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(segue) La moglie saggia Atto, Scena
2001 1, 11| lasciarmi nel mio sistema.~LEL. Oh sì. Non distolghiamo 2002 1, 11| non andrete in traccia.~LEL. Bravissima. Ah Florindo, 2003 1, 11| colla marchesa Beatrice.~LEL. Ah! Che dite? Vi è paragone 2004 1, 11| non dite mal di nessuno.~LEL. Io non dico male d’alcuno. 2005 1, 11| non merito le vostre lodi.~LEL. E se mi vien male a pensare 2006 1, 11| ROS. Ma... Che cosa passa?~LEL. Eh! niente. Galanterie.~ 2007 1, 11| mi mettete in agitazione.~LEL. Niente, madama, niente. 2008 1, 11| allegria)~ROS. E sempre peggio.~LEL. Contessina, beviamo questa 2009 1, 12| Raccontatemi qualche cosa.~LEL. Il Conte non è ancora venuto 2010 1, 12| casa?~ROS. No certamente.~LEL. Ah? Sarà ancora lì. (a 2011 1, 12| credete voi ch’egli faccia?~LEL. Niente; leggerà un libro 2012 1, 12| ammogliato ed una dama onorata?~LEL. Voi che vi dilettate di 2013 1, 13| cavalieri. (con ironia)~LEL. Oh! brava ragazza.~FLOR. 2014 1, 13| il tirabusson? (a Lelio)~LEL. Sì, lo porto sempre addosso.~ 2015 1, 13| ferri del suo mestiere.~LEL. Come sarebbe a dire?~COR. 2016 1, 13| servir dama. (con ironia)~LEL. Spiritosa davvero.~ROS. 2017 1, 13| ai porci). (da sé, parte)~LEL. Amico, tenete. Viva la 2018 1, 13| Obbligatissima alle vostre grazie.~LEL. Ehi amico, vi ricordate 2019 1, 13| occhiate furtive? (bevendo)~LEL. Cose da crepar da ridere. ( 2020 1, 13| Parlate ora di mio marito?~LEL. E poi, tutto in un tempo, 2021 1, 13| FLOR. Tuoni, lampi, saette.~LEL. Avete veduto mordersi le 2022 1, 13| di mio marito). (da sé)~LEL. Oh che vino! Oh che vino!~ 2023 1, 13| Non ho bevuto il meglio.~LEL. Da capo. (torna a empire 2024 1, 13| Son donna, ma so tacere.~LEL. Eh, non sono poi cose da 2025 1, 13| di parzialità. (bevendo)~LEL. Vi è della intrinsichezza, 2026 1, 13| FLOR. Amicizia. (bevendo)~LEL. Amor platonico. (bevendo)~ 2027 1, 13| ROS. Ma parlatemi chiaro.~LEL. Chiarissimo.~ ~ ~ ~ 2028 1, 14| gente; non viene volentieri.~LEL. Signora, vi leveremo l’ 2029 1, 14| lasciarmi piena di curiosità?~LEL. Eh, state quieta. Leggete 2030 1, 14| siete docile e virtuosa.~LEL. Domani sarò a riverirvi. 2031 1, 14| notte!~ROS. Serva loro.~LEL. Riposi bene. O che Canarie! 2032 2, 5| rispondere a questa lettera.~LEL. Servo della signora Marchesa.~ 2033 2, 5| Avete bevuto la cioccolata?~LEL. No signora, siamo venuti 2034 2, 5| cassettino. (al Servitore)~LEL. E bada bene, non fallare. ( 2035 2, 5| sera siete partiti presto.~LEL. Avevamo un certo impegnetto.~ 2036 2, 5| ditemi, dove siete stati?~LEL. Da una che conoscete ancor 2037 2, 5| degno di quelle amicizie.~LEL. Basta; siamo stati un poco 2038 2, 5| A che fare a quell’ora?~LEL. A bere una bottiglia di 2039 2, 5| casa mia avete bevuto male.~LEL. Oh scusatemi! Non per questo.~ 2040 2, 5| l’avete fatta. (a Lelio)~LEL. Vi dirò, eravamo invitati.~ 2041 2, 5| invitati.~BEAT. Da chi?~LEL. Da lei, non è vero? (a 2042 2, 5| grazia, non glielo dite.~LEL. No, per amor del cielo.~ 2043 2, 5| fatti da quella scimunita?~LEL. Oh! belli. (bevendo)~FLOR. 2044 2, 5| BEAT. Ha parlato di me?~LEL. Non mi ricordo. Ah, Florindo, 2045 2, 5| impertinente l’ha sempre meco.~LEL. Che dite, Florindo, di 2046 2, 5| saper che cosa ha detto.~LEL. Cose che non hanno verun 2047 2, 5| fondamento.~FLOR. Parla da pazza.~LEL. Avete sentito quando io 2048 2, 5| dico che parlasse di voi.~LEL. Noi non mettiamo del male.~ 2049 2, 5| voglio riverire. (s’alza)~LEL. (Quest’incontro vuol essere 2050 2, 5| ardire mi comparisce dinanzi.~LEL. Amico, leviamo l’incomodo 2051 2, 5| Anzi vi prego di restare.~LEL. Signora, permettetemi.~ 2052 2, 5| e del mio ricevimento.~LEL. (Siamo in un bell’impegno). ( 2053 2, 5| Marchesina è una dama prudente.~LEL. E poi in casa vostra che 2054 2, 6| Contessa. (con i denti stretti)~LEL. Signora Contessa. (s’inchina 2055 2, 6| non parlo). (a Beatrice)~LEL. Amico. (fa cenno a Florindo 2056 2, 6| cosa sa dirmi). (da sé)~LEL. Signora Contessa, ha riposato 2057 2, 6| riposato bene?~ROS. Benissimo.~LEL. Che buon Canarie!~ROS. 2058 2, 6| si dice della cioccolata.~LEL. Signora Marchesa, vi supplico, 2059 2, 6| sentir Rosaura). (da sé)~LEL. Servo di lor signore.~FLOR. 2060 2, 6| ROS. Serva.~BEAT. Serva.~LEL. (Andiamo, andiamo, e lasciamole 2061 3, 4| Beatrice, Lelio e Florindo~ ~LEL. Eh via, signora Marchesa, 2062 3, 4| rimedio: ho risoluto così.