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Renato Fucini
Le veglie di Neri

IntraText - Concordanze

era

    Capitolo
1 mat| dopo ad aprire la caccia, era subentrata una profonda 2 mat| saperne di perché.~Il caldo era soffocante e non dava respiro 3 mat| marino che sulla sera si era alzata languida languida 4 mat| cane... ... guardi... era quel demonio... e m'impostò 5 mat| dentro a queste costole c'era qualcosa... E ora mi chiamano 6 mat| di certo, ma non importa. Era bionda e si chiamava Stella, 7 mat| core, perché ormai non c'era rimedio, e lei, poverina!, 8 mat| che non ci aveva che fare, era più disgraziata di me e 9 mat| Sapevo che lui se n'era anche vantato e m'era stato 10 mat| n'era anche vantato e m'era stato perfino fatto risapere 11 mat| si levò il pinsacchio s'era nel folto, e io non avevo 12 mat| orecchio, e:~«Ha ragione; m'era parso».~Io che mi struggevo 13 mat| ripresi il su' figliolo che era cascato nel pollino8 cominciò 14 mat| vetrice e la nebbia che si era fatta foltissima, mentre 15 mat| Matto?».~«Glielo dicevo che era mezzo stregone quel brutto 16 per| sul greto d'Arno, mentre era per buttarsi nell'acqua 17 per| perché quando lo trovai era più lercio del fruciandolo 18 per| prendere un cane, dissero loro, era meglio prenderlo da caccia.~ 19 per| da caccia.~La massaia poi era implacabile. Con quella 20 per| nascondeva affatto gli occhi, era per lei qualche cosa che 21 per| col calar della sera, s'era fortemente insinuato nell' 22 per| silenzio, Pillàcchera, che s'era rintanato sotto la madia, 23 per| diavolo in forma di cane era stato in casa sua.~Quello 24 per| fuori il portafogli perché era impaziente di ricompensare, 25 per| incontro alla massaia che era comparsa arcigna sulla porta. 26 per| che immobile e taciturno era rimasto a guardarla con 27 luc| fico selvatico sul quale si era arrampicato per cercare 28 luc| dal movimento di Lucia, s'era lasciato cadere dal ramo 29 luc| strisciando come una saetta, era corso a rifugiarsi nel cavo 30 luc| forte tra i capelli. A Lucia era caro quel fiore come tutti 31 luc| verso il cespuglio dal quale era partito il belato, e, ficcandosi 32 luc| scaltramente aveva imitato, ed era corsa... ed era corsa, povera 33 luc| imitato, ed era corsa... ed era corsa, povera Lucia! lieta 34 luc| cantando a gola spiegata.~Era uno stellato di paradiso.~ ~ ~ ~ 35 ori| linguate di Toppa, che non era tanto per saltare addosso 36 ori| no! E a dire che non era vero nulla; e io a lasciarlo 37 ori| doveva comparire il marito.~Era quasi un par di minuti che 38 ori| Pasquale in quel momento era felice. S'era già alleggerito 39 ori| quel momento era felice. S'era già alleggerito del misterioso 40 ori| oriolo col cucùlo, che gli era stato appiccicato da un 41 ori| alla stessa ora precisa, s'era mezzo slogato il pollice 42 ori| dai tre mercati ai quali era stato in quell'anno, non 43 ori| stato in quell'anno, non era mai tornato colle mani vuote. 44 ori| anche stare zitto, e questa era la cosa più importante, 45 ori| rintuzzarsi il dolore che gli era costato quel sospiro, nel 46 ori| respiro.~Il sor Pasquale era rimasto come fulminato. 47 ori| accanto alla camera dove era morto lo zio Nastasio, era 48 ori| era morto lo zio Nastasio, era entrato nelle loro teste 49 ori| neve.~Il contadin novo, che era venuto per parlare di stime 50 ori| Ma quel prato, che cos'era quel prato le domeniche 51 ori| altri generi di turbamento, era entrata una specie di fissazione, 52 ori| sia detto fra parentesi, era riuscito una perla, in due 53 ori| indebolita salute.~La primavera era inoltrata, e colle prime 54 ori| avrebbe fatto. Ma la misura era presso a poco inutile, perché 55 ori| della sora Flaminia che era scesa a scaldargli una tazza 56 ori| aveva sonate, e il cucùlo era rimasto in silenzio!~La 57 fat| piccolo piallaccio sul quale era una macchia biancastra come 58 fat| aveva visto la scena che era accaduta, «se ti vuoi trattenere, 59 fat| poteva intendere, perché era già un chilometro distante, 60 fat| ma la serva gli disse che era fuori. Domandò allora della 61 fat| piallaccio colla fatta, era andato a consegnarla al 62 fat| della persona alla quale era diretto, via tale, numero 63 fat| di notte tutto il paese era al fatto dell'accaduto. 