Capitolo
1 mat| sbagliai di certo. Mi ficco giù per le cannéggiole, faccio
2 per| che non le voleva andar giù in nessuna maniera.~Pillàcchera
3 ori| corse in cucina a buttar giù ogni cosa. Buttò giù nella
4 ori| buttar giù ogni cosa. Buttò giù nella pentola i taglierini
5 ori| sue proprie mani; buttò giù nel paiolo che brontolava
6 ori| da' suoi ragazzi; buttò giù quella po' di dose di malumore
7 ori| nelle stime morte E allora, giù attraverso, mescolava stime
8 ori| sopra gli occhi e cadde giù spossato balbettando: «Anche
9 fat| passeggiando concitato in su e in giù per la bottega. «Me l'ha
10 pip| Sì, sì!»~«No, no!»~E giù, un altro diluvio di tonfi,
11 pip| vostri urlacci dannati!»~«Giù, giù, Batone, raccontate,
12 pip| urlacci dannati!»~«Giù, giù, Batone, raccontate, raccontate!»,
13 pip| minuto dopo la raccattavano giù nel mezzo di strada con
14 pip| frustava la pioggia che veniva giù a torrenti. Si voltò anche
15 pip| cacciatora fu un baleno e, giù... Aaah! l'acqua era troppo
16 pip| svoltolato e sbatacchiato giù attraverso alle palafitte...
17 pip| ripigliar fiato e daccapo giù... Quello che mi passò per
18 pip| bocca se lo versò mezzo giù per la barba.~«Ah! lo vedete?»,
19 fio| argentine; m'additarono giù davanti Firenze, Prato e
20 fio| quali Pipetta era nato, e giù in basso le casucce dove
21 fio| in gran fretta correndo giù per le balze del monte,
22 fio| raccogliere le pecore disperse giù per le pendici erbose della
23 fio| mettere i piedi in sicuro giù per gli scoscesi viottoli
24 ser| periodo della tenerezza; e giù, baci a iosa e strizzoni
25 ser| presa dal capogiro, andava giù a rotoloni menando altre
26 ser| acclamazione, i sonatori saltaron giù dalla tavola, e via, con
27 ser| lo sguardo fra le siepi e giù per la campagna lungo i
28 ser| il vento è rinfrescato, e giù pei poggi si rincorrono
29 pas| Quella dell'elezioni giù in piazza! Mando subito
30 dol| ci si pensa più.» Salto giù dal letto, mi faccio prestare
31 sca| scalzi pei quali cascava giù dal palco una pioggiolina
32 sca| passeggiando in su e in giù, mi ficcava gli occhi in
33 sca| illusioni stavano raggrinzate giù dentro all'anima di quel
34 sca| i «perdii» gli scivolan giù come chicchi di corona sfilati;
35 sca| piatto del pollo sul mio, e giù una frana di ciccia da sfamare
36 sca| pollo non gli piace!» E giù, anche una targa di manzo.
37 sca| sudore che mi colava a gore giù per le gote!... E il sor
38 sca| era il soffitto dipinto; giù la stoia nova; di faccia
39 sca| trillando si allontanavano giù nella caligine del piano
40 sca| fitte fitte.~E allora tutti giù a gran furia, perché senza
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