~LEL. Ma che cosa mai vi ha detto 2063 3, 4| il povero conte Ottavio?~LEL. Il povero galantuomo si 2064 3, 4| impertinente di Rosaura.~LEL. Ma si può sapere che cosa 2065 3, 4| BEAT. Che cosa vuol fare?~LEL. Vuol mandar la moglie a 2066 3, 4| Roma, sapete?~BEAT. A Roma?~LEL. Sì; il signor Pantalone 2067 3, 4| E anderà seco Rosaura?~LEL. Così dicono.~BEAT. Non 2068 3, 4| di crederle a me dirette.~LEL. Ditemi un poco: se la contessina 2069 3, 4| soddisfatta, ma non lo farà.~LEL. Lo farà senz’altro.~FLOR. 2070 3, 4| voglio più in casa mia.~LEL. Facciamo venir qui la signora 2071 3, 4| affettata, o fuor di natura.~LEL. Dunque, come pensereste 2072 3, 4| dichiarazioni che voi desiderate.~LEL. Bravissimo. Non si può 2073 3, 4| Rosaura non si piegherà.~LEL. La faremo piegare.~BEAT. 2074 3, 4| Come potete compromettervi?~LEL. Noi abbiamo il segreto.~ 2075 3, 4| FLOR. Fidatevi di noi.~LEL. Via, consolate quel povero 2076 3, 4| crudele.~BEAT. Mi fate ridere.~LEL. Animo, animo, presto, andiamo.~ 2077 3, 4| prima che si raffreddi.~LEL. Andiamo a far questa pace.~ 2078 3, 5| QUINTA~ ~Lelio e Florindo~ ~LEL. Se queste genti si dividono, 2079 3, 5| che facciamo i mezzani.~LEL. Mestiere alla moda. Si 2080 3, 5| riusciremo nel nostro impegno?~LEL. A maraviglia. Piglieremo 2081 3, 5| accomoderà.~FLOR. E noi rideremo.~LEL. E vin di Canarie.~FLOR. 2082 3, 10| Lelio, Florindo e detto.~ ~LEL. Amico! Eccomi qui da voi. ( 2083 3, 10| cosa alla Marchesa sola.~LEL. Volentieri, servitevi pure. ( 2084 3, 12| Lelio, Florindo e detta.~ ~LEL. Le cose vanno male. (a 2085 3, 12| condurre a casa. (a Lelio)~LEL. Signora Marchesa?~FLOR. 2086 3, 12| diamine! Ella è svenuta.~LEL. Il Conte le ha fatto qualche 2087 3, 12| niente da farla rinvenire?~LEL. Niente a proposito: non 2088 3, 12| il Conte e la Contessa.~LEL. Sì, andiamo. Che cosa è 2089 3, 12| ampolla)~FLOR. Pare acqua.~LEL. È limonata.~FLOR. Spruzzatela 2090 3, 12| avvisare qualcheduno. (parte)~LEL. Animo, signora Marchesa. ( 2091 3, 12| spruzzandola)~BEAT. Oimè!~LEL. Che cosa è stato?~BEAT. 2092 3, 12| Niente. Torniamo a casa.~LEL. Volete bere una limonata, 2093 3, 12| Muoio dalla sete. (beve)~LEL. Ma che cosa è stato?~BEAT. 2094 3, 13| detti.~ ~OTT. È rinvenuta?~LEL. Sì.~OTT. Che cosa le avete 2095 3, 13| Che cosa le avete dato?~LEL. Ha bevuto un poco di limonata.~ 2096 3, 13| limonata.~OTT. Che limonata?~LEL. L’abbiamo ritrovata sul 2097 3, 13| Sì, presto, soccorretela.~LEL. Ma come?~OTT. In quell’ 2098 3, 13| preparato per voi. (a Beatrice)~LEL. Ma per chi dunque? (ad 2099 3, 13| al sacrifizio. (a Lelio)~LEL. Che cosa sapevo di quest’ 2100 3, 14| osservazione. Addio per sempre.~LEL. Vi serviremo a casa.~BEAT. 2101 3, 14| contro di voi. (a Beatrice)~LEL. Servitor umilissimo di 2102 3, 14| falsi, doppi, simulatori.~LEL. (Con un uomo bestiale non I puntigli domestici Atto, Scena
2103 1, 3| non vuole che si rompa.~LEL. Son servo, signore zio.~ 2104 1, 3| OTT. Buon giorno, nipote.~LEL. Sono a domandarvi un piacere, 2105 1, 3| che cosa la posso servire?~LEL. Desidera che licenziate 2106 1, 3| Che cosa le ha egli fatto?~LEL. Le ha perduto il rispetto.~ 2107 1, 3| rispetto.~OTT. In qual maniera?~LEL. Lo ha mandato a chiamare, 2108 1, 3| OTT. Era impiegato per me.~LEL. Rapava del tabacco. Faceva 2109 1, 3| aveva ordinato di fare.~LEL. Già il signore zio ha sempre 2110 1, 3| fatto conto della giustizia.~LEL. Questa giustizia tutti 2111 1, 3| conoscete meno degli altri.~LEL. Mia madre ha da essere 2112 1, 3| Niuno le perde il rispetto.~LEL. E ha da essere obbedita.~ 2113 1, 3| Sì, dalla sua servitù.~LEL. I servitori di questa casa 2114 1, 3| ragione...~OTT. Io li pago.~LEL. Non li pagate del vostro.~ 2115 1, 3| OTT. Non li pago del mio?~LEL. No, signore. Vi è la mia 2116 1, 3| sapete che cosa vi dite.~LEL. È vero: non so nulla; ma 2117 1, 3| ancora io.~OTT. Sciocco!~LEL. Signore zio, non sono un 2118 1, 3| ragazzo.~OTT. Temerario!~LEL. La discorreremo. (Lite, 2119 1, 10| Lelio, il dottore e dette.~ ~LEL. Ecco qui il signor dottore.~ 2120 1, 10| sua buona disposizione.~LEL. Disposto a soddisfarvi? 2121 1, 10| improperi.~BEAT. Contro chi?~LEL. Ha detto che egli è il 2122 1, 10| stima, tutto il rispetto!~LEL. Ha detto che siete puntigliosa, 2123 1, 10| servitore. (a Beatrice)~LEL. Ed ha avuto l'ardire di 2124 1, 10| pensiamo a vendicarci.