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| Leonardo da Vinci Aforismi, novelle e profezie IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
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27 nov, 1 | sottile e fredda, dove fu abbandonata dal foco. E piccoli granicoli,
28 ind | isgombrare l'Ognisanti~Molti abbandoneranno le propie abitazioni, e
29 nov, 35| e sanza altro pensieri, abbandonò il cane, e, entrata intra
30 nov, 24| fuggire l'ira del sole, e abbassarmi, e trovare loco conveniente
31 fac, 11| posto loro innanzi. Onde, abbattendosi in detti viaggi una coppia
32 | abbi
33 ind | Parleransi e toccheransi e abbracceransi li omini, stanti dall'uno
34 pro | debbo, secondaria ché tu sai abbreviare o prolungare le vite a li
35 afo | uno eterno gridore. ~ ~ Li abbreviatori delle opere fanno ingiuria
36 ind | passeran in pezzi per le case abitate, dando a quelle un utile,
37 ind | segretissime. ~ ~Delle chiese e abitazion de' frati~Assai saranno
38 ind | abbandoneranno le propie abitazioni, e porteran con seco tutti
39 pro | prodigi di rincrescimento, abrevia il tuo parlare o tu muta
40 afo | Nessuna azione naturale si po' abreviare. ~ ~ Ogni azion naturale
41 fac, 11| caricò di tale omo.~Onde accadde che, trovandosi esso frate
42 fac, 10| cento, come tu dicesti che accaderebbe nel bene, che mi facevi
43 fac, 9 | rispuose che tale effetto accadeva, perché ella aveva sotto
44 fac, 9 | cortesia li dovessi un poco accendere quella candela. ~ ~ ~
45 fac, 22| scampo della salute sua, e, accesi due candelieri del merciaio
46 nov, 15| o faine sopra sé mai non accettassi, alzato la coda e bassato
47 fac, 5 | proponitore d'esso gioco, accettato lo 'nvito, impromutò più
48 nov, 39| 39 - La pietra focaia e l'acciarino~ ~La pietra, essendo battuta
49 afo | natura, perché sono sol d'accidental vestiti, e sanza il quale
50 ind | molti mesi, sanza altro lume accidentale o naturale. ~ ~Dell'ape~
51 afo | volte, acciò che qualche accidente non impedissi o falsassi
52 afo | e sanza il quale potrei accompagnarli in fra li armenti delle
53 afo | simile cerca avete creati! Accompagnatevi colli cercatori dell'oro. ~ ~
54 ind | tuo danno, i torrenti t'accompagneranno ...~ ~Delle formiche~Molti
55 pro | la volontà colle bestie s'accompagni.~ ~Chi non stima la vita,
56 pro | di troppa velocità, non s'accorgendo quello essere di bastevole
57 nov, 16| gran desiderio si forzavano accostarsi a quella. Infra le quali
58 fac, 9 | che monaca, e, a quella accostatosi, con dolce e sommessiva
59 nov, 15| crescendo, cominciò collo accrescimento e aprimento de' sua rami
60 afo | innocente esperienzia, quella accusando di fallacie e di bugiarde
61 afo | con somme rampogne quella accusano esser fallace. Ma lasciàno
62 nov, 32| di tenere il sole a' sua acerbi fichi, con rampogne gli
63 ind | E molti terrestri e acquatici animali monteranno fra le
64 pro | oprare è atto servile. ~ ~Acquista cosa nella tua gioventù
65 pro | i beni con somma fatica acquistati. ~ ~La natura pare qui in
66 ind | sentimento, tanto più s'acquisterà sapienzia. ~ ~De' preti
67 pro | della desiderata grazia, tu acquisterai odio e nimicizia.~E se vòi
68 fac, 23| tutti discesi dal gran padre Adam, ch'elli era suo fratello,
69 pro | si putrefà o nel freddo s'addiaccia, così lo 'ngegno sanza esercizio
70 fac, 6 | hai posto cura? E quando t'addivien questo?» Rispose l'altro: «
71 nov, 23| L'asino e il ghiaccio~ ~Addormentatosi l'asino sopra il diaccio
72 pro | per suo cibo la sapienza, adoprati in tal modo in gioventù,
73 ind | Delle pitture ne' santi adorati~Parleranno li omini alli
74 nov, 10| nel tempio, e dagli omini adorato invece di Giove, e tu ti
75 nov, 15| rami trovasti, quando l'affamato falcone crudele e rapace
76 fac, 11| testa inverso quello che l'aggravava, e disse: «Dimmi un poco,
77 | agli
78 nov, 10| rispose:» Io ne vo coll'agricola che mi taglia, e mi porterà
79 ind | che bruciano~Li alberi e albusti delle gran selve si convertiranno
80 | alcune
81 fac, 1 | pubblicamente un giovane, mostrando aldacemente non temer quello, onde il
82 pro | saddisfanno all'orecchio dello alditore li danno tedio over rincrescimento;
83 nov, 13| fessure delle pietre, e quelle allargare, e gittare i rami fori della
84 afo | perché mia intenzione è allegare prima l'esperienzia e poi
