Ugo Foscolo
Viaggio sentimentale

VIAGGIO SENTIMENTALE DI YORICK LUNGO LA FRANCIA E L'ITALIA

22 - Montreuil

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22 - Montreuil

 

Al seguente La Fleur assumea la sua carica; e gli consegnai la valigia e la chiave, con l'inventario della mia mezza dozzina di camicie e delle brache di seta nera: gli ordinai d'assettare ogni cosa sopra il calesse, di far attaccare i cavalli e di dire all'oste che salisse col conto.

C'est un garçon de bonne fortune disse l'oste; e m'additava dalla finestra mezza dozzina di sgualdrinelle tutte intorno a La Fleur; e gli dicevano amorosamente buon viaggio: ed egli, tanto che il postiglione menava fuori i cavalli, baciava la mano a tutte attorno attorno; e tre volte si asciugò gli occhi; e tre volte promise che porterebbe a tutte delle indulgenze da Roma.

— Quel giovinotto — mi disse l'oste — è benvoluto da tutto il paese; ogni cantuccio di Montreuil s'accorgerà ch'egli manca. Gran disgrazia per altro! — continuò l'oste — ed è la sola ch'egli abbia: «È sempre innamorato».

Beato me! — gli risposi — ch'io non avrò il fastidio di rimpiattarmi le brache sotto il guanciale46. — Queste parole erano più a lode mia, che di La Fleur. Vissi innamorato sempre or d'una principessa or d'un'altra; e così spero di vivere fino al momento ch'io raccomanderò il mio spirito a Dio; perché la mia coscienza è convinta che, s'io commettessi una trista azione, la commetterei sempre quando un amore è in me spento ed il nuovo non è per anche racceso: e nel tempo dell'interregno m'accorgo che il mio cuore fa il sordo, e mi concede a stento sei soldi da far elemosina alla miseria: però mi sollecito a rompere questo gelo; e il raccendermi e il risentirmi pieno di generosità e di benevolenza è tutto un punto: e farei di tutto per tutti, e con tutti, purché mi persuadessero ch'io non farei peccato. Ma… e queste parole sono certamente più a lode della passione che mia.

 

 





46 L'autore serbava la borsa nel taschino delle sue brache; però dianzi, quando vide il frate, lo abbottonò. (F.)



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