IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | 
| Alfabetica    [«  »] larich 1 larva 9 larve 9 las 161 lasà 1 lasagna 3 lasagne 4  | Frequenza    [«  »] 161 dalancour 161 femmine 161 idea 161 las 161 pensi 161 peso 161 scusatemi  | Carlo Goldoni Raccolta di opere Concordanze las  | 
L'impresario di Smirne
    Atto, Scena
  1   1,    1|        sala, poi il Conte Lasca~ ~LAS. Buon giorno, messer Beltrame.~
  2   1,    1|        Che cosa ha da comandarmi?~LAS. Mi è stato detto, che al
  3   1,    1|           Un soprano e una donna.~LAS. Il soprano chi è?~BELTR.
  4   1,    1|      BELTR. Un certo Carluccio...~LAS. Detto Cruscarello?~BELTR.
  5   1,    1|  Cruscarello?~BELTR. Credo di sì.~LAS. Lo conosco, è un giovane
  6   1,    1|           detta l'Acquacedrataia.~LAS. Acquacedrataia? Che diavolo
  7   1,    1|           uno di tal professione.~LAS. Sarà così, è brava?~BELTR.
  8   1,    1|        signore. Non l'ho sentita.~LAS. È bella almeno?~BELTR.
  9   1,    1|      almeno?~BELTR. Non c'è male.~LAS. È stata più in Venezia?~
 10   1,    1|      Venezia?~BELTR. Credo di no.~LAS. Si potrebbe farle una visita?~
 11   1,    1|          ma è troppo di buon'ora.~LAS. Dorme ancora?~BELTR. Ho
 12   1,    1|          stato di ricever visite.~LAS. Vorrà lisciarsi.~BELTR.
 13   1,    1|        non la riconoscerebbe più.~LAS. Bene. Verrò più al tardi.
 14   1,    1|      offerirle la sua protezione.~LAS. Della protezione ne avrà
 15   1,    1|           con una solenne risata.~LAS. Pover'uomo! il caso è doloroso,
 16   1,    2|            Il Conte Lasca solo.~ ~LAS. Io non condanno la donna
 17   1,    3|           Servo del signor Conte.~LAS. Oh signor Carluccio vi
 18   1,    3|           ci tirano colle catene.~LAS. Perché?~CARL. Quell'impresario
 19   1,    3|          a cantare continuamente.~LAS. Bravo impresario benedetto
 20   1,    3|           ha da valere per cento.~LAS. Se farete così, signor
 21   1,    3|     bisogno di me, ch'io di loro.~LAS. Per quel ch'io sento, voi
 22   1,    3|           del tempo ne ammasserò.~LAS. Ora, per esempio, come
 23   1,    3|           mi mancheranno fortune.~LAS. Bella davvero! Siete ancora
 24   1,    3|         di procurarmi una recita?~LAS. Volete andare a Mantova?~
 25   1,    3|         no? Ma per primo soprano.~LAS. E per secondo?~CARL. Oh,
 26   1,    3|          CARL. Oh, questo poi no.~LAS. Il primo è già provveduto,
 27   1,    3|            Io non cedo a nessuno.~LAS. Mi fate ridere, e attesa
 28   1,    3|          Quanto danno d'onorario?~LAS. So che l'anno passato hanno
 29   1,    3|   prenderò per una villeggiatura.~LAS. Quest'anno, voleva dirvi,
 30   1,    3|           per cinquanta zecchini.~LAS. Bravissimo. E se restate
 31   1,    3|           cagione dell'esercizio.~LAS. Li volete i cinquanta?~
 32   1,    3|          contentarmi di duecento.~LAS. Non vi è rimedio, l'assegnamento
 33   1,    3|            che me ne diano cento.~LAS. È inutile il parlarne.~
 34   1,    3|          che me ne diano ottanta.~LAS. Volete che ve la dica?
 35   1,    3|       veramente quest'impresario?~LAS. Sì, è mio amico, vorrei
 36   1,    3|     mallevadoria di un banchiere.~LAS. Bene, la scrittura, per
 37   1,    3|           qualche danaro a conto?~LAS. Scriverò all'impresario.~
 38   1,    3|       potrebbe ella favorirmi?...~LAS. Non son io quel che paga.~
 39   1,    3|     presti almeno sei zecchini...~LAS. Deggio andar in un luogo...