64 fat| che quella sera appunto era più zeppa del solito dei 65 fat| quarto d'ora dopo non v'era anima viva, dallo zoppo 66 fat| settimane fa, è vero; ma se n'era già parlato tanto, s'eran 67 fat| ormai tutti erano stufi. Era stata proprio un'annata 68 fat| senza risorse. Che altro era accaduto? Mah! poco o nulla: 69 fat| villeggianti col su' figliolo che s'era messo colla macellarina, 70 fat| secondo loro, l'affare era serio.~In farmacia, dopo 71 fat| che veniva di dentro era sceso sul cimitero in ciabatte 72 fat| dice lei, maestro? Eppure c'era anche lei!»~Il maestro della 73 fat| Il maestro della banda era di parere contrario; ma 74 fat| groppa al gatto che gli era saltato sulle ginocchia, 75 fat| Quest'ultima apostrofe era toccata alla sua moglie 76 fat| squarciagola. E lo speziale, che era corso sull'uscio, gridava 77 fat| che dopo cena...».~«Che li era anche un calunniatore me 78 fat| disse anche il Nardini; ma era compatibile, perché bisogna 79 fat| Certaldo, tutte le settimane c'era due o tre lettere che parevan 80 fat| invece un contadino che era a far l'erba in una fossa, 81 fat| tranquillità monotona del paese era in quel giorno apparentemente 82 fat| bollivano. Il Segretario era ben visto da una gran parte 83 fat| sua bontà; il Cavaliere era nelle grazie dei più pei 84 fat| cagnesco.~Il procaccia s'era fermato davvero a bussare 85 fat| porta del Cavaliere, ed era già entrato, quando Cencio 86 fat| quando Cencio tabaccaio, che era sull'uscio a sbirciare, 87 fat| domandò il Rapalli che era occupatissimo a non far 88 fat| abbastanza importante s'era radunato davanti all'Appalto, 89 fat| all'Appalto, dove Cencio s'era preso col Nardini, il quale 90 fat| pòl sapere di che bestia era questa famosa fatta?».~Il 91 fat| prima fischiata è nostra... Era di pollo!».~ ~ ~ ~ 92 pip| gli altri amici di casa, era la chiusa obbligatoria d' 93 pip| povera creaturina dormiva che era un amore, e ora sentite 94 pip| un sospiro; «grumata che era una delizia!»~«Povero nonno! 95 pip| ripreso sonno, la ninna-nanna era cessata, ed al rumore di 96 pip| rumore di pochi momenti fa era succeduto un profondo silenzio. 97 pip| la bambina nella culla si era accostata al camino per 98 pip| seggiola disoccupata che era rimasta in un canto della 99 pip| l'abbiamo conosciuta!»~«Era una buona creatura; ma si 100 pip| creatura; ma si vede che era nata sotto cattiva luna. 101 pip| luna. E su' primi tempi era stata anche fortunata. Sposò 102 pip| . E che bella sposa s'era fatta!»~«Bella!», disse 103 pip| Carlotta.~«Povera figliola! era destinato che non se le 104 pip| sull'altare.»~Una zanzara s'era posata sulla fronte della 105 pip| occhiata alla solita seggiola:~«Era una serata come questa», 106 pip| un'acqua! un buio!... Lei era in un cantuccio su quella 107 pip| par di paoli...». Allora c'era i paoli.~Si alzò, povera 108 pip| sonare la mezzanotte, lei era sempre che taroccava 109 pip| taroccava perché la rete era tanto vecchia che per ogni 110 pip| e, giù... Aaah! l'acqua era troppo ghiaccia. Per un 111 pip| del racconto, Batone si era alzato dalla sua panca e, 112 pip| per staccarmela, ma non c'era verso; la staccavo da una 113 pip| abbandonano cionche...»~«Era morta?!»~«...e mi scivola 114 pip| roba sul petto, l'agguanto, era un vergone di vétrice della 115 pip| capelli. Dio onnipotente! era lei, , a fior d'acqua, 116 pip| puntone, e mi dissero che era viva anche lei.»~«Ah! ma 117 pip| lei.»~«Ah! ma dunque?...»~«Era viva anche lei, povera Agnese!...»~« 118 pip| dietro un cenno di Cencio, s'era alzata camminando in punta 119 pip| bicchieri e un fiasco di vino, era ritornata al suo posto.~ 120 pip| Batone non voleva parere, ma era commosso, e ricusò di bere 121 mar| guardare la montagna poi, era uno spavento; e anche di 122 mar| fatica a star ritti, tanta era la forza del vento gelato 123 mar| quei poveri diavoli. Quella era di certo una di quelle famiglie 124 mar| manica della giacchetta, se l'era ridotta, fino al gomito, 125 pri| vostro viso...