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| Leonardo da Vinci Aforismi, novelle e profezie IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Parte, Paragrafo grigio = Testo di commento
1002 afo | Orazio. ~ ~ Quelli che s'innamoran di pratica sanza scienzia
1003 nov, 37| loco donde partita s'era, innel loco della soletaria e tranquilla
1004 nov, 9 | sai, villano, che tu sarai innella prossima invernata notrimento
1005 nov, 17| abitazione della tazza, e entrare innelle brutte e fetide caverne
1006 afo | lamentano li omini della innocente esperienzia, quella accusando
1007 ind | moveranno, e porteran con seco innumerabile generazione di morti, togliendo
1008 ind | vacche, capre e simili~A innumerabili saran tolti e loro piccoli
1009 ind | razionali, seconda delli inrazionali, terza delle piante, quarta
1010 nov, 36| pentimento indarno pianse lo inreparabile danno, con seco dicendo:»
1011 ind | frenesia o farnetico, d'insania di cervello)~Staran molti
1012 nov, 36| mi conducessi a radere le insaponate barbe de' rustichi villani
1013 nov, 15| maestra de' linguaggi, insegnare non bisogna. E se questo
1014 pro | diletta, ecc. ~ ~Per lo spino, insiditoli sopra boni frutti, significa
1015 ind | asini bastonati~O natura instaccurata, perché ti se' fatta parziale,
1016 afo | transcorrere, co' vostri vani e instolti desideri, a impromettervi
1017 nov, 19| cedro superbo~ ~Il cedro, insuperbito della sua bellezza, dubita
1018 afo | certezza nasce dalla cognizione integrale di tutte quelle parti, le
1019 ind | viaggi a tutti quelli che integralmente han perso la virtù visiva. ~ ~
1020 pro | Giustizia vol potenzia, intelligenzia e volontà, e si assomiglia
1021 pro | alla dimandata lussuria, e intendendo di sì e come ell'ha desiderio
1022 pro | opera il suo desiderio, e intender nol pò se non confessa,
1023 ind | legati da gente che non intenderanno i vostri linguaggi, e sol
1024 ind | v'intenderà, né voi loro intenderete. ~ ~Delle gatte che mangiano
1025 pro | quel dove tu lo vedi stare intento, sanza sbavigliamenti o
1026 afo | corporal ricchezze, diletto, e interamente privati di quello della
1027 afo | memoria. ~ ~ La sperienzia, interprete in fra l'artifiziosa natura
1028 afo | imaginazione voluto farsi interpreti fra la natura e l'omo, ma
1029 nov, 19| il vento poi, non essendo interrotto, lo gittò per terra diradicato.~ ~ ~
1030 nov, 38| cosa male o danno alcuno intervenire potessi. E restaurato alquanto
1031 fac, 6 | colore». Quello li rispose intervenirli spesso. «Ma tu non ci hai
1032 nov, 24| furono disfatte; e questo intervenne per essersi poste più in
1033 nov, 38| considerava esso caso donde intervenuto fussi, non li potendo entrare
1034 ind | piove, che fan ch'e fiumi intorbidati portan vie le terre~Verrà
1035 nov, 35| abbandonò il cane, e, entrata intra la folta lana, cominciò
1036 nov, 37| sterco di qualche animale, e invano riguardava il loco donde
1037 ind | Delli omini che quanto più invecchiano più si fanno avari~ché,
1038 nov, 46| albero vecchio~ ~La vite, invecchiata sopra l'albero vecchio,
1039 | invece
1040 afo | altrementi stimati li omini inventori e 'nterpreti tra la natura
1041 afo | La necessità è tema e inventrice della natura, e freno e
1042 nov, 9 | tu sarai innella prossima invernata notrimento e cibo del foco?»
1043 afo | sperienzia, e con quella investigare la ragione. ~ ~ Nissuna
1044 afo | ragione. ~ ~ Nissuna umana investigazione si pò dimandare vera scienzia
1045 nov, 29| invidioso~ ~Il persico, avendo invidia alla gran quantità de' frutti
1046 pro | consumatore delle cose, e, o invidiosa antichità, tu distruggi
1047 nov, 29| 29 - Il pesco invidioso~ ~Il persico, avendo invidia
1048 ind | e danno il Paradiso~Le invisibile monete faran trionfare molti
1049 nov, 24| richiedea. Io voglio fuggire l'ira del sole, e abbassarmi,
1050 nov, 33| legne, infra quelle con ischerzevole e giocoso transito, se stessi
1051 pro | timore, ispesso lasciano con iscorno e sbeffato il loro possessore,
1052 nov, 9 | che coll'acute unghie non iscorticasse [e] desvestissi della sua
1053 ind | nasconderanno sotto le scorze delle iscorticate erbe, e quivi, gridando,
1054 ind | linguaggi, e sol vi potrete isfogare li vostri dolori e perduta
1055 ind | siti del mondo! ~ ~Dello isgombrare l'Ognisanti~Molti abbandoneranno
1056 ind | cosa animata. E per la loro ismisurata superbia questi si vorranno
1057 nov, 36| e la sua superficie non ispecchiare più lo splendente sole,
1058 nov, 36| postosi al sole, vide lo sole ispecchiarsi nel suo corpo: della qual
1059 fac, 22| mano alla scarsella per ispiccarliela dal lato. Allora il cavalieri,
1060 nov, 11| i sua rami, e di quelli ispiccava i maturi frutti, e quali
1061 nov, 16| lasciando tutte le sorelle in isplendevole e lunga vita e bellezza.~ ~ ~
1062 ind | quei che fieno con tormento ispogliati e al fine lasciati ignudi
1063 pro | che sempre stenta per non istentare, e la vita se li fugge sotto
1064 ind | suo partigiano morrà con istento e calamità. Questo commetterà
1065 ind | prestezza grande. Questo non istimerà alcuna creata cosa, anzi
1066 nov, 15| rami inver la terra, con istrane torture e disagio di quelli.