 40   1,    3|         Se mi fa questa grazia...~LAS. Sì, sì, ci rivedremo. (
 41   1,    8|       fumo, e pochissimo arrosto.~LAS. Servitor umilissimo della
 42   1,    8|        LUCR. Serva sua riverente.~LAS. Scusi se mi ho preso l'
 43   1,    8|            si accomodi. (siedono)~LAS. Ella è fiorentina, a quel
 44   1,    8|       dicono.~LUCR. Per servirla!~LAS. E il suo nome è Lucrezia.~
 45   1,    8|           Crezzina per obbedirla.~LAS. È molto tempo ch'ella fa
 46   1,    8|         farmi sentire in Venezia.~LAS. Se volete una buona recita,
 47   1,    8|          forse la ringrazieranno.~LAS. Ne son sicurissimo. Siete
 48   1,    8|          voci se ne trovan poche.~LAS. Me ne consolo infinitamente.
 49   1,    8|     lamenti~Sen va la tortorella.~LAS. Vorrebbe ella aver la bontà
 50   1,    8|          camera, è scordatissimo.~LAS. Che cosa importa? La sentirò
 51   1,    8|         una cantarina da dozzina.~LAS. Scusatemi, non andate in
 52   1,    8|          essere compiacentissima.~LAS. Via dunque, se così è,
 53   1,    8|           moltissimo raffreddata.~LAS. Bravissima. Anche questa
 54   1,    8|        affettazione di tenerezza)~LAS. (Ho capito. È giovane,
 55   1,    8|           per assettarmi il capo?~LAS. Oh, di questi non ne conosco
 56   1,    8|        favorir del suo cameriere?~LAS. Non è buono per assettare
 57   1,    8|        Signore, e un calzolaio...~LAS. Oh per il calzolaio potrete
 58   1,    8|         vedo, ci ho dato dentro).~LAS. (Con me non c'è niente
 59   1,    9|       Come mi conosce? (al Conte)~LAS. Questo è il signor Nibio,
 60   1,    9|           bontà del signor Conte.~LAS. Amico, se voi avete qualche
 61   1,    9|       abilità, e non cerco altro.~LAS. È un portento, ve l'assicuro.
 62   1,    9|    chiacchierone di primo rango).~LAS. Che sì, che il signor Nibio,
 63   1,    9|       sarò sconoscente. (a Nibio)~LAS. Oh sì, vi assicuro, è generosa
 64   1,    9|         non con tutti. (al Conte)~LAS. Ho capito; ed io son lo
 65   1,    9|         amor del cielo, silenzio.~LAS. Oh, io non parlo.~LUCR.
 66   1,    9|        promettervi e assicurarvi.~LAS. Se ve lo dico, è una donna
 67   1,    9|       miglior negozio del mondo).~LAS. Caro signor Nibio, vi ringrazio
 68   1,    9|          parole mi par generoso).~LAS. Sollecitate, signor Nibio;
 69   1,    9|          voglio che sia contento.~LAS. Bravo; così mi piace. Conducetelo
 70   1,    9|         accordare il mio cembalo.~LAS. Sì, sì, lo manderà il signor
 71   1,   10|          Conte Lasca e Lucrezia~ ~LAS. Mi consolo, signora, d'
 72   1,   10|          costato una gran fatica.~LAS. Ecco, voi cominciate di
 73   2,    4|         Il Conte Lasca e detti.~ ~LAS. Eccomi. Chi mi domanda?~
 74   2,    4|           e tutto il mondo lo sa.~LAS. E voi, se vi faccio una
 75   2,    4|          e tutti cinque lo sanno.~LAS. Potrei dirvi d'averlo fatto
 76   2,    4|          parlato con chicchessia.~LAS. Sentite. Io son buono per
 77   2,    4|      potessero cercarne un altro.~LAS. È possibile che non vogliate
 78   2,    4|         giustizia a noi medesimi.~LAS. E quando lo fate da voi
