Ugo Foscolo
Viaggio sentimentale

VIAGGIO SENTIMENTALE DI YORICK LUNGO LA FRANCIA E L'ITALIA

59 - Il frammento e il «bouquet»; Parigi

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59 - Il frammento e il «bouquet»; Parigi

 

E quando mi s'appressò al tavolino tanto che io potessi fargli intendere il mio bisogno, risposemi che ve n'erano altri due fogli co' quali aveva presentato il bouquet alla demoiselle su i boulevarts.

— Deh spicciati, figliuolo mio; arriva all'hôtel del conte di B***, e fa' di riaverli.

— Li riavrò, senz'altro — e volò.

Né mi fece aspettare; e tornò che non potea trar il fiato; e così smarrito che parea nunzio di guai ben peggiori della irreperibilità del frammento. - Juste ciel! da poco più di mezz'ora quel povero giovinotto aveva raccolto il tenero addio dalle labbra della sua demoiselle, e l'ingrata aveva già regalato quel gage d'amour a uno staffiere del conte; e lo staffiere ad una sartorina; e la sartorina a un suonatore di violino, e sempre col mio frammento sul gambo: vedi nodo di comuni sciagure! E mandai un sospiro; e La Fleur me lo rimandò con eco dolorosa all'orecchio.

Gran perfidia! — gridò La Fleur.

Gran disgrazia! — diss'io.

— Non sarei tanto mortificato, monsieurdiceva La Fleur — s'ella lo avesse perduto.

— Né io, La Fleur — gli risposi — se l'avessi trovato.

Ma s'io l'abbia o no ritrovato, si vedrà poi.

 

 


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