grassetto = Testo principale
                                             grigio = Testo di commento
Ajace
    Atto, Scena
1 1, 3 | che il Pelide è spento.~ violenza di comandi certo~ 2 1, 3 | amor di patria ostenta:~ finge forse. Ma finch’ei 3 1, 3 | ammirarlo.~ULISSE~Ammiri?~ temi?~AGAMENNONE~In me sempre 4 1, 3 | forse? A poche navi duce,~ circondato dalla falsa fama~ 5 1, 3 | In campo no, tu il sai: a me rileva~Ch’altri il 6 1, 3 | de’ mortali e de’ celesti,~ di patria gli cal, nè di 7 1, 3 | celesti,~Nè di patria gli cal, di fortuna:~Nè di molto: 8 1, 3 | gli cal, nè di fortuna:~ di molto: forte nacque, 9 1, 5 | Non parla.~ULISSE~E forse piú mai vedermi~Dovrà. Per 10 1, 5 | il mio stuolo impedito;~ basta: aggiunger ben poteva 11 1, 5 | anche piú lunge è Ajace:~ a dargli avviso omai ora 12 2, 1 | e del furor di Achille?~ quell’insano, o imperversar 13 2, 1 | o imperversar di plebe,~ le bende divine onde t’ammanti~ 14 2, 1 | pianto e nel rimorso regni:~ avrai nuovo poter senza 15 2, 1 | aspro, a’ delitti pronto,~ ancor dai vizj maturato 16 2, 1 | tutti.~Anche il mortale che amarodiarlo~Vorrei, 17 2, 1 | Anche il mortale che nè amar odiarlo~Vorrei, che forse 18 2, 5 | ritorti~L’armi che forse... a te solo ei niega?~AJACE~ 19 2, 11 | innasprirle. Ch’io paventi~Di te d’altri, nol presumi, io 20 2, 11 | valor pregia il valore.~ ti chiedo amistà. Son tale 21 2, 11 | e Troja~Cosí atterrò! — prima ebbe la Parca~Con 22 2, 11 | oppormi insidie vili,~Cessiam; udirti nè scolparmi io deggio.~ 23 2, 11 | vili,~Cessiam; nè udirti scolparmi io deggio.~AGAMENNONE~ 24 2, 11 | orme~Ov’altri te precipita. i soli~Tuoi settatori: ogni 25 3, 3 | chiedete ai re l’armi fatali» —~ piú fe motto: con la fronte 26 3, 3 | sia:~Ma tacciano.~ULISSE~ alcun l’armi chiedea.~A 27 3, 3 | Ajace, tutti.~ULISSE~Che? guidar, nè disunire i voti,~ 28 3, 3 | ULISSE~Che? nè guidar, disunire i voti,~Comandarli 29 3, 3 | macchiarle~Mai non porria torcerle a periglio~Piú 30 3, 3 | Dell’armi.~ULISSE~... Mio... il negherò fu in parte.~ 31 3, 4 | e i suoi senza mio cenno~ indizio mio, se pur son 32 3, 4 | chi si vuol, fien vili. —~ piú a contender di parole, 33 4, 1 | pendo! — o incerte ore!... il mondo~Lasci alla notte, 34 4, 2 | superba alma ondeggiante~ a virtú, nè a viltà nata 35 4, 2 | ondeggiante~Nè a virtú, a viltà nata nè al regno!~ 36 4, 2 | a virtú, nè a viltà nata al regno!~Ardi s’io teco 37 4, 2 | manchi~Tepido torni.~ULISSE~ premio, nè legge~Valse, 38 4, 2 | torni.~ULISSE~Nè premio, legge~Valse, nè il nome 39 4, 2 | premio, nè legge~Valse, il nome tuo con que’ perversi~ 40 4, 4 | popol tuo teco non hai? l’aure~Suonan di canti a 41 4, 4 | AGAMENNONE~Tua morte a me, tua vita rileva.~Gl’Iddii 42 4, 5 | appena l’ossa e l’urna~ l’urna forse rivedran di 43 4, 5 | quindi~Te seguir non poss’io, tu a notturna~Pugna puoi 44 5, 1 | strascinò di cenere cosperso~ mi fe’ moglie sua, nè ti 45 5, 1 | cosperso~Nè mi fe’ moglie sua, ti difende~Che ad inasprir 46 5, 2 | che tu non hai piú padre,~ congiunti... che sei madre 47 5, 2 | stolto! perfido nol credo,~ so scolparlo. Ad una voce 48 5, 2 | teco~Ch’io resti almen: ricordar m’udrai~Ch’io per 49 5, 2 | colpe: e i tuoi~Parenti omai il ciel potria ridarti.~ 50 5, 3 | AJACE~Non gloria a me, libertà, nè speme,~Tranne 51 5, 3 | gloria a me, nè libertà, speme,~Tranne il mio brando 52 5, 3 | La mia difesa abborrono. posso~Pugnar se il mio fratel 53 5, 3 | figlio orfano mio distormi,~ quella ch’io morendo amo 54 5, 4 | fuggi~Ove piú non vedrai traditori~Nè tiranni nè 55 5, 4 | non vedraitraditori~ tirannivili; ove imitarli~ 56 5, 4 | nè traditori~Nè tiranni vili; ove imitarli~Piú non 57 5, 4 | imitarli~Piú non dovrai, calunniar chi forse~Or per 58 5, 6 | Atride il seggio.~TEUCRO~ a me un guardo rivolge... 59 5, Ult | porpora tua. Tingila in questo~ ti basti mai lagrime che Frammenti di un romanzo autobiografico Opera, Parte
