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Giovanni Della Casa
Galateo ovvero de' costumi

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


-1--cieri | cifer-gazuo | gener-nuoco | nuove-risci | risco-trapa | trapp-zuffa

                                             grassetto = Testo principale
     Capitolo                                grigio = Testo di commento
2502 24| s'arresta, così costoro trapportati da un certo impeto scorrono 2503 24| hai alzato il braccio per trarre la pietra et egli t'è subitamente 2504 16| m'inganno) sia alquanto trasandata in queste sì fatte ciancie, 2505 25| non suo difetto, se noi trasandiamo nella vita e ne' costumi. 2506 8 | non per malitia, ma per trascuraggine e per cattivo uso, non di 2507 5 | sembiante, sì come alcuni trascurati famigliari fanno, tenendosele 2508 3 | quanto 'neghittoso' e 'trascurato'. Vuolsi adunque fuggire 2509 25| e laudevoli costumi. Al trattamento de' quali, che tosto oggimai 2510 28| esser mia presente cura il trattar della natura de' vitii e 2511 10| percossa, e così conviene trattargli e riguardargli. I quali 2512 6 | leggono; peggio ancora fa chi, tratte fuori le forbicine, si 2513 23| che sono a chi t'ascolta tratti di corda. La voce non vuole 2514 25| gli altri maestri, come le travi e le pietre e le mura si 2515 | tre 2516 23| e come la lavandaia e la trecca, ma come i gentiluomini; 2517 30| sospiri e metter guai, né tremare o riscuotersi (il che medesimamente 2518 8 | sgridargli, e tengono in continua tribolatione tutta la brigata: -A bell' 2519 22| rimescolarsi tra' pruni e tra' triboli.~ 2520 13| ponendosi a sedere pro tribunali e pavoneggiandosi, che egli 2521 14| godere si nominano per beffa «trionfare». La quale usanza sanza 2522 28| Bavero in molta gloria e trionfo, Duca di Lucca e di Pistoia 2523 5 | come se essi sonassero la tromba o soffiassero nel fuoco, 2524 28| sarebbe più confatta al trombetto di Castruccio che ella non 2525 12| dello spetial cattivello e trovando quale vòto e quale versato 2526 30| coloro co' quali ragionano; trovansi anco di quelli che muovono 2527 10| a casa, come io venni a trovar voi l'altr'ieri: questi 2528 26| molte e fatto di pezzi. E trovasene di quelle, i membri delle 2529 25| non volea che la voce sua trovasse le orecchie altrui avezze 2530 4 | partitamente, niuna ne ha tra loro trovata che non sia sommamente piacevole 2531 28| prezzo si monterebbe assai e troverestine molto meno, non perché egli 2532 29| ragioni sieno assai frivole. E troviamo che gli uomini letterati 2533 22| anzi in alcuna Cronica trovo così scritto di lui: «Questo 2534 3 | viso a' circonstanti; e truovasi anco tale che, sbadigliando, 2535 16| valenti uomini scientiati; e truovo che un re il cui nome fu 2536 23| cose difformi tra sé, come:~Tullio e Lino e Seneca morale,~ 2537 24| isbadigliare et alcuno te la tura con mano, o quando tu hai 2538 8 | vedere che altri si cruccia turba noi.~ 2539 8 | novelle con Chichibio per non turbare i suoi forestieri, come 2540 13| battaglia con esso loro e turbarne ogni sollazzo e talora la 2541 18| Ser Contraponi», o «Ser Tuttesalle», e talora «il Dottor Sottile». 2542 22| ciò non ostante, si usa tuttodì da ciascuno); ma se alcuno, 2543 8 | il quale ebbe nome messer Ubaldino Bandinelli. Costui solea 2544 19| credo io che Lupo degli Uberti alleggerisse la sua vergogna, 2545 16| usanza, sì come noi siamo ubidienti alle leggi etiandio meno 2546 16| ricerchino et aspettino più tosto ubidienza che onore. E per questo 2547 13| beffe di me; ma pure, per ubidirla...-; e tanto penano e tanto 2548 18| il richiedere che altri ubidisca il tuo consiglio non sia 2549 25| sottomettono alla altrui ragione et ubidisconla et imparano quello che la 2550 16| altre. Per la qual cosa, ubidito che noi abbiamo all'usanza, 2551 19| dilettano di far beffe e di uccellare ciascuno, non per ischerno, 2552 25| il cavallo, il cane, gli uccelli e molti altri animali ancora 2553 29| portar lo stecco a guisa d'uccello che faccia suo nido, o sopra 2554 3 | elle sono molte, sogliono uccidere.