1067 fac, 6 | tutti li occhi trasmutati in istrano colore». Quello li rispose
1068 ind | femmine come maschi, essere istrettamente dei forti legami colle braccia
1069 pro | Mal fai se laldi, e pegio istu riprendi la cosa, quando
1070 nov, 14| cominciò a baciare; e per lo isvecerato amore, tanto lo baciò e
1071 ind | tigneranno il cielo che copre l'Italia. ~ ~ ~De' barbieri~Tutti
1072 nov, 38| mi sa usare». E immediate ito al fondo finì la sua vita.~
1073 afo | apresso de' loro inesperti iudizi, non considerando le mie
1074 nov, 15| fuggitiva aria, ora qua, ora in là curiosamente col timon della
1075 nov, 21| pigiato. E così l'uva fu laccio e 'nganno dello ingannatore
1076 ind | corazze di ferro ~ ~De' laccioli e trappole~Molti morti si
1077 ind | e gittati in terra e poi lacerati~ ~De fanciulli che stanno
1078 nov, 32| torre i sua fichi, tutto lacerato e diramato e rotto. Il quale
1079 nov, 9 | pazientemente non sanza lacrime, infra poco tempo il merlo
1080 nov, 21| dell'uve, assaltava, come ladrone, i miseri animali, che da
1081 nov, 23| il diaccio d'un profondo lago, il suo calore dissolvé
1082 nov, 12| pentimento, si rasciugò le lagrime dai bagnati occhi, e levato
1083 ind | perduta libertà mediante i lagrimosi pianti e li sospiri e lamentazione
1084 pro | l'amico tuo in segreto e laldalo in paleso. ~ ~Non esser
1085 afo | speculatore delle cose, non ti laldare di conoscere le cose che
1086 nov, 31| fare essi frutti, essere laldato da li omini, fu da quelli
1087 pro | si guasta. ~ ~Mal fai se laldi, e pegio istu riprendi la
1088 afo | esser fallace.~ A torto si lamentano li omini della innocente
1089 nov, 30| sua frutti, ogni omo lo lapidava. ~ ~ ~
1090 fac, 11| trovati un fiume di bona larghezza e profondità, essendo tutti
1091 ind | frati~Assai saranno che lasceranno li esercizi e le fatiche
1092 pro | tieni con timore, ispesso lasciano con iscorno e sbeffato il
1093 afo | accusano esser fallace. Ma lasciàno stare essa sperienza, e
1094 nov, 17| vicino alla mia morte e lasciare l'aurea abitazione della
1095 nov, 20| mi fai tanto piacere di lasciarmi fruire il mio desiderio
1096 nov, 37| venne desiderio di la giù lasciarsi cadere, dicendo con seco:»
1097 fac, 18| poi disse ai servi che lasciassino venire presto questa, acciò
1098 ind | tormento ispogliati e al fine lasciati ignudi e sanza moto: e questo
1099 fac, 15| stato al mondo, e uno non li lasciava finire il suo ragionamento,
1100 afo | potenzie: memoria e intelletto, lascibili e concupiscibili. Le due
1101 nov, 38| veduti dinanzi a sé questi lascivi e mondani piaceri, a similitudine
1102 nov, 37| compagnia abitare». E giù lassatosi cadere infra le desiderate
1103 ind | gran parte delle femmine latine fia tolto e tagliate lor
1104 fac, 22| scarsella per ispiccarliela dal lato. Allora il cavalieri, parendoli
1105 ind | tristi alli assassinamenti e latrocini e le servitù, questo terrà
1106 ind | bestie che fanno il cacio~Il latte fia tolto ai piccoli figlioli. ~ ~
1107 nov, 10| mirto, il pero~ ~Vedendo il lauro e mirto tagliare il pero,
1108 fac, 9 | 9 - La lavandaia e il prete~ ~Una lavava
1109 fac, 9 | lavandaia e il prete~ ~Una lavava i panni e pel freddo aveva
1110 ind | De' villani in camicia che lavorano~Verrà tenebre di verso l'
1111 fac, 24| quest'è troppo picciol lavorante a sì gran bottega!» ~ ~ ~ ~
1112 ind | difesa alcuna. ~ ~ ~Le terre lavorate~Vedrassi voltare la terra
1113 pro | Nessun consiglio è più leale che quello che si dà dalle
1114 fac, 23| divisione di roba. E così con lecita licenzia lo divise da tal
1115 fac, 23| rispose ch'elli era ben lecito tale richiesta e domandò
1116 ind | voi medesimi, ché chi vi lega non v'intenderà, né voi
1117 nov, 34| tolse la libertà, quella legando con forti legami ai sua
1118 nov, 15| che quella è più atta a legare altri che essere legata -
1119 nov, 15| legare altri che essere legata - e fatta tal deliberazione,
1120 afo | della mente mia. ~ ~ Non mi legga chi non è matematico nelli
1121 ind | orecchi alle parole de' morti.~Leggere le bone opere e osservarle. ~ ~
1122 ind | con furia e piglieranno e legheranno e vivi, e serberangli a
1123 pro | vecchiezza, a poco a poco, con lenta morte. Elena, quando si
1124 ind | PROFEZIE~ ~Vederassi la spezie leonina colle ungliate branche aprire
1125 ind | in cenere. ~ ~ ~E pesci lessi~Li animali d'acqua moriranno
1126 ind | venti. ~ ~ ~Delle piume ne' letti~Li animali volatili sosterran
1127 ind | nove ruine, parrà in quelli levarsi a volo e di quello fuggire
1128 fac, 19| Fu detto a uno che si levasse dal letto, perché già era
1129 ind | crescere, e, rendendo loro la levata testa, immediate diminuiscan
1130 nov, 25| essa acqua, e l'anitra, levatasi in aria, schernia il falcone
1131 nov, 13| caverna; e quegli in brieve levati sopra lo edifizio e ingrossate
1132 nov, 37| pestava, alcuna volta si levava alcuno pezzo, quando stava