85 nov, 14| piccioli uccelli, tutta allegra appressatasi a quelli, e
86 | Allor
87 nov, 10| 10 - L'alloro, il mirto, il pero~ ~Vedendo
88 pro | distanti, che per essere alluminate dal sole, paiano vicine
89 nov, 24| neve umile~ ~Trovandosi alquanta poca neve appiccata alla
90 nov, 24| son io da essere giudicata altera e superba, avere me, piccola
91 nov, 33| aria, quando le fiamme più altiere percosser nel fondo della
92 nov, 24| la strema altezza d'una altissima montagna, e raccolto in
93 pro | Ecco alcuni che non altramente che transito di cibo, e
94 | altrettante
95 | altrimenti
96 ind | umano, vedrai cadere di gran altura sanza tuo danno, i torrenti
97 fac, 14| fangoso, tre verità. Ella nell'alzarsi colle mani i panni dirieto
98 fac, 11| a uso di San Cristofano, alzò la testa inverso quello
99 nov, 35| dopo lungo pentimento, amari pianti, a morirsi di fame. ~ ~ ~
100 afo | cose che debbono essere amate. ~ ~ I' ho tanti vocavoli
101 pro | e sanza riposo. ~ ~Alli ambiziosi, che non si contentano del
102 nov, 28| 28 - Il cedro ambizioso~ ~Avendo il cedro desiderio
103 pro | le cose vertudiose sono amiche a Dio. ~ ~La infamia sottosopra
104 nov, 15| attendea spettare qualche amichevole uccello, che li fussi a
105 fac, 12| fatto dimenticare tanta amicizia. Al quale esso rispose: «
106 ind | sentimento, n'aran grande ammirazion di se stessi. ~ ~ ~Dell'
107 pro | l'occhio del padrone. ~ ~Amor ogni cosa vince. ~ ~Questo
108 nov, 15| colle tue compagne ne' tua amori, già hai usato, io ti priego
109 ind | manifestamente per se stessi andare per diverse strade del mondo. ~ ~ ~
110 fac, 11| che la mia pari mercatante andassi altrementi attorno?» «Oimè!»,
111 fac, 2 | signore domandò quello che andava facendo. Questo disse che
112 ind | e fuga a qualunche cosa animata. E per la loro ismisurata
113 ind | madre. ~ ~Del cibo stato animato~Gran parte de' corpi animati
114 pro | ben cammina. ~ ~Si come l'animosità è pericolo di vita, così
115 ind | altro. ~ ~ ~De' navili ch'annegano~Vedrassi grandissimi corpi
116 ind | ragione saranno sommerse o annegate. O giustizia di Dio, perché
117 nov, 25| schernia il falcone che annegava. ~ ~ ~
118 nov, 23| danno, si destò, e subito annegò. ~ ~ ~
119 nov, 5 | ubbidienzia discende in basso e anniega il foco. ~ ~ ~
120 pro | ritengono le pagliucole che l'anniegano. ~ ~Chi altri offende, sé
121 ind | quelli che piangeranno i lor antichi morti, portando lumi a quelli! ~ ~
122 pro | loro non altro nel mondo apare, alcuna virtù in opera si
123 ind | accidentale o naturale. ~ ~Dell'ape~E a molti altri saran tolte
124 ind | selve di Taurus e di Sinai, Apennino e Talas scorrere per l'aria
125 nov, 15| quello soffiò forte. Allora s'aperse il vecchio e vòto gambo
126 nov, 11| frutti, e quali metteva nell'aperta bocca disfacendoli e disertandoli
127 ind | sentiranno; aran gli [occhi] aperti e non vedranno; parleranno
128 nov, 13| suo danno, e, in brieve aperto, rovinò gran parte delle
129 afo | similitudine d'esso obbietto apparente nello specchio, che l'uno
130 nov, 33| suo cibario offizio, quivi apparve, e, poste le legne nel focolare,
131 nov, 22| rami la comune strada e appiccarsi all'opposita siepe; onde
132 nov, 24| Trovandosi alquanta poca neve appiccata alla sommità d'un sasso,
133 afo | certezza è dove non si pò applicare una delle scienze matematiche,
134 nov, 33| le ordinate legne quella appresa, e posta di sopra la caldara,
135 nov, 14| piccioli uccelli, tutta allegra appressatasi a quelli, e quali essendo
136 nov, 15| li spiriti, e con quelli apre e spalanca le porte alla
137 afo | omini di gran riverenza apresso de' loro inesperti iudizi,
138 ind | animati.~O mondo, come non t'apri? e precipita nell'alte fessure
139 nov, 15| cominciò collo accrescimento e aprimento de' sua rami a occupare
140 nov, 13| tempo, la noce cominciò aprirsi, e mettere le radici infra
141 nov, 48| via dal furor de' pesci. [Ar. 42 v.]~ ~ ~
142 ind | chiederan grazie a chi arà orecchi e non ode; faran
143 ind | spenditori di quelle. ~ ~Degli archi fatti colli corni de' buoi~
144 nov, 32| essere sanza frutti, e avere ardimento di tenere il sole a' sua
145 nov, 38| dirizzato suo volo, con ardito animo passò per esso lume,
146 fac, 10| si faceva in terra, se n'arebbe di sopra per ogni un cento.
