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XI. Principalmente nella espressione del dolore il Petrarca entra in ogni cuore, ed ogni cuore entra nel suo. Nettezza di dizione, dilicatezza di sentimento, estasi platonica, tutto cede alla violenza del suo dolore; e noi rimiriamo lo spaventoso conflitto tra la ragione e la disperazione, tra la passione e la religione. La ricordanza dell'amor suo, e i rimorsi delle voglie ree gli penetrano il cuore; e mentre pare ch'egli stia in procinto di por fine alla vita da sè, viene frenato soltanto dal timore di varcare d'una in altra peggiore miseria:
S'io credessi per morte essere scarco
Del pensier amoroso che m'atterra,
Con le mie mani avrei già posto in terra
Queste membra noiose, e quello incarco.
Ma perch'io temo che sarebbe un varco
Di pianto in pianto e d'una in altra guerra ec.
Allorchè si volge per conforto al cielo, agli uomini e a quanto gli sta d'intorno, la nostra simpatia per l'uomo ci fa quasi dimenticare l'ammirazione verso il poeta; perchè veggiamo che, come ogni creatura che sentasi estremamente misera, egli s'immagina di avere inspirato a tutta la natura la propria afflizione:
Vago augelletto che cantando vai,
Ovver piangendo il tuo tempo passato,
Vedendoti la notte e 'l verno a lato,
E 'l dì dopo le spalle e i mesi gai;
Se come i tuoi gravosi affanni sai,
Così sapessi il mio simile stato,
Verresti in grembo a questo sconsolato
I' non so se le parti sarïan pari;
Chè quella cui tu piangi è forse in vita,
Di ch'a me Morte e 'l Ciel son tanto avari;
Ma la stagione e l'ora men gradita,
Col membrar de' dolci anni e degli amari,
A parlar teco con pietà m'invita.
Le poesie che il Petrarca dettò intorno a Laura finiscono con una delle più belle canzoni. Rivolto alla beata Vergine, in lei, che aveva sentito gli umani affetti e congiunto in sè i tre più gentili e cari nomi sopra la terra — di madre, figliuola e sposa, — s'affida il poeta, che gli userà misericordia:
Tre dolci e cari nomi ha' in te raccolti,
Poi, con sublimità e affetto che nessun poeta mai superò, implora l'aiuto di lei a poter cessare nella sua vecchia età di struggersi in lamenti sopra le ceneri di tale, che aveva riempiuto la sua vita di pericoli e di lagrime.