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La donna di testa debole Atto, Scena
1 1, 8| con queste sue debolezze.~GIS. Stupisco che con tutta 2 1, 8| ella si facesse ridicola.~GIS. Io vi consiglierei che 3 1, 8| mi balzerà dal mio posto.~GIS. Oh, chi volete voi che 4 1, 8| Per ora io lascio correre.~GIS. (Spero che non sarà sua 5 1, 8| Caro amico, aiutatemi.~GIS. Sì, lo farò volentieri. 6 1, 9| scherzo della mia Musa?~GIS. Oh signora, io non posso 7 1, 9| vedere impresso il mio nome?~GIS. Voi sarete un oggetto d' 8 1, 9| Che dite, don Gismondo?~GIS. Sì, vorrebbono essere almeno 9 1, 9| Che dite, don Gismondo?~GIS. Sì, è necessarissimo. Farebbe 10 1, 9| VIO. Si può far meno?~GIS. Anzi è difficile che colla 11 1, 9| VIO. Ma sono avvezza così.~GIS. Si potrebbe conciliare 12 1, 9| conversazione della cioccolata~GIS. Grande spirito! gran prontezza 13 1, 10| patetichino; ma è di buon cuore.~GIS. Il cuore delle persone, 14 1, 10| occasione di diffidare di lui.~GIS. Lo proverete. Servitor 15 1, 10| Anche voi mi lasciate?~GIS. Parto qui coll'amico.~VIO. 16 1, 10| versi non hanno merito.~GIS. Meritano di essere scritti 17 1, 10| oro.~VIO. Voi mi burlate.~GIS. Vi parlo con il cuor sulle 18 1, 10| madama. (le bacia la mano)~GIS. Madama. (partono)~ ~ ~ ~ 19 2, 1| Gismondo, poi Traccagnino.~ ~GIS. Don Roberto colle sue caricature 20 2, 1| no son fiol de me pader.~GIS. (Questi è il servo di don 21 2, 1| un omo della mia statura?~GIS. Con chi l'hai, Traccagnino?~ 22 2, 1| mezzan? a sto sior ch'è qua.~GIS. Come? che dici?~TRACC. 23 2, 1| mezzan. (a don Gismondo)~GIS. (Ora intendo lo sciocco). ( 24 2, 1| mezzan. (verso la scena)~GIS. E a chi va quella lettera?~ 25 2, 1| quel che no so gnanca mi.~GIS. Chi la manda? Il vostro 26 2, 1| prego, e se me dise mezzan.~GIS. Volete ch'io v'insegni 27 2, 1| La me farà ben grazia.~GIS. Lasciate ch'io veda la 28 2, 1| la lassar véder a nissun.~GIS. E che sì che va ad una 29 2, 1| scritta coll'ingiostro negro.~GIS. Sarà poi la signora donna 30 2, 1| nome no me l'arrecordo ben.~GIS. Vi ricordate il cognome?~ 31 2, 1| Sior sì; me par de sì.~GIS. Come vi pare ch'ella si 32 2, 1| la pizzega del necessario~GIS. Non è donna Violante de' 33 2, 1| bisogno e la necessità.~GIS. Io so dove sta di casa.~ 34 2, 1| servizio a insegnarmelo~GIS. Ma se ve lo dico a voce, 35 2, 1| TRACC. La me farà servizio.~GIS. (Tira fuori l'astucchio 36 2, 1| osservando l'astucchio)~GIS. Mi dispiace ch'io non ho 37 2, 1| Senza carta no se scrive.~GIS. Non avete la lettera che 38 2, 1| TRACC. Seguro che la gh'ho.~GIS. Oh sciocco che sono io! 39 2, 1| che sì un gran mamalucco.~GIS. Compatitemi, caro Traccagnino. 40 2, 1| qua. Ma no l'avè da véder.~GIS. Come volete ch'io scriva?~ 41 2, 1| TRACC. Scrivè da roverso.~GIS. Bene scriverò dove volete.~ 42 2, 1| destaccà, che possa capir. ~GIS. Questo astucchio m'incomoda. 43 2, 1| divertirò co ste bagatelle.~GIS. (Col cambio di questa lettera 44 2, 1| ela questa? una verigola?~GIS. Si chiama dal francese: 45 2, 1| Oh che caro tirabusson!~GIS. Ecco fatto. Ecco il recapito 46 2, 1| Me dónela sto tirabusson?~GIS. Che cosa vorreste farne?~ 47 2, 1| quello che m'ha dito mezzan.~GIS. No, caro; questo serve 48 2, 17| maestro). (a donna Violante)~GIS. Parla don Fausto di quella 49 2, 17| VIO. Voi non lo meritate.~GIS. Posso io essere onorato, 50 2, 17| Ora mi chiarirò). (da sé)~GIS. (Sentirete). (a don Fausto)~ 51 2, 17| questi versi non sono miei.~GIS. Non glieli avete mandati 52 2, 17| senza sapere il perché.~GIS. Vi par poco il principio 53 2, 17| Partenope nostro.~ROB. (Ride)~GIS. Ridete? Sì, signore, di 54 3, 10| vita sotto di questa spada.~GIS. Amico...~ROB. Ora ch'io 55 3, 10| non mi battessi con voi.~GIS. Con chi vi siete battuto?~ 56 3, 10| l'ho in una mano ferito.