Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Antonio Labriola In memoria del manifesto dei comunisti IntraText CT - Lettura del testo |
In due punti, per noi estremi, ci è chiaro il processo umano. Nelle origini della borghesia, tanto recenti e tanto illustrate dalla scienza dell'economia; e nella antica formazione della società a classi, nel passaggio dalla barbarie superiore alla civiltà (ossia all'epoca dello stato), secondo le denominazioni del Morgan. Ciò che sta di mezzo è quello che finora trattarono cronisti e storici propriamente detti, e poi giuristi, teologi e filosofi. Pervadere ed investire tutto cotesto campo di conoscenze con la nuova concezione storica, non è cosa facile. Né conviene darsi fretta, schematizzando. Innanzi tutto conviene di fissare per quanto possibile la relativa economica di ciascuna epoca1, per ispiegarsi specificamente le classi che in quella si svilupparono; non astraendo da dati ipotetici od incerti, e non generalizzando le nostre condizioni per estenderle a quelle di ogni tempo. A ciò occorrono falangi di addottrinati. Così, ad esempio, è unilaterale ciò che nel Manifesto è detto su la primissima origine della borghesia, come nata dai servi del Medioevo, via via incorporati nelle città. Quel modo d'origine fu proprio della Germania, e di altri paesi che ne riproducono il processo. Non risponde al caso dell'Italia, della Francia meridionale e della Spagna, che furon poi i paesi nei quali cominciò appunto la prima storia della borghesia, ossia della civiltà moderna. In questa prima fase sono le premesse di tutta la società capitalistica, come Marx avvertì in una nota al primo volume del Capitale2. Questa prima fase, che raggiunse la sua forma perfetta nei Comuni italiani, è la preistoria di quella accumulazione capitalistica, che Marx studiò con tanta evidenza di particolari nella serie chiara e compiuta della evoluzione dell'Inghilterra. Ma di ciò basta.