60 FRA, Pro | panegirico: ma non si può si deve, e l'ipocrisia lo 61 FRA, Pro(2) | leggibile scartafaccio del fato. si sospetti che io stampi 62 FRA, Pro(2) | se poi non avete voluto saputo valutare le mie ragioni, 63 FRA, Psi | Deità: tu forse non sai, t'importa, s'io vivo.” Ma 64 FRA, Psi | mi giurar fedeltà; ch'io lo credo nè lo voglio.”~ 65 FRA, Psi | fedeltà; ch'io nè lo credo lo voglio.”~O Psiche! v' 66 FRA, Psi | iscrizione: Non amo più Tirsi: ti prego, o Dea, d'amarlo 67 FRA, Psi | saperlo; ma non potrei giurare per il sì nè per il no.~ ~--------------------~ ~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 FRA, Psi | potrei giurare nè per il sì per il no.~ ~--------------------~ ~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 FRA, Psi | fumo della letteratura, i ricamati vestimenti de' 70 FRA, Psi | il più villano del mondo. tutta la sua eloquenza, 71 FRA, Psi | tutta la sua eloquenza, il suo esempio, che vale Saggi sopra il Petrarca Saggio, Cap.
72 Amor, IV | facevano ufficio di giudici, davasi appello da esse. 73 Amor, IV | talvolta da principesse; concedevasi a' mariti di 74 Amor, VI | aria francese, non animata dall'attrattivo calore delle 75 Amor, VI | attrattivo calore delle italiane, dalla ridente serenità delle 76 Amor, VII | con pochissime persone:~ ~ del vulgo mi cal nè di fortuna,~ 77 Amor, VII | persone:~ ~Nè del vulgo mi cal di fortuna,~Nè di me molto 78 Amor, VII | vulgo mi cal nè di fortuna,~ di me molto nè di cosa vile,~ 79 Amor, VII | fortuna,~Nè di me molto di cosa vile,~Nè dentro 80 Amor, VII | me molto nè di cosa vile,~ dentro sento nè di fuor 81 Amor, VII | cosa vile,~Nè dentro sento di fuor gran caldo;~Sol 82 Amor, IX | vivomi intra due.~ ~Pure da tali passi è lieve appurare 83 Amor, X | Non si amenità maggiore più rara di quella de' miei 84 Amor, X | si pasce che di memoria, trova conforto se non nel 85 Amor, XI | del Petrarca è scomparsa; le frequenti descrizioni 86 Amor, XII | sapeva più che fosse di me, dove andare22~In altri 87 Amor, XII | riposo, seguiva i miei passi, mi teneva sicuro in verun 88 Amor, XIII | quello della morte di Laura, l'esempio della virtù di 89 Amor, XIII | esempio della virtù di lei, i suoi forti dubbi ch'ella 90 Amor, XV | E non curò giammai rime versi.~ ~Nondimeno la sua 91 Amor, XVI | soggiogato da risoluta virtù, vinta la virtù dall'amore, 92 Amor, XVIII | Da te non fu 'l mio cor, giammai fia;~Ma temprai 93 Amor, XVIII | nostra giovenetta fama:~ per ferza è però madre men 94 Amor, XVIII | col tuo dir m'acquisti:~ mai 'n tuo amor richiesi 95 Amor, XVIII | duol perch'altri 'l prema,~ maggior per andarsi lamentando;~ 96 Amor, XVIII | finzïon non cresce il ver scema.~ ~Continuano essi 97 Poes, V | Italia Liberata del Trissino, volle mai concedere la Gerusalemme 98 Poes, V | mostrano com'essi non fossero poeti inspirati, nè caldi 99 Poes, V | fossero nè poeti inspirati, caldi amatori:~ ~S'una fede 100 Poes, VI | tolse da essi parcamente; so ravvisare più di due 101 Poes, VI | dolce parla e dolce ride.~ ~ l'amore sensuale de' Romani 102 Poes, VI | tratte dalle sacre carte; tali imitazioni credo essere 103 Poes, VII | gli abitanti della terra; altro è la vita che un rapido 104 Poes, VII | depositario de' secreti di lui;» — disdegna di dar ragione 105 Poes, VII | ragionando andavi.