La burla retrocessa nel contraccambio
    Atto, Scena
1 1, 1| di già a farmi il grugno?~PLAC. Veramente in questi primi 2 1, 1| vi potete voi lamentare?~PLAC. Bella cosa! maritati senza 3 1, 1| e non l'intenderò mai.~PLAC. E bene dunque, se siete 4 1, 1| desinare fuori di casa.~PLAC. Ah! oggi ancora dovete 5 1, 1| che sarà l'ultima volta.~PLAC. Ed io resterò sola in casa, 6 1, 1| andare da vostra madre.~PLAC. Sì, sì, anderò da mia madre, 7 1, 1| voi mi trattiate peggio.~PLAC. Sì, è vero. Io sono la 8 1, 1| ch'io vada, non anderò.~PLAC. No, no; andate pure. Non 9 1, 1| vorrei vedervi tranquilla.~PLAC. In verità non è sì facile 10 1, 1| questo quello che vi pena?~PLAC. Eh, se non fosse altro 11 1, 1| impossibile ch'io vi capisca.~PLAC. Orsù, io sono una donna 12 1, 1| chi mi ha fatto cangiare?~PLAC. Chi?~GOTT. Voi.~PLAC. Io?~ 13 1, 1| cangiare?~PLAC. Chi?~GOTT. Voi.~PLAC. Io?~GOTT. Sì, voi. Ora 14 1, 1| ragione del mio cangiamento.~PLAC. Se la cosa fosse così, 15 1, 1| Ella è così, ve lo giuro.~PLAC. Eh caro Gottardo, una volta 16 1, 1| ad una simile bestialità?~PLAC. Qual premura avete d'andar 17 1, 1| Perché gli ho dato parola.~PLAC. E perché dargli parola?~ 18 1, 1| mi ha tanto pregato.~PLAC. Vi ha pregato! badate bene, 19 1, 1| Placida, voi mi fate torto.~PLAC. Orsù, non parliamo altro. 20 1, 1| a prendervi avanti sera.~PLAC. Non vi è bisogno che venghiate 21 1, 1| voglio che venghiate sola.~PLAC. Io non ho paura di nessuno.~ 22 1, 1| voglio che venghiate sola.~PLAC. Bene, vi aspetterò. È meglio 23 1, 1| prendervi, e le parlerò.~PLAC. Non c'è bisogno che voi 24 1, 1| essere che non vi trovi?~PLAC. Perché può essere che, 25 1, 1| Signora, voi aspettatemi.~PLAC. Oh quest'è bella! non posso 26 1, 1| vi dico che m'aspettiate.~PLAC. Ecco qui, vuol a suo modo. 27 1, 1| sarà sotto qualche mistero.~PLAC. Mi maraviglio di voi...~ 28 1, 1| Datemi la chiave della porta.~PLAC. La chiave della porta!~ 29 1, 1| la chiave della porta.~PLAC. Non avete la vostra chiave? 30 1, 1| Datemela, e non pensate altro.~PLAC. Ho capito. Ha paura ch' 31 1, 1| di darmela? (con flemma)~PLAC. Povera me! Chi me l'avesse 32 1, 1| Di che? (placidamente)~PLAC. Voi non mi volete più bene; 33 1, 1| mi dite di queste cose.~PLAC. Ingrato!~GOTT. Via, la 34 1, 1| Via, la mia Placidina.~PLAC. Lasciatemi stare. (in atto 35 1, 1| partire)~GOTT. Dove andate?~PLAC. Da mia madre.~GOTT. Venite 36 1, 1| andar via. Facciamo la pace.~PLAC. La pace? (calmandosi)~GOTT. 37 1, 1| la prende per la mano)~PLAC. Datemi la mia chiave. ( 38 1, 1| chiave poi no. (l'impedisce)~PLAC. Ostinato che siete! tenetela, 39 4, 1| pranzo~ ~Gottardo e Placida~ ~PLAC. E bene, eccomi qui. Sono 40 4, 1| terrete un poco di compagnia.~PLAC. Tutto ciò si poteva far 41 4, 1| E dove volevate andare?~PLAC. Voleva andare dal signor 42 4, 1| Bene, vi anderete domani.~PLAC. E perché domani, e non 43 4, 1| andiate piuttosto domani.~PLAC. Ecco qui, vuol tutto a 44 4, 1| GOTT. Eh sì, ci anderete.~PLAC. No, non ci anderò.~GOTT. 45 4, 1| piacere, so che ci anderete.~PLAC. Ho d'andarvi per far piacere 46 4, 1| un complimento di scusa.