1133 ind | corsi.~ ~L'acqua del mare si leverà sopra l' alte cime de' monti
1134 ind | osservarle. ~ ~Le penne leveranno li omini, siccome li uccelli,
1135 ind | quella cosa quanto più ne levi, più cresce», e riserva
1136 nov, 43| alto, e, preso il frutto, levò le pertiche e quella lasciò
1137 pro | morte è vita, perché se usa lialtà non gli è creduta. ~ ~Non
1138 ind | le serbate vettovaglie in libera presa delli uccelli e animali
1139 ind | star poco, doverebbon farsi liberali~Vedrassi a quelli che son
1140 nov, 13| fessura, dove cadde, fu liberata dal mortale suo becco, pregò
1141 nov, 17| vino. E fu lasciato poi libere le viti co' sua frutti. ~ ~ ~
1142 ind | diverse battiture. ~ ~De' libri che 'nsegnan precetti~I
1143 afo | l'opere di natura che un libro d'un poeta. ~ ~ Aristotile
1144 ind | grandissimo prezzo, sanza licenza del padrone di quelle, e
1145 nov, 15| condottele al salice, fu con lieta cera ricevuta; e raspato
1146 pro | qual fia la stampa. ~ ~Di lieve cosa nascesi gran ruina. ~ ~
1147 nov, 41| corrente del fiume~ ~Il ligio si pose sopra la ripa di
1148 fac, 21| non avea certezza d'esser ligittimo. ~ ~ ~
1149 nov, 9 | 9 - Il ligustro e il merlo~ ~I' rovistrice,
1150 nov, 41| tirò la ripa insieme col lilio. ~ ~
1151 ind | nelle loro propie. ~ ~Le lingue de' porci e vitelle nelle
1152 ind | usciti dalle tenebre. ~ ~Del lino che fa la carta de' cenci~
1153 pro | Etica: l'uomo è degno di lode e di vituperio solo in quelle
1154 nov, 33| avea; e cacciato fori di lucenti e rutilanti fiammelle, subito
1155 ind | a li omini tutte le loro lussurie e opere vergognose e segretissime. ~ ~
1156 nov, 4 | Vedendosi la carta tutta macchiata dalla oscura negrezza dell'
1157 pro | discepolo che non avanza il suo maestro. ~ ~Tanto è a dire ben d'
1158 nov, 24| montagna, e raccolto in sé la maginazione, cominciò con quella a considerare,
1159 nov, 13| dell'essere tanto eminente e magno e ricco di sì belle campane
1160 nov, 38| danno, dicendo a quello:~«O maladetta luce, io mi credevo avere
1161 ind | I medici che vivan de' malati~Verranno li omini in tanta
1162 fac, 18| 18 - Il malato e la madonna Bona~ ~Sendo
1163 fac, 12| 12 - L'amico e il maldicente~ ~Uno lasciò lo usare con
1164 ind | vita in benefizio del suo malefattore. ~ ~ ~ ~
1165 ind | non ti desti a vedere così malmenare e tua creati? ~ ~Delle pecore,
1166 pro | Fortuna vin, prendila [a] man salva, dinanti dico, perché
1167 afo | intendere delle cose, che del mancamento delle parole, colle quali
1168 nov, 38| E restaurato alquanto le mancate forze, riprese un altro
1169 fac, 2 | e per questo i signori mancavano d'esso piacere.~ ~ ~
1170 pro | che a tal vecchiezza non manchi il nutrimento. ~ ~La pazienza
1171 ind | quanto più ne piglieranno manco n'aranno; e così, de converso,
1172 ind | va [a] letto~Molti, per mandare fori il fiato con troppa
1173 fac, 20| che sta a Varese, che fu mandato legato al Duca 'n iscambio
1174 nov, 42| ratto, fatto disegno di mangiarla, la fa aprire e mordendola,
1175 afo | che mi domandi' se è cosa mangiativa ~ ~ Nessuno effetto è in
1176 ind | volte vicinamente è stato mangiato, che staranno molti mesi
1177 fac, 11| suo desiderio; e così si mangiò essa pollastra, e i frati
1178 ind | d'un solo omo. ~ ~Delle maniche de coltegli fatte di corna
1179 fac, 11| vostri conventi d'alcuna maniera di carne». Alle quali parole
1180 fac, 17| piccol dazio? Dio salvi e mantenga tal città e chi la governa!» ~ ~
1181 pro | della generazione. ~ ~Gola è mantenimento della vita. ~ ~Paura over
1182 nov, 8 | che lo circundano: l'un lo mantiene diritto, l'altro lo guarda
1183 nov, 17| 17 - Il vino e i maomettani~ ~Trovandosi il vino, divino
1184 fac, 17| rispose: «O non mi debbo io maravigliare con ciò sia che tutto un
1185 nov, 39| si vede resultare cose di maravigliose dimostrazioni. ~ ~ ~
1186 ind | di tenebre, i quali, con maravigliosi assalti, assaliranno l'umana
1187 ind | che, poi che fien morti, marciranno nelle lor propie case, empiendo
1188 ind | rebuttati dal mare, che marciscano dentro a lor gusci~O quanti
1189 fac, 20| dell'arciprete di Sancta Maria del Monte, che sta a Varese,
1190 ind | legati nelle fasce~O città marine, io veggo in voi i vostri
1191 ind | passata guardia.~Quando si maritano le putte. ~ ~Usciranno li
1192 nov, 39| pazienza stette forte al martire, e vide di sé nascere il
1193 ind | venduto e crocifisso Cristo e martirizzare i sua santi. ~ ~ ~I medici
1194 ind | fu splezzato, straziato e martorizzato da molte e diverse battiture. ~ ~
1195 ind | gran parte della spezie masculina, pell'esser tolti loro e
1196 fac, 17| tanta maraviglia, ai quali Maso rispose: «O non mi debbo
1197 nov, 15| capitoli di novo col salice, e massimo che bissie o faine sopra
1198 nov, 17| coll'altra fetida e corrotta materia uscita dalle umane interiora?»
