quando parleremo dei
doni straordinari.
Tenera fu ancora la devozione che ebbe verso il
patriarca San Giuseppe e i genitori di Maria santissima, Santa Elisabetta madre
del Gran Precursore142, al quale portava un affetto speciale e
l’arcangelo San Michele oltre il Battista, era molto devota di San Giovanni
Evangelista e del Principe degli Apostoli San Pietro. Cercò sempre di
promuovere la gloria dei Santi fondatori143 dell’Ordine Trinitario,
guardandoli come suoi Padri carissimi.
Molta affezione devota ebbe per Sant'Ignazio di
Loyola avendo egli con la Sua mediazione ottenuto ad essa l’accesso al trono di
Maria santissima.
Ebbe molta devozione per San Francesco Saverio e San
Francesco d’Assisi, godendo nella loro famiglia la figliolanza; per Santa
Chiara, Santa Teresa, Santa Caterina di Siena, Sant’Agostino e molti Santi
devoti che se dovessi nominarli tutti non terminerei mai, e se avessi da
enumerare le grazie e le continue apparizioni di questi Santi, si formerebbe un
volume senza fine.
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