~PLAC. Quale scusa? Che cosa gli 47 4, 1| pranzo fuori di casa...~PLAC. Ed avete avuto la villania 48 4, 1| sapete ch'io era impegnato.~PLAC. E perché non avete mandato 49 4, 1| riceverli voi senza di me?~PLAC. E vi pare una bell'azione 50 4, 1| voi a far le mie scuse.~PLAC. E che scusa volete voi 51 4, 1| sono stato da mio compare?~PLAC. Lo dico con fondamento, 52 4, 1| A che ora avete mandato?~PLAC. A diciassette ore suonate.~ 53 4, 1| tavola con mio compare.~PLAC. Non è vero niente. Ho sempre 54 4, 1| impegnato in partite di piacere?~PLAC. Sì, voi. Povero innocentino! 55 4, 1| certa.~GOTT. Ne siete certa?~PLAC. Certissima.~GOTT. Ed io 56 4, 1| son certo d'un altra cosa.~PLAC. E di che in grazia?~GOTT. 57 4, 1| sapete quel che vi dite.~PLAC. Basta. Non ho ancora in 58 4, 1| povero voi!~GOTT. Povero me?~PLAC. Sì, povero voi.~GOTT. In 59 4, 1| verità, voi mi fate ridere.~PLAC. Ridete, che avete buon 60 4, 1| Battono. Guardate chi è.~PLAC. Riderò anch'io un giorno, 61 4, 1| Placida, guardate chi è.~PLAC. Son buona buona, ma poi...~ 62 4, 1| guardare chi è. (con sdegno)~PLAC. Ih! che diavolo d'uomo! ( 63 4, 2| Fortuna, per obbedirla.~PLAC. (Passeggia ed ascolta)~ 64 4, 2| questa mattina.~GOTT. Io?~PLAC. Come! Siete voi stato all' 65 4, 2| mandargli a casa questa mattina.~PLAC. Un pranzo a casa!~GOTT. 66 4, 2| ella il signor Gottardo?~PLAC. Oh, ecco avverato il mio 67 4, 2| di farmi render ragione.~PLAC. Sì, sì, vi farà ragione 68 4, 2| una donna, e non so altro.~PLAC. Una donna! Vi era anche 69 4, 2| GOTT. Non è vero niente.~PLAC. Vediamo, vediamo, presto 70 4, 2| sasso). (da sé, mortificato)~PLAC. Ecco qui, posate, biancheria, 71 4, 3| questa istoria). (da sé)~PLAC. Ecco, se ho ragione di 72 4, 3| assolutamente). (da sé)~PLAC. Risparmia un paolo, per 73 4, 3| fatto questa soperchieria.~PLAC. Io?~GOTT. Sì, voi; per 74 4, 3| voluto far per le nozze.~PLAC. Io?~GOTT. Sì, altri che 75 4, 3| avete fatto l'impertinenza.~PLAC. Povero Bernardone! io ho 76 4, 3| Scusatemi, non me ne ricordava.~PLAC. Voi avrete data la mia 77 4, 3| ed ora vi burlate di me.~PLAC. Uomo perfido! uomo maligno! 78 5, 2| giorno, signora Placida.~PLAC. Serva umilissima, signor 79 5, 2| sono in collera con voi.~PLAC. Perché, signora che cosa 80 5, 2| passar la giornata con noi.~PLAC. In verità, vi giuro, non 81 5, 2| abbiamo mandati a chiamare.~PLAC. Assicuratevi sull'onor 82 5, 2| affari del vostro negozio.~PLAC. Mio marito era dal compare, 83 5, 2| dunque di dire delle bugie.~PLAC. Qualche volta.~PAND. Non 84 5, 2| avere questa consolazione.~PLAC. In verità, ne sono mortificatissima, 85 5, 2| ceneremo insieme questa sera.~PLAC. Qui da noi? (con allegria)~ 86 5, 2| allegria)~PAND. Sì, da voi.~PLAC. Cenerete da noi? (a Costanza, 87 5, 2| burliate anche questa sera.~PLAC. Oh cosa dice mai! sono 88 5, 2| per male questa mattina.~PLAC. Voi siete la stessa bontà. 89 5, 2| carica anche della cena.~PLAC. Come, signore! lo sapete 90 5, 2| pranzo, se non è dato da lui?~PLAC. (Ah indegno! e me lo voleva 91 5, 2| signor Agapito. E vi era...~PLAC. Vi era Agapito?~PAND. Vi 92 5, 2| Roberto, il signor Leandro...