- PARTE SECONDA
- 28 - Scrittura sdegnosa non istimata
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Va' sacrilega pena
Col mio tormento
ormai
Dispersa sì, che
mai
Più non mi offendi
ingrata,
Ministra insana di
amoroso sdegno.
Se ben mi giova,
che leggiera nata
Passasti col mio
duolo al ciel repente,
U' del tuo ardire
indegno
Resto io felice
avventuroso segno;
Poi che 'l mio sol
clemente
Avendo arsa e
delusa
Te con pietosa
scusa
Mi lascia immerso e
consolato in tanto
Icaro fortunato del
mio pianto.
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