1199 afo | vocavoli nella mia lingua materna, ch'io m'ho più tosto da
1200 nov, 15| che a questi giorni, da mattina, in e mia rami trovasti,
1201 ind | cenere. ~ ~Delle fornaci di mattoni e calcina~Al fine la terra
1202 nov, 32| ch'e mia figlioli sieno in matura età, e vedrai dove ti troverai».
1203 nov, 32| troverai». I quali figlioli poi maturati, capitandovi una squadra
1204 ind | di sete, di disagio e di mazzate e di punture. ~ ~ ~De soldati
1205 afo | esse matematiche. ~ ~ La Meccanica è il paradiso delle scienze
1206 nov, 36| rustichi villani e fare sì meccaniche operazione? Or è questo
1207 ind | martirizzare i sua santi. ~ ~ ~I medici che vivan de' malati~Verranno
1208 afo | cercatori dell'oro. ~ ~ Medicina è ripareggiamento de' disequalati
1209 nov, 13| rovinò gran parte delle sua membre. ~ ~ ~
1210 fac, 9 | prete mise mano a quello membro, che lo fece essere più
1211 fac, 11| essendo a una medesima mensa, alla quale non fu portato,
1212 ind | cibo delle propie mani e mense.~Le mosche. ~ ~Molti fien
1213 afo | prima, che in tali discorsi mentali non accade esperienzia,
1214 afo | nate sotto la semplice e mera sperienza, la quale è maestra
1215 fac, 11| 11 - Un frate e il mercante~ ~Usano i frati minori,
1216 fac, 11| essere la verità: onde il mercantetto ebbe il suo desiderio; e
1217 ind | cielo, e quando dalle parti meridianali scorreran con furia inverso
1218 ind | occidente, da aquilone a meridie, e portarne per l'aria gran
1219 ind | occidente, e così da aquilone a meridio. ~ ~Del moto dell'acque,
1220 nov, 9 | e becco delle importune merle, si doleva con pietoso rammarichio
1221 nov, 24| la mia poca quantità non merta quest'altezza, ché bene
1222 nov, 16| candela~ ~Le fiamme, già uno mese durato nella fornace de'
1223 pro | fatica. ~ ~Il foco è da esser messo per consumatore d'ogni sofistico
1224 ind | distruzione. [Atl. 370 r.a.]~ ~De' metalli~Uscirà delle oscure e tenebrose
1225 fac, 17| e a Firenze io, solo a metter dentro el cazzo, ebbi a
1226 ind | tenebrose spelonche chi metterà tutta l'umana spezie in
1227 nov, 11| i maturi frutti, e quali metteva nell'aperta bocca disfacendoli
1228 afo | dubito non si come scimia sel mettino al naso o che mi domandi'
1229 fac, 5 | e trassele nel volto al mettitore delle calze. E vinse il
1230 fac, 17| dieci ducati d'oro, e qui metto el cazzo e coglioni e tutto
1231 nov, 15| li fussi a tal disiderio mezzano.~In fra' quali, veduta a
1232 fac, 22| pensiero di rubarliele, e di mezzanotte, entrato in bottega d'esso
1233 fac, 10| colla quale m'hai guasto mezze le mie pittura». ~ ~ ~
1234 afo | brieve modo co' medesimi mezzi. Date le cause la natura
1235 pro | corpo, la sapienzia è della miglior parte, il sommo male è della
1236 | mille
1237 pro | pare esser presente. ~ ~Le minacce sol son arme dello imminacciato. ~ ~
1238 nov, 33| medesimo notrìa, quando la ministra della cucina, per usare
1239 nov, 14| ne potè solo pigliare il minore. Essendo piena di allegrezza,
1240 fac, 11| mercante~ ~Usano i frati minori, a certi tempi, alcune loro
1241 ind | dell'altro, ma parrà cosa mirabile delle varie grandezze in
1242 ind | quelle delle provincie si mischieranno insieme con gran revoluzione. ~ ~ ~
1243 nov, 32| per quelli venire in sì miserabile stato». ~ ~ ~ ~
1244 nov, 12| ne' passati tempi, avere miserabilmente ingannati. O si pure volevo
1245 ind | mezzo dì, in gran parte miste col corso de' venti, seguiranno
