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Alfabetica [« »] pensasse 1 pensassero 1 pensata 2 pensato 44 pensatore 11 pensatori 9 penseranno 1 | Frequenza [« »] 45 problema 45 senza 44 educazione 44 pensato 43 quello 42 fatto 42 nelle | Giuseppe Mannarino La ragion d'essere della filosofia IntraText - Concordanze pensato |
Capitolo, Capoverso
1 pref, 2| filosofare, e non già nell'altrui pensato.~ 2 2, 1 | tale insistenza, avrà certo pensato che un siffatto accompagnamento 3 3, 17 | esso non é più pensiero, ma pensato; è, sì, un prodotto dell' 4 3, 17 | in quanto pensano ed il pensato che è rappresentato dai 5 3, 17 | quello che i Filosofi hanno pensato non è possibile che empiricamente, 6 3, 17 | sistema filosofico è il pensato, cioè quello che i Filosofi 7 3, 17 | quello che i Filosofi hanno pensato ed ora non pensano più, 8 3, 17 | contemplazione; oppure esso è il pensato che i Filosofi pensano od 9 3, 17 | ed allora esso non è più pensato, ma pensiero, cioè attività, 10 3, 18 | scuola ed esaminiamo il pensato, cioè il sistema, vale a 11 3, 21 | in quanto rappresenta il pensato che ora più non pensiamo, 12 3, 23 | come vedremo, bensì il pensato cioè quello che Gorgia ha 13 3, 23 | cioè quello che Gorgia ha pensato). Ora in tutte le tre proposizioni 14 3, 25 | come pensare e non come pensato, allora vedremo che Gorgia 15 3, 26 | noi lo consideriamo come pensato che più non pensiamo, esso 16 3, 26 | contraddittorio il criticismo come pensato, ma non sono contraddittori 17 3, 27 | sé, cioè quando diviene pensato.~ 18 3, 29 | però da pensiero diventa pensato e cioè non si pensa più, 19 3, 30 | in sé già ordinato, nel pensato che il pensiero non pensa 20 3, 30 | formule che costituiscono il pensato e quindi non sono più pensiero, 21 4, 3 | fisse e quindi sarebbero pensato, ma non più pensiero, e 22 4, 4 | ufficiali fanno tra pensiero e pensato, cioè tra l'attività del 23 4, 5 | contemplazione dell'altrui pensato: vi è semplice differenza 24 4, 6 | quantitativa che riguarda il pensato e ci fermiamo sul fondamento 25 5, 1 | formule che, costituendo il pensato, non possono aver più valore 26 5, 5 | considerati entrambi come pensato - e quindi l'antitesi si 27 5, 7 | indipendentemente dal Pensiero - che il pensato, cioè le formule che, nel 28 5, 14 | superare ed allora diventano pensato che non è più pensiero. 29 5, 18 | dell'altrui pensiero, cioè pensato - per essere filosofi o 30 5, 22 | Chiesa, che diviene poi il pensato del tomistica e della neo-tomistica 31 5, 23 | superare le contraddizioni del pensato (pag. 11) - c'induce a credere 32 5, 24 | Cristianesimo, attaccandosi al pensato di Aristotele e della tomistica, 33 5, 35 | dal primo pensiero cioè è pensato. Sicché l'antitesi tra fantasia 34 5, 35 | dell'attività fantastica e pensato.~ ~ 35 6, 14 | filosofici nel campo del pensato, non del pensiero.~ 36 7, 7 | che ne costituiscono il «pensato». Ora la prima questione 37 7, 7 | possibilità di concepire questo pensato indipendentemente dal pensiero 38 8, 8 | giustifica nel campo del pensato che è il prodotto dell'attività 39 8, 8 | essere pensiero per divenire pensato, cesserebbe di essere attività 40 8, 10 | ancora, che consideriamo come pensato.~ 41 10, 8 | riviverlo e considerarlo come pensato, ma in realtà nessun movimento 42 10, 31 | i trattatisti che hanno pensato a distinguere in esso un' 43 11, 4 | dell'aristotelismo come «pensato».~ 44 11, 6 | delle cognizioni, cioè nel pensato, in quanto o esse vengono