~LEL. Il signor dottore mi ha 2125 1, 10| divisione.~BEAT. Facciamola.~LEL. Io sono dispostissimo.~ 2126 1, 10| modo è facile.~BEAT. Come?~LEL. Questo è un uomo di garbo.~ 2127 1, 10| BEAT. Non vi è pericolo.~LEL. Avete a far con noi. Non 2128 1, 10| necessarie, lo faremo sudare.~LEL. Dice benissimo. Lo faremo 2129 1, 10| tutto: una lite terribile.~LEL. Per bacco, se n'accorgerà.~ 2130 1, 10| col marchesino Florindo.~LEL. Perché questo?~BEAT. Perché 2131 1, 10| non contano per niente.~LEL. Bene, bene, lo vedremo.~ 2132 1, 10| marchese Riccardo. (parte)~LEL. Andiamo, signor dottore, 2133 2, 16| SEDICESIMA~ ~Lelio e dette.~ ~LEL. Che vuol dire, signora 2134 2, 16| Stimo la prontezza!) (da sé)~LEL. Questa carta, signora mia, 2135 2, 16| quella, in coscienza mia!~LEL. Vattene; tu non ci entri.~ 2136 2, 16| io parlo per la verità.~LEL. Chi sa che non fosse un 2137 2, 17| DICIASSETTESIMA~ ~Lelio e Rosaura~ ~LEL. Favorite lasciarmi vedere 2138 2, 17| viglietto.~ROS. Qual viglietto?~LEL. Quello che avevate nelle 2139 2, 17| so che cosa vi diciate.~LEL. Giuro al cielo, me lo darete 2140 2, 17| autorità di usar meco la forza.~LEL. Io, mancando il padre, 2141 2, 17| di esser voi custodito.~LEL. Fraschetta.~ROS. Non mi 2142 2, 17| mi perdete il rispetto.~LEL. Voglio essere obbedito.~ 2143 2, 17| Avete finito di comandarmi.~LEL. Perché, signorina?~ROS. 2144 2, 17| ROS. Perché mi mariterò.~LEL. Oh, per adesso no.~ROS. 2145 2, 17| accordo colla signora madre?~LEL. Sì signora, per servirla. 2146 2, 17| a me una pena sì grande?~LEL. Orsù, voglio vedere questo 2147 2, 17| ROS. Lasciatemi stare.~LEL. Vi dico che lo voglio vedere.~ 2148 2, 17| voi non entrate ne' miei.~LEL. Chiamerò vostra madre.~ 2149 2, 17| voglia di parlarle di voi.~LEL. Che cosa le potete dire 2150 2, 17| le portate via i denari.~LEL. Chi vi ha detto questo? 2151 2, 17| rubato la settimana passata.~LEL. È roba mia.~ROS. La roba 2152 2, 17| roba è della signora madre.~LEL. A voi che cosa importa?~ 2153 2, 17| volete che taccia ancora io.~LEL. Le fanciulle non parlano 2154 2, 17| non tradiscono le sorelle.~LEL. Rosaura, il viglietto. 2155 2, 17| so che cosa vi diciate.~LEL. Volete giuocare, che ve 2156 2, 17| Vorrei vedere anche questa.~LEL. Voglio vederlo. Mi preme 2157 2, 17| figlia di quel bracciere.~LEL. (Oimè! come lo ha saputo?) ( 2158 2, 17| taccio; ma oramai parlerò.~LEL. Rosaura, non parlate di 2159 2, 17| sarò costretta a parlare.~LEL. Cara Rosaura...~ROS. Cara 2160 2, 17| ROS. Cara Rosaura, eh...~LEL. Credetemi, ve lo giuro 2161 2, 17| se nostra madre lo sa...~LEL. Non glielo dite, vi prego.~ 2162 2, 17| prego.~ROS. Meritereste...~LEL. Via, non parliamo più del 2163 2, 17| di farlo tacere). (da sé)~LEL. (Ma! Quando si è in difetto, 2164 2, 18| Oh cielo! Dite davvero?~LEL. Che vuol dire? Avete mutato 2165 2, 18| Sia ringraziato il cielo!~LEL. E voi, signora, vi lascerete 2166 2, 18| casa per un simile impegno.~LEL. Che precipizio? Abbiamo 2167 2, 18| uomo onesto, di galantuomo!~LEL. Voi non ci entrate.~ROS. 2168 2, 18| benissimo. Si tratta di me.~LEL. E per una fraschetta si 2169 2, 18| casa con un matrimonio...~LEL. Orsù, non so che dire, 2170 2, 19| Così presto avete fatto?~LEL. Il signor dottore è diligentissimo.~ 2171 2, 19| queste cose non ci entro.~LEL. È rotto tutto.~ROS. Anche 2172 2, 19| dobbiamo andare da questa casa?~LEL. Chi lo dice?~BEAT. Una 2173 2, 19| intimazione del conte Ottavio.~LEL. Il palazzo non è nostro?~ 2174 2, 19| No, è del primogenito.~LEL. Signor dottore, a voi.~ 2175 2, 19| Danari, e niente paura.~LEL. Danari quanti volete.~BEAT. 2176 2, 19| anderai nel ritiro. (parte)~LEL. Signora sì, nel ritiro, 2177 3, 19| DICIANNOVESIMA~ ~Lelio e detti.~ ~LEL. Signora madre, dov'è Rosaura?~ 2178 3, 19| Sarà nelle sue camere.~LEL. L'ho cercata per tutto; 2179 3, 19| troveremo.~BEAT. Come?...~LEL. Giuro al cielo! Dov'è mia 2180 3, 19| sorella è da me custodita.~LEL. Ecco l'accettazione del 2181 3, 19| se serra più. (a Lelio)~LEL. Come! Senza di me? Giuro 2182 3, 20| detti; poi un servitore~ ~LEL. Quali soverchierie sono 2183 3, 20| tanto ardire. (a Lelio)~LEL. Mi maraviglio di voi, che 2184 3, 20| Balanzoni con suo nipote.~LEL. Il dottor Balanzoni da 2185 3, 20| ardisca più metter il piede.~LEL. Diglielo anche da mia parte. ( Il padre di famiglia Atto, Scena