147 nov, 11| stracciati e storpiati fora dell'armata casa; e io sono con diligenza
148 afo | accompagnarli in fra li armenti delle bestie.~ ~ Molti mi
149 ind | magnitudine far diverse armonie, con grandissime fatiche
150 fac, 11| riso, pacificamente, mezzo arrossito per vergogna, la vendetta
151 ind | scorticando la madre, li arrovescieranno la sua pelle addosso.~I
152 pro | calva..~ ~Si come il ferro s'arrugginisce sanza esercizio, e l'acqua
153 fac, 18| Bona~ ~Sendo uno infermo in articulo di morte, esso sentì battere
154 afo | sperienzia, interprete in fra l'artifiziosa natura e la umana spezie,
155 nov, 9 | novelli frutti, dai pungenti artigli e becco delle importune
156 pro | necessità d'omore, el sole l'asciuga non per necessità ma per
157 nov, 9 | del foco?» Le quali parole ascoltate dall'albero pazientemente
158 nov, 17| fece legge che nessuno asiatico beessi vino. E fu lasciato
159 fac, 10| bene, e chi fa bene debbe aspettare bene e meglio, che così
160 fac, 10| cento. Allora il pittore, aspettato ch'elli uscissi fori, se
161 pro | che sono in pericolo.~ ~Aspetti danno quel che si regge
162 fac, 22| mano con gioco bono, e così aspettò la famiglia del rettore.
163 ind | Li omini batteranno aspramente chi fia causa della lor
164 nov, 15| immaginazione, con subito assalimento li corse nel pensiero la
165 nov, 17| di tanto onore, subito fu assaltato da una contraria cogitazione,
166 nov, 21| intervalli de' grani dell'uve, assaltava, come ladrone, i miseri
167 ind | quali, con maravigliosi assalti, assaliranno l'umana generazione,
168 ind | persuaderà li omini tristi alli assassinamenti e latrocini e le servitù,
169 ind | Delli omini che dorman nell'asse d'albero~Li omini dormiranno
170 nov, 18| donnola~ ~Stando il topo assediato in una piccola sua abitazione,
171 pro | Ventura, la 'nvidia vi pone lo assedio e lo combatte, e dond'ella
172 pro | intelligenzia e volontà, e si assomiglia a're delle ave .~ ~Chi non
173 nov, 15| imperò che quella è più atta a legare altri che essere
174 pro | giudicare, consigliare sono atti umani. ~ ~Un vaso rotto
175 ind | ne piglieranno. ~ ~Dell'attigner l'acqua colle due secchie
176 pro | opra signorile, l'oprare è atto servile. ~ ~Acquista cosa
177 nov, 38| con vari circuli quello attorniando, forte si maravigliò di
178 fac, 11| mercatante andassi altrementi attorno?» «Oimè!», disse il frate, «
179 fac, 17| gran cramore e ammirazione, attrasse a sé molti circunstanti,
180 | attraverso
181 pro | che transito di cibo, e aumentatori di sterco e riempitori di
182 ind | infiniti tradimenti, questo aumenterà e persuaderà li omini tristi
183 nov, 24| Detta per quelli che s'aumiliano: son esaltati. ~ ~ ~
184 afo | speculatori, non vi fidate delli autori che hanno sol co' l'imaginazione
185 afo | Chi disputa allegando l'autorità, non adopra lo 'ngegno,
186 pro | è quel discepolo che non avanza il suo maestro. ~ ~Tanto
187 ind | invecchiano più si fanno avari~ché, avendoci a star poco,
188 fac, 11| per povertà e l'altro per avarizia -, fu necessario, per l'
189 ind | di se stessi. ~ ~ ~Dell'avaro~Molti fien quelli che con
190 ind | più si fanno avari~ché, avendoci a star poco, doverebbon
191 | avete
192 ind | bisogno delle cose, con più avidità cercarle e riservare. ~ ~ ~
193 nov, 17| che mi rallegro io? Non m'avvedo esser vicino alla mia morte
194 nov, 16| bicchieri e veduto a sé avvicinarsi una candela 'n un bello
195 pro | e più la fuggi, più te l'avvicini; e questo è la miseria ,
196 afo | po' abreviare. ~ ~ Ogni azion naturale è generata dalla
197 nov, 14| uccelletto, lo cominciò a baciare; e per lo isvecerato amore,
198 nov, 14| isvecerato amore, tanto lo baciò e rivolse e strinse ch'ella
199 nov, 12| rasciugò le lagrime dai bagnati occhi, e levato il viso
200 nov, 25| sotto acqua seguitare, e, bagnatosi le penne, rimase in essa
201 ind | alte fessure de' tua gran balatri e spelonche, e non mostrare
202 ind | omini.~Cioè la piva che fa ballare. ~ ~De noci battuti~Quelli
203 ind | bestemmie dal lor silenzio.~Le balle da giucare. ~ ~Molte volte
204 nov, 36| conducessi a radere le insaponate barbe de' rustichi villani e fare
205 nov, 36| meglio era esercitare col barbiere il mi' perduto taglio di
206 ind | copre l'Italia. ~ ~ ~De' barbieri~Tutti li omini si fuggiranno
207 nov, 24| essere veduta pò, stia più bassa di me? Certo la mia poca
208 nov, 15| accettassi, alzato la coda e bassato la testa e gittatasi del
209 fac, 23| lui, e che tal soldo era bastante a tal divisione di roba.