~ ~Sì aspre vie sì selvagge~Cercar non so, 106 Poes, XII | volgari non essere capaci degne di venir iniziate 107 Poes, XII(50) | persona grossa, dico: Che i poeti parlano così senza 108 Poes, XII(50) | parlano così senza ragione, quelli che rimano deono 109 Poes, XIV | meno amata che in Roma58 l'entusiasmo del Petrarca 110 Poes, XIV | perdonando a denaro, povero, a fatica, vecchio ed infermo; 111 Poes, XV | astretto a congetturare, sempre apponendosi, la quantità 112 Poes, XV | ottiene se non con parole, si potrà ottener mai, ove 113 Poes, XVII | grandezza di essa; perchè il cielo irato nè il mare 114 Poes, XVII | perchè nè il cielo irato il mare tempestoso può fare 115 Poes, XVII | sentivano cavalli per la strada, si potea sapere che cosa 116 Poes, XVII | decrepiti dicono che mai fu uditavista. In mezzo 117 Poes, XVII | dicono che mai fu nè udita vista. In mezzo del porto 118 Poes, XVII | loro uscivano le viscere. il grido degli uomini e 119 Poes, XVII | mille monti di onde non nere azzurre, come soglion essere 120 Poes, XVIII | passioni di nostra natura, mai provatosi di celarle, 121 Car, II | espressamente si attesta «che il Petrarca, nè alcuno degli 122 Car, II | attesta «che nè il Petrarca, alcuno degli amici suoi 123 Car, II | avara e sì svergognata; mai la licenza e la lussuria 124 Car, II | lascive loro figure77 pago di sì fatta dipintura 125 Car, III | molti giudicano, che io conobbi, nè desidero di 126 Car, III | giudicano, che io nè conobbi, desidero di conoscere, nè 127 Car, III | nè desidero di conoscere, stimo degni di essere conosciuti84 128 Car, III | illustri uomini della storia, può informare i posteri 129 Car, IV | presso a' cinquant'anni; ricuperò il confiscato patrimonio,92 130 Car, V | Che s'aspetti non so che s'agogni~Italia, che 131 Car, VIII | da sovrastante pericolo; Francesco si rimosse punto 132 Car, IX | un benefattore, del quale io, nè la patria, né, per 133 Car, IX | benefattore, del quale nè io, la patria, né, per vero 134 Car, X | desiderio di vita men dura mai fu udita querelarsi 135 Car, XI | litterato a guerra mena.~ 'l poteo far: chè come crebber 136 Car, XII | pe' suoi studi notturni. aspettò già che la morte 137 Car, XIV | addosso nell'ora della mensa, mangio mai solo, se posso 138 Car, XIV(129)| togliere al Petrarca il merito della priorità, nè della 139 Car, XIV(129)| merito nè della priorità, della probabilità di più 140 Car, XV | me solo, lungi dal volgo, intronato dalla tromba della 141 Car, XV | Così non ho luogo dove rimanermi, nè dove 142 Car, XV | luogodove rimanermi, dove andare. Sono stracco 143 Car, XVIII | affermava di non aver provato terrorepena. Ma, protraendo 144 Car, XVIII | aver provatoterrore pena. Ma, protraendo senza 145 Par, III | nel cervello di Dante.~ ~ sì nè no nel cor mi sona 146 Par, III | cervello di Dante.~ ~Nè sì no nel cor mi sona intero — 147 Par, IV | fondo a tutto l'universo,~ da lingua che chiami mamma 148 Par, VIII | estasi amatorie per beltà che mai potemmo, nè mai potremo 149 Par, VIII | beltà che nè mai potemmo, mai potremo rimirare.~ 150 Par, X | Ben presso al decim'anno;~ posso indovinar chi me ne 151 Par, XI | mercadanti, i quali, non avendo maggiori da imitare, nè 152 Par, XI | nè maggiori da imitare, sensi generosi, nè militare 153 Par, XI | imitare, nè sensi generosi, militare educazione, perpetuavano 154 Par, XIII | lumeggiare i suoi soggetti; egli consente mai alla fantasia 155 Par, XIII | che ne inceppa le facoltà, però le distrugge.160 Ma 156 Par, XIII | lo scopo; e nessuna forza cura umana potè stornarlo 157 Par, XVII | al comune di Firenze? — certamente mancherà pane169 — 158 Par, XVIII | eterno die,~Sì che notte sonno a lui non fura~Passo Sulla lingua italiana Discorso
