Ugo Foscolo
Viaggio sentimentale

VIAGGIO SENTIMENTALE DI YORICK LUNGO LA FRANCIA E L'ITALIA

30 - Parigi

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30 - Parigi

 

Per chi può difendere le proprie ragioni con l'eloquenza dell'equipaggio, e trionfare fragorosamente precorso da mezza dozzina di lacché e da un pajo di cuochi, Parigi è un'ottima piazza d'arme, ed ei potrà campeggiarla quanto è lunga e larga a sua posta.

Un povero principe mal armato di cavalleria e la cui fanteria non oltrepassa un pedone, farà saviamente, cedendo il campo, e segnalandosi, purché egli possa salirvi, nel gabinetto; salirvi, da che non vi si scende come mandati dal cielo dicendo: «Me voici, mes enfants!» Eccomi, per quanto parecchi sel credano56.

Confesso che non sì tosto fui tutto solo nella camera dell'hôtel, le adulatrici speranze che mi scortavano sino a Parigi fuggirono a un tratto umiliate. Io m'accostava con gravità alla finestra vestito del mio polveroso abito nero; e, osservando da' vetri, io vedeva gran gente a drappelli, che in panni gialli, verdi ed azzurri correvano l'arringo del piacere: i vecchi con lance spezzate e con elmi che aveano perduta ormai la visiera, i giovani con armatura sfolgorante d'oro tersissima, lussureggianti d'ogni più gaja penna d'oriente; e tutti tutti, emulando i cavalieri incantati, che ne' torneamenti del buon tempo antico armeggiavano per la gloria e l'amore.

E gridai: — Ahi povero Yorick! e che puoi tu far qui? Alla prima tua prova in questa splendida giostra tu se' ridotto subito al niente: ricovrati, ricovrati in uno di que' tortuosi viali che un tourniquet57 suole proteggere dalla prepotenza de' cocchi e da' raggi ardenti de' flambeaux, e dove potrai conversare soavemente con una benigna grisette58, moglie di qualche barbiere e, accomodandoti a quelle modeste brigate, consolare in pace l'anima tua.

«Possa io morire se mi ci accomodo!» Così dicendo, cercai la lettera ch'io doveva presentare a Madame de R***. «E per prima cosa visiterò questa damaChiamai La Fleur perché andasse immediatamente per un barbiere, e tornasse a spazzolarmi l'abito nero.

 

 





56 Intendi: Che se tu sei povero e vano, non dei gareggiare pubblicamente co' ricchi, bensì comperarti la loro privata conversazione a prezzo d'ossequio, da che, malgrado il tuo ingegno, non si degneranno di stare mai teco a tu per tu. - Ma l'autore al cap. LXII ti spiegherà più liberalmente questo periodo alquanto enigmatico. (F.)



57 Quell'arganello piantato ne' capi d'alcuni sentieri de' passeggi pubblici, affinché non vi passino che i pedoni. (F.)



58 «La Dea d'Amore ha in tutte le città capitali tre ordini di sacerdotesse: le Matronali, le Plebee e le Volgari. E quelle del secondo ordine, che Yorick chiama col vocabolo parigino grisettes, apprestano, secondo la moda, i fiori e le ghirlande per l'ara: e i vezzi, i veli, i trapunti, i profumi per le sacerdotesse matronali, le quali raccolgono le offerte più ricche de' sacrificanti alla Dea, e soprantendono alle vittime massime.» — Didimo chierico, Liber memorialis, lib. III, n 23. (F.)



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