210 fac, 21| ma che lui nell'una era bastardo, perch'egli aveva più costumi
211 pro | accorgendo quello essere di bastevole transito; ma bona memoria,
212 ind | paese vostro. ~ ~Delli asini bastonati~O natura instaccurata, perché
213 ind | qualunche animal veloce. ~ ~ ~Il bastone ch'è morto~Il movimento
214 nov, 11| dalle mani, e non come te da bastoni e da sassi». ~ ~ ~
215 nov, 15| suo peso all'ali, e quelle battendo sopra la fuggitiva aria,
216 fac, 18| de' sua servi chi era che batteva l'uscio, esso servo rispose
217 ind | gridando, si daran martiri, con battimenti di membra a sé medesimi. ~ ~
218 ind | martorizzato da molte e diverse battiture. ~ ~De' libri che 'nsegnan
219 nov, 39| acciarino~ ~La pietra, essendo battuta dall'acciarolo del foco,
220 pro | bene tu no la 'ntendi. ~ ~Beata è quella possessione, che
221 nov, 17| legge che nessuno asiatico beessi vino. E fu lasciato poi
222 fac, 13| prese un grosso, e così lo beffò. ~ ~
223 nov, 15| pervenne a una zucca, e con bel saluto e alquante bone parole,
224 fac, 5 | sapere fare molti vari e belli giochi, un altro de' circustanti
225 ind | esse sien ricche, nobili e bellissime. Certo e' par qui che la
226 | benché
227 nov, 11| non contentandosi di tanto beneficarmi, ch'ell'ha fatto loro la
228 ind | remunerazione de' fatti benefizi, esser pagati di grandissimi
229 ind | figli d'alcuni pietosa e benigna madre, ad altri crudelissima
230 pro | a omini di cui tu cerchi benivolenzia, quando tu vedi tali prodigi
231 ind | omini con gran gridori e bestemmie dal lor silenzio.~Le balle
232 fac, 21| egli aveva più costumi di bestia che d'omo, e nella legge
233 nov, 1 | cade del cielo; onde poi fu beuta dalla secca terra, dove,
234 nov, 17| Allora Giove fece che il beuto vino da Maumetto elevò l'
235 nov, 3 | imbriaco. Esso vino col bevitore si vendica. ~ ~ ~
236 nov, 4 | per la sua nerezza dalla bianchezza della carta, la quale da
237 afo | sanza fondamenti. ~ ~ Chi biasima la somma certezza delle
238 fac, 12| non sarai tanto da essere biasimato, come se noi usassimo insieme». ~ ~ ~
239 nov, 16| durato nella fornace de' bicchieri e veduto a sé avvicinarsi
240 pro | facci. ~ ~Chi piglia la biscia per la coda, quella poi
241 ind | di mura, verrà tempo che bisognerà che padri e parenti d'esse
242 nov, 15| potessi, che non avessi bisogni dell'aiuto de' sua legami;
243 nov, 15| col salice, e massimo che bissie o faine sopra sé mai non
244 ind | d'acqua moriranno nelle bollenti acque. ~ ~ ~L'ulive che
245 nov, 5 | e così vo' per forza di bollore cacciare l'acqua del laveggio;
246 pro | Cogli la gremigna perché le bon'erbe crescino.~ ~Tal fia
247 nov, 36| 36 - Il rasoio vanitoso e borioso~ ~Uscendo un giorno il rasoio
248 nov, 37| terminava un dilettevole boschetto sopra una sassosa strada,
249 nov, 13| della cornacchia, ch'ella si botò, che, scampando da essa,
250 ind | quelli che per causa delle bovine corna moriranno di dolente
251 ind | spezie leonina colle ungliate branche aprire la terra, e nelle
252 | breve
253 afo | partorisce li effetti per i più brievi modi che far si possa.~ ~
254 afo | imaginativa, è e timone e briglia de' sensi, in però che la
255 ind | revoluzione. ~ ~ ~De' legnami che bruciano~Li alberi e albusti delle
256 nov, 38| d'esso lume, cadde subito bruciato nell'olio che esso lume
257 nov, 12| parpaglione misero, caduto tutto brusato a piè del candellieri, dopo
258 nov, 9 | vederò te prigione, che tu me brusiata.~ ~ ~
259 nov, 40| credendo trovar requie nella buca della chiave, trova la morte. ~ ~ ~
260 ind | Molti si faran casa delle budelle e abiteranno nelle loro
261 ind | delle scarpe che son di bue~E si vedrà in gran parte
262 afo | accusando di fallacie e di bugiarde dimonstrazioni. ~ ~ Chi
263 pro | in paleso. ~ ~Non esser bugiardo del preterito.~ ~Chi teme
264 ind | archi fatti colli corni de' buoi~Molti fien quelli che per
265 pro | resultava per quella, del vento buono effetto. ~ ~E questo omo
266 nov, 18| e uscito fori dalla sua busa a possedere la già persa
267 nov, 13| vita sua 'n un picciolo buso. Alle quali parole, il muro,
268 afo | in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove
269 afo | Nissuna cosa è che più c'inganni che 'l nostro giudizio. ~ ~ ~
270 ind | perché quanto l'uno si caccerà inanti, tanto l'altro si
271 nov, 33| legne, comincia a elevarsi, cacciando l'aria delli intervalli
272 fac, 23| divisa, e che lo pregava che cacciassi da lui tale povertà, perché
273 nov, 33| dilettevoli finestre fatto avea; e cacciato fori di lucenti e rutilanti
274 ind | de' pidocchi~E saran molti cacciatori d'animali che quanto più
275 fac, 22| dirieto». E così detto, li cacciò la mano alla scarsella per