159 Pre | Natura segue invariabilmente, mai produce gli stessi effetti 160 Pre | posteriormente, non sono intesi; le lingue antiche subirono 161 Pre | Virgilio, d'Orazio e di Livio. da Ennio a Virgilio corsero 162 Pre | letteraria della nazione; la storia può somministrare 163 Int | e per giudicare i poeti.~ le leggi, a dir vero, nè 164 Int | Nè le leggi, a dir vero, le sentenze potevano essere 165 Int | convertiti in precetti; tardarono a divenire inesorabili 166 Int | critica, non rigettarono approvarono il codice prevalente 167 Int | o almeno non si veggono perfetteriunite in natura.~ 168 Int | non si veggonoperfette riunite in natura.~La natura 169 Int | sempre volgare; non avrà la grazia delle figure del 170 Int | delle figure del Correggio, la divina beltà della Venere 171 Int | Madonna della Seggiola, il sublime dell'Apollo di 172 Int | un essere soprannaturale; io insisterò dicendo che 173 Int | tendono mai a istruire, devono prefiggersi mai nessuno 174 Int | perchè immagina; e non può sentireimmaginare senza 175 Int | immagina; e non può nè sentire immaginare senza passioni, 176 1 | assolutamente dalla lingua; senza lingua esisterebbe 177 1 | potessero mai ben pronunziare; io so che sia distintamente 178 1 | derivarono l'uno dall'altro, prevalsero l'un dopo l'altro; 179 1 | essendovi a' tempi suoi molti scrittori, nè molti 180 1 | suoi nè molti scrittori, molti lettori di lingua 181 1 | quelle d'Italia e di Sicilia.~ Dante e Petrarca allegarono 182 1 | di fama opere in latino, mai scrisse in italiano 183 1 | cui io non ho mai udito, ho mai saputo trovare la 184 1 | vi fu, per così dire, più scrittore, nè lingua. Tutti 185 1 | dire, più nè scrittore, lingua. Tutti gli uomini 186 1 | discepoli, era che eglino per bene, nè per male non 187 1 | che eglino nè per bene, per male non leggesseno 188 2 | dialetto romanzo de' Siciliani; fu nobilitata da grandi 189 2 | ma nessuno era siciliano fiorentino. L'unica allusione 190 2 | città non però cessavano mai cesseranno – dal parlare 191 2 | bene intendersi fra loro. la diversità e il numero 192 2 | Sappiamo per prova che un Napoletano illetterato 193 2 | illetterato intende un Milanese, un Torinese un Bolognese; 194 2 | un Torinese un Bolognese; quattro uomini educati, 195 2 | benchè non sia parlata benemale dal volgo, 196 2 | non sia parlatabene male dal volgo, è nondimeno 197 2 | in poesia) se non pane; v'è parola italiana che 198 2 | avrebbero operato sì prospere, con tanta celerità, se l' 199 2 | le monarchie d'Europa13; dopo l'emigrazione di Costantino 200 2 | e frati incominciavano, fino ad oggi hanno cessato, 201 2 | e i suoi figli vissero, le guerre perpetue, nè le 202 2 | nè le guerre perpetue, le domestiche sciagure li 203 2 | vie per potere studiare; egli s'affliggeva di sì 204 2 | volevano uccidere a tradimento.