1246 ind | tutti li elementi insieme misti con grande revoluzione,
1247 ind | mista~coll'aria, e del foco misto col suo caldo con ciascuno~
1248 afo | solamente nelli numeri e misure fia ritrovata, ma etiam
1249 fac, 17| gabella~ ~Uno andando a Modana ebbe a pagare cinque soldi
1250 afo | effetti per i più brievi modi che far si possa.~ ~ Sì
1251 nov, 49| montagne della neve, tanto più moltiplicò la sua magnitudine.~ ~ ~
1252 fac, 9 | fece essere più prete che monaca, e, a quella accostatosi,
1253 nov, 38| dinanzi a sé questi lascivi e mondani piaceri, a similitudine
1254 ind | il Paradiso~Le invisibile monete faran trionfare molti spenditori
1255 ind | sì crudele e dispietato monstro. ~ ~Del navicare~Vedrassi
1256 nov, 24| altezza d'una altissima montagna, e raccolto in sé la maginazione,
1257 nov, 49| rotolando discese delle montagne della neve, tanto più moltiplicò
1258 nov, 1 | elemento, le venne voglia di montare sopra l'aria, e confortata
1259 fac, 20| arciprete di Sancta Maria del Monte, che sta a Varese, che fu
1260 ind | terrestri e acquatici animali monteranno fra le stelle.~E i pianeti. ~ ~
1261 ind | leverà sopra l' alte cime de' monti verso il cielo e ricaderà
1262 pro | per la coda, quella poi lo morde. ~ ~Chi cava la fossa, questa
1263 nov, 42| mangiarla, la fa aprire e mordendola, questa li serra la testa
1264 nov, 35| pentimento, amari pianti, a morirsi di fame. ~ ~ ~
1265 fac, 18| donna bona innanzi che esso morissi, imperocché in sua vita
1266 ind | chi non fia suo partigiano morrà con istento e calamità.
1267 ind | né le lor patrie, e che morran sanza sepoltura, colle loro
1268 ind | generazione, e quella da feroci morsi fia, con fusion di sangue,
1269 nov, 13| dove cadde, fu liberata dal mortale suo becco, pregò esso muro,
1270 afo | che essa natura in fra' mortali adopra da necessità constretta,
1271 nov, 26| ragno, volendo pigliare la mosca con sue false rete, fu sopra
1272 nov, 9 | del merlo, rallegratosi, mosse tale parole: «O merlo, i'
1273 nov, 13| Alle quali parole, il muro, mosso a compassione, fu contento
1274 ind | balatri e spelonche, e non mostrare più al cielo sì crudele
1275 ind | inganni e tradimenti. O animal mostruoso, quanto sare' meglio per
1276 afo | insieme la Scienzia de' moti dell'acqua, ricordati di
1277 ind | divisione da oriente a occidente~Moveransi tutti li animali da oriente
1278 ind | Delle campanelle de' muli che stan presso a' loro
1279 fac, 15| io mi ricordo che tu eri mulinaro». Allora costui, sentendosi
1280 pro | multiplicherai di panni secondo la multiplicazione del freddo, esso freddo
1281 pro | freddo; imperò che se ti multiplicherai di panni secondo la multiplicazione
1282 ind | molti altri saran tolte le munizioni e lor cibi, e crudelmente
1283 afo | fusi nel vitale corpo. ~ ~ Muovesi l'amante per la cos'amata
1284 nov, 13| radici, cominciò aprire i muri e cacciare le antiche pietre
1285 pro | abrevia il tuo parlare o tu muta ragionamento; e se tu altrementi
1286 pro | udirlo parlare, parla con lui mutando diversi ragionamenti; e
1287 fac, 6 | subito e' s'impallidiscano e mutano in istran colore». ~ ~
1288 nov, 47| che fu po' constretto a mutar sito.~ ~ ~
1289 fac, 7 | Tu hai tutti li occhi mutati in istran colore». Quello
1290 ind | perdan la vita. ~ ~Del fuoco~Nascerà di piccol principio chi
1291 pro | stampa. ~ ~Di lieve cosa nascesi gran ruina. ~ ~Costanzia:
1292 fac, 8 | Uno disse che in suo paese nasceva le più strane cose del mondo.