276 ind | Delle bestie che fanno il cacio~Il latte fia tolto ai piccoli
277 nov, 1 | uniscano e fannosi pesanti, ove cadendo la superbia si converte
278 nov, 13| terra, ricoperta dalle sue cadenti foglie, che non la volessi
279 nov, 13| ricettarla nel loco ov'era caduta. E infra poco tempo, la
280 nov, 11| de' tua frutti, e quelli caduti, peste co' piedi e co' sassi,
281 ind | acque. ~ ~ ~L'ulive che caggian de li ulivi e dannoci l'
282 ind | partigiano morrà con istento e calamità. Questo commetterà infiniti
283 nov, 21| comodo al suo inganno. E calatosi giù per lo suo sottile filo,
284 ind | e del foco misto col suo caldo con ciascuno~Vedrassi tutti
285 nov, 23| un profondo lago, il suo calore dissolvé esso diaccio, e
286 pro | dinanti dico, perché direto è calva..~ ~Si come il ferro s'arrugginisce
287 fac, 13| mostrò il cuno d'una capra 'n cambio del suo a un prete, e prese
288 pro | raccoglie. ~ ~Raro cade chi ben cammina. ~ ~Si come l'animosità
289 fac, 4 | viandanti nella notte~ ~Due camminando di notte per dubbiosa via,
290 ind | in gran parte del paese camminare sopra le pelli delli grand'
291 fac, 19| però, avendo a fare sì poco cammino, ancora no mi vo' levare». ~ ~ ~
292 ind | alberi, nati nelle selve e campagne.~ ~Del sognare~Alli omini
293 nov, 13| magno e ricco di sì belle campane e di tanto onorevole sono,
294 ind | tutti e sentimenti. ~ ~Delle campanelle de' muli che stan presso
295 pro | organo, che guastandosi una cana no' resultava per quella,
296 nov, 16| n un bello e lustrante candeliere, con gran desiderio si forzavano
297 fac, 22| salute sua, e, accesi due candelieri del merciaio e cavato fori
298 nov, 12| tutto brusato a piè del candellieri, dopo molto pianto e pentimento,
299 ind | pettine, fatto della disunita canna, unisce le file nella tela ~ ~
300 nov, 33| circundatrice e con dolce mormorio cantando creavan suave sonito.~Vedutosi
301 nov, 32| quali figlioli poi maturati, capitandovi una squadra di soldati,
302 fac, 10| acqua benedetta per le case, capitò nella stanza d'un pittore,
303 nov, 15| sgazza fatto e fermi alquanti capitoli di novo col salice, e massimo
304 fac, 13| putta mostrò il cuno d'una capra 'n cambio del suo a un prete,
305 ind | Delle pecore, vacche, capre e simili~A innumerabili
306 nov, 33| foco, che in un piccolo carbone infra la tiepida cenere
307 nov, 33| omore, che in esso restava, carestiosa e poveramente sé medesimo
308 ind | sanza alcun prezzo, sarà carico di bastonate in modo che
309 fac, 22| e cavato fori un paio di carte da giucare, parte ne gittò
310 nov, 38| ammirazione considerava esso caso donde intervenuto fussi,
311 fac, 22| avea assai danari 'n una cassa in sua bottega, fece pensiero
312 ind | l'abbandona. ~ ~ ~Delle casse che riservano molti tesori~
313 ind | noci e ulive e ghiande e castagni e simili~Molti figlioli
314 ind | tutte le città e terre e castelle, ville e case si vedrà per
315 ind | Delli animali che si castrano~A gran parte della spezie
316 ind | quelli che so' finiti di cattiva e violente morte. ~ ~Delle
317 afo | il quale nella lor bocca causava le parole, che del vento
318 afo | medesimi mezzi. Date le cause la natura partorisce li
319 pro | quella poi lo morde. ~ ~Chi cava la fossa, questa gli ruina
320 nov, 37| carri, dai piè de' ferrati cavalli e de' viandanti, a essere
321 ind | punture. ~ ~ ~De soldati a cavallo~Molti saran veduti portare
322 fac, 22| candelieri del merciaio e cavato fori un paio di carte da
323 nov, 13| gittare i rami fori della sua caverna; e quegli in brieve levati
324 pro | intendere se la femmina è cedibile alla dimandata lussuria,
325 pro | La verità al fine non si cela; non val simulazione. Simulazion
326 nov, 17| elevò l'anima sua inverso il celabro e quello in modo contaminò,
327 pro | si salva.~ ~Da Cornelio Celso. Il sommo bene è la sapienza,
328 ind | lino che fa la carta de' cenci~Sarà riverito e onorato
329 afo | sol di quelli che, non coi cenni della natura, ma co' gli
330 ind | transcorrere ora inverso il centro del mondo, ora inverso il
331 nov, 15| al salice, fu con lieta cera ricevuta; e raspato alquanto
332 afo | quanti vani disegni in simile cerca avete creati! Accompagnatevi
333 ind | serberangli a lor nemici [a] cercar la lor morte e distruzione. [
334 ind | delle cose più belle, a cercare, possedere e operare le
335 ind | delle cose, con più avidità cercarle e riservare. ~ ~ ~Della
336 afo | creati! Accompagnatevi colli cercatori dell'oro. ~ ~ Medicina è
337 pro | dinanti a omini di cui tu cerchi benivolenzia, quando tu
338 nov, 15| al salice, col becco, in cerchio a esso, essi grani piantò.