2186 1, 1| come un marmo. (a Lelio)~LEL. Avete ragione, signor maestro; 2187 1, 1| e impara più facilmente.~LEL. Beato lui che ha questa 2188 1, 1| Arrogante! Impertinente!~LEL. (Il signor maestro vuol 2189 1, 1| Pancrazio sia contento di voi.~LEL. Ma questo è un quesito 2190 1, 1| affaticatevi, studiate.~LEL. Che indiscretezza! Che 2191 1, 1| il principio non va male.~LEL. Signor maestro, ho incontrato 2192 1, 1| la lezione di Florindo.~LEL. Convertire le lire di banco 2193 1, 1| Bravo, bravo, date qui.~LEL. Signor maestro, voi non 2194 1, 1| più bella mente del mondo.~LEL. Ed io sudo come una bestia. 2195 1, 2| Vuoi caffè? Vuoi rosolio?~LEL. Tutto a lui, e a me niente. 2196 1, 2| anche a lui le carezze.~LEL. Eh! lo so che le matrigne 2197 1, 2| ch'io senta se sei sudato.~LEL. Eh! signora, ci conosciamo. 2198 1, 2| se è ignorante, imparerà.~LEL. Che caro signor virtuoso! 2199 1, 3| Lelio, questo conto come va?~LEL. Ma come volete ch'io faccia 2200 1, 3| trattiene ad ascoltare)~LEL. Può essere che me l'abbiate 2201 1, 3| avete una testa di legno.~LEL. Sarà così. Vi prego di 2202 1, 3| volta, non le ridico più.~LEL. Ma dunque come ho da fare?~ 2203 1, 3| fare il conto, o star lì.~LEL. Io il conto non lo so fare.~ 2204 1, 3| voi non uscirete di qua.~LEL. Ma finalmente non sono 2205 1, 3| così.~OTT. Siete un asino.~LEL. Giuro al cielo, se mi perdete 2206 1, 3| testa.~OTT. A me questo?~LEL. A voi, se non avete creanza.~ 2207 1, 3| attenzione la gioventù.~LEL. Ma signor padre...~PANC. 2208 1, 3| dovete portar rispetto.~LEL. Ma se...~PANC. Che cosa 2209 1, 3| profitto de' loro scolari.~LEL. Se tale fosse il signor 2210 1, 3| il tempo di vostra vita.~LEL. Ma signor padre, lasciatemi 2211 1, 3| discolo, un disgraziato.~LEL. Dunque...~PANC. Andate 2212 1, 3| PANC. Andate via di qua.~LEL. Ho da finire.~PANC. Andate 2213 1, 3| Andate via di qua, vi dico.~LEL. Pazienza! (Gran disgrazia 2214 1, 11| UNDICESIMA~ ~Lelio e detti.~ ~LEL. Buon pro faccia al signor 2215 1, 11| a fare nelle mie camere?~LEL. Sono venuto a vedere se 2216 1, 11| egli impari i vostri vizi.~LEL. Imparerò io le virtù di 2217 1, 11| si rendono questi conti.~LEL. Fo per imparare.~BEAT. 2218 1, 11| BEAT. Andate via di qua...~LEL. Questa è camera di mio 2219 1, 12| poco rispetto a tua madre?~LEL. Ma questa, signor padre...~ 2220 1, 12| tener per mano la cameriera?~LEL. Egli, egli, e non io...~ 2221 1, 12| Se non avrete giudizio!~LEL. Ma che cosa faccio? Gran 2222 1, 12| casa col signor maestro.~LEL. La signora madre non vuole 2223 1, 12| dargli de' mali esempi.~LEL. Eh, la signora madre gli 2224 1, 12| Sentite che temerario!~LEL. La verità partorisce l' 2225 1, 12| odio.~PANC. Vuoi tu tacere?~LEL. Mi sento crepare.~PANC. 2226 1, 12| non taci... Va via di qua.~LEL. (Oh! se fosse viva mia 2227 2, 8| OTTAVA~ ~Lelio e detti.~ ~LEL. Signor padre.~PANC. Bravo, 2228 2, 8| siete stato sino ad ora?~LEL. Sono stato al negozio del 2229 2, 8| compagni, e il ciel sa dove?~LEL. Tenete, questi sono trecento 2230 2, 8| partite del dare e dell'avere?~LEL. Esattissimamente. Le ho 2231 2, 8| qualche cosa ha da imparare.~LEL. Ho imparato più da me che 2232 2, 8| Il cielo vi castigherà.~LEL. Bravo, bravissimo. Ci conosciamo.~ 2233 2, 8| camera e serrate la porta.~LEL. Vi servo subito. (s'incammina 2234 2, 8| si nasconderà). (da sé)~LEL. (Entra in camera)~ ~ ~ ~ 2235 2, 9| sinistra parte, non parlo più.~LEL. (Esce dalla camera, e la 2236 2, 9| sarà nascosto). (da sé)~LEL. Eccomi, signor padre. I 2237 2, 9| quel conterello de' cuoi.~LEL. Farò tutto quello che comandate.~ 2238 2, 9| trovar di meglio. (parte)~LEL. Non siete buono ad altro 2239 2, 15| buon piatto di minestra)~LEL. (Vuol prendere della minestra)~ 2240 2, 15| piatto avanti gli altri.~LEL. Ha fatto così anco il signor 2241 2, 15| che voleva dare a Lelio)~LEL. Ed io l'ultimo di tutti?~ 2242 2, 15| Bravo! piace ancora a me.~LEL. Io, se vi contentate, prenderò 2243 2, 15| Lelio, datemi quella groppa.~LEL. Signora, mi perdoni, piace 2244 2, 15| voglio che la diate a me.~LEL. Se la vuole per lei, è 2245 2, 15| se non mangia la groppa.~LEL. E se non può mangiare, 2246 2, 16| portalo qui. Ecco la chiave.~LEL. Vado subito.~TIB. Mi dispiace 2247 2, 16| suo incomodo. (a Lelio)~LEL. (Per dirla, è un poco di 2248 2, 17| Niente paura). (a Florindo)~LEL. Ecco il sacchetto. (lo 2249 2, 17| Mi par molto leggiero.