~ 2555 25| conosce quale è la luce et in udendo il silentio sì si impara 2556 4 | era ancora mai aveduto, udendoselo rimproverare, arrossò così 2557 21| uditore sia aviso non di udir raccontare, ma di veder 2558 11| ieri sera tanto ridere!- Udite:...- -Voi non vedeste mai 2559 20| ha i piedi!- e -Gli fece ugner le mani con la grascia di 2560 5 | costumato guardarsi di non ugnersi le dita sì che la tovagliuola 2561 28| agiate non hanno perciò uguale prezzo se l'una averà convenevoli 2562 29| onore, perciò che tra gli uguali di conditione pare che colui 2563 28| noi veggiamo che due case ugualmente buone et agiate non hanno 2564 25| negli anni maturi e nella ultima vecchiezza, e così vaneggeremmo 2565 13| tuttavia si pongono nell'ultimo grado; et è una fatica incomparabile 2566 22| Prender Dio, per scamparne,~Umana carne al tuo virginal chiostro!~ 2567 25| misurar si dovessero le membra umane, sì ciascuno da sé, sì l' 2568 8 | avesse l'animo pieno di umiltà, e tenesse questi modi non 2569 6 | tutto a tagliarsi le unghie, quasi che egli abbia quella 2570 26| imaginando che tale e così unita dovesse essere la bellezza 2571 5 | tutto dove costumati uomeni fossero. Dèe adunque l'uomo 2572 22| sì come spaldo et epa et uopo e sezzaio e primaio; et 2573 3 | tale che, sbadigliando, urla o ragghia come asino; e 2574 1 | potere, in comunicando et in usando con le genti, essere costumato 2575 3 | atti, poco discretamente usandoli, spruzzano nel viso a' circonstanti; 2576 3 | allo appetito; perciò che, usandolo, non solo facciamo segno 2577 4 | di tanta cortesia da voi usata verso di lui, mi ha imposto 2578 22| natione non gli usa, et usati da altri non gl'intende. 2579 12| rimase; e dopo questo se ne uscì quindi, come gli altri avean 2580 13| qualora si giugne ad alcun uscio, perciò che eglino per cosa 2581 16| né un mantello. E se tu userai in ciò un poco di convenevole 2582 2 | piacer di coloro co' quali tu usi, et a quello indirizzargli; 2583 28| molto lunghe e le robe si usino corte, potrai far la tua 2584 13| non ben bene loro dovute, usurpano. Per la qual cosa si potrebbe 2585 19| esser palese altrui, non è util cosa nella usanza il fare 2586 1 | tra gli uomini, non sia utilissima cosa il sapere essere ne' 2587 15| ogni bugia che si dice per utilità propria è fraude e peccato 2588 9 | pare che siano ovunque vadano conoscenti et amici di ciascuno. 2589 11| compagnia di nessuna altra cosa vaga che di letitia: conviensi 2590 18| fermamente sono alcuni che così vagheggiano questa loro saviezza che 2591 8 | stimato, ancora che egli no 'l vaglia. Egli fu, non ha gran tempo, 2592 25| poiché in nessuna parte non vaglio a farlo io; ma, perciò che 2593 8 | quello che essi veramente vagliono, ma, come si fa delle monete, 2594 22| acconciamente dirai «il vago della luna» che tu non diresti 2595 5 | che in simili atti tanto vale, e così noia i signori, 2596 25| perciò, avendo il sopra detto valent'uomo risguardo alla natura 2597 16| voluto il parere di più valenti uomini scientiati; e truovo 2598 8 | poteva vedere che quello valessero che egli valeva, avendo 2599 8 | quello valessero che egli valeva, avendo risguardo alla virtù 2600 13| gentili et agiati uomini e valorosi, o di soperchiarli, se eglino 2601 16| amato e tenuto magnifico. E vammi per la memoria di avere 2602 25| ultima vecchiezza, e così vaneggeremmo canuti come noi facciamo 2603 16| che più tosto gli taglia vantaggiati che scarsi, ma non però 2604 13| dovitia. Per la qual cosa né vantare ci debbiamo de' nostri beni, 2605 13| ricchezza e molto meno di senno vantarsi; né i suoi fatti o le prodezze 2606 6 | naturalmente appetiscono più cose e varie, perciò che alcuni vogliono 2607 11| favellare si pecca in molti e varii modi, e primieramente nella 2608 12| riguardando le scatole et il vasellamento dello spetial cattivello 2609 25| anni maturi e nella ultima vecchiezza, e così vaneggeremmo canuti 2610 21| conosceste altri!