Capitolo
1 12| spetiale, gli addimandava: -Maestro, questi chi è? e per qual
2 13| rifiutato di essere chiamato maestro, essendo egli non solo maestro,
3 13| maestro, essendo egli non solo maestro, ma, sanza alcun dubbio,
4 13| sanza alcun dubbio, singular maestro, secondo quei tempi. Ora,
5 18| privano, e parci esser col maestro. Per la qual cosa non è
6 19| Rabatta, delle fattezze di maestro Giotto ridendosi, o con
7 19| caro non debba troppo farsi maestro di beffe. Vera cosa è che
8 22| che tu lo volessi fare tuo maestro in questa arte dello esser
9 23| per rinvenire una parola: -maestro Arrigo... No, maestro Arabico...
10 23| maestro Arrigo... No, maestro Arabico... O, ve' che lo
11 23| O, ve' che lo dissi: maestro Agabito!-: che sono a chi
12 23| dolcezza, non a guisa di maestro che insegni leggere e compitare
13 24| a coloro che odono, come maestro a' discepoli; e perciò non
14 25| chiamato per sopranome «maestro Chiarissimo»; costui, essendo
15 25| detto nobile scultore e maestro seppe fare perfettamente,
16 25| natura salvatichi, et il loro maestro gli rende mansueti et oltre
17 25| natura non abbia freno né maestro: anzi ve ne ha due, ché
18 25| dice che Diodato, sommo maestro di proferir le comedie,
19 25| io ti ho dette, come il maestro Chiarissimo fece, il quale
20 28| Senator di Roma e Signore e Maestro della corte del detto Bavero,
21 29| debba apprendere da sì fatto maestro quale è il vino e l'ebrezza.
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