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GUELFO Tu qui?
Tu qui! - Che il padre ti chiedea, sapevi?
RICCIARDA Dianzi Ruggier me l'imponea.... ma quando....
Se tu in unir reggia stavi; altri ti vide
Questa dov'io men venni, è della tua
Reggia....
GUELFO E la, miglior parte. - E per me dunque
Qui sì ratta venivi? Ma tu cerchi,
Parmi anzi tempo, tra gli avelli il padre.
RICCIARDA Cerco la madre mia, se pur intende
Il mio lungo doler che ad uom vivente.
Fuorché ad un solo, io non direi; né quanto,
Sebben talor di me ti dolga e m'ami,
Padre acerbo tu sia; né come il crudo
Sospettar che di tua mente infelice
Tiranno è fatto, il cor mi strazi a brani.
Certo il mio volto ad altri il narra, e sai
Se anche presumi che tua morte io speri,
Veder da te, che pria de' tuoi fien tronchi
I miei dì dall'angoscia. Or finché lieta
Vita non hai, né tu l’avrai, pur troppo.
Viver degg'io sol per morir tua figlia.
GUELFO Qui dunque, innanzi di tua madre all'urna,
Ti fia men grave fra non molto udirmi -
Ma ch'io mal non sospetti, assai n'è prova
Quel traditor, che qui notturno errava.
Tu il sai?
Ben ti discerno, di pietà confusi
E di terror pel rischio suo ti fai
E sai che ignoto dileguossi e illeso?
Ne sarai lieta.
RICCIARDA Io? - d'uom ignoto....
GUELFO Agli altri:
A me, no - E teco io lieto son ch'ei viva.
Mi dorria se di morte altra perisse,
Che di ferro: e del mio. - Ruggier, t'appressa.
Sovra color che mal vegliaro a guardia,
E contro a un sol, viltà si fosse o trama,
Ebber ratte le piante e tardi i brandi,
RICCIARDA Deh padre! - Soverchio
Terror a disperata ira può indurli;
Pensa deh che straniere infide genti
Provochi; e or tu commessa hai ne' lor ferri
La tua difesa - Deh ristatti alquanto,
Ruggier - O signor mio, vedi chi reca
I cenni tuoi di che ribrezzo umano
Il braccio e il cor, m'atterrirà? - Ruggiero
Tu va; scorra quel sangue: alle altre schiere
Sovra quel sangue molto oro dispensa -
RICCIARDA O che oltre modo ei finge,
O troppo io spero, il crede in salvo....
GUELFO Or vieni