-1--cieri | cifer-gazuo | gener-nuoco | nuove-risci | risco-trapa | trapp-zuffa
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
2502 24| s'arresta, così costoro trapportati da un certo impeto scorrono
2503 24| hai alzato il braccio per trarre la pietra et egli t'è subitamente
2504 16| m'inganno) sia alquanto trasandata in queste sì fatte ciancie,
2505 25| non suo difetto, se noi trasandiamo nella vita e ne' costumi.
2506 8 | non per malitia, ma per trascuraggine e per cattivo uso, non di
2507 5 | sembiante, sì come alcuni trascurati famigliari fanno, tenendosele
2508 3 | quanto 'neghittoso' e 'trascurato'. Vuolsi adunque fuggire
2509 25| e laudevoli costumi. Al trattamento de' quali, che tosto oggimai
2510 28| esser mia presente cura il trattar della natura de' vitii e
2511 10| percossa, e così conviene trattargli e riguardargli. I quali
2512 6 | leggono; peggio ancora fa chi, tratte fuori le forbicine, si dà
2513 23| che sono a chi t'ascolta tratti di corda. La voce non vuole
2514 25| gli altri maestri, come le travi e le pietre e le mura si
2515 | tre
2516 23| e come la lavandaia e la trecca, ma come i gentiluomini;
2517 30| sospiri e metter guai, né tremare o riscuotersi (il che medesimamente
2518 8 | sgridargli, e tengono in continua tribolatione tutta la brigata: -A bell'
2519 22| rimescolarsi tra' pruni e tra' triboli.~
2520 13| ponendosi a sedere pro tribunali e pavoneggiandosi, che egli
2521 14| godere si nominano per beffa «trionfare». La quale usanza sanza
2522 28| Bavero in molta gloria e trionfo, Duca di Lucca e di Pistoia
2523 5 | come se essi sonassero la tromba o soffiassero nel fuoco,
2524 28| sarebbe più confatta al trombetto di Castruccio che ella non
2525 12| dello spetial cattivello e trovando quale vòto e quale versato
2526 30| coloro co' quali ragionano; trovansi anco di quelli che muovono
2527 10| a casa, come io venni a trovar voi l'altr'ieri: questi
2528 26| molte e fatto di pezzi. E trovasene di quelle, i membri delle
2529 25| non volea che la voce sua trovasse le orecchie altrui avezze
2530 4 | partitamente, niuna ne ha tra loro trovata che non sia sommamente piacevole
2531 28| prezzo si monterebbe assai e troverestine molto meno, non perché egli
2532 29| ragioni sieno assai frivole. E troviamo che gli uomini letterati
2533 22| anzi in alcuna Cronica trovo così scritto di lui: «Questo
2534 3 | viso a' circonstanti; e truovasi anco tale che, sbadigliando,
2535 16| valenti uomini scientiati; e truovo che un re il cui nome fu
2536 23| cose difformi tra sé, come:~Tullio e Lino e Seneca morale,~
2537 24| isbadigliare et alcuno te la tura con mano, o quando tu hai
2538 8 | vedere che altri si cruccia turba noi.~
2539 8 | novelle con Chichibio per non turbare i suoi forestieri, come
2540 13| battaglia con esso loro e turbarne ogni sollazzo e talora la
2541 18| Ser Contraponi», o «Ser Tuttesalle», e talora «il Dottor Sottile».
