Ugo Foscolo
Frammenti di un romanzo autobiografico

1.

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1.

 

Il mio cavallo andava di passo per la via dell'Apennino, e il mio cane mi seguitava.

Addio, addio beato paese ove la fortuna mi avea fatto obbliare per alcun poco le miserie dei mortali!” Il mio cavallo intanto si fermava perch'io potessi rivolgermi, e salutar da lontano i colli di Bologna, e la mia solitudine, e te, o Luigi, che forse parlavi secretamente di me.

Il nominarmi era delitto. –

E te e te... deliziosa fanciulla che allora, chi sa? non ti accorgevi nemmeno più ch'io ti mancassi.

Ma.... addio! – il destino forse mi ricondurrà più felice e più saggio. – Ma.... conviene dunque ch'io beva la saviezza nel calice della sventura? Sia: quand'io sarò stanco della burrasca il naufragio sarà sempre pronto. Addio dunque. Che se mai, se mai non mi vedeste più.... e se....

 

 


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