Ugo Foscolo
Saggi sopra il Petrarca

SAGGIO SOPRA LA POESIA DEL PETRARCA

XVIII

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XVIII. Colle numerose lettere scritte dal Petrarca sullo scorcio della vita, e da lui raccolte col titolo di Epistolæ Seniles, il vecchio solitario conversando co' più intimi amici intendeva di essere udito dal mondo. Son esse piene di sentimento e di saviezza, di pedanteria e d'eloquenza, di cristiana annegazione e di puerile compiacimento di : e in esse è continuo l'azzuffarsi insieme della sua naturale franchezza e della cautela senile. Comunque sia, i suoi corrispondenti gli andarono tenuti di profuse citazioni, le quali, nella scarsezza di libri in quel secolo, fecero loro conoscere molti passi di classici scrittori. Fors'anco si compiaceva quella età poco men della nostra ne' cicalecci intorno a tutti i negozi grandi e piccoli, pubblici e privati, storici e favolosi de' suoi celebri contemporanei; ma a que' giorni editori di mensili e trimestrali pubblicazioni, di cotidiane gazzette, di biografici dizionari de' morti e de' vivi, non aveano per anche o motivi di professione, o mezzi da penetrare nel segreto di domestico ritiro. Il Petrarca, adescato dal concetto che la sua celebrità avrebbe magnificato l'importare di tutte le consuete faccende della sua vita, appagò la curiosità d'amici e nimici col raccontare seriamente ad essi com'ei pure facesse

 

Dell'uom le naturali funzïoni,

Mangiar, bere, dormir, vestir calzoni.

 

Di che ad ogni modo venne almeno questo vantaggio, che l'informazione che ne abbiamo non è apocrifa, e che non ci son lasciati desiderare i materiali per la più attraente fra le storie — la storia della mente di un uomo di genio: — ma egli sta aspettando tuttavia quello che la buona fortuna non gli ha ancora mandato, un uomo di genio a suo storico. Nelle lettere, come ne' poemi e trattati del Petrarca, siamo sempre portati a far sola una cosa dell'autore e dell'uomo, che si sente irresistibilmente sospinto a svolgere il proprio intenso sentire. Dotato di tutte quasi le nobili, e soggetto ad alcuna delle povere passioni di nostra natura, mai provatosi di celarle, ci sveglia a far riflessione sopra noi stessi, mentre contempliamo in lui uno della nostra specie, diverso però da ogni altro, e la cui singolarità eccita anche più simpatia che ammirazione.


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