~ ~Oh! com'era bella, com'era bella Gioconda 126 pri| Oh! com'era bella, com'era bella Gioconda a sedici 127 pri| sempre la gioia, e Gioconda era l'idolo di tutti, perché 128 pri| terreno dava sulla via; era il ritrovo favorito delle 129 pri| E fra quei giovanotti c'era anche Maso, ravviato, lindo, 130 mer| martire.~La conversazione era stata briosa fino dal principio, 131 mer| assicurare l'uditorio che era maschio. E:~«Ditemi, Silvestro; 132 mer| bottega di Ciuciante, il quale era dentro a lavorare, e la 133 mer| tenditore del Palazzi, che era laggiù in fondo dalla piletta. 134 mer| pover'a noi! pover'a noi!»~ ~Era passata una ventina di minuti 135 mer| non veniva.~Il Piovano non era soltanto impaziente pel 136 mer| ritardo, ma siccome gli era parso d'aver sentito poco 137 tor| ingegnere? Mi domandò se c'era più stato, e io gli dissi 138 tor| a tutti i costi, e non c'era, dice, neanche tanto da 139 tor| il giovanotto, che non s'era mai mosso da casa, perché 140 tor| me, domandandomi dove s'era rimasti. «Alla lettera che 141 tor| di volergli bene; che lui era fiero; che la Maremma, grazie 142 tor| Maremma, grazie a Dio, gli era andata bene, e che intanto 143 tor| gloria, e che la ragazza era addirittura fuori di pericolo».~« 144 tor| rise tanto e mi disse che era pieno di spropositi?»~«Ah! 145 tor| hanno detto che lo sbaglio c'era sicuro, perché dice che 146 tor| gieneri~ ~«Non torce un pelo!»~Era passata una ventina di minuti, 147 tor| sapetedisse la padrona ch'era andata a guardare dalla 148 tor| andiamogli incontro.»~Gian Luca era diventato bianco come un 149 tor| e via, come una capra, era sparito in un batter d'occhio 150 tor| sapere che nella bottega c'era un boccone preparato anche 151 spa| partorì alla macchia dove era andata a far legna, e fu 152 spa| lasciato un nipotino che era la sua consolazione. Ma 153 spa| con sé a spezzare, perché era un ragazzetto che per la 154 spa| belle a quella maniera non era tanto facile vederne.~Finito 155 spa| mezzogiorno glielo portava dove era a spezzare e si fermava 156 fio| domandandomi se fosse vero che era tanto più grande delle padulette 157 fio| Appennini sui quali Pipetta era nato, e giù in basso le 158 fio| tremavano, mi confessò che era innamorato di Fiorella, 159 fio| questa volta il suo pianto era diverso da quello passeggero 160 fio| al molino, Pipetta non c'era, perché era corso, mi dissero, 161 fio| Pipetta non c'era, perché era corso, mi dissero, dal priore 162 fio| foglio in mano che poco fa era stato portato da un donzello 163 fio| Mi raccontò che Pipetta era di leva e che fra quattro 164 fio| lei, perché Pipetta non era bastato per correre dal 165 fio| davanti alla casa del dottore, era alla finestra e mi chiamò.~« 166 fio| riuscì a sapere quello che era accaduto durante la mia 167 fio| bonissimo, e il giorno dopo era in Fortezza vestito da recluta. 168 fio| per combinazione, non c'era Fiorancino che mi dette 169 ser| spazzato la bottega; Graziano era già comparso in maniche 170 ser| del Birindi. Ma ieri, che era domenica, ci entrò finalmente 171 ser| tutti e tre avvinati che era un desìo a vederli, si misero 172 ser| perché quel pover'uomo s'era azzardato a dirgli che mettesse 173 ser| musicali; anzi l'orchestra era più numerosa del solito, 174 ser| la pancia. E la festa non era soltanto dentro, perché 175 ser| uscio di strada aperto s'era formato davanti un capannello 176 ser| costrinsero a seguirli. Cecco che era stato tanto allegro alla 177 ser| commozioni della giornata, stanca era andata a letto prestissimo, 178 ser| occhi al vaso di geranio che era sulla finestra della sua 179 ser| stanchi, perché se il rispetto era molto piaciuto, altrettanto 180 ser| a cercare la foglia che era caduta per terra. Pierone 181 ser| gridò subito Cecco. «Era l'anello, era l'anello!» 182 ser| subito Cecco. «Era l'anello, era l'anello!» E alzò nell'aria 183 ser| vòte.»~Così dicendo, Cecco era andato sempre avanti nella 184 ser| nello stomaco; ma non c'era riparo, e ad ogni scarica 185 pas| Chi aveva della bile, se l'era già ingozzata; chi aveva 186 pas| chi aveva delle ragioni, s'era sfogato a dirle, e i più 187 pas| Palazzo i consiglieri, s'era lasciato scappare di bocca 188 pas| sempre mercante più di quand'era mercante d'olio, il quale, 189 pas| un certo medicamento, che era stato dato a tutti quelli 190 pas| l'avesse a sciupare. Ed era, davvero, un freddo da crepare. 