~LEL. Se ho da dire il vero, 2250 2, 17| scudi che m'avete portato!~LEL. Ma io ho portato trecento 2251 2, 17| inganno tramavi di farmi?~LEL. Signore, vi assicuro che 2252 2, 17| me, non anderebbe così.~LEL. Tutti contro di me? Tutti 2253 2, 17| bricconata di questa sorta.~LEL. Vi giuro, per quanto vi 2254 2, 17| colle mie proprie mani.~LEL. Oh povero me! Signor padre, 2255 2, 17| lana. (a Lelio, e parte)~LEL. Ridete eh? ridete, bricconi? 2256 3, 17| Lelio, sono inconsolabile.~LEL. Mio fratello ha fatta una 2257 3, 17| fatta. Mi ha assassinato.~LEL. E la signora Rosaura si 2258 3, 17| creduta una cosa simile.~LEL. Era tanto savia e modesta!~ 2259 3, 18| altrettanta consolazione.~LEL. Caro signor padre, il vostro 2260 3, 18| padre anco a riguardo tuo?~LEL. Sarei temerario, se non 2261 3, 24| Lelio, che mi è figliastro?~LEL. Lelio vi dice che, se avrete 2262 3, 24| PANC. Lelio che cosa dice?~LEL. La stimerò mia fortuna.~ Il vero amico Atto, Scena
2263 1, 5| QUINTA~ ~Lelio e detti.~ ~LEL. Amico, ho inteso dal vostro 2264 1, 5| amate, lasciatemi andare.~LEL. Non so che dire, mi converrà 2265 1, 5| non è egli vero? (a Lelio)~LEL. Sì, il mio caro Florindo, 2266 1, 5| compatitemi, bisogna che vada via.~LEL. Non so che dire.~BEAT. 2267 1, 5| dica il perché. (a Lelio)~LEL. Perché, caro amico, volete 2268 1, 5| Venezia, avanti che muoia.~LEL. Non vi so dar il torto.~ 2269 1, 5| annoiato di star con noi.~LEL. Possibile che la mia amicizia 2270 1, 6| farmi maggior violenza.~LEL. Non so che dire, andate 2271 1, 6| prometto di compiacervi.~LEL. Aspettate a partire fino 2272 1, 6| più caro partir adesso.~LEL. No, partirete dimani. Oggi 2273 1, 6| In che vi posso servire?~LEL. Sapete ch’io devo sposare 2274 1, 6| so pur troppo!) (da sé)~LEL. A voi son note le indigenze 2275 1, 6| Mi fa morire). (da sé)~LEL. Che dite, non è egli vero? 2276 1, 6| Ah me infelice!) (da sé)~LEL. Come! Non l’approvate? 2277 1, 6| bella?~FLOR. Sì, è bella.~LEL. Ella mostrò d’amarmi, e 2278 1, 6| di questo male). (da sé)~LEL. Io ho procurato destramente 2279 1, 6| quando sono di cattivo umore.~LEL. Dite bene. Le donne sono 2280 1, 6| qualche cosa che la disturba?~LEL. Orsù, fatemi un piacere, 2281 1, 6| non ho piacere d’andarvi.~LEL. Come! Partirete voi senza 2282 1, 6| voi di far le mie parti.~LEL. Ma se partite dimani, avete 2283 1, 6| Bisognerebbe che partissi ora.~LEL. Mi avete promesso d’aspettare 2284 1, 6| voglia di complimentare.~LEL. Voi mi fate pensare che 2285 1, 6| giudicando sinistramente di me.~LEL. Dubito che qualche dispiacere 2286 1, 6| passeremo qui fra di noi.~LEL. Il signor Ottavio, padre 2287 1, 6| risparmia, risparmia per voi.~LEL. Ma se egli ha fatto a voi 2288 1, 6| non mi ha fatto niente.~LEL. Se così è, andiamo a ritrovarlo.~ 2289 1, 6| volete bene, dispensatemi.~LEL. Dunque vi avrà fatto qualche 2290 1, 6| far dispiacere a nessuno.~LEL. Se così è, non vi è ragione 2291 1, 6| FLOR. Ma no, caro Lelio...~LEL. Amico, se più ricusate, 2292 1, 6| bisogna andare). (da sé)~LEL. Che cosa mi rispondete?~ 2293 1, 6| verrò dove voi volete.~LEL. Andiamo dunque; ma prima 2294 1, 6| dunque, che cosa volete?~LEL. Voglio che destramente 2295 1, 6| di cose non sono buono.~LEL. Ah! so quanto siete franco 2296 1, 6| non vi è rimedio). (da sé)~LEL. Andiamo, vi farò scorta 2297 1, 6| io a resistere?) (da sé)~LEL. Da voi aspetto la quiete 2298 1, 14| non ci possiam consolare.~LEL. Ebbene, amico, come andò 2299 1, 14| FLOR. Non lo so neppur io.~LEL. Non avete fatto nulla per 2300 1, 14| dico che non son buono.~LEL. Vi vuol tanto a parlare 2301 1, 15| QUINDICESIMA~ ~Lelio solo.~ ~LEL. Chi ha orecchio, intenda, 2302 2, 7| SETTIMA~ ~Lelio e detta.~ ~LEL. Signora zia, eccomi vivo 2303 2, 7| intravvenuta qualche disgrazia?~LEL. Stamane, giuocando al faraone, 2304 2, 7| Il signor Florindo dov’è?~LEL. Il servitore l’ha trattenuto; 2305 2, 7| È egli restato offeso?~LEL. Oh pensate! La spada in 2306 2, 7| uomo è il signor Florindo!~LEL. Sì, egli è un uomo di merito 2307 2, 7| dirsi violata l’ospitalità.~LEL. Signora, voi vi lusingate 2308 2, 7| ne posso dar sicurezza.~LEL. Voi avete del merito; ma 2309 2, 7| sono certa dell’amor suo.~LEL. Qual prova mi addurrete 2310 2, 7| Florindo, a me diretta.~LEL. A voi è diretta questa 2311 2, 7| avuto tempo di terminarla.