Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Guido Gozzano
La danza degli gnomi e altre fiabe

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

-6-

 

 Nella Reggia si era disperati.

 Il Reuccio Piombofino aveva sfondato col suo peso la sala del Gran Consiglio e stava immerso fino alla cintola nel pavimento a mosaico. Biondo, con gli occhi azzurri, tutto vestito di velluto rosso, Piombofino era bello come un dio, ma la malìa si faceva ogni giorno più perversa.

 Ormai il peso del giovinetto era tale che tutti i buoi del Regno non bastavano a smuoverlo d'un dito.

 Medici, sortiere, chiromanti, negromanti, alchimisti erano stati chiamati inutilmente intorno all'erede incantato.

 

 

 Non altre adoro - che Piumadoro...

 Oh! Piumadoro,

 bella bambina - sarai Regina.

 

 E Piombofino affondava sempre più, come un mortaio di bronzo nella sabbia del mare.

 Un mago aveva predetto che tutto era inutile, se l'aiuto non veniva dall'incrociarsi di certe stelle benigne.

 La Regina correva ogni momento alla finestra e consultava a voce alta gli astrologhi delle torri.

 - Mastro Simone! Che vedi, che vedi all'orizzonte?

 - Nulla, Maestà... La Flotta Cristianissima che torna di Terra Santa.

 E Piombofino affondava sempre.

 - Mastro Simone, che vedi?...

 - Nulla, Maestà... Uno stormo d'aironi migratori...

 - Mastro Simone, che vedi?...

 - Nulla, Maestà... Una galea veneziana carica d'avorio.

 Il Re, la Regina, i ministri, le dame erano disperati.

 Piombofino emergeva ormai con la testa soltanto; e affondava cantando:

 

 Oh! Piumadoro,

 bella bambina - sarai Regina.

 

 S'udì, a un tratto, la voce di mastro Simone:

 - Maestà!... Una stella cometa all'orizzonte! Una stella che splende in pieno meriggio!

 Tutti accorsero alla finestra, ma prima ancora la gran vetrata di fondo s'aprì per incanto e Piumadoro apparve col suo seguito alla Corte sbigottita,

 I soffioni le avevano tessuta una veste di velo, le farfalle l'avevano colorata di gemme. Le diecimila cetonie, cambiate in diecimila paggetti vestiti di smeraldo, fecero ala alla giovinetta che entrò sorridendo, bella e maestosa come una dea.

 Piombofino, ricevuto il primo bacio di lei, si riebbe come da un sogno, e balzò in piedi libero e sfatato, tra le grida di gioia della Corte esultante.

 Furono imbandite feste mai più viste. E otto giorni dopo Piumadoro la carbonaia sposava il Reuccio delle Isole Fortunate.

 

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License