339 nov, 24| l'altra neve, quando più cercò loco basso, più crebbe sua
340 | certi
341 ind | farnetico, d'insania di cervello)~Staran molti occupati in
342 pro | sterco e riempitori di destri chiamarsi debono, perché per loro
343 fac, 18| rispose essere una che si chiamava Madonna Bona. Allora l'infermo,
344 nov, 40| requie nella buca della chiave, trova la morte. ~ ~ ~
345 nov, 15| quando l'alie tue a te riposo chiedeano; e per quelli piaceri che,
346 nov, 17| Gridò inverso al cielo, chiedendo vendetta di tanto danno,
347 ind | e non fie lor risposto; chiederan grazie a chi arà orecchi
348 ind | e segretissime. ~ ~Delle chiese e abitazion de' frati~Assai
349 ind | parlare. ~ ~De' nicchi e chiocciole, che son rebuttati dal mare,
350 nov, 10| farai ombra colle tue folte chiome». Allora il pero rispose:»
351 nov, 33| con quello l'ordinario suo cibario offizio, quivi apparve,
352 ind | nelli lochi tenebrosi, ciberan sé e sua famiglia per molti
353 ind | animali, e di quelli si ciberanno con gran gridore: empiranno
354 ind | tolte le munizioni e lor cibi, e crudelmente da gente
355 pro | sbavigliamenti o storcimenti di ciglia o altre varie azione, sia
356 nov, 28| declinare la elevata e diritta cima. ~ ~ ~
357 pro | quel che persevera. ~ ~Al cimento si conosce il vero oro. ~ ~
358 nov, 38| si dirizzò, e, con vari circuli quello attorniando, forte
359 nov, 8 | de' pruni secchi che lo circundano: l'un lo mantiene diritto,
360 nov, 33| scherzavano coll'aria d'esse circundatrice e con dolce mormorio cantando
361 nov, 33| scintillanti sfavillamenti tutto il circunstante focolare, già le fiamme
362 ind | propie case, empiendo le circustante parti piene di fetulente
363 fac, 5 | belli giochi, un altro de' circustanti disse:» Io so fare uno gioco
364 ind | io veggo in voi i vostri cittadini, così femmine come maschi,
365 ind | notrimento e luce. ~ ~Delle civette e gufi con che s'uccella
366 nov, 9 | quali lo difendevano dai cocenti razzi del sole, e che coll'
367 fac, 17| e qui metto el cazzo e coglioni e tutto il resto per sì
368 ind | Della notte, che non si cognosce alcun colore~Verrà a tanto
369 fac, 22| Sapiendo un ladro che 'n suo cognoscente merciaio avea assai danari '
370 ind | Verrà a tanto che non si cognoscerà differenzia in fra i colori,
371 afo | posato, lì si riposa. La cosa cognosciuta col nostro intelletto. ~ ~
372 nov, 15| con quale di quelle esso collegare si potessi, che non avessi
373 nov, 15| perché la bona e forte collegazione tal pensieri negava, vedendo
374 nov, 37| nella a sé sottoposta strada collocate erano. Le venne desiderio
375 nov, 24| d'un sasso, il quale era collocato sopra la strema altezza
376 nov, 21| giorni, il vendemmiatore còlta essa uva e messa coll'altre,
377 ind | omo. ~ ~Delle maniche de coltegli fatte di corna di castrone~
378 nov, 9 | merlo preso dalla ragna e colti de' rami per fare gabbia
379 nov, 39| dare affanno, che tu m'hai colto in iscambio. Io non dispiacei
380 | colui
381 pro | Chi non punisce il male, comanda che si facci. ~ ~Chi piglia
382 nov, 39| medesimi si dispongano potere comandare, e dare con pazienza opera
383 pro | vi pone lo assedio e lo combatte, e dond'ella si parte vi
384 ind | la terra, i quali sempre combatteranno infra loro e con danni gravissimi
385 fac, 23| riferita tale imbasciata, ebbe comessione di dare l'entrata a tale
386 afo | e ancora che la natura cominci dalla ragione e termini
387 afo | seguitare in contrario, cioè cominciando, come di sopra dissi, dalla
388 nov, 24| E gittatasi in basso, e cominciata a discendere, rotando dall'
389 fac, 11| dopo tale desinare, questi commensari si partirono tutti e tre
390 ind | istento e calamità. Questo commetterà infiniti tradimenti, questo
391 nov, 12| vagabondo parpaglione di potere comodamente volare per l'aria, vinto
392 nov, 21| aver trovato loco molto comodo al suo inganno. E calatosi
393 fac, 4 | col culo; e disse l'altro compagno: « Or veggo io ch'i son
394 pro | altra cosa è da a questa comparare. ~ ~La stoltizia è scudo