2542 22| ciò non ostante, si usa tuttodì da ciascuno); ma se alcuno,
2543 8 | il quale ebbe nome messer Ubaldino Bandinelli. Costui solea
2544 19| credo io che Lupo degli Uberti alleggerisse la sua vergogna,
2545 16| usanza, sì come noi siamo ubidienti alle leggi etiandio meno
2546 16| ricerchino et aspettino più tosto ubidienza che onore. E per questo
2547 13| beffe di me; ma pure, per ubidirla...-; e tanto penano e tanto
2548 18| il richiedere che altri ubidisca il tuo consiglio non sia
2549 25| sottomettono alla altrui ragione et ubidisconla et imparano quello che la
2550 16| altre. Per la qual cosa, ubidito che noi abbiamo all'usanza,
2551 19| dilettano di far beffe e di uccellare ciascuno, non per ischerno,
2552 25| il cavallo, il cane, gli uccelli e molti altri animali ancora
2553 29| portar lo stecco a guisa d'uccello che faccia suo nido, o sopra
2554 3 | elle sono molte, sogliono uccidere.~
2555 25| conosce quale è la luce et in udendo il silentio sì si impara
2556 4 | era ancora mai aveduto, udendoselo rimproverare, arrossò così
2557 21| uditore sia aviso non di udir raccontare, ma di veder
2558 11| ieri sera tanto ridere!- Udite:...- -Voi non vedeste mai
2559 20| ha i piedi!- e -Gli fece ugner le mani con la grascia di
2560 5 | costumato guardarsi di non ugnersi le dita sì che la tovagliuola
2561 28| agiate non hanno perciò uguale prezzo se l'una averà convenevoli
2562 29| onore, perciò che tra gli uguali di conditione pare che colui
2563 28| noi veggiamo che due case ugualmente buone et agiate non hanno
2564 25| negli anni maturi e nella ultima vecchiezza, e così vaneggeremmo
2565 13| tuttavia si pongono nell'ultimo grado; et è una fatica incomparabile
2566 22| Prender Dio, per scamparne,~Umana carne al tuo virginal chiostro!~
2567 25| misurar si dovessero le membra umane, sì ciascuno da sé, sì l'
2568 8 | avesse l'animo pieno di umiltà, e tenesse questi modi non
2569 6 | dà tutto a tagliarsi le unghie, quasi che egli abbia quella
2570 26| imaginando che tale e così unita dovesse essere la bellezza
2571 5 | tutto là dove costumati uomeni fossero. Dèe adunque l'uomo
2572 22| sì come spaldo et epa et uopo e sezzaio e primaio; et
2573 3 | tale che, sbadigliando, urla o ragghia come asino; e
2574 1 | potere, in comunicando et in usando con le genti, essere costumato
2575 3 | atti, poco discretamente usandoli, spruzzano nel viso a' circonstanti;
2576 3 | allo appetito; perciò che, usandolo, non solo facciamo segno
2577 4 | di tanta cortesia da voi usata verso di lui, mi ha imposto
2578 22| natione non gli usa, et usati da altri non gl'intende.
2579 12| rimase; e dopo questo se ne uscì quindi, come gli altri avean
2580 13| qualora si giugne ad alcun uscio, perciò che eglino per cosa
2581 16| né un mantello. E se tu userai in ciò un poco di convenevole
2582 2 | piacer di coloro co' quali tu usi, et a quello indirizzargli;
2583 28| molto lunghe e le robe si usino corte, potrai far la tua
2584 13| non ben bene loro dovute, usurpano. Per la qual cosa si potrebbe
2585 19| esser palese altrui, non è util cosa nella usanza il fare
2586 1 | tra gli uomini, non sia utilissima cosa il sapere essere ne'
2587 15| ogni bugia che si dice per utilità propria è fraude e peccato
2588 9 | pare che siano ovunque vadano conoscenti et amici di ciascuno.
2589 11| compagnia di nessuna altra cosa vaga che di letitia: conviensi
2590 18| fermamente sono alcuni che così vagheggiano questa loro saviezza che
2591 8 | stimato, ancora che egli no 'l vaglia. Egli fu, non ha gran tempo,
2592 25| poiché in nessuna parte non vaglio a farlo io; ma, perciò che
2593 8 | quello che essi veramente vagliono, ma, come si fa delle monete,
2594 22| acconciamente dirai «il vago della luna» che tu non diresti
2595 5 | che in simili atti tanto vale, e così noia i signori,
2596 25| perciò, avendo il sopra detto valent'uomo risguardo alla natura
2597 16| voluto il parere di più valenti uomini scientiati; e truovo
2598 8 | poteva vedere che quello valessero che egli valeva, avendo
2599 8 | quello valessero che egli valeva, avendo risguardo alla virtù
2600 13| gentili et agiati uomini e valorosi, o di soperchiarli, se eglino
2601 16| amato e tenuto magnifico. E vammi per la memoria di avere
2602 25| ultima vecchiezza, e così vaneggeremmo canuti come noi facciamo
2603 16| che più tosto gli taglia vantaggiati che scarsi, ma non però
2604 13| dovitia. Per la qual cosa né vantare ci debbiamo de' nostri beni,
2605 13| ricchezza e molto meno di senno vantarsi; né i suoi fatti o le prodezze