1293 fac, 8 | 8 - Il paese in cui nascevano le cose più strane~ ~Uno
1294 nov, 15| ricevere il tuo nidio sopra il nascimento de' mia rami, insieme colla
1295 ind | Molti popoli fien quelli che nasconderan sé e sua figlioli [e] vettovaglie
1296 ind | scorreggiati~Li omini si nasconderanno sotto le scorze delle iscorticate
1297 pro | L'età che vola discorre nascostamente e inganna altrui, e niuna
1298 ind | cose, che nel verno fien nascoste e sotto la neve, rimarranno
1299 nov, 36| passare la mia vita».~E così, nascosto per alquanti mesi, un giorno
1300 afo | come scimia sel mettino al naso o che mi domandi' se è cosa
1301 afo | speculatori delli effetti naturali hanno a procedere, e ancora
1302 afo | quale è maestra vera. ~ ~ Naturalmente li omini boni desiderano
1303 ind | essere in un altro. ~ ~ ~De' navili ch'annegano~Vedrassi grandissimi
1304 afo | l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola,
1305 ind | terra, e della polvere e nebbia mista~coll'aria, e del foco
1306 nov, 51| La penna e il temperino~ ~Necessaria compagnia ha la penna col
1307 fac, 11| altro per avarizia -, fu necessario, per l'uso della compagnia,
1308 ind | scorrerà per l'aria la nefanda spezie volatile, la quale
1309 afo | suo speculatore. ~ ~ Chi nega la ragion delle cose, pubblica
1310 nov, 15| collegazione tal pensieri negava, vedendo passare il vento,
1311 nov, 4 | tutta macchiata dalla oscura negrezza dell'inchiostro, di quello
1312 | nello
1313 ind | vivi, e serberangli a lor nemici [a] cercar la lor morte
1314 nov, 34| legati in potenzia del loro nemico, lasciando la libertà e
1315 ind | anzi si faran tutti di nera qualità. ~ ~Delle spade
1316 nov, 4 | inchiostro displezzato per la sua nerezza dalla bianchezza della carta,
1317 nov, 21| così l'uva fu laccio e 'nganno dello ingannatore ragno,
1318 ind | possino parlare. ~ ~De' nicchi e chiocciole, che son rebuttati
1319 afo | questo non si concede, ma si niega, per molte ragioni, e prima,
1320 fac, 12| parrà che noi siamo fatti nimici e per il dire tu male di
1321 pro | grazia, tu acquisterai odio e nimicizia.~E se vòi vedere di quel
1322 ind | ancora che esse sien ricche, nobili e bellissime. Certo e' par
1323 afo | sanza scienzia son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza
1324 nov, 18| sagrificio a Giove d'alquante sue nocciole, ringraziò sommamente la
1325 pro | del freddo, esso freddo nocere non ti potrà; similmente
1326 ind | e lance, che per sé mai nociano a nessuno~Chi per sé è mansueto
1327 ind | faranno infra loro molto nocimento che di stanchezza, perché
1328 | nol
1329 nov, 9 | diletti frutti, il meno nolle privassi de le foglie, le
1330 ind | figliolo, e sol fan templi nel nome della madre. ~ ~Del cibo
1331 | nostri
1332 nov, 15| stando alquanto in questa notritiva immaginazione, con subito
1333 ind | tori difenderanno la luce notturna dall'impetuoso furor de'
1334 | nove
1335 nov | 3 - NOVELLE~ ~
1336 nov, 9 | sottili rami, ripieni di novelli frutti, dai pungenti artigli
1337 nov, 15| fermi alquanti capitoli di novo col salice, e massimo che
1338 afo | natura e la umana spezie, ne 'nsegna ciò che essa natura in fra'
1339 ind | battiture. ~ ~De' libri che 'nsegnan precetti~I corpi sanz'anima
1340 afo | suo timone, oprare li 'nsegni. ~ ~ Nessuna azione naturale
1341 ind | all'altro emisperio, e 'ntenderansi i loro linguaggi. ~ ~De
1342 afo | Come è più difficile a 'ntendere l'opere di natura che un
1343 pro | cosa, quando bene tu no la 'ntendi. ~ ~Beata è quella possessione,
1344 afo | stimati li omini inventori e 'nterpreti tra la natura e gli uomini,
1345 ind | abitazione delli omini.~Cioè per nugoli. ~ ~Vederà i maggiori alberi
1346 afo | proporzione non solamente nelli numeri e misure fia ritrovata,
1347 nov, 11| dell'homo non mi possino nuocere». Allora il fico cominciò
1348 ind | Sarà morto da loro il lor nutritore, e fragellato con dispietata
1349 fac, 5 | esso gioco, accettato lo 'nvito, impromutò più para di brache
1350 afo | altro è niente. Gente poco obrigate alla natura, perché sono
1351 nov, 11| quanto se' tu men di me obrigato alla natura! Vedi come in
1352 ind | cose orientali si faranno occidentali e quelle di mezzo dì, in
1353 ind | bugia che non può stare occulta ~ ~Delle taccole e stornelli~
1354 pro | scacciatore delle tenebre occultatrici d'ogni essenzia. ~ ~La verità
1355 ind | grandissimi, i quali lì stanno occulti. ~ ~ ~Dello spegnere el
1356 nov, 36| voglio nascondere in qualche occulto loco, e lì con tranquillo
1357 nov, 15| aprimento de' sua rami a occupare tutti i rami del salice,
1358 pro | desiderata grazia, tu acquisterai odio e nimicizia.~E se vòi vedere
1359 afo | 5 sensi, vedere, uldir, odorato sono di poca proibizione,
1360 nov, 35| delle sue pulci, sentendo l'odore della unta lana, giudicò
1361 nov, 38| fare di quello come delli odoriferi fiori fare solìa. E, dirizzato
1362 nov, 17| umano, e lì trasmutarmi di odorifero e suave licore in brutta
1363 pro | l'anniegano. ~ ~Chi altri offende, sé non sicura.~ ~La verità
1364 pro | pazienza, esse ingiurie offendere non ti potranno la tua mente. ~ ~
1365 pro | speranza more. ~ ~La 'nvidia offendo con la finta infamia, cioè
1366 ind | mansueto e sanza alcuna offensione, si farà spaventevole e
1367 nov, 33| l'ordinario suo cibario offizio, quivi apparve, e, poste
1368 ind | mondo! ~ ~Dello isgombrare l'Ognisanti~Molti abbandoneranno le
1369 | oltre
1370 pro | il sommo bene, cioè de l'om saggio, e niuna altra cosa
1371 ind | si trasmutano. ~ ~Delle ombre del sole e dello specchiarsi
1372 ind | osse. ~ ~Delle scolture~Omè! Chi vedo il Salvatore di
