Ugo Foscolo
Ajace

ATTO QUARTO

SCENA TERZA Agamennone, Tecmessa, Donzelle frigie, Araldo

«»

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA TERZA

Agamennone, Tecmessa, Donzelle frigie, Araldo

AGAMENNONE

Vien ch’io ti veggia, o sposa del sublime

Propugnator di libertà. Fra queste

Donne io ti scerno alla gemmata zona.

A me ti appressa. — Muta tremi? Il velo

Togli. Ribrezzo il tuo pudore accresce;

Chè Greco io sono, e tu moglie d’Ajace. —

Or di’; perfette son le trame? e saldi

Stanno vieppiú contro il decreto mio

Gli eroi prigioni? Udisti altra novella

Di Teucro, da che teco egli e co’ tuoi,

Pria di partir, venne a consiglio? — Parla.

Ma domestico vezzo è il non udirmi.

E ov’è il tuo figlio? A’ Tessali il mostravi

Teco stamane e ne frenasti l’ire,

Poichè stanza ad Ajace omai son fatte

Le frigie tende. — E immobile persisti?

E piú nel velo ti ravvolgi? — Schiava,

Svelati.

TECMESSA

O Sante Deità de’ nostri

Distrutti altari, ah m’ajutate!

AGAMENNONE

Parla.

TECMESSA

... Dacchè all’urna d’Achille il Signor mio

Andò, nol vidi;... ohimè! ben aspre cure

Dovean vietargli a rivedermi. E scorta

Egli mi fu quando jer l’altro io venni

Consolatrice a miei congiunti afflitti.

Teucro sol vidi: tacito improvviso

Abbracciò il figliuol mio, quasi abbracciarlo

Piú non dovesse mai: parlar volea;

Ma fuggí ratto e mi lasciò in affanni. —

Odo tumulti; il campo freme; il mio

Padre e i fratelli di terror confusi;

Venir, andar, tornar vedo i tuoi messi...

Misera! e solo il Signor mio non vedo.

Prieghi mando ed avvisi; ei mi risponde

Che perigliosa è l’ora e ch’io nel cielo

Fidi. — Soletta con le ancelle mie,

Fra le spade e le tenebre m’accinsi

A rivederlo. Al limitar l’araldo

Tuo ne rattenne: altro non so. Paterno

Rito e l’amor de’ nostri lari tiene

Divise noi dal viril sesso; e noto

Soltanto è a me delle battaglie il lutto:

Vedo appena i guerrieri; e il tuo sembiante

Talor da lunge io riguardai tremando.

AGAMENNONE

Ma non tremavi trafugando il tuo

Figlio.

TECMESSA

Già in salvo egli era.

AGAMENNONE

E il loco?

TECMESSA

Ah forse...

Signor tu non sei padre.

AGAMENNONE

... Io?... fui padre.


«»

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License