- Un bel vecchio diritto, che portava la 2611 25| farlo io; ma, perciò che in vedendo il buio si conosce quale 2612 19| nel castello di Laterina, vedendosi steccare intorno e chiudersi, 2613 13| una pena mortale pure a vedergli. Et alcuni si truovano, 2614 30| vergogna di lui e di chi le vedesse. Né pettinarsi né lavarsi 2615 26| più né meno, ché, se tu vedessi una nobile donna et ornata 2616 11| ridere!- Udite:...- -Voi non vedeste mai il più dolce figliuolo 2617 12| da ciascun altro, come tu vedesti, schifata e rifiutata, fu 2618 20| ma solamente a chi può. E vedrai tale avere ad ogni parola 2619 24| fatti mutoli mal volentieri veduti nelle liete et amichevoli 2620 8 | agrumi che altri mangia, te veggente, allegano i denti anco a 2621 12| prodezza, fatta etiandio quando vegghiarono! Non si dèe adunque noiare 2622 28| persona un altro, come io veggo fare ad alcuni che hanno 2623 24| dalla prima fuga per calar vela non s'arresta, così costoro 2624 10| guisa d'un sottilissimo velo, si squarcia, non è usare, 2625 23| corrongli dinanzi a guisa di veltro che non assanni, per ciò 2626 28| la sua mercatantia e di venderla a prezzo. Non si vuole né 2627 22| alcuna puntura et alcun veneno di doglienza e di villania; 2628 24| aspera, che sì gli rende venenosi et amari nel consortio degli 2629 12| di statura, antico e con venerabile aspetto, il quale, riguardando 2630 28| non istanno bene in quella veneranda città pacifica e moderata, 2631 26| dovesse essere la bellezza di Venere. Né voglio io che tu ti 2632 | venire 2633 | venirti 2634 | venisti 2635 | veniva 2636 | venivano 2637 | venni 2638 22| ch'al viso e di sotto mi venta;~o pur quelle:~Però ne dite 2639 5 | perciò che si dice che mai vento non fu sanza acqua; anzi 2640 | venute 2641 28| sempre si vestì di drappi verdi. Debbiamo adunque procacciare 2642 30| sono troppo lungi dalle vere. Non si voglion fare cotali 2643 5 | anco molto spesso non si vergognano di rasciugare il sudore 2644 29| che gli sia posto mente e vergognasi. Il presentare alcuna cosa 2645 30| conveniva fare col viso, se ne vergognò e gittò via quella cornamusa; 2646 22| disse, più nel favellare vergognosa che nello adoperare) che 2647 22| sarebbe stato sconcio e vergognoso il suo favellare. Anzi, 2648 13| volta siano ricevute per verità; ma a lungo andare i bugiardi 2649 18| è sano, anzi vuole esser vermiglio- e -Dovreste usare del tal 2650 26| lorda femina; né perciò ti verrebbe di lei né odoresapore 2651 12| trovando quale vòto e quale versato e la maggior parte rotto, 2652 23| volte convengono a chi fa versi, ma a chi favella si disdicono 2653 23| discosti in ragionando dal versificare, ma etiandio dalla pompa 2654 16| solenne uomo greco, gran versificatore, soleva dire che chi sa 2655 7 | Vogliono essere ancora le veste assettate e che bene stiano 2656 28| ciò, che egli sempre si vestì di drappi verdi. Debbiamo 2657 16| ciascuno volentieri séguita i vestigii del suo signore, ancora 2658 7 | interviene a coloro che vanno vestiti non secondo l'usanza de' 2659 10| impacciarsi fra tanti sottilissimi vetri: così temono essi ogni leggier 2660 10| 10-~ ~L'esser tenero e vezzoso anco si disdice assai, e 2661 22| riprenderlo: -Noi errammo la via- e -Noi non ci ricordammo 2662 1 | tu incominci pur ora quel viaggio del quale io ho la maggior 2663 24| dove gli altri parlano a vicenda, pare un non voler metter 2664 22| volgare si chiama «gergo»:~Io vidi un che da sette passatoi~ 2665 8 | da palagio, come che le vie fossero sempre piene di 2666 | Vieni 2667 11| sì fatte sciocchezze, e viensi a noia ad ogniuno.