Una delle ultime sere di carnovale
    Atto, Scena
1 3, 7 | sçaurois placer, qui me met en colère. (mostra accomodarsi Il raggiratore Atto, Scena
2 1, 12| in guardia più che potrò.~MET. Serva, signor Conte.~CON. 3 1, 12| la signora donna Metilde.~MET. Giacché non c’è nessuno, 4 1, 12| anche della mia tenerezza.~MET. Tenete questa carta; riponetela 5 1, 12| vi è qui dentro, signora?~MET. Lo vedrete poi. Compatite.~ 6 1, 12| che possa almeno vedere...~MET. No, vi dico, non voglio. 7 1, 12| sempre mi caricate di grazie.~MET. Sono piccioli segni dell’ 8 1, 12| quanta bontà mi trattate.~MET. Se potessi, farei di più.~ 9 1, 12| ritornato qui questa mane?~MET. Lo vidi, che appena mi 10 1, 12| CON. Dopo non è tornato?~MET. No certo.~CON. Potrebbe 11 1, 12| donna Claudia senza di voi?~MET. Non può essere, perché 12 1, 12| non abbiate veduto colui.~MET. Perché? aveva qualche cosa 13 1, 12| Aveva una cosuccia da darvi.~MET. Che mai?~CON. Una picciola 14 1, 12| vi supplico d’aggradirla.~MET. Tutto è prezioso quel che 15 1, 12| che rinchiude la carta?~MET. Per ora no, vi dico. Mi 16 1, 13| fate qui, scioccarella?~MET. Niente, signora.~CON. Appunto 17 1, 13| che non lo dico per voi.~MET. Lo dice per me la signora 18 1, 13| disfarmene di costei). (da sé)~MET. (Se almeno mi proponesse 19 1, 13| pure. (a donna Metilde)~MET. Sì signora. (siede vicino 20 1, 13| persone, sedendo da vicino.~MET. La sedia era qui... (scostandosi)~ 21 1, 13| siamo, si sta meglio vicini.~MET. Mi accosterò dunque. (alzandosi 22 1, 13| Sfacciatella. A chi dico io?~MET. Compatisca. (rimane al 23 1, 13| occasione di essere malcontenta.~MET. Che cosa le faccio io, 24 1, 13| sono una madre tiranna?~MET. Sempre, chi riporta, vi 25 1, 13| qualche cosa averete detto.~MET. Ho detto certo, ho detto.~ 26 1, 13| vostra cortese attenzione...)~MET. Signora madre.~CLA. Che 27 1, 13| madre.~CLA. Che cosa volete?~MET. Perdoni; non incomodi tanto 28 1, 13| ragionato di voi, signorina.~MET. Me l’immagino. La signora 29 1, 13| trovasse un partito buono.~MET. (Mi vorrebbe maritare lontana, 30 1, 13| non cerco di collocarvi?~MET. Ma mi vorrebbe mandar lontano.~ 31 1, 13| degno sia della nostra casa.~MET. Il signor conte Nestore 32 1, 13| sentendola a ragionare così.~MET. È egli vero, signor Conte, 33 1, 13| Contessa vostra sorella?~MET. Come si chiama?~CON. Carlotta.~ 34 1, 13| aver l’onor di conoscerla.~MET. Anch’io, se mi sarà permesso.~ 35 1, 13| bene imbrogliata). (da sé)~MET. Ora, signor Conte, finite 36 1, 13| figliuola, ditelo liberamente.~MET. Parlate pure, se avete 37 1, 14| CLA. Ci volete lasciare?~MET. Senza terminare il discorso?~ 38 1, 14| umilissimi complimenti.~MET. Anche per parte mia, signore.~ 39 1, 14| dame, e parte)~CLA. Serva.~MET. Serva divota.~ ~ ~ ~ 40 1, 15| Metilde, e le l’astuccio)~MET. (Un astuccio? Mi aveva 41 1, 15| accosta a donna Claudia)~MET. (Osserva l’astuccio) (Non 42 1, 15| sia a sto mondo). (da sé)~MET. È giovane?~ARL. Cussì e 43 1, 15| figura?~ARL. Piuttosto.~MET. Parla bene?~ARL. Per quel 44 1, 15| fratello suo?~ARL. Qualcossa.~MET. È bianca in viso?~ARL. 45 1, 15| come che la sarà vegnuda.~MET. Quando è arrivata?~ARL. 46 1, 15| Riveritelo.~ARL. La sarà servida.~MET. (Ringraziatelo). (piano 47 1, 15| la mia). (da sé, e parte)~MET. (Ho curiosità di veder 48 1, 15| di poco prezzo). (da sé)~MET. Con sua licenza, signora.~ 49 1, 15| dappoi. (incamminandosi)~MET. Sì, signora, quando comanda. ( 50 1, 15| madre. (incamminandosi)~MET. Un poco più di carità alla 51 1, 15| tal libertà cogli uomini.~MET. Io non credeva che ciò 52 1, 15| maritate.~CLA. Fraschetta!~MET. Ho detto male?~CLA. Levamiti 53 1, 15| Levamiti dinanzi. (parte)~MET. Farò tanto, che mi mariterà 54 2, 2| creder che la sia Contessa.~MET. Ehi, galantuomo.~ARL. Obbligatissimo. 