~LEL. Sentiamo che cosa dice. ( 2312 2, 7| di me contento). (da sé)~LEL. Ho inteso, parlerò seco 2313 2, 7| non lo lasciate partire.~LEL. No, no, se sarà vero che 2314 2, 8| SCENA OTTAVA~ ~Lelio solo.~ ~LEL. Mi pare la cosa strana. 2315 2, 9| la mia lettera?) (da sé)~LEL. Caro amico, lasciate che 2316 2, 9| osserva sul tavolino)~LEL. Certamente, se non eravate 2317 2, 9| osservando con passione)~LEL. Avete smarrito qualche 2318 2, 9| Niente, una certa carta.~LEL. Una carta?~FLOR. Sì: è 2319 2, 9| è molto che siete qui?~LEL. Da che vi ho lasciato.~ 2320 2, 9| questa camera? (con ismania)~LEL. Ditemi, cercate voi una 2321 2, 9| cerco un abbozzo di lettera.~LEL. Eccola; sarebbe questa?~ 2322 2, 9| compatitemi, non si toccano.~LEL. Né io ho avuto la temerità 2323 2, 9| dunque l’avete in tasca?~LEL. Mi è capitato opportunamente.~ 2324 2, 9| abbozzo fatto per bizzarria.~LEL. Sì, capisco benissimo che 2325 2, 9| male e vi chiedo scusa.~LEL. Non ne parliamo più. La 2326 2, 9| inclinazione, per passione.~LEL. Al contrario bramerei che 2327 2, 9| FLOR. Voi bramereste ciò?~LEL. Sì, con tutto il cuore. 2328 2, 9| alcun motivo di lusingarsi.~LEL. Eppure vi assicuro che 2329 2, 9| cosa le avete risposto?~LEL. Le ho detto che ciò mi 2330 2, 9| per me a quest’eccesso?~LEL. Io non ci trovo niente 2331 2, 9| confronto del mio dovere?~LEL. Orsù, capisco che voi l’ 2332 2, 9| Signor Lelio, pensateci bene.~LEL. Mi fate ridere. Via, facciamolo 2333 2, 9| E il vostro interesse?~LEL. Se questo vi trattiene, 2334 2, 9| accettare un tal sagrifizio.~LEL. Parlatemi sinceramente. 2335 2, 9| il rispetto possibile...~LEL. E per questa stima, per 2336 2, 9| fosse per farvi un torto.~LEL. Che torto? Mi maraviglio 2337 2, 9| FLOR. Ma lo dite di cuore?~LEL. Colla maggior sincerità 2338 2, 9| che mondo mi sia). (da sé)~LEL. Volete ch’io gliene parli?~ 2339 2, 9| Fate quel che volete.~LEL. La sposerete di genio?~ 2340 2, 9| ma voi ne siete la causa.~LEL. Tanto meglio per me. Non 2341 2, 9| rispettabile zio.~FLOR. Vostro zio?~LEL. Sì, sposando voi la signora 2342 2, 9| equivoco è mai questo!) (da sé)~LEL. Che avete, che mi sembrate 2343 2, 9| allegrezza mi fa confondere.~LEL. Per dire la verità, mia 2344 2, 9| FLOR. Certo, è verissimo.~LEL. Quando volete che si facciano 2345 2, 9| ne parleremo. (smania)~LEL. Che avete che smaniate?~ 2346 2, 9| smaniate?~FLOR. Gran caldo.~LEL. Via, per consolarvi solleciterò 2347 2, 9| non ne parlate a nessuno.~LEL. No? Per qual causa?~FLOR. 2348 2, 9| dilettano di scriver le novità.~LEL. Finalmente, se sposate 2349 2, 9| gusto che non si sappia.~LEL. Via, non lo dirò a nessuno. 2350 2, 9| FLOR. Neppure a lei.~LEL. Oh diavolo! Non lo dirò 2351 2, 9| giorni lo sa tutta Bologna.~LEL. Eh via, spropositi. Amico, 2352 2, 18| DICIOTTESIMA~ ~Lelio e detti.~ ~LEL. Oh! amico, ho piacere di 2353 2, 18| cercar di voi. (s’alza)~LEL. State fermo, non vi movete.~ 2354 2, 18| pare troppa confidenza.~LEL. È una libertà che la sposa 2355 2, 18| dispiace che per causa mia...~LEL. No, niente affatto. Io 2356 2, 18| Siete padrone d’accomodarvi.~LEL. Vi prenderemo in mezzo. 2357 2, 18| Neppur per me). (da sé)~LEL. Acciò abbiate meno riguardi, 2358 2, 18| Come? Vostro congiunto?~LEL. Quanto prima sposerà egli 2359 2, 18| verso Florindo, con ironia)~LEL. Signor Florindo, non intendo 2360 2, 18| non partirà per Venezia.~LEL. Oh pensate! Non partirà 2361 2, 18| sì, partirò senz’altro.~LEL. Caro Florindo, mi fate 2362 2, 18| tutto ciò che egli dice.~LEL. Oh compatitemi! Colla signora 2363 2, 18| quella lettera dica questo.~LEL. Vi torno a dire, qui possiamo 2364 2, 18| mi tormenti, per carità.~LEL. Sì, faremo due matrimoni 2365 2, 19| DICIANNOVESIMA~ ~Florindo e Lelio.~ ~LEL. (Come! il padre non le 2366 2, 19| meglio a partirmi). (da sé)~LEL. Amico, avete sentito?~FLOR. 2367 2, 19| mantenuto ben la parola.~LEL. Vi domando scusa; il dirlo 2368 2, 19| questa è una gran disgrazia.~LEL. Che cosa mi consigliereste 2369 2, 19| questa sorta di consigli.~LEL. Oh bene. Io vado a parlare 2370 3, 4| OTT. Aiuto, il diavolo.~LEL. Che cosa avete, signor 2371 3, 4| OTT. Oimè, non posso più.~LEL. Che cosa è stato?~OTT. 2372 3, 4| OTT. Che cosa volete qui?~LEL. Veniva per parlarvi.~OTT. 2373 3, 4| qui non ricevo nessuno.~LEL. Vi dico due parole, e me 2374 3, 4| Presto... Non posso più.~LEL. Ma che avete?~OTT. Ho avuto 2375 3, 4| avete?~OTT. Ho avuto paura.