1373 fac, 11| discalzi, passassi sopra i suoi omeri esso mercantuolo: onde datoli
1374 nov, 10| mi fieno da li omini per onorarmi posti d'intorno». ~ ~ ~
1375 ind | de' cenci~Sarà riverito e onorato e con referenzia e amore
1376 nov, 13| belle campane e di tanto onorevole sono, che la dovessi soccorrere;
1377 afo | risultante opera more coll'operante d'essa. ~ ~ O speculatori
1378 afo | effetto nel più breve modo che operar si possa ~ ~ Ogni azione
1379 afo | strumento per sé debbe essere operato colla esperienza dond'esso
1380 nov, 39| il quale, colla sua virtù operava in infinite cose.~Detta
1381 nov, 36| villani e fare sì meccaniche operazione? Or è questo corpo da simili
1382 pro | debbe, perché tutte le sue operazioni sono contrarie a Dio e inverso
1383 ind | sopra, e risguardare li oppositi emisperii e scoprire le
1384 nov, 16| si pasceva, e uscita da l'opposito, fori d'una piccola fessura,
1385 afo | constretta, non altrimenti oprar si possa che la ragione,
1386 ind | ode; faran lume a chi è orbo [parleran] a' sordi con
1387 pro | bellezza del mondo. ~ ~L'ordinare è opra signorile, l'oprare
1388 afo | di conoscere le cose che ordinariamente per sé medesima la natura
1389 nov, 33| per usare con quello l'ordinario suo cibario offizio, quivi
1390 nov, 33| piccola fiammella, e infra le ordinate legne quella appresa, e
1391 fac, 21| rispose esser legittimo nelli ordini della spezie umana e nella
1392 nov, 11| natura! Vedi come in me ordinò serrati i mia dolci figlioli,
1393 nov, 24| compagne, le quali in poche ore dal sole furono disfatte;
1394 pro | che non saddisfanno all'orecchio dello alditore li danno
1395 pro | perché, sanza li strumenti organici di tal corpo, nulla può
1396 pro | ch'è causa del sono de l'organo, che guastandosi una cana
1397 ind | venti per li quali le cose orientali si faranno occidentali e
1398 nov, 17| licore in brutta e trista orina? E non bastando tanto male,
1399 nov, 17| danno, e che si ponessi ormai fine a tanto dispregio,
1400 nov, 38| delle alie e gambe e altri ornamenti. E caduto a' piè di quello,
1401 nov, 37| fiori di diversi colori ornata, e vedea la gran somma delle
1402 nov, 4 | carta tutta macchiata dalla oscura negrezza dell'inchiostro,
1403 nov, 38| vagabundo, e discorrendo per la oscurata aria, li venne visto un
1404 ind | oriente le quali con tanto di oscurità tigneranno il cielo che
1405 ind | rotte e fracassate le sue osse. ~ ~Delle scolture~Omè!
1406 ind | Leggere le bone opere e osservarle. ~ ~Le penne leveranno li
1407 fac, 11| coppia d'essi frati a un'osteria in compagnia d'un certo
1408 ind | De' preti che tengano l'ostia in corpo~Allora tutti quasi
1409 fac, 11| portato, per la povertà dell'ostieri, altro che un pollastro
1410 pro | mi sazio di servire. ~ ~Ostinato rigore. Destinato rigore. ~ ~
1411 nov, 42| 42 - L'ostrica, il topo e la gatta~ ~Sendo
1412 nov, 42| topo e la gatta~ ~Sendo l'ostriga insieme colli altri pesci
1413 afo | stato, il qual li fu mezzo a osurpare il mondo; Aristotile ebbe
1414 afo | la quale li furon mezzo a osurpasi tutto il rimanente delle
1415 ind | mali e poi le punizioni; ottava delle cose filosofiche.~ ~
1416 pro | peggior parte e pessima. Ottima cosa è nell'animo la sapienza.
1417 nov, 10| mi porterà alla bottega d'ottimo sculture, il quale mi farà
1418 ind | circunstanti viventi. ~ ~ ~Dell'ova, che essendo mangiate, non
1419 ind | De pesci che si mangiano ovati~Infinita generazione si
1420 nov, 36| esercizio, si dànno all'ozio, i quali, a similitudine
1421 ind | si mangiano~Mangeranno e padron delle possessioni e lor
1422 ind | sopra li alberi de' lor paesi. ~ ~Della sola delle scarpe
1423 nov, 15| colla tua famiglia, senza pagamento d'alcun fitto.»~Allora la
1424 ind | de' fatti benefizi, esser pagati di grandissimi martiri;
1425 fac, 17| sia che tutto un omo non paghi altro che cinque soldi,
1426 ind | parenti d'esse fanciulle paghin di gran prezzi chi voglia
1427 pro | giunchi che ritengono le pagliucole che l'anniegano. ~ ~Chi
1428 fac, 22| merciaio e cavato fori un paio di carte da giucare, parte
1429 nov, 33| Il fuoco superbo e il paiolo~ ~Uno poco di foco, che
1430 afo | quelle che spesse volte paiono una medesima, spesse volte
1431 ind | propia volontà andranno a palesare a li omini tutte le loro
1432 ind | neve, rimarranno scoperte e palese nella state.~Detta per la
1433 pro | in segreto e laldalo in paleso. ~ ~Non esser bugiardo del
1434 ind | memoria alli omini.~Cioè i palpiri che sono fatti di peli disuniti
1435 ind | Del mettere e trarre il pan della bocca del forno~Per
1436 ind | gufi con che s'uccella alla pania~Molti periranno di fracassamento
1437 ind | nobili e bellissime. Certo e' par qui che la natura voglia
1438 fac, 5 | lo 'nvito, impromutò più para di brache e trassele nel
1439 fac, 24| Uno, vedendo una femmina parata a tener tavola in giostra,
1440 nov, 1 | in sottile vapore, quasi parea della sittiglieza dell'aria,
1441 fac, 5 | trarre le brache a chi a me parirà». Il primo vantatore, trovandosi
1442 fac, 23| quale avea gran bisogno di parlarli. Il quale usceri, avendo
1443 ind | scritture~Quanto più si parlerà colle pelle, veste del sentimento,
1444 ind | frenesia t'ha sì condotto? Parlerai cogli animali di qualunche
1445 ind | faran lume a chi è orbo [parleran] a' sordi con gran romore. ~ ~
1446 pro | sbavigli. Adunque tu che parli dinanti a omini di cui tu
1447 fac, 5 | farai trarre! E vadano un paro di calze». Il proponitore
1448 fac, 10| Andando un prete per la sua parrocchia il sabato santo, dando,
1449 ind | terrà in sospetto i sua partigiani, questo torrà la vita a
1450 ind | diletto; e chi non fia suo partigiano morrà con istento e calamità.
