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L'avvocato veneziano
Atto, Scena
1 1, 6 | divotissima, signor Dottore.~DOTT. Le faccio umilissima riverenza.~
2 1, 6 | accomodi. (Rosaura siede)~DOTT. Se la mi dà licenza, bisogna
3 1, 6 | della sua conversazione.~DOTT. Tornerò più presto ch’io
4 1, 6 | causa della signora Rosaura?~DOTT. Spererei che dovesse andar
5 1, 6 | virtù può tutto promettere.~DOTT. Farò certamente tutto quello
6 1, 6 | a porvi tutto lo studio.~DOTT. È verissimo, l’amo teneramente.
7 1, 6 | signora Rosaura lo merita.~DOTT. Orsù, signora Beatrice,
8 1, 6 | Torni presto, signor zio.~DOTT. Sì, tornerò presto; vado
9 2, 15 | dottore Balanzoni e detti.~ ~DOTT. Chi è qui? Vi è mia nipote?~
10 2, 15 | Non sono ancora ritornate.~DOTT. L’ora s’avanza. Abbiamo
11 2, 15 | opinion, ma senza paga.~DOTT. Dite pure; m’immagino che
12 2, 15 | ARL. Non è vero niente.~DOTT. Parlate uno alla volta,
13 2, 15 | Quei zecchini no eli mii?~DOTT. Via, da buoni amici, da
14 2, 15 | ARL. L’è un ignorante.~DOTT. Temerario!~ ~ ~ ~
15 2, 16 | Che cosa c’è? Si grida?~DOTT. Quel temerario mi ha perduto
16 2, 16 | L’ho caro; né tu, né io.~DOTT. Ecco terminata la lite.~
17 2, 17 | conte Ottavio e il Dottore~ ~DOTT. (Questo signor Conte è di
18 2, 17 | Dov’è la signora Rosaura?~DOTT. Non lo so. È fuori con la
19 2, 17 | Ebbene, corre oggi la causa?~DOTT. Sì, signore, senz’altro.~
20 2, 17 | che era rimasta sospesa.~DOTT. Lo stesso avevo sentito
21 2, 17 | sperate voi di questa causa?~DOTT. Io spero bene, ma l’esito
22 2, 17 | causa alla signora Rosaura?~DOTT. Certamente le deve premere.
23 2, 17 | so io che cosa le preme.~DOTT. Che cosa?~CON. Ci burla
24 2, 17 | cosa?~CON. Ci burla tutti.~DOTT. Come?~ ~ ~ ~
25 2, 18 | signori.~CON. Schiavo suo.~DOTT. Ben tornata, la mia signora
26 2, 18 | colla signora Beatrice.~DOTT. Signora no, certamente.
27 2, 18 | più del vostro avvocato.~DOTT. Io non ispero nessuno avvantaggio
28 2, 18 | ROS. (Sfacciato!) (da sé)~DOTT. Come? Vi è qualche novità?~
29 2, 18 | e contro di se medesima.~DOTT. Ma perché?~CON. Perché è
30 2, 18 | innamorata del veneziano.~DOTT. È egli vero? (a Rosaura)~
31 2, 18 | coglier tempo). (da sé)~DOTT. Dirò, signor Conte, se vado
32 2, 18 | può vedere. (al Dottore)~DOTT. Quanti matrimoni si son
33 2, 18 | dell’interesse. (parte)~DOTT. Quando si tratta di disputare
34 3, 2 | GIUD. (Suona il campanello)~DOTT. (S’alza) Siamo, qui, illustrissimo
35 3, 2 | dire in contradditorio.~DOTT. Le mie ragioni sono tutte
36 3, 2 | lettore che la leggerà.~DOTT. Se si contenta, la leggerò
37 3, 2 | Alberto, né egli mai Rosaura)~DOTT. (Legge)~ ~RHODIGIENSIS DONATIONIS~
38 3, 2 | che si asciuga gli occhi)~DOTT. Non piangete, che vi è ancora
39 3, 3 | illustrissimo signore...~DOTT. La supplico. La non istia
40 3, 3 | LEL. Mi rallegro con voi.~DOTT. Condannarmi poi nelle spese...~
41 3, 3 | appellatevi. (s’alza, e parte)~DOTT. Obbligatissimo alle sue
42 3, 11 | da campagna, e detti.~ ~DOTT. Servitor di lor signori.~
43 3, 11 | Signore zio, da campagna?~DOTT. Signora sì, vado a Bologna.
44 3, 11 | Come volete ch’io viva?~DOTT. Cara la mia figliuola, mi
45 3, 11 | cielo mi ha provveduto.~DOTT. Sì? In che modo?~ROS. Sono
46 3, 11 | sposa del signor Alberto.~DOTT. Dite da vero, la mia ragazza?~
47 3, 11 | degna de sto matrimonio.~DOTT. Anzi ne provo tutta la consolazione.
48 3, 11 | poderia dir, mio maestro...~DOTT. Ora so che mi burla.~ALB.