~ davvero era mostro diverso 205 2 | indagini delle lingue; – perchè la storia de' popoli può 206 2 | mezzo della loro lingua, lingua veruna si lascia 207 2 | sgrammaticamento di sintassi, un modo di esprimersi inelegante, 208 2 | di esprimersi inelegante, un solo vocabolo che possa 209 2 | Lunga fïata rimirando lui,~ per lo foco in più m' 210 3 | fossero d'altre provincie; forse un giusto volume basterebbe 211 3 | stesso. Se non che non fu mai ammirata quanto pur merita, 212 3 | ammirata quanto pur merita, studiata attentamente l' 213 3 | sentenza non richiede fretta,~ luogo di romor, nè da giullare;~ 214 3 | fretta,~Nè luogo di romor, da giullare;~Anzi si vuol 215 3 | lusso a temere i pericoli, ammaestrati dall'esperienza 216 3 | avrebbero classificati, ammirati, e i nostri profondi 217 3 | anche i greci erano dialetti più nè meno come tutti gli 218 3 | greci erano dialetti nè più meno come tutti gli altri; 219 3 | applicate a idee metafisiche, a pensieri o sentimenti 220 3 | non mai facile ad essere imitata dagli scrittori, 221 3 | imitata dagli scrittori, osservata con frutto da' 222 3 | lingua. Quindi non ha potuto, potrà mai servire di modello 223 3 | l'ombra unita al petto, come fosse rotta anch'essa 224 3 | tratto da un medesimo colpo, come mai l'ombra potesse 225 3 | presta a imitazione di poeti, ad analisi di precettori 226 3 | fossero esposte senza metro, rime, nè metafore e tradotte 227 3 | esposte senza metro, nè rime, metafore e tradotte in piane 228 3 | infinito, come notammo, – oggi il loro numero è forse 229 3 | ne ricavò molto profitto, ha mai potuto decidere sul 230 3 | far mai rimutare indole apparenze; ed oggimai l' 231 3 | abitatori d'alcuna città provincia d'Italia, bensì 232 3 | dialetto del popolo fiorentino, più nè meno? Non che tutti 233 3 | popolo fiorentino, nè più meno? Non che tutti i dialetti, 234 3 | spontaneamente alla lingua. Ma i puristi sarebbero accusati 235 3 | accusati di pedanteria, gli innovatori di barbarismo, 236 4 | apporre pregiudizj nazionali, superstizioni di accademie 237 4 | Isocrate e da que' parolai, celebrate in Atene all'età 238 4 | vita che le fosse propria, bisognosa altrimenti d'essere 239 4 | descrivono e non dipingono: vien loro mai fatto di costringere 240 4 | saetta che, senza fragore fiamma, lasci visibile il 241 4 | Le tradizioni letterarie, giova indagarne il perchè, 242 4 | più che umana; e riducesi più nè meno ad essere lavoro 243 4 | umana; e riducesi nè più meno ad essere lavoro raffinatissimo 244 4 | che somiglierebbe ne più meno a impostura. Fortunatamente 245 4 | niuno può scriverla mai benemale.~Infatti il 246 4 | può scriverla mai nè bene male.~Infatti il Petrarca 247 4 | Petrarca non udì mai parlare il dialetto fiorentino, 248 4 | il dialetto fiorentino, alcun altro della Toscana. 249 4 | voce; e non li perdono più. poi da fanciullo fece suo 250 4 | poesie non può dare esempj, regole, perchè è fuor d' 251 4 | nobili dell'ingegno umano. i monumenti dell'antichità, 252 4 | monumenti dell'antichità, le serie delle medaglie, 253 4 | le serie delle medaglie, alcun manoscritto di romana 254 4 | tendenza morale non può giustificarsi, nè attenuarsi: 255 4 | non può nè giustificarsi, attenuarsi: ma tanti scrittori, 256 4 | costretti a dissimularle; le Novelle del Boccaccio 257 4 | un po' sopra, non ho più malinconia, nè stupore. – 258 4 | non ho più nè malinconia, stupore. – Tu scrivi come 259 4 | non ci ha mai conosciuti, fu mai conosciuto da noi, 260 4 | origine di simili profezie; a te, quando pur anche codesto 261 4 | morte non guarda ad età.» Ma questo, nè tutti gli altri 262 4 | guarda ad età.» Ma nè questo, tutti gli altri argomenti 263 4 | Petrarca, che è lunghissima, l'eloquenza con la quale 264 4 | quattordici mesi dopo il Petrarca. pure il Petrarca guardava 265 5 | che gli fosse maggiore, eguale. Fra Paolo fu il 266 5 | soggetto delle nostre ricerche.~ la lingua nè la letteratura 267 5 | nostre ricerche.