~LEL. Di che?~OTT. Non lo so.~ 2376 3, 4| Di che?~OTT. Non lo so.~LEL. Andate a prender qualche 2377 3, 4| In casa non ho niente.~LEL. Fatevi cavar sangue.~OTT. 2378 3, 4| danari da pagare il cerusico.~LEL. Bevete dell’acqua.~OTT. 2379 3, 4| acqua.~OTT. Sì, andiamo.~LEL. Andate, ch’io vi aspetto 2380 3, 4| Signor no; venite ancor voi.~LEL. Vi ho da parlare in segreto.~ 2381 3, 4| segreto.~OTT. Via, parlate.~LEL. Andate a bever l’acqua.~ 2382 3, 4| meglio un poco; parlate.~LEL. Manco male. Io, come sapete, 2383 3, 4| Oimè! Acqua: non posso più.~LEL. Ma a concludere queste 2384 3, 4| passa, mi passa, parlate.~LEL. Voi le dovreste dare la 2385 3, 4| acqua, che mi sento morire.~LEL. Una parola, ed ho finito. 2386 3, 4| Pur troppo è la verità.~LEL. Dunque andate a bevere, 2387 3, 4| Terminiamo il discorso.~LEL. Volete maritar la figlia 2388 3, 4| Bene, io non la mariterò.~LEL. E l’impegno che avete meco?~ 2389 3, 4| prendetela, ma senza dote.~LEL. Sposarla senza dote? (alterato)~ 2390 3, 4| volete, lasciate stare.~LEL. Non mi sarei creduto una 2391 3, 4| andate? La porta è qui.~LEL. Dovrò abbandonar la signora 2392 3, 4| OTT. Ma io non posso più.~LEL. Giuro al cielo! O sposarla 2393 3, 4| lasciarla?~OTT. Una delle due.~LEL. O rovinar la mia casa, 2394 3, 4| Avete finito di passeggiare?~LEL. Oimè! Mi vien caldo.~OTT. 2395 3, 4| caldo.~OTT. Dove andate?~LEL. Lasciatemi sedere un poco. ( 2396 3, 4| me! Lo scrigno). (da sé)~LEL. Ma no. (s’alza)~OTT. (Manco 2397 3, 4| OTT. (Manco male). (da sé)~LEL. Parlerò con Florindo.~OTT. 2398 3, 4| Florindo.~OTT. Signor sì.~LEL. Qualche cosa risolverò. ( 2399 3, 13| TREDICESIMA~ ~Lelio e detto.~ ~LEL. Amico, quando avrete risoluto 2400 3, 13| volete andare a Venezia?~LEL. Sì, vi farò compagnia.~ 2401 3, 13| signora Rosaura). (da sé)~LEL. Vi dirò il perché. Ho parlato 2402 3, 13| abbandonare la signora Rosaura?~LEL. Consigliatemi voi, che 2403 3, 13| abbandonare quella fanciulla.~LEL. Assicuratevi che penerò 2404 3, 13| quella povera sfortunata?~LEL. Questo è il pensiere che 2405 3, 13| Poverina! mi fa pietà!~LEL. Chi sa che, per non darle 2406 3, 13| bellezza di quella sorta?~LEL. In fatti è bella, è graziosa, 2407 3, 13| avete cuore di abbandonarla?~LEL. Bisogna fare uno sforzo, 2408 3, 13| FLOR. Dunque avete risolto?~LEL. Ho fissata la massima, 2409 3, 13| Lascerete la signora Rosaura?~LEL. Senz’altro.~FLOR. E anderà 2410 3, 13| mano sa il cielo di chi?~LEL. Contribuirei col sangue 2411 3, 13| vederla maritare con altri?~LEL. Quando non la potessi aver 2412 3, 13| FLOR. Non avreste gelosia?~LEL. Non avrei occasione d’averla.~ 2413 3, 13| Non ne provereste dolore?~LEL. L’amore cederebbe il luogo 2414 3, 13| sposasse, ne avreste piacere?~LEL. Un amico? Non vi capisco.~ 2415 3, 13| esempio.. la sposassi io?~LEL. Voi non la potete sposare.~ 2416 3, 13| sposare.~FLOR. No? Perché?~LEL. Perché avete promesso di 2417 3, 13| niente alla vostra zia?~LEL. Avete promesso a lei, ed 2418 3, 13| fosse stato un equivoco?~LEL. Come un equivoco? La vostra 2419 3, 13| scritta alla signora Beatrice?~LEL. Per esempio, a chi la potevate 2420 3, 13| alla signora Rosaura.~LEL. Come? Voi amante di Rosaura? 2421 3, 13| avete più quella lettera?~LEL. Eccola.~FLOR. Datele una 2422 3, 13| ripassata, rileggetela un poco.~LEL. Confessate voi averla scritta 2423 3, 13| ritiro e vi domando perdono.~LEL. Caro amico, voi siete l’ 2424 3, 13| penerete voi a lasciarla?~LEL. Mia non può essere. O di 2425 3, 13| vederla.~FLOR. Quand’è così...~LEL. Sì, sposatela voi.~FLOR. 2426 3, 13| vostra zia, che cosa dirà?~LEL. Dirà che troppo si è lasciata 2427 3, 13| ve ne abbiate a pentire.~LEL. Non sono più in questo 2428 3, 14| ho danari da gettar via.~LEL. Caro signor Ottavio, abbiamo 2429 3, 14| vista. (spegne un lume)~LEL. Ho da parlarvi a proposito 2430 3, 14| che non si parli di dote.~LEL. Io, come sapete, non sono 2431 3, 14| Perché siete un avaro.~LEL. Così va detto; ma perché 2432 3, 14| senza dote.~OTT. Senza dote?~LEL. Sì, senza dote.~OTT. Chi 2433 3, 14| a merito di mia figlia?~LEL. Ecco qui, il signor Florindo. 2434 3, 14| due righe di scrittura.~LEL. Vado subito.~FLOR. Amico, 2435 3, 14| FLOR. Amico, dove andate?~LEL. A chiamar la signora Rosaura.~ 2436 3, 14| le darete questa nuova?~LEL. Lo farò con pena, ma lo 2437 3, 16| Rosaura, Lelio e detti.