191 pas| crepare. Per la strada non c'era anima viva, e tutti se ne 192 pas| stato trent'anni che non s'era fatto sentire.~La solita 193 pas| meno, diceva; ma la signora era abituata, e senza burro 194 pas| abituata, e senza burro era impossibile che lei la mattina 195 pas| diletto; e volle sapere se c'era almeno un po' di teatro 196 pas| scompleto! Guarda dove se l'era ficcato questo birbante 197 pas| di capo, dentro al quale era il sette di picche.~Fu una 198 pas| della sua signora che s'era addormentata ritta e russava 199 pas| chiaramente che nessuno s'era mai trovato a veder fare 200 pas| quel modo no.~A poco a poco era comparso in bottega anche 201 pas| famiglia.~Il Professore, però, era in testa e in gambe. Non 202 pas| meglio, e di Clementino che era uscito a prendere una boccata 203 pas| otto partirono. Il Proposto era alla finestra a sventolare 204 dol| condizioni della mia famiglia era grave, forse troppo grave.~ 205 dol| a casa, mio padre non c'era. Mia madre si spaventò perché, 206 dol| pioggia. Pareva stanco ed era pallido. Tossiva malamente 207 dol| Beppe l'hai veduto?» (era un suo vecchio compagno 208 dol| mi svegliò alle cinque. Era buio, freddo, vento e nevicava 209 sca| che parte rifarsi. Prima c'era Bistino, il su' figliolo 210 sca| quel ragazzo! E quando c'era lui, anche il Cappellano 211 sca| dandomi una fregatina di mani. Era tanto che mi struggevo di 212 sca| fatto bene, sa, a venire. Era tanto che lo dicevano e 213 sca| essersi fatto aspettare perché era andato su in camera a ripulirsi 214 sca| signore.» E al bambino che era ritornato dietro al servitore: « 215 sca| all'otto per la messa, s'era preso tre uccellucci e un 216 sca| una!», disse don Paolo che era sull'uscio per andarsene.~« 217 sca| nella roba del mio vestito c'era cotone. Tenni dentro una 218 sca| Perché se la Francia...». Ed era per riattaccare su Tunisi 219 sca| quella bellezza, la quale non era altro che una stanza tutta 220 sca| la scala nuova che prima era dove ora è la coppaia; eppoi 221 sca| levarono la stalla, ma che c'era umido... Eppoi su al primo 222 sca| camera della sora Olimpia che era allo specchio a provarsi 223 sca| del sor Angiolo, il quale era, nientemeno che il fratello 224 sca| Canonico Sinigaglia, che era venuto con lui quando Monsignore 225 sca| E qui, vede? Prima c'era un uscio che metteva nel 226 sca| quali il sor Cosimo, che s'era messo in prima linea a sinistra, 227 sca| la cui fisionomia non m'era punto nuova; e nemmeno pareva 228 sca| appetito divoratore dove era scritto appetito divoratrice . 229 sca| appena entrato in salotto era rimasto a bocca aperta guardandosi 230 sca| pensiero che ancora non s'era a nulla! Infatti cominciò 231 sca| bisognò prenderlo perché era col cavol fiore, una primizia! 232 sca| cucchiaiata d'erba perché era roba leggiera, e il prete 233 sca| ma non lo trovava. Su c'era il soffitto dipinto; giù 234 sca| poco da cantar vittoria. Era uno sbracalìo generale di 235 sca| vivendo tutta di spirito, s'era mantenuta inalterata, posando 236 sca| non mi spaventassi perché era cosa consueta.~«Fra un paio 237 sca| compassionevole stato di prigioniero, era una giornata incantevole. 238 sca| corse dietro a Gostino che era venuto a chiederle le chiavi 239 sca| della legnaia; il ragazzo s'era addormentato attraverso 240 sca| stanza, annunziandomi che c'era que' signori al cancello 241 sca| Cappellano mi disse che lui non era agrario , perché limoni 242 sca| molto a caccia, ma ora s'era fatto astemio , un po' perché 243 sca| perché il su' cane più bravo era rimasto alienato nella vista 244 sca| de' cocci dalla cucina dov'era Gostino a rigovernare. E 245 sca| mi disse il sor Cosimo.~Era inutile! Dirgli che avevo 246 sca| appuntamento col medico era lo stesso che tirare uno 247 sca| passo rinforzato perché s'era fatto tardi.~Nell'attraversare 248 sca| sempre a guardarmi dopo che era finito ogni cosa, mi videro 249 sca| rimettere a nuovo un cristiano. Era l'autografo del sonetto


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