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Guelfo non è forse da noi: le guardie
AVERARDO Addio.... se sconosciuto
Pur anche io resto, rivedrai tuo padre.
GUELFO A morto resti.... oh ciel!...
Venni, e starmi degg'io fino all'estremo. --
Ma se il tornar qui mi fia tolto, al brando,
Spietato figlio, io disperatamente
La tua salute fiderò. Nel campo
Qual io vissi morrommi; e a Dio l'estremo
Priego per te rivolgerò, che padre
Non sia tu mai.
GUELFO Me misero! Il tuo prego
Cadrà su lei ch'esser dovea tua nuora!
GUIDO Purché tu viva; ah ch'io
Più mai non tocchi la tua destra, o padre;
Piangi Ricciarda, e al figlio tuo perdona. -
E tu all'amico.