~ 2668 26| averle care assai, e coloro viepiù che maggior sentimento hanno 2669 16| quello innanzi non lecita, ma vietata, e perciò spiacevole cosa 2670 22| elle siano divenute rance e viete, e, come logori vestimenti, 2671 14| titoli hanno perduto il loro vigore, e guasta, come il ferro, 2672 17| della loro cattività e della villana e ristretta natura loro, 2673 29| articoli di eresia et altri villani peccati, onde fu condannato 2674 20| legge che dispone sopra le villanie si stenda etiandio a' motti, 2675 30| dolcezza: -Oimé, oimé!- come villano che si desti al pagliaio. 2676 29| bene spesso che il torto vince e che la ragion perde, sì 2677 18| in danno, con ciò sia che vincendo la frivola quistione si 2678 29| alle forti tentationi e a vincerle: ciò non ostante a me pare 2679 18| chiamanci per soprannome «Messer Vinciguerra», o «Ser Contraponi», o « 2680 1 | grandezza e quasi di peso vincono queste, tanto queste in 2681 16| Né perché i gentiluomini Vinitiani si lusinghino fuor di modo 2682 7 | quando alcun gentiluomo vinitiano andava per la loro città 2683 25| ella pure è assai spesso vinta e corretta dall'usanza, 2684 22| scamparne,~Umana carne al tuo virginal chiostro!~E come che Dante, 2685 25| ripugnava, e divengono quasi virtuosi e prudenti quanto la loro 2686 25| misure, componendone quasi visibile essempio e materiale statua, 2687 12| pensiero di ben desta che a visione di addormentata mente o 2688 10| sollecito a salutargli, a visitargli, a riverirgli et a risponder 2689 9 | non sostengono di esser visitati et accompagnati e non si 2690 19| cose gravi, e meno nelle vituperose opere, perciò che pare che 2691 22| significatione, e similmente «il vivagno della tela» più tosto che 2692 16| risguardo al paese dove l'uom vive, perciò che ogni usanza 2693 7 | tutta la contrada ove essi vivono. Vogliono essere ancora 2694 17| hanno et a toccarli sono vizzi e mucidi, e perciò amerebbono 2695 19| e' disse seco stesso: -Io vo' fare una beffa a costui-. 2696 28| ammaestrato cantore suole le false voci, tantosto ebbe sentito. 2697 24| si tengono e che tu gli vogli sovenire nella loro arte 2698 15| amici, secondando le nostre voglie, quali che elle si siano, 2699 16| grandissime, come io dissi, e voglionsi avere per legge in simili 2700 18| dilettevol costume lo essere così voglioso di correggere e di ammaestrare 2701 | volea 2702 7 | loro; e perciò sono mal volentier ricevuti nel più delle brigate, 2703 | volessero 2704 | volessi 2705 29| essere che eglino in ciò volessino scusare e ricoprire il peccato 2706 | voleva 2707 22| imbrattate della feccia del volgar popolo, sì come ciascuno 2708 20| sono adunque da seguitare i volgari modi e plebei di Dioneo (« 2709 7 | tedesca; ché ciascuno si volge a mirarli e fassi loro cerchio, 2710 7 | altri cittadini, e lasciarsi volgere alle usanze; come che forse 2711 18| grossa pasta poche cose si volgon per la mente, sì che non 2712 27| piacere e diletto: ma holle volute più tosto accozzare e divisare 2713 3 | cagion di fiutarla; anzi non vorre' io che egli fiutasse pur 2714 16| e zotichi fanno, i quali vorrebbon che altri cominciasse le 2715 17| come deboli a tanto peso, e vorrebbono che la conversatione si 2716 23| dire -Ricordatemi il nome vostro- e non ti arai a ridire, 2717 1 | piccioli animali, come le zanzare sono e le mosche, niuno 2718 7 | appetito loro, e con belle zazzere lunghe, o che la barba hanno 2719 19| contrafacendo gli scilinguati o zoppi o qualche gobbo. Similmente 2720 2 | non si alcun pensiero è zotico e scostumato e disavenente. 2721 19| villania, e di scherzo fanno zuffa; così quegli che è beffato


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