~GIS. Povero galantuomo! ed ora 57 3, 10| donna Violante? Spiegatevi.~GIS. Caro amico, cosa occorre 58 3, 10| la lite donna Violante?~GIS. L'ha perduta certo.~ROB. 59 3, 10| ROB. Chi ve l'ha detto?~GIS. Don Pirolino.~ROB. Che 60 3, 10| ROB. Che sia poi vero?~GIS. È vero pur troppo.~ROB. 61 3, 10| rimaritarsi. (ripone la spada)~GIS. Voi l'abbandonerete per 62 3, 10| sì pazzo a precipitarmi.~GIS. Non so che dire. Io non 63 3, 10| voler continuare ad andarvi?~GIS. Oh, per un poco. Per non 64 3, 10| risolto di far il medesimo.~GIS. Bisogna che andiamo a condolerci 65 3, 10| allontanandoci un poco per volta.~GIS. Alla villeggiatura si tronca 66 3, 13| la vostra lite perduta.~GIS. Anch'io ne provo un dolore 67 3, 13| Gismondo, che cosa dite?~GIS. Dico che i denari sono 68 3, 13| sciocca). (a donna Aurelia)~GIS. Ed io so chi è l'autore 69 3, 13| quella satira.~VIO. Satira?~GIS. Così mi pare.~VIO. Ma se 70 3, 13| voi pure ch'era una lode.~GIS. L'ho detto per compiacere 71 3, 13| cavarci). (a don Gismondo)~GIS. Non occorre che mettiate 72 3, 15| cambia di aspetto). (da sé)~GIS. (Ventimila ducati non sono 73 3, 15| intendere don Gismondo.~GIS. Io l'ho sentito dire a 74 3, 15| coltivare il vostro talento.~GIS. Sarebbe un peccato che 75 3, 15| disponete di un vostro servo.~GIS. Nelle questioni, nelle 76 3, 15| vi prometto esser vostro.~GIS. (È fatta). (da sé)~ROB. ( 77 3, 15| c'è più rimedio). (da sé)~GIS. Mi rallegro infinitamente Il geloso avaro Atto, Scena
78 3, 16| Illustrissimo signore auditore.~GIS. Che cosa c'è?~ARG. I birri 79 3, 16| hanno fatto un'impertinenza.~GIS. Che cosa vi hanno fatto?~ 80 3, 16| guardassero.~EUF. Sta cheta.~GIS. Donna Eufemia, il vostro 81 3, 16| il povero mio consorte.~GIS. No, donna Eufemia, non 82 3, 16| esibendomi di servirla?~GIS. Pare a me che a troppo 83 3, 16| dica la verità). (da sé)~GIS. Siete voi persuaso dalle 84 3, 17| signore auditore, sappiate...~GIS. So tutto, sono informato 85 3, 17| auditore, ci conosciamo.~GIS. Che cosa vorreste dire?~ 86 3, 17| intenditor poche parole.~GIS. Spiegatevi.~ASP. Voglio 87 3, 17| Voglio trovarmelo anch'io.~GIS. Che cosa?~ASP. Un protettore 88 3, 17| protettore che mi difenda.~GIS. Voi ne avreste bisogno 89 3, 17| mi perderà il rispetto...~GIS. Cosa farete, signora?~ASP. 90 3, 18| Dottore; poi Pantalone.~ ~GIS. La compatisco; la passione 91 3, 18| consiglia ch'io faccia?~GIS. Sì, è necessario di far 92 3, 18| faremo restituire la dote.~GIS. Non sarebbe mal fatto di 93 3, 18| carità, no me assassinè.~GIS. Conoscete voi di averla 94 3, 18| PANT. Sior sì, lo conosso.~GIS. Mi promettete di meglio 95 3, 18| PANT. Mi no son avaro.~GIS. Su questo particolare so 96 3, 18| PANT. Mi no gh'ho scrigno.~GIS. Aprite quella cassa di 97 3, 18| ammazzar. (grida forte)~GIS. Convien rendere il mal 98 3, 18| si getta sullo scrigno)~GIS. Se continuate così, non 99 3, 18| al diavolo quanti che sè.~GIS. Questo è l'amore che avete 100 3, 18| PANT. Sì, ghe voggio ben.~GIS. Pagate i vostri debiti.~ 101 3, 18| impossibile). (a don Gismondo)~GIS. Dunque non dovrà rendere 102 3, 18| figliuola). (a don Gismondo)~GIS. (Ma usure non ne ha da 103 3, 18| da sé, sopra lo scrigno)~GIS. Signor Pantalone, vi si 104 3, 18| el diavolo me porta via.~GIS. Orsù, rasserenatevi. Eccovi 105 3, 18| tiene lo scrigno avvinto)~GIS. Abbracciatela almeno.~PANT. 106 3, 18| PANT. Andè, che vegnirò.~GIS. Vi servirò io, signora. ( 107 3, 18| abbracciare lo scrigno)~GIS. Non avete già dispiacere 108 3, 18| tranquillità, dell'amore. (parte)~GIS. Bel carattere di moglie 109 3, 20| quant'argento per terra!~GIS. Pantalone è svenuto?~EUF. 110 3, 20| zorno el s'ha da lassar.~GIS. Amico, parmi di vedere 111 3, 20| cielo, è cambiato del tutto.~GIS. Donna Eufemia, ringraziate