~Nè la lingua la letteratura italiana 268 5 | fu libro di prosa scritto con eloquenza, nè con eleganza, 269 5 | scritto nè con eloquenza, con eleganza, e neppure 270 5 | parole. Non vi furono versi rime che meritassero non 271 5 | un sistema, e non cangiò parole, nè lettere d'alfabeto. 272 5 | e non cangiòparole, lettere d'alfabeto. Ciò 273 5 | dalla pronunzia, la quale poeta veruno potrebbe insegnare 274 5 | potrebbe insegnare a' popoli, potere umano potrebbe costringerli 275 5 | lingua nazionale d'Italia. questo sarebbe avvenuto 276 5 | latina, la lingua nuova era più nè meno letteraria come 277 5 | lingua nuova era nè più meno letteraria come l'antica: 278 5 | divisa in diversi Stati, troppo deboli da essere 279 5 | facilmente conquistati, troppo forti da offendere 280 5 | loro principi naturali, riunire le armi di Europa 281 5 | discendevano dalle Alpi i Francesi, nè i Tedeschi; 282 5 | dalle Alpi nè i Francesi, i Tedeschi; e quelle guerrucce 283 5 | epoca; ma che non riuscirono a persuadere con argomenti 284 5 | assoluta del Vescovo di Roma, a convincere, per mezzo 285 5 | ogni modo non è mai ricca, permanente, perchè dipende 286 5 | medesimi personaggi.~Ma la grande originalità d' 287 5 | originalità d'invenzione, la popolarità del primo 288 5 | scrittori, e continuano; finiranno mai, finchè l' 289 5 | maestri a' discepoli era, che per male nè per bene leggessero 290 5 | discepoli era, che nè per male per bene leggessero mai 291 5 | buon frate non professava amicizia letteraria, nè 292 5 | nè amicizia letteraria, carità cristiana verso gli 293 5 | non potè forse scriverne pur la metà, e non furono 294 6 | che non fu mai conosciuta, si conoscerà mai forse in 295 6 | Niuno scrisse in Italia mai con più forza, nè con più 296 6 | Italia mai nè con più forza, con più evidenza, nè con 297 6 | forza, nè con più evidenza, con più brevità del Machiavelli. 298 6 | pare la più verosimile. lo stile del Machiavelli 299 6 | lo stile del Machiavelli di alcuno di quella età, 300 6 | di alcuno di quella età, alcuno de' Romani e de' 301 6 | fosse di molto vantaggio, alcuno s'opponesse per anche 302 6 | adonestate, non pareva illecito. , a dirne il vero, sappiamo 303 6 | alla lingua, ma senza mai snaturarla nell'indole sua, 304 6 | snaturarla nell'indole sua, travisare la sua nativa 305 6 | Italiani. Non hanno Corte, città capitale, nè parlamenti 306 6 | Corte, nè città capitale, parlamenti ove la lingua 307 6 | del Petrarca per Laura; alcun esempio di prosa da 308 6 | doveva chiamare italiana, toscana, ma fiorentina; – 309 6 | che la minaccia bastasse, s'adempì per allora; ma 310 6 | Cosimo padre della patria: da questo in fuori fece 311 6 | maniere di belle dizioni. la tirannide universale 312 6 | Alessandro non ebbe più oratori storici; bensì famosi grammatici, 313 6 | che le lingue non cedono prevalgono, se non per leggi 314 6 | stipendiavano lodatori; vi fu secolo nel quale l' 315 6 | originale, che non fu poscia, sarà mai imitato da veruno: 316 6 | fiorentino non ha mai parlato poteva parlare a quel modo. 317 6 | Inghilterra. Non è conosciuta, può farsi conoscere distintamente 318 6 | potrebbe mai intenderle, l'immaginazione mai concepirle. 319 6 | non vogliono accomodarsi a ragioni, nè a leggi, nè 320 6 | accomodarsi nè a ragioni, a leggi, nè ad imitazione. 321 6 | nè a ragioni, nè a leggi, ad imitazione. L'unico loro 322 6 | adoperare ogni vocabolo e frase, più nè meno, come gli uomini 323 6 | vocabolo e frase, nè più meno, come gli uomini di 324 6 | tarda espiazione e forzata. i Fiorentini dovrebbero
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