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Anton Francesco Grazzini La strega IntraText CT - Lettura del testo |
Vedi quel che fa la fortuna? infine le cose che si desiderano non escono altrui mai della fantasia. Da pochi giorni in qua che Fabrizio mi disse che la sua vecchia, quella stregaccia di monna Sabatina, gli aveva detto che mio figliuolo era vivo, e di più che tra certo tempo ci sarebbe, ancora che io sia quasi certo che egli arrogasse, la voglia nondimeno di rivederlo m'ha messo nel petto un po' di speranza, di sorte che stamattina in sul giorno io sognava ch'egli era tornato e facevami una festa la maggior del mondo. E mi pareva aver tanta allegrezza che io non poteva formare parola, e appunto quando io voglio abbracciarlo e baciarlo, egli sparisce via col sonno insieme, e mi trovai subito desto e senza figliuolo, e così mi starò sempre: perciocché, sendo oggimai vecchio, mi conviene fare vezzi a questa che mi è tornata a casa, e acconciarla bene, dandole un marito giovane, ricco e nobile, il che mi verrà fatto agevolmente, dovendo ella rimaner reda; e così potrei vedere qualche nipotino, e porgli nome Orazio; ma Orazio mio figliuolo non credo io rivedere mai più. Pure costui mi dà tanta speranza, e che la vecchia lo dice certo, e afferma che fra quattro giorni io lo vedrò, che mi conviene, ancora che io non voglia, sperare un non so che di bene.