~ ~LEL. Signor Florindo, ecco la 2438 3, 16| Fermatevi: dove andate?~LEL. Vado a disingannare mia 2439 3, 16| Poverina, mi fa pietà.~LEL. Sì, ella ed io siamo due 2440 3, 23| VENTITREESIMA~ ~Lelio e detti.~ ~LEL. Amico, mi rallegro con 2441 3, 23| FLOR. Con me? Di che mai?~LEL. Ho veduto lo scrigno del 2442 3, 23| sposo alla signora Beatrice.~LEL. No, fermatevi. (li trattiene)~ 2443 3, 23| volete impedire? (a Lelio)~LEL. Conosco il sagrifizio del 2444 3, 23| della signora Beatrice...~LEL. Ella può aver del merito, 2445 3, 23| temerario, signor nipote.~LEL. Scusatemi, signora zia, 2446 3, 23| va sognando. (a Florindo)~LEL. Se siete un uomo d’onore, 2447 3, 24| perché mi avete impedito?...~LEL. Amico, voi mi sorprendete, 2448 3, 24| il mio dovere soltanto...~LEL. Ma come poss’io sperare 2449 3, 24| e ne vedrete l’effetto.~LEL. Sono nelle vostre mani, 2450 3, 24| andò l’affar dello scrigno?~LEL. Sono arrivato in tempo. 2451 3, 25| ceduta, ed io son vostra.~LEL. (Misero me! ha ragione. 2452 3, 25| ammirazione)~FLOR. Così è.~LEL. (Capisco il fine dell’invenzion 2453 3, 25| non l’avete mai meritata.~LEL. (Ah! sì, l’amor proprio 2454 3, 25| a dar la mano di sposa.~LEL. Ah! sì, la mia adorata 2455 3, 25| di darla a voi. (a Lelio)~LEL. E a chi dunque, mia cara?~ 2456 3, 25| Sappiatevi meritar il mio cuore.~LEL. Sì, cara sposa, procurerò 2457 3, 25| Rosaura, disingannatevi...~LEL. L’amico non ha sposata 2458 3, 25| non avrà a dolersi di me.~LEL. Voi sarete la mia vera La putta onorata Atto, Scena
2459 2, 3| Donna Pasqua in disparte.~ ~LEL. Oh che gusto! Oh che gusto! 2460 2, 3| ma col tempo la se farà.~LEL. A Livorno vi è il porto 2461 2, 3| drio schena a mo galioto.~LEL. Io ci aveva tutto il mio 2462 2, 3| diga, no xela venezian ela?~LEL. Sicuro che son veneziano. 2463 2, 3| perché no parlela venezian?~LEL. Perché sono andato a Livorno 2464 2, 3| TIT. Da mi comandela altro?~LEL. Ditemi, dov’è la miglior 2465 2, 3| sior pare, e no l’osteria?~LEL. Oh, io ho tutta la mia 2466 2, 3| el se n’averà per mal.~LEL. Né egli conosce me, né 2467 2, 3| sior Pantalon lo cognosso.~LEL. Caro camerata, non gli 2468 2, 3| cossa fàvela a Livorno?~LEL. Mio padre mi ha posto colà 2469 2, 3| col giera zovene). (da sé)~LEL. Andiamo a bevere, che ho 2470 2, 7| metter mano alla spada.~LEL. Oh che vino! Oh che vino! 2471 2, 7| Galantuomo, vi saluto.~LEL. Servo di vostra eccellenza. ( 2472 2, 7| OTT. Siete forestiere?~LEL. Livornese, ai suoi comandi. ( 2473 2, 7| che mestiere è il vostro?~LEL. Il vagabondo, per servirla.~ 2474 2, 7| servirla.~OTT. Bel mestiere!~LEL. Bellissimo. M’è sempre 2475 2, 7| Ma come lo esercitate?~LEL. Come posso.~OTT. Giocate?~ 2476 2, 7| Come posso.~OTT. Giocate?~LEL. Qualche volta.~OTT. (Costui 2477 2, 7| qualche sicario). (da sé)~LEL. (Mi dispiace che non ho 2478 2, 7| presentemente le vostre faccende?~LEL. Male assai.~OTT. Avete 2479 2, 7| Avete bisogno di denari?~LEL. (Non ne ho bisogno, ma 2480 2, 7| vi piace menar le mani?~LEL. Quando porta l’occasione, 2481 2, 7| bastonate ad un vecchio?~LEL. Niente affatto.~OTT. Bene, 2482 2, 7| darò un paio di doppie.~LEL. (Un paio di doppie nel 2483 2, 7| Ripaverde lo riverisce.~LEL. Sarete servito. Ma poi...~ 2484 2, 8| Lelio, poi Pantalone~ ~LEL. Si può far meno per guadagnare 2485 2, 8| coriera de Fiorenza). (da sé)~LEL. (Se lo bastono così all’ 2486 2, 8| da sé, osservando Lelio)~LEL. Servitor divotissimo.~PANT. 2487 2, 8| PANT. Patron mio reverito.~LEL. Se si contenta, avrei da 2488 2, 8| PANT. La se comoda pur.~LEL. Sappia, signore, ch’io 2489 2, 8| la ciera no par). (da sé)~LEL. E mi dispiace avergli a 2490 2, 8| PANT. Come sarave a dir?~LEL. Conosce ella il signor 2491 2, 8| Ripaverde?~PANT. Lo cognosso.~LEL. Ha ella avuto niente con 2492 2, 8| sé) Ghe xe stà qualcossa.~LEL. Ora, per dirgliela in confidenza, 2493 2, 8| filippeti, e andar a bon viazo?~LEL. Oh, questo poi no; son 2494 2, 8| vogia soffrir sto affronto.~LEL. Ma chi è ella, in grazia? 2495 2, 8| Pantalon dei Bisognosi.~LEL. (Oh diavolo! Mio padre!) ( 2496 2, 8| cognossuo in sta città.~LEL. (Maledetto destino!) (da 2497 2, 8| no me ne xe stà mai fati.~LEL. (Mi scopro, o non mi scopro?) ( 2498 2, 8| mette mano allo stocco)~LEL. (Se mi scopro, dirà che 2499 2, 8| de qua. (minacciandolo)~LEL. Signor, perdonate...~PANT. 2500 2, 8| che te sbuso el corbame.~LEL. (Mi conviene fuggir l’impegno). (