49 3, 11 | Conte le so pretension.~DOTT. Consolatevi, che le ha rinunziate.~
50 3, 11 | Come! dove è il Conte?~DOTT. È ritornato alle sue montagne,
La bancarotta, o sia il mercante fallito
Atto, Scena
51 1, 5| casa, vegnirò volentiera.~DOTT. Se il signor Truffaldino
52 1, 6| incamminandosi verso la di lui casa)~DOTT. Aspetti, signor Truffaldino,
53 1, 6| se la domanda è lecita?~DOTT. È un certo signore, che
54 1, 6| e va dall'altra parte)~DOTT. Lodo la sua bella prudenza,
55 1, 6| restituirghe i zecchini). (da sé)~DOTT. Bravo, signor Truffaldino.~
56 1, 6| Cossa voravela dir, patron?~DOTT. Letterine amorose.~TRUFF.
57 1, 6| la lettera in disparte)~DOTT. (Povero Pantalone! È rovinato,
58 1, 6| carattere no l'intendo). (da sé)~DOTT. (Mi dispiace ancora per
59 1, 6| alla so virtù: sala lezer?~DOTT. La prendo per una facezia,
60 1, 6| intende tutti i caratteri.~DOTT. Pare a voi che un uomo della
61 1, 6| Gh'averave sta lettera.~DOTT. A chi va quella lettera?~
62 1, 6| TRUFF. La va al mio patron.~DOTT. Al vecchio o al giovane?~
63 1, 6| giovane?~TRUFF. Al vecchio.~DOTT. E voi vi prendete la libertà
64 1, 6| tratta del mio interesse.~DOTT. Quand'è così, non ricuso
65 1, 6| dà la lettera al Dottore)~DOTT. Mi pare aver inteso dire
66 1, 6| anca a mi che sia vero.~DOTT. E come ora le domanda trenta
67 1, 6| Sentimo quel che la dise.~DOTT. Sentiamo.~ ~Signor Pantalone
68 1, 6| a conto del mio salario?~DOTT. Questa lettera vi può profittar
69 1, 12| suddetti; poi Servitore~ ~DOTT. Che cos'è questo strepito?
70 1, 12| ridicolo a tutto il mondo.~DOTT. Signori miei, volete farmi
71 1, 12| che ve ascolto volentiera.~DOTT. Mi permettete che io dica
72 1, 12| siete assai ragionevole.~DOTT. Parlando col dovuto rispetto
73 1, 12| sentenza sul gusto di Bertoldo!~DOTT. Bertoldo appunto soleva
74 1, 12| prego, me raccomando a vu.~DOTT. Il rimedio spererei di averlo
75 1, 12| parlare con umiltà). (da sé)~DOTT. Orsù, la ringrazio della
76 1, 13| sia una donna de garbo?~DOTT. Orsù, signor Pantalone,
77 1, 13| Farò tutto quel che volè.~DOTT. Promettetemi di non giocare,
78 1, 13| vederè se farò pulito.~DOTT. Sentite dunque quel che
79 1, 13| radeghi che me dà da pensar.~DOTT. Proponete le difficoltà,
80 1, 13| preson, e no poderò camminar.~DOTT. A questo si è provveduto.
81 1, 13| de un povero desgrazià.~DOTT. Anche a questo ho pensato
82 1, 13| i se voggia fidar de mi.~DOTT. Lasciate fare a me a persuaderli;
83 1, 13| basta de poder camminar.~DOTT. Ho già ordinato il salvocondotto,
84 1, 13| Poderoggio andarghe liberamente?~DOTT. Senza alcuna difficoltà.~
85 1, 13| dirali: vardè là quel falio?~DOTT. Oibò! una maraviglia, si
86 1, 13| se vedo i mi creditori?~DOTT. Salutateli con cortesia.
87 1, 13| intrasse in sto articolo?~DOTT. Dite che parlino col vostro
88 1, 13| qualcun me rompesse el muso?~DOTT. Tanto meglio per voi; con
89 1, 13| perché me preme de camminar.~DOTT. Camminerete liberamente.
90 1, 13| no ghe n'ho mai praticà.~DOTT. So tutto, e potrei su tal
91 1, 13| lettera? Lassemela veder.~DOTT. La leggeremo poi questa
92 1, 13| raccomando alla vostra bontà.~DOTT. Forti nel proposito.~PANT.
93 1, 13| PANT. No gh'è pericolo.~DOTT. Mai più giuoco.~PANT. Mai
94 1, 13| più giuoco.~PANT. Mai più.~DOTT. Mai più donne.~PANT. Mai
95 1, 13| più donne.~PANT. Mai più.~DOTT. Bravo! così mi piace. Sincerità,
96 1, 15| ricuperar le mie gioje.~DOTT. Benissimo; avrà gli abiti,
97 1, 15| pone a sedere al tavolino)~DOTT. (Non è poco che si persuada
98 1, 15| danari che mi abbisognano?~DOTT. Subito che si potrà.~AUR.
