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Anton Francesco Grazzini
La strega

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Scena quarta - Madonna Oretta padrona, Clemenza serva

 

ORETTA. Quattro giorni sono che noi semo in questa città, e non abbiamo inteso nulla di vero.

CLEMENZA. Io ho paura che noi non abbiam gettato via il tempo e i passi.

ORETTA. Pure, di Pisa e di Lucca intendemmo per veri contrassegni che si erano di quivi partiti, e venuti in Firenze.

CLEMENZA. Sì si pensavano quegli albergatori, e anche dicevano che gli erano milanesi.

ORETTA. Cotesto importa poco: essi potevano mutarsi il nome e la patria a qualche loro fine che non si può sapere. Ma questa non è quella piazza dove sta quella vecchia che ci fu detto iersera, che tiene in casa quella fanciulla forestiera?

CLEMENZA. Madonna sì, e quella è la chiesa dove dicono che seco la mena ogni mattina in su quest'otta a udir messa.

 




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