- PARTE PRIMA
- 17 - Detestazione del timore in amare
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O neghittoso et
importuno figlio
Di mentita
prudenza; o del periglio
Infausto
messaggiero;
Indegno Consigliero
De l'onor et
d'Amore,
Infelice Timore!
Quanto fora miglior
de la licenza
Dolersi, oimè, che
de la negligenza!
Io piango il danno
certo
Del tuo consiglio
incerto;
Piango quella
innocenza
Ch'esser doveva un
generoso errore.
Ma se 'l giusto
dolore
Non potrà di
pietate acquistar merto,
Avrò mal grado tuo
pur tanto ardire,
Che al fin potrò
morire.
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