395 afo | la natura e gli uomini, a comparazione de' recitatori e trombetti
396 nov, 13| parole, il muro, mosso a compassione, fu contento ricettarla
397 nov, 4 | parole, ch'esso sopra lei compone, essere cagione della conservazione
398 afo | essendo insieme unite, compongano il tutto di quelle cose
399 afo | rimanente delle scienzie composte dalla somma de' filosofi. ~ ~
400 pro | corpo. Imperoché essendo noi composti di due cose, cioè d'anima
401 nov, 22| passare co' sua rami la comune strada e appiccarsi all'
402 afo | abbiano verità, questo non si concede, ma si niega, per molte
403 afo | possa bene espriemere il concetto della mente mia. ~ ~ Non
404 afo | intelletto, lascibili e concupiscibili. Le due prime son ragionevoli
405 nov, 17| esse non fussino in vino condotte. Allora Giove fece che il
406 nov, 15| le dimandate semenze. E condottele al salice, fu con lieta
407 nov, 42| il ratto che al mare la conduca. Il ratto, fatto disegno
408 afo | per sé medesima la natura conduce. Ma rallegrati di conoscere
409 nov, 36| sarebbe quella la qual mi conducessi a radere le insaponate barbe
410 nov, 15| sottili rami fare ovver condurre alla desiderata grandezza
411 nov, 16| divorando, quasi al fine condusse; e volendo riparare al prolungamento
412 afo | le loro ragioni non son confermate dalla isperienzia.~ ~...
413 fac, 8 | rispose: «Tu che vi se' nato, confermi ciò esser vero, per la stranezza
414 fac, 15| mordere colle parole, gli confermò essere vero, che per questo
415 pro | e intender nol pò se non confessa, e confessando fotte. ~ ~
416 pro | nol pò se non confessa, e confessando fotte. ~ ~Salvatico è quel
417 ind | grembiuli. ~ ~De' frati [che] confessano~Le sventurate donne di propia
418 afo | diviso in diversi studi si confonde e indebolisce. ~ ~ A ciascuno
419 nov, 1 | montare sopra l'aria, e confortata dal foco elemento, elevatosi
420 afo | matematiche si pasce di confusione, e mai porrà silenzio alle
421 nov, 15| indarno pianse sé medesimo, e conobbe chi era nato per non aver
422 ind | sempre li ha spaventati, non conoscendo la sua malignità. ~ ~Delli
423 fac, 6 | colore~ ~Uno disse a un suo conoscente: «Tu hai tutti li occhi
424 nov, 11| e ferme le risa, disse:» Conosci l'omo essere di tale ingegno,
425 fac, 11| nell'acqua. La qual cosa, conosciuta dal mercatante facetamente
426 nov, 38| con loro vergogna e danno conosciuti sono. ~ ~ ~ ~
427 nov, 38| desiderio, e con mio danno ho conosciuto la tua consumatrice e dannosa
428 fac, 3 | mordere, rispuose:» Io ti conosco sapere sì poche cose in
429 nov, 4 | compone, essere cagione della conservazione di quella.~ ~ ~
430 afo | loro inesperti iudizi, non considerando le mie cose essere nate
431 nov, 38| quello, con ammirazione considerava esso caso donde intervenuto
432 pro | Discernere, giudicare, consigliare sono atti umani. ~ ~Un vaso
433 afo | mortali adopra da necessità constretta, non altrimenti oprar si
434 nov, 47| nel suo letto, che fu po' constretto a mutar sito.~ ~ ~
435 nov, 2 | candela, quella consumando se consuma. ~ ~ ~
436 nov, 2 | sopra la candela, quella consumando se consuma. ~ ~ ~
437 pro | distruggi tutte le cose, e consumate tutte le cose dai duri denti
438 nov, 3 | vendetta del vino~ ~Il vino consumato dallo imbriaco. Esso vino
439 nov, 38| danno ho conosciuto la tua consumatrice e dannosa natura». Alla
440 nov, 38| lume, l'elettrone quale gli consumò li stremi delle alie e gambe
441 nov, 12| imperò che 'n detto lume si consumorono le sottile ali, e 'l parpaglione
442 nov, 43| 43 - Il contadino e la vite~ ~Vedendo il villano
443 nov, 17| celabro e quello in modo contaminò, che lo fece matto, e partorì
444 pro | medesimo. ~ ~Più facilmente si contasta al principio che alla fine.~ ~
445 afo | sta for di quelli quando contempla. ~ ~ Il moto è causa d'ogni
446 nov, 37| che nella vita soletaria e contemplativa vogliano venir a abitare
447 nov, 5 | fuoco e l'acqua~ ~Il foco contende l'acqua posta nel laveggio,