 79   2,    4|           Turco verrà egli da me?~LAS. Se lo prego, spero non
 80   2,    4|           E da me lo farà venire?~LAS. Se la signora Tognina il
 81   2,    4|          Ha capito, signor Conte?~LAS. Ho capito.~ANN. E che cosa
 82   2,    4|     capito.~ANN. E che cosa dice?~LAS. Dico che fate tutto quel
 83   2,    4|          deve venire anche da me.~LAS. E anche da voi, signor
 84   2,    4|        non sono meno degli altri.~LAS. E anche da voi, signor
 85   2,    4|           alla di lei protezione.~LAS. Sì, caro il mio poeta,
 86   2,    5|          Smirne? (con meraviglia)~LAS. Caro signor Nibio, voi
 87   2,    5|            TOGN. Il signor Conte.~LAS. Che impertinenza!... (a
 88   2,    5|         ella detto, signor Conte?~LAS. Io credeva di poterlo far
 89   2,    5|         mai fatto, e non lo farò.~LAS. E voi, signora Annina?~
 90   2,    5|         favorire di venir con me.~LAS. Scusatemi; vi servirei
 91   4,    1|      Lucrezia ed il Conte Lasca~ ~LAS. Spiacemi non avermi potuto
 92   4,    1|      presentemente mi corbellate.~LAS. E perché?~LUCR. Perché
 93   4,    1|       farete seco loro lo stesso.~LAS. Voi non mi conoscete, e
 94   4,    1|           Sarò io la prima donna?~LAS. Sì, ve lo prometto.~LUCR.
 95   4,    1|            E con qual fondamento?~LAS. Dopo che voi partiste dal
 96   4,    1|           il Turco? (con piacere)~LAS. Me l'ha promesso, e l'aspetto.~
 97   4,    1|          quelle due impertinenti.~LAS. Ma deggio dirvi, che anche
 98   4,    1|           casa mia? (con isdegno)~LAS. No, cara signora Lucrezia,
 99   4,    1|          mia di fare le saccenti.~LAS. Vi assicuro che staranno
100   4,    1|          un picciolo trattamento.~LAS. Eh, questo non preme.~LUCR.
101   4,    1|  cioccolata, si usa al paese mio.~LAS. Tutto ciò, credetemi, è
102   4,    1|        importa! Farò preparar io.~LAS. Se ciò si dovesse fare,
103   4,    1|        volete, io non mi oppongo.~LAS. Lo farei, se fosse necessario;
104   4,    2|        bene?~LUCR. Per obbedirla.~LAS. Brave, signore mie, avrò
105   4,    2|         signora. (forte al Conte)~LAS. (Queste troppe finezze
106   4,    2|     consolo della di lei bravura!~LAS. (Io le ascolto e le godo
107   4,    2|         ed ha cent'altri difetti.~LAS. (Ora principia il buono
108   4,    2|         che mi piace e m'incanta.~LAS. (Che tu sia maladetta,
109   4,    2|           Sta lì come una statua.~LAS. Io ascolto ed ammiro.~TOGN.
110   4,    2|            I suoi quanti saranno?~LAS. I miei?... ventitrè non
111   4,    2|       vedete se ha fatto i denti.~LAS. Mah! giustizia per tutti.
112   4,    2|          Mi pare di sentir gente.~LAS. Ecco la Bolognese.~LUCR.
113   4,    2|          va ad incontrare Annina)~LAS. Ve l'ha appoggiata a tempo. (
114   4,    3|          le conviene. (ad Annina)~LAS. Ed io ne son testimonio. (
115   4,    3|           non si è ancora veduto?~LAS. Non è ancora comparso.~
116   4,    3|          donne?) (piano al Conte)~LAS. (Io non voglio far niente
117   4,    3|         Tognina)~TOGN. Ma come...~LAS. Zitto. Ecco il signor Alì.