~PLAC. Bravi, pulito. Tutta gente 93 5, 2| bisogno.~PAND. Da tutti?~PLAC. Oh da tutti. Io non eccettuo 94 5, 2| non vi possiate dolere.~PLAC. Eh non parlo della cena: 95 5, 2| io vi parlo del pranzo.~PLAC. Ma voi non c'entrate con 96 5, 2| abbiamo pranzato con loro.~PLAC. Dove?~PAND. Qui.~PLAC. 97 5, 2| PLAC. Dove?~PAND. Qui.~PLAC. Quando?~PAND. Oggi.~PLAC. 98 5, 2| PLAC. Quando?~PAND. Oggi.~PLAC. Oggi avete pranzato qui 99 5, 2| avete fatte tante scuse?~PLAC. Perché mio marito mi aveva 100 5, 2| vostra e della sua compagnia.~PLAC. (Io non capisco niente: 101 5, 2| sono avvezzo a far tardi.~PLAC. Io non so che dire. Mio 102 5, 2| una poltrona eccellente.~PLAC. Vuol passare nell'altra 103 5, 3| Riverisco la signora Placida.~PLAC. Serva sua.~ROB. C'è il 104 5, 3| C'è il signor Gottardo?~PLAC. Non c'è, ma starà poco 105 5, 3| contentate, l'aspetterò.~PLAC. Scusi. Ha degli interessi 106 5, 3| di esser della partita.~PLAC. Mi dispiace che mio marito 107 5, 3| vostra amabil compagnia.~PLAC. Ella mi onora troppo. Io 108 5, 3| Pandolfo e la signora Costanza.~PLAC. Anzi, sono di già venuti.~ 109 5, 3| Costanza? (con movimento)~PLAC. Sì signore.~ROB. E dov' 110 5, 3| è? Dove è? (con premura)~PLAC. In quella camera.~ROB. 111 5, 3| vuol correre in camera)~PLAC. Signore. Una parola in 112 5, 3| indietro qualche passo)~PLAC. Ella mostra una gran premura.~ 113 5, 3| ROB. Oh sì veramente...~PLAC. Per il signor Pandolfo, 114 5, 3| figurarvi... (scherzando)~PLAC. Passano di buona corrispondenza?~ 115 5, 3| assicurato la mia felicità.~PLAC. E il signor Pandolfo lo 116 5, 3| sa ancora, ma lo saprà...~PLAC. Ma signore, ella vede che 117 5, 3| sapete che cosa è amore.~PLAC. Vi dico, signore... (battono 118 5, 4| ceste di biancheria ecc.~ ~PLAC. (Apre la porta e si volta, 119 5, 4| OSTE Servitor umilissimo.~PLAC. Siete qui un'altra volta.~ 120 5, 4| signor Gottardo medesimo...~PLAC. Lo so, lo so.~OSTE Manco 121 5, 4| apparecchiare la tavola?~PLAC. Sì, facciano pure.~OSTE 122 5, 4| non vi siano equivochi.~PLAC. Ma si può sapere chi vi 123 5, 5| QUINTA~ ~Placida sola.~ ~PLAC. Comincio ora a capire la 124 5, 6| Oh eccomi qui. (allegro)~PLAC. Venga, venga, signore, 125 5, 6| tutta la faccenda com'è.~PLAC. Non vi è bisogno che me 126 5, 6| che mi ha fatto Agapito?~PLAC. Che Agapito? Qui non c' 127 5, 6| amori sospetti.~GOTT. Io?~PLAC. Oh non fate l'idiota, che 128 5, 6| più? Maledetto Agapito!~PLAC. Ma voi volete gettar la 129 5, 6| la maniera di vendicarmi.~PLAC. Sia quel che esser si voglia; 130 5, 6| GOTT. Sono di già venuti?~PLAC. Sì, ed è venuto subito 131 5, 6| che la cosa durerà poco.~PLAC. Che non faccia rumore?~ 132 5, 6| rumore?~GOTT. È venuto altri?~PLAC. È venuto l'oste; e vi sono 133 5, 6| venite qui: aspettate.~PLAC. Oh lo voglio fare. Non 134 5, 8| mano a simili impertinenze?~PLAC. Gliel'ho detto anch'io, 135 5, 9| PAND. No, voglio andarmene.~PLAC. Via, signor Pandolfo; già 136 5, 9| uomo generoso, corrivo.~PLAC. (Io non capisco questa 137 Ult | questa è una baronata.~PLAC. Mi maraviglio di voi. Mio
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