Ugo Foscolo
Ricciarda

ATTO TERZO

Scena quinta – Averardo, Corrado, Guelfo, Ricciarda, Uomini d’arme

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Scena quintaAverardo, Corrado, Guelfo, Ricciarda, Uomini d’arme

 

GUELFO Costei,

Di sé donna oggimai, darà alle offerte

D'Averardo risposta alta, assoluta;

Né forse a grado mio.

 

RICCIARDA Ma qual l'attende

Guelfo dalla sua figlia; e il tuo signore

Da lei che nuora elesse; e Italia tutta

Dalla nipote di Tancredi. Trema

Forse l'esangue labbro mio; ma parlo

Mentr'io dal cor la speranza mi svelgo

Con cui sostenni la mia vita;... ed ora

Più ancor m'assale.... ed io vinco morendo.

Il mio signor m'impone oggi ch'io giuri....

D'obbliar Guido....

 

GUELFO Odiarlo.

 

RICCIARDA Io né ciò posso

Che non è in mia balia; ma se il potessi

Di abbietta alma sarei: né torre io deggio

Anche il mio core a chi se udisse quanto

Udrete or voi, di duol morrebbe. Io lui

Unicamente amai; lui senza speme

Amo pur anche, e morir sua pur voglio.

Ma pria che data gli fui tolta: e quindi

Veggio mio padre in guerra, e tanta apersi

Piaga alla mesta anima sua, ch'io sola

Forse potrei sanarla - io che compagna,

Quando fanciulla, orfana, incauta un giorno,

Mi abbandonò la madre, unica a Guelfo

Rimasi: e a lui la moribonda donna,

Fidò la figlia; e a me il consorte, afflitto

D'occulte orride angoscie. Ah! se la calma

De' suoi pende da me sola, e sola

Cagione, io son di tante stragi, o il cielo

Offenderei s'io di mia man perissi,

Deh omai l'armi posate. Al padre io resto

Né sarò d'altri mai - Odi tu, o madre!

Forse.... col mio sospiro ultimo.... il dico....

Giuro: Ch'io non sarò moglie di Guido. --

E un altro, o madre, giuramento ascolta:

Finché da te raccolta esser io possa

Nella tua pace, mi vedrai qui errando,

Tacitamente invocar l'ombra tua.

A me talamo e reggia e asilo e speme

Fia questa tomba, ch'io tocco tremante;

E dove teco -.m'accorrai, tel giuro,

Infelice, e innocente.

 

GUELFO Il primo è santo;

Dell'altro voto io ti sciorrò. Straniero

Sposo, e lontana sepoltura, avrai.

Esci.

 

RICCIARDA Non morrò d'altri - Ad Averardo

Dite che il suo figlio consoli.... e il salvi.

 

 

 


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