Ugo Foscolo
Saggi sopra il Petrarca

SAGGIO SOPRA IL CARATTERE DEL PETRARCA

XVIII

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XVIII. Quindi, la meditazione de' tristi eventi che precederono e seguironodappresso la perdita della donna da cui sola aveva lungamente aspettato ogni felicità, convertì a una vita futura tutte le sue speranze. Seguitando un disegno di saviezza, che mal si confaceva con l'agitata sua mente, credette, «Che a sanare tutte le miserie sue, gli fosse mestieri studiarle e notte, — che a porre ad effetto un tal disegno gli fosse forza di rinunziare ad ogni altro desiderio, — e che l'unico modo di pervenire a dimenticare onninamente la vita fosse di meditare perpetuamente la morte142 La forza di eseguire tali risoluzioni non agguagliavasi in lui all'ardore nel divisarle, e le facoltà sue erano consunte da impulsi repugnanti. Dopo ch'egli si fu avvezzo a guardare alla morte senza terrore, essa gli si riaffacciò sotto forme spaventose. Veniva colto da súbiti letarghi, che al tutto gli toglievano i sensi; e per lo spazio di trent'ore il corpo di lui somigliava un cadavere.143 Al riaversi, affermava di non aver provato terrore pena. Ma, protraendo senza modo la meditazione sopra l'eternità sì da cristiano e sì da filosofo, provocava la natura a ritirargli la grazia ch'ella aveva decretata per lui, di morire in pace. « Mi sdrajo sul letto come nel mio lenzuolo mortuario, — improvvisamente balzo su esterrefatto, — parlo meco stesso, — mi sciolgo in lagrime, in guisa da forzare al pianto quanti contemplano il mio stato144

Checchè si vedesse o udisse in tali parosismi d'angosce, egli ne provava «tormenti d'inferno.» A poco a poco trovò diletto nel pascersi de' suoi affanni, e si rassegnò pel resto de' suoi a que' vaneggiamenti che assediano le menti fervide e le traggono a perpetui rammarichi sul tempo andato, e a pentimenti perpetui; a stancarsi pur sempre del presente, e a sperare alternamente o a paventar troppo il futuro. Quattro anni prima di morire, il Petrarca fabbricò nuova casa in Arquà, vicino a Padova; e il diciottesimo giorno di luglio 1374, l'antivigilia del settantesimo anniversario di sua nascita, fu trovato morto nella sua libreria col capo reclinato sopra un libro.





142 De secr. confl., coll. 1.



143 Senil., lib. III, ep. 7; lib. IX, ep. 2; lib. XIII, ep. 9; lib. XV, ep. 14; lib. XI, ep. ult.



144 De secr. confl., coll. 2.



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