118   4,    4|           QUARTA~ ~Alì e detti.~ ~LAS. Venite, signor Alì.~ALÌ
119   4,    4|        ALÌ Star fatto? (al Conte)~LAS. Fatto niente. Ho piacer
120   4,    4|            ALÌ Star tre donne?...~LAS. Star zitto. Vi dirò il
121   4,    4|      seconda, cosa far per terza?~LAS. Non ci pensate. La terza
122   4,    4|           TOGN. Né men io sicuro.~LAS. Zitto. (alle tre donne)~
123   4,    4|        ALÌ Conte, star tu patron.~LAS. Ed io terminerò quest'affare.
124   4,    4|        bravo. Per me, non parlar.~LAS. Che la signora Tognina
125   4,    4|          tacer, senza lamentarmi?~LAS. O tacere, o partire.~TOGN.
126   4,    4|     patron. Benedetto star Conte.~LAS. Io sono uno che accomoda
127   4,    4|        Conte parlar. (a Lucrezia)~LAS. Quanto pretenderebbe la
128   4,    4|      Lucrezia?~LUCR. Vede bene...~LAS. No, parlate liberamente.~
129   4,    4|          di andare alle Smirne...~LAS. Alle corte.~LUCR. Vuol
130   4,    4|        meno di seicento zecchini?~LAS. Il signor impresario non
131   4,    4|           signore, questa paga...~LAS. Basta così. La signora
132   4,    4| quattrocento zecchini. (al Conte)~LAS. Questa è fatta.~ALÌ Bravo,
133   4,    4|         Bravo, Conte, star bravo.~LAS. E la signora Tognina quanto
134   4,    4|       donna?~ANN. Ed io, signore?~LAS. Ora non parlo con voi.
135   4,    4|         ANN. Mi destina dunque...~LAS. O tacere, o partire. Quanto
136   4,    4|        Direi... almeno, almeno...~LAS. Vi comodano duecento e
137   4,    4|           posso. Non è possibile.~LAS. E voi, signora Annina?~
138   4,    4|       Viaggi pagati, e quartiere?~LAS. Ci si intende. Questo è
139   4,    4|         Bravo, Conte; star bravo.~LAS. A voi, signora Annina.~
140   4,    4|     Annina.~ANN. Per terza donna?~LAS. E per ultima parte, se
141   4,    4|         virtuosa della mia sorte?~LAS. Ne ho dieci, che mi pregano.~
142   4,    4|          vuol dare? (mortificata)~LAS. Cento zecchini.~ANN. A
143   4,    4|         una donna del mio merito?~LAS. O dentro, o fuori.~ANN.
144   4,    4|          Pazienza! gli accetterò.~LAS. Tutto è fatto. Tutto è
145   4,    4|     meritar far bassà, far visir.~LAS. Ehi, della locanda. (viene
146   4,    4|       nostra partenza? (al Conte)~LAS. Dite voi, signor Alì, quando
147   4,    4|        bordo aspettar buon vento.~LAS. Voi avete capito. (alle
148   4,    4|          che voler Conte tradir?)~LAS. Questa è fatta. Venite,
149   4,    4|        ALÌ Mi non aver più testa.~LAS. Ecco qui le scritture formate
150   4,    4|         far, non voler scritture.~LAS. Bene; le terrò, le unirò
151   4,    5|           Lasca, Alì, poi Nibio~ ~LAS. Signor Alì, sia detto a
152   4,    5|         donna me voler trappolar.~LAS. Mi maraviglio di voi. Che
153   4,    5|          un secondo per duecento.~LAS. Chi avete fermato per secondo?~
154   4,    5|            Un certo Sganarello...~LAS. Quello sguaiato? Signore,
155   4,    5|           non si potea differire.~LAS. In questo non ha tutto
156   4,    5|     questa povera gente). (parte)~LAS. Che imbroglio, che impiccio,
157   5,    7|         Il Conte Lasca e detti.~ ~LAS. Schiavo di lor signori.~
158   5,    7|         Si parte, o non si parte?~LAS. Mi rallegro di vedere questa
159   5,    7|       bagnar la bocca. (al Conte)~LAS. Figliuoli miei, di questo
160   5,    7|        cosa non deve andare così.~LAS. A monte tutte le gare e
161   5,    7|             tutte tre si baciano)~LAS. Così mi piace. Così va