55 2, 2| nissun che mel voggia dar.~MET. Ditemi un poco: il signor 56 2, 2| stucchio me l’ha sior Conte.~MET. Per dare a me?~ARL. Se 57 2, 2| avesse fallà; ma no crederia.~MET. Non vi disse di darmi una 58 2, 2| da dar anca la scatola.~MET. Una scatola quadrata.~ARL. 59 2, 2| quadrata.~ARL. Quadrata.~MET. Bassina.~ARL. Bassina.~ 60 2, 2| Bassina.~ARL. Bassina.~MET. Con il coperchio miniato.~ 61 2, 2| coperchio miniato.~ARL. Miniato.~MET. Questa l’ha nelle mani 62 2, 2| la gh’ha so siora madre?~MET. Senz’altro. L’ho veduta 63 2, 2| dei accidenti del mondo!~MET. Ma come può essere questo 64 2, 2| ghe confessa la verità.~MET. C’è qualche inganno qui 65 2, 2| compatissa, per amor del cielo.~MET. Via non mi fate penare.~ 66 2, 2| siora madre l’abbia trovada.~MET. Può essere ch’ella sia 67 2, 2| non è vero?~ARL. Seguro.~MET. Mandava a me l’uno e l’ 68 2, 2| altro.~ARL. Tutto a ela.~MET. Questo cerchio che lo contorna, 69 2, 3| Donna Claudia e detti.~ ~MET. E lo stuzzicadenti che 70 2, 3| tempo de Otton imperator.~MET. È una bella galanteria.~ 71 2, 3| piano a donna Metilde)~MET. (Povera me! che non me 72 2, 3| bello la signora figliuola?~MET. Niente, signora.~CLA. Niente 73 2, 3| Favorisca lasciarmi vedere.~MET. Che cosa?~CLA. Quel bell’ 74 2, 3| astuccio che ha rimpiattato.~MET. È una cosa ch’io...~ARL. ( 75 2, 3| sé)~CLA. Presto, vi dico.~MET. Eccolo.~CLA. Bellino!~MET. ( 76 2, 3| MET. Eccolo.~CLA. Bellino!~MET. (Mi mangerei dalla rabbia). ( 77 2, 3| Donde l’ha avuto, signora?~MET. Posso averlo avuto ancor 78 2, 3| mandato a voi questo astuccio?~MET. Non l’ha ritrovata per 79 2, 3| terra. (a donna Claudia)~MET. (Costui mi mette delle 80 2, 3| Trattetenevi, che vi ho da parlare.~MET. Signora...~CLA. Che cosa 81 2, 3| CLA. Che cosa vorreste?~MET. L’astuccio.~CLA. Sta bene 82 2, 3| Sta bene nelle mie mani.~MET. E io niente?~CLA. Qualche 83 2, 3| Qualche cosa avrete anche voi.~MET. La scatola forse?~CLA. 84 2, 3| CLA. Una mano nel viso.~MET. Di queste finezze me ne 85 2, 3| con finta placidezza)~MET. Sono un poco grandetta, 86 2, 3| degli schiaffi. (come sopra)~MET. Mi consolo di una cosa.~ 87 2, 3| di una cosa.~CLA. Di che?~MET. Che gli anni crescono per 88 2, 3| s’avanza minacciandola)~MET. La non s’incomodi, che 89 3, 10| Donna Metilde e detti.~ ~MET. Signora, non istia a gridare 90 3, 10| qual ragione far questo?~MET. Per attaccarli ad una camiscia 91 3, 10| voi di farlo? (adirata)~MET. Compatisca. (Se l’è creduta). ( 92 3, 11| piano a donna Metilde)~MET. (Accettate il buon animo). ( 93 3, 11| piano a donna Metilde)~MET. (Se fosse con voi). (piano 94 3, 11| comandi. (a donna Claudia)~MET. (Ne imparo tante da lei 95 3, 12| dunque; Metilde, andate.~MET. (Già me l’aspettava). ( 96 3, 12| luogo, e tutti siedono)~MET. (Son curiosa di sentire, 97 3, 12| Come?~CLA. In qual modo?~MET. (Se fosse vero, non mi 98 3, 12| decoro, e la convenienza.~MET. Il consiglio non può essere 99 3, 12| orribile gelosia). (da sé)~MET. Il signor Conte mi prenderebbe 100 3, 12| migliorare le cose vostre.~MET. È un bel feudo trentasette 101 3, 12| innanzi voi. (a donna Metilde)~MET. Signora, se deve essere 102 3, 12| Ei non lo è per anche.~MET. Ma lo sarà. (parte)~CLA. 103 3, 15| il piacer della tavola.~MET. Finalmente il signor Conte 104 3, 16| siede presso don Eraclio)~MET. (Non ci vorrei stare vicino 105 3, 16| voi. (a donna Metilde)~MET. Starò qui, signora (un 106 3, 16| Venga qui il Conte dunque.~MET. Ci verrò io, dunque. (Non 107 3, 16| delle male grazie). (da sé)~MET. Pazienza! Vedo il bell’ 108 3, 16| ella sia nata con civiltà.~MET. Quando sarà mia cognata, 109 3, 16| mangiato, noi lo stipuleremo.~MET. Spicciamoci presto, dunque.~ ~ ~ ~ 110 3, 18| cavalier. (a donna Claudia)~MET. Povera me! sono rovinata.
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