2606 6 | naturalmente appetiscono più cose e varie, perciò che alcuni vogliono
2607 11| favellare si pecca in molti e varii modi, e primieramente nella
2608 12| riguardando le scatole et il vasellamento dello spetial cattivello
2609 25| anni maturi e nella ultima vecchiezza, e così vaneggeremmo canuti
2610 21| conosceste altri!- Un bel vecchio diritto, che portava la
2611 25| farlo io; ma, perciò che in vedendo il buio si conosce quale
2612 19| nel castello di Laterina, vedendosi steccare intorno e chiudersi,
2613 13| una pena mortale pure a vedergli. Et alcuni si truovano,
2614 30| vergogna di lui e di chi le vedesse. Né pettinarsi né lavarsi
2615 26| più né meno, ché, se tu vedessi una nobile donna et ornata
2616 11| ridere!- Udite:...- -Voi non vedeste mai il più dolce figliuolo
2617 12| da ciascun altro, come tu vedesti, schifata e rifiutata, fu
2618 20| ma solamente a chi può. E vedrai tale avere ad ogni parola
2619 24| fatti mutoli mal volentieri veduti nelle liete et amichevoli
2620 8 | agrumi che altri mangia, te veggente, allegano i denti anco a
2621 12| prodezza, fatta etiandio quando vegghiarono! Non si dèe adunque noiare
2622 28| persona un altro, come io veggo fare ad alcuni che hanno
2623 24| dalla prima fuga per calar vela non s'arresta, così costoro
2624 10| guisa d'un sottilissimo velo, si squarcia, non è usare,
2625 23| corrongli dinanzi a guisa di veltro che non assanni, per ciò
2626 28| la sua mercatantia e di venderla a prezzo. Non si vuole né
2627 22| alcuna puntura et alcun veneno di doglienza e di villania;
2628 24| aspera, che sì gli rende venenosi et amari nel consortio degli
2629 12| di statura, antico e con venerabile aspetto, il quale, riguardando
2630 28| non istanno bene in quella veneranda città pacifica e moderata,
2631 26| dovesse essere la bellezza di Venere. Né voglio io che tu ti
2632 | venire
2633 | venirti
2634 | venisti
2635 | veniva
2636 | venivano
2637 | venni
2638 22| ch'al viso e di sotto mi venta;~o pur quelle:~Però ne dite
2639 5 | perciò che si dice che mai vento non fu sanza acqua; anzi
2640 | venute
2641 28| sempre si vestì di drappi verdi. Debbiamo adunque procacciare
2642 30| sono troppo lungi dalle vere. Non si voglion fare cotali
2643 5 | anco molto spesso non si vergognano di rasciugare il sudore
2644 29| che gli sia posto mente e vergognasi. Il presentare alcuna cosa
2645 30| conveniva fare col viso, se ne vergognò e gittò via quella cornamusa;
2646 22| disse, più nel favellare vergognosa che nello adoperare) che
2647 22| sarebbe stato sconcio e vergognoso il suo favellare. Anzi,
2648 13| volta siano ricevute per verità; ma a lungo andare i bugiardi
2649 18| è sano, anzi vuole esser vermiglio- e -Dovreste usare del tal
2650 26| lorda femina; né perciò ti verrebbe di lei né odore né sapore
2651 12| trovando quale vòto e quale versato e la maggior parte rotto,
2652 23| volte convengono a chi fa versi, ma a chi favella si disdicono
2653 23| discosti in ragionando dal versificare, ma etiandio dalla pompa
2654 16| solenne uomo greco, gran versificatore, soleva dire che chi sa
2655 7 | Vogliono essere ancora le veste assettate e che bene stiano
2656 28| ciò, che egli sempre si vestì di drappi verdi. Debbiamo
2657 16| ciascuno volentieri séguita i vestigii del suo signore, ancora
2658 7 | interviene a coloro che vanno vestiti non secondo l'usanza de'
2659 10| impacciarsi fra tanti sottilissimi vetri: così temono essi ogni leggier
2660 10| 10-~ ~L'esser tenero e vezzoso anco si disdice assai, e
2661 22| riprenderlo: -Noi errammo la via- e -Noi non ci ricordammo
2662 1 | tu incominci pur ora quel viaggio del quale io ho la maggior
2663 24| dove gli altri parlano a vicenda, pare un non voler metter
2664 22| volgare si chiama «gergo»:~Io vidi un che da sette passatoi~
2665 8 | da palagio, come che le vie fossero sempre piene di
2666 | Vieni
2667 11| sì fatte sciocchezze, e viensi a noia ad ogniuno.~
2668 26| averle care assai, e coloro viepiù che maggior sentimento hanno
2669 16| quello innanzi non lecita, ma vietata, e perciò spiacevole cosa
2670 22| elle siano divenute rance e viete, e, come logori vestimenti,
2671 14| titoli hanno perduto il loro vigore, e guasta, come il ferro,
2672 17| della loro cattività e della villana e ristretta natura loro,
2673 29| articoli di eresia et altri villani peccati, onde fu condannato
2674 20| legge che dispone sopra le villanie si stenda etiandio a' motti,
2675 30| dolcezza: -Oimé, oimé!- come villano che si desti al pagliaio.