1451 fac, 11| desinare, questi commensari si partirono tutti e tre di compagnia;
1452 nov, 35| cane, il quale essendo già partito, fu costretta, dopo lungo
1453 nov, 17| contaminò, che lo fece matto, e partorì tanti errori, che, tornato
1454 ind | La lanterna.~ ~Le selve partoriranno figlioli che fian causa
1455 afo | Date le cause la natura partorisce li effetti per i più brievi
1456 nov, 24| loco conveniente alla mia parva quantità.»~E gittatasi in
1457 nov, 21| diverse qualità di mosche, li parve aver trovato loco molto
1458 ind | instaccurata, perché ti se' fatta parziale, facendoti ai tua figli
1459 ind | mondo. ~ ~ ~E quelli che pascan l'erbe, faran della notte
1460 afo | certezza delle matematiche si pasce di confusione, e mai porrà
1461 nov, 35| denti e unglia del cane che pascersi del cane, e sanza altro
1462 nov, 16| uno voto stizzo, dove si pasceva, e uscita da l'opposito,
1463 nov, 45| mosche che in su tale uve si pascevan. Venne la vendemmia, e fu
1464 ind | universo; e poi ch'e saran pasciuti, il nutrimento de' lor desideri
1465 afo | vera scienzia s'essa non passa per le matematiche dimostrazioni,
1466 fac, 9 | i piedi molto rossi, e, passandole appresso, uno prete domandò
1467 ind | Vedrassi il cibo degli animali passar dentro alle lor pelli per
1468 fac, 11| frati, essendo discalzi, passassi sopra i suoi omeri esso
1469 pro | distanzie, perché molte cose passate di molti anni parranno propinque
1470 ind | parte de' corpi animati passerà pe' corpi degli altri animali;
1471 ind | cioè, le case disabitate passeran in pezzi per le case abitate,
1472 nov, 38| suo volo, con ardito animo passò per esso lume, l'elettrone
1473 ind | lor provincie, né le lor patrie, e che morran sanza sepoltura,
1474 ind | morte e affanno e fatiche e paure e fuga a qualunche cosa
1475 ind | testa, per causa di animali paurosi usciti dalle tenebre. ~ ~
1476 nov, 39| acciarolo rispose:» Se sarai paziente, vedrai che maraviglioso
1477 nov, 9 | parole ascoltate dall'albero pazientemente non sanza lacrime, infra
1478 ind | umane sciocchezze, o vive pazzie! I semplici popoli porteran
1479 ind | de' corpi animati passerà pe' corpi degli altri animali;
1480 nov, 1 | incarcerata, fè penitenzia del suo peccato. ~ ~ ~
1481 ind | malmenare e tua creati? ~ ~Delle pecore, vacche, capre e simili~
1482 pro | parte, il sommo male è della peggior parte e pessima. Ottima
1483 pro | la prima è migliore, la peggiore è il corpo, la sapienzia
1484 pro | Mal fai se laldi, e pegio istu riprendi la cosa, quando
1485 fac, 5 | delle calze. E vinse il pegno. ~ ~ ~
1486 | pel
1487 nov, 10| rimanere ispesso storpiata e pelata de' tua rami, i quali mi
1488 ind | della spezie masculina, pell'esser tolti loro e testiculi,
1489 nov, 9 | desvestissi della sua tenera pella. A la quale la merla con
1490 fac, 23| tale povertà, perché a gran pena potea vivere di limosine.
1491 ind | salvo che per la bocca e penetrare dall'opposita parte insino
1492 nov, 1 | 1 - La Penitenza dell'acqua~ ~Trovandosi
1493 nov, 33| quando le fiamme più altiere percosser nel fondo della superiore
1494 fac, 4 | perch'io non caggia, né mi perda da te». ~ ~ ~
1495 ind | costui infiniti animali perdan la vita. ~ ~Del fuoco~Nascerà
1496 nov, 34| maggiori, mediante i quali poi perdano soccorso e rimangono legati
1497 pro | sbeffato il loro possessore, perdendo lor possessione.~ ~Tal'è '
1498 ind | Infinita generazione si perderà per la morte delle gravide. ~ ~
1499 ind | fiato con troppa prestezza, perderanno il vedere e in brieve tutti
1500 fac, 22| per forza e poi, quando perdi, ti fuggi for di bottega
1501 nov, 36| esercitare col barbiere il mi' perduto taglio di tanta sottilità.