448 nov, 12| fiamma della candela~ ~Non si contentando il vano e vagabondo parpaglione
449 nov, 11| e foderata pelle, e non contentandosi di tanto beneficarmi, ch'
450 pro | Alli ambiziosi, che non si contentano del benefizio della vita,
451 afo | Demetrio disse non faceva conto più del vento, il quale
452 afo | mai porrà silenzio alle contradizioni delle sofistiche scienzie,
453 nov, 17| subito fu assaltato da una contraria cogitazione, dicendo a sé
454 pro | tutte le sue operazioni sono contrarie a Dio e inverso l'ìnferi
455 fac, 15| essere vero, che per questo contrassegno lui si ricordava che questo
456 ind | manco n'aranno; e così, de converso, più n'aran quanto men ne
457 nov, 1 | ove cadendo la superbia si converte in fuga, e cade del cielo;
458 nov, 16| pentimento in fastidioso fumo si convertì, lasciando tutte le sorelle
459 nov, 37| alcuno pezzo, quando stava coperta dal fango o sterco di qualche
460 pro | volte tali ulditori essere copiosi di sbavigli. Adunque tu
461 fac, 11| abbattendosi in detti viaggi una coppia d'essi frati a un'osteria
462 ind | tigneranno il cielo che copre l'Italia. ~ ~ ~De' barbieri~
463 ind | li difendessimo.~Cioè le corazze di ferro ~ ~De' laccioli
464 ind | colle due secchie a una sola corda~E rimarranno occupati molti
465 pro | quel che si salva.~ ~Da Cornelio Celso. Il sommo bene è la
466 ind | Degli archi fatti colli corni de' buoi~Molti fien quelli
467 ind | tabernacoli, dove sta il Corpus Domini, si vederanno manifestamente
468 fac, 22| dentro, perché io non ti corra dirieto». E così detto,
469 nov, 38| del parpaglione, a quelli corrano, sanza considerare la natura
470 ind | r.a.]~ ~ ~Dell'acqua che corre torbida e mista con terra,
471 pro | Dimanda consiglio a chi ben si corregge. ~ ~Giustizia vol potenzia,
472 fac, 4 | rispose;» Tu mi porgi la correggia perch'io non caggia, né
473 pro | potenzia. ~ ~L'anima mai si può corrompere nella curuzzion del corpo,
474 nov, 17| ricettacoli coll'altra fetida e corrotta materia uscita dalle umane
475 pro | dell'altrui morte, guaina di corruzione. ~ ~O dormiente. O che cosa
476 ind | e i fiumi fermare i loro corsi.~ ~L'acqua del mare si leverà
477 fac, 9 | voce pregò quella che 'n cortesia li dovessi un poco accendere
478 afo | Muovesi l'amante per la cos'amata come il senso alla
479 fac, 23| fratello. Il quale giunto al cospetto del signore, li mostrò come,
480 ind | e tengano memoria delle cosse e fatti delli omini. ~ ~
481 pro | cosa nascesi gran ruina. ~ ~Costanzia: non chi comincia, ma quel
482 fac, 11| quali parole i frati furono costretti, per la loro regola, sanza
483 fac, 17| cominciato a fare gran cramore e ammirazione, attrasse
484 ind | Questo non istimerà alcuna creata cosa, anzi colla sua potenzia
485 ind | guastatrice di tutte le cose create. ~ ~Della crudeltà dell'
486 nov, 33| dolce mormorio cantando creavan suave sonito.~Vedutosi già
487 nov, 24| più cercò loco basso, più crebbe sua quantità, in modo che,
488 nov, 40| 40 - Il ragno~ ~Il ragno credendo trovar requie nella buca
489 afo | delle bestie.~ ~ Molti mi crederanno ragionevol mente poter riprendere
490 nov, 33| superbia, facendo quasi a sé credere tirare tutto el superiore
491 pro | tua mente. ~ ~Quando io crederò imparare a vivere, e io
492 fac, 11| rispose questo,» come credete voi che la mia pari mercatante
493 pro | se usa lialtà non gli è creduta. ~ ~Non si po' aver ragione
494 nov, 15| Le quali in brieve tempo crescendo, cominciò collo accrescimento
495 ind | si vedrà manifestamente crescere, e, rendendo loro la levata
496 pro | similmente alle grandi ingiurie cresci la pazienza, esse ingiurie
497 pro | gremigna perché le bon'erbe crescino.~ ~Tal fia il getto qual
498 nov, 33| col galdio le fiamme già cresciute scherzavano coll'aria d'
499 ind | cose filosofiche.~ ~De' cristiani~Molti, che tengono la fede
500 ind | nuovo venduto e crocifisso Cristo e martirizzare i sua santi. ~ ~ ~
501 fac, 11| fermatosi, a uso di San Cristofano, alzò la testa inverso quello