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Alla soave rugiada della laude la laude fiorisce come le piante alla rugiada del cielo.
Ma spetta solo agli uomini dabbene di lodar l'uomo dabbene.
La vita è un epigramma, di cui la morte è l'aculeo.
Io cerco qui il mio cuore ma non lo trovo più. – Oh mia giovinezza!
Onde, o mio confessore, io spero che questo libro ti desterà i pensieri destati da una lapida sepolcrale incontrata in un passeggio solitario.
Filippo domandava alla fortuna di temperare la sua felicità con una disgrazia.
Passeggiere, va', e di' a Sparta che noi riposiamo qui per avere obbedito alle sue sante leggi.
Oserei definire, la civiltà: la perfetta [arte] di fingere.
E la virtù – il secreto di mascherare tutti i volti.
Ma o tu pure che vinci dove tu ti lusingassi di un vantaggio su l'umanità...........–
– O mio figlio, la natura geme al nascere di un eroe, e sorride su la sua tomba. –
Ah! ora m'avvedo che il saggio vecchio mi ha riserbato questa illusione per non calarmi ad un tratto il sipario ed affrettare così la mia morte.
La venerabile povertà. – I tuoi conoscenti t'incontreranno, e torceranno gli occhi per non riconoscerti. –
O dolci sponde, o sacre case, o feconde campagne d'Italia echeggianti dei nostri gemiti e rosse del nostro sangue.
Guai se tu t'abbandoni alle prime occhiate d'un amante; lo perderai per sempre.
Di coloro che spandono i loro tesori per disgustarsi di quanto v'ha di più bello nella natura.....–
Quelle piccole cose che son di tanto valore, la virtù e l'amore, son parole morte, ma le loro immagini piacciono.
Ogni uomo pare che sia fatto per vivere nella sua patria, ed io... per abbandonarla.
La nostr'anima riceve dalla divinità, dalla quale è emanata, una debole conoscenza dell'avvenire.
Ma s'io sono diffidente... lo giuro per le mie tante e sì crudeli sventure... ch'io in questo non ho altra colpa se non d'essere stato troppo ingenuo, e d'aver dato occasione agli uomini di darmi delle lezioni sacrificandomi alla umana malignità, e alla sociale furberia.
Il male partecipa della natura dell'infinito, e il bene del finito.
Io mi credo più savio di tutti poichè rispetto i misteri della natura.
L'abbondanza di idee non è che penuria.
Scienza, elezione e perseveranza. ecco la virtù e il delitto.
Prudenza, ecco tutto.
I filosofi hanno voluto gli uomini numi.
La virtù unisce il cielo con la terra.
La nostra vita partecipa de' principj comici e tragici; l'intreccio sono le nostre follie, e lo scioglimento la nostra morte.
Talete rispose a quei che [gli domandò che] ci vuole per esser felice: sanità, ingegno e fortuna.
L'eccesso de' piaceri è l'unico ristoro ai popoli fatti vili e infelici dalla tirannide.