2676 29| bene spesso che il torto vince e che la ragion perde, sì
2677 18| in danno, con ciò sia che vincendo la frivola quistione si
2678 29| alle forti tentationi e a vincerle: ciò non ostante a me pare
2679 18| chiamanci per soprannome «Messer Vinciguerra», o «Ser Contraponi», o «
2680 1 | grandezza e quasi di peso vincono queste, tanto queste in
2681 16| Né perché i gentiluomini Vinitiani si lusinghino fuor di modo
2682 7 | quando alcun gentiluomo vinitiano andava per la loro città
2683 25| ella pure è assai spesso vinta e corretta dall'usanza,
2684 22| scamparne,~Umana carne al tuo virginal chiostro!~E come che Dante,
2685 25| ripugnava, e divengono quasi virtuosi e prudenti quanto la loro
2686 25| misure, componendone quasi visibile essempio e materiale statua,
2687 12| pensiero di ben desta che a visione di addormentata mente o
2688 10| sollecito a salutargli, a visitargli, a riverirgli et a risponder
2689 9 | non sostengono di esser visitati et accompagnati e non si
2690 19| cose gravi, e meno nelle vituperose opere, perciò che pare che
2691 22| significatione, e similmente «il vivagno della tela» più tosto che
2692 16| risguardo al paese dove l'uom vive, perciò che ogni usanza
2693 7 | tutta la contrada ove essi vivono. Vogliono essere ancora
2694 17| hanno et a toccarli sono vizzi e mucidi, e perciò amerebbono
2695 19| e' disse seco stesso: -Io vo' fare una beffa a costui-.
2696 28| ammaestrato cantore suole le false voci, tantosto ebbe sentito.
2697 24| si tengono e che tu gli vogli sovenire nella loro arte
2698 15| amici, secondando le nostre voglie, quali che elle si siano,
2699 16| grandissime, come io dissi, e voglionsi avere per legge in simili
2700 18| dilettevol costume lo essere così voglioso di correggere e di ammaestrare
2701 | volea
2702 7 | loro; e perciò sono mal volentier ricevuti nel più delle brigate,
2703 | volessero
2704 | volessi
2705 29| essere che eglino in ciò volessino scusare e ricoprire il peccato
2706 | voleva
2707 22| imbrattate della feccia del volgar popolo, sì come ciascuno
2708 20| sono adunque da seguitare i volgari modi e plebei di Dioneo («
2709 7 | tedesca; ché ciascuno si volge a mirarli e fassi loro cerchio,
2710 7 | altri cittadini, e lasciarsi volgere alle usanze; come che forse
2711 18| grossa pasta poche cose si volgon per la mente, sì che non
2712 27| piacere e diletto: ma holle volute più tosto accozzare e divisare
2713 3 | cagion di fiutarla; anzi non vorre' io che egli fiutasse pur
2714 16| e zotichi fanno, i quali vorrebbon che altri cominciasse le
2715 17| come deboli a tanto peso, e vorrebbono che la conversatione si
2716 23| dire -Ricordatemi il nome vostro- e non ti arai a ridire,
2717 1 | piccioli animali, come le zanzare sono e le mosche, niuno
2718 7 | appetito loro, e con belle zazzere lunghe, o che la barba hanno
2719 19| contrafacendo gli scilinguati o zoppi o qualche gobbo. Similmente
2720 2 | non si dà alcun pensiero è zotico e scostumato e disavenente.
2721 19| villania, e di scherzo fanno zuffa; così quegli che è beffato
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