99 1, 15| non sottoscrivo. (s'alza)~DOTT. È necessario ch'ella solleciti
100 1, 15| mi bisogna per comparire.~DOTT. Si assicuri che li avrà.~
101 1, 15| li avrà.~AUR. Ma quando?~DOTT. Li avrà domani; le basta?~
102 1, 15| le basta?~AUR. Domani?~DOTT. Domani; prometto io che
103 1, 15| siede per sottoscrivere)~DOTT. (Converrà far di tutto per
104 1, 15| non sottoscrivo la carta.~DOTT. Ma vede bene...~AUR. Vedo
105 1, 15| voglio per questa sera.~DOTT. Quanto ci vorrà per riscuotere
106 1, 15| in circa trecento ducati.~DOTT. Cospetto! trecento ducati?
107 1, 15| dà un foglio al Dottore)~DOTT. Vediamo un poco gli effetti
108 1, 15| vuole stracciare la procura)~DOTT. No, la si fermi, non tanto
109 1, 15| la riscossione dei pegni.~DOTT. Non è la sua premura per
110 1, 15| sera?~AUR. Sì, Signore.~DOTT. Bene, per questa sera si
111 1, 15| riscuotere tutto insieme.~DOTT. Mi perdoni il mio ardire,
112 1, 15| riputazione della famiglia.~DOTT. Sarebbe mai ciò seguito
113 1, 15| riputazione della casa.~DOTT. Certo il signor Pantalone
114 1, 15| di perdere la mia dote.~DOTT. Via dunque; faccia l'atto
115 1, 15| saranno i trecento ducati.~DOTT. Non gli servono per questa
116 1, 15| sottoscrivere questa sera?~DOTT. Non è lo stesso. Senza di
117 1, 15| così, sottoscrivo subito.~DOTT. (Ho trovato il modo di spaventarla). (
118 1, 15| gioje si riscuoteranno?~DOTT. Si riscuoteranno le gioje.
119 1, 15| dieci zecchini al mese.~DOTT. Sì, l'avrà. Sottoscriva.~
120 1, 15| padrona della mia dote.~DOTT. Ci s'intende. Via, si solleciti.~
121 1, 15| non abbia a rimproverarmi.~DOTT. (O pazienza, non abbandonarmi!) (
122 1, 15| rimesso la casa col mio.~DOTT. Tutto vero; si farà come
123 1, 15| promettete voi tutte queste cose?~DOTT. Sì, signora, prometto io.~
124 1, 15| Aurelia Bisognosi affermo.~DOTT. Sia ringraziato il cielo.~
125 1, 15| AUR. E che innanzi sera...~DOTT. Innanzi sera ci vedremo. (
126 2, 17| negozi come ha fatto sempre.~DOTT. E vi è di peggio ancora.
127 2, 17| Possibile che ciò sia vero?~DOTT. Che volete di più? La locanda
128 2, 17| che mi mandò a chiedere.~DOTT. E vi dirò anche di peggio.
129 2, 17| Povero me! Sono assassinato.~DOTT. Convien trovarvi rimedio.
130 2, 17| volta agli estremi. (parte)~DOTT. Vi rimedierò io; chi non
131 3, 11| Aurelia e il Dottore~ ~DOTT. Così è, signora Aurelia:
132 3, 11| In casa mia chi comanda?~DOTT. Comanda il signor Leandro
133 3, 11| prigione? Anderà mendicando?~DOTT. Non signora. Il signor Leandro
134 3, 11| procura al signor Pantalone?~DOTT. Il signor Leandro l'ha revocata.~
135 3, 11| io non la potrò revocare?~DOTT. Potete farlo, quando vogliate.~
136 3, 11| i frutti della mia dote.~DOTT. Non gli darete niente, signora,
137 3, 11| riscuotere i miei vestiti?~DOTT. I disordini nuovi del signor
138 3, 12| il ritiro della campagna.~DOTT. Gran cosa, che anche nell'
139 3, 12| onorevole risorgimento.~DOTT. Sì signora. Ventimila ducati
140 3, 13| contento de abrazzar mia niora.~DOTT. Volentieri. Se il signor
141 3, 13| può venire come si trova.~DOTT. Vado subito e la conduco
142 3, 16| Smeraldina ed i suddetti.~ ~DOTT. Ecco qui mia figliuola.~
143 3, 16| signor Dottore si contenta...~DOTT. Una volta si deve fare:
144 3, 16| chiave falsa? (a Leandro)~DOTT. Così eh, si tien mano? (
145 3, 16| far la revista della dota.~DOTT. Ma in casa nostra Smeraldina
Il bugiardo
Atto, Scena
146 1, 16 | vestiti da campagna.~ ~DOTT. Grazie al cielo, siamo arrivati
147 1, 16 | de quel che semo vegnui.5~DOTT. Questo per me è stato un
148 1, 16 | gusto che deventemo parenti.~DOTT. Quando credete che vostro
149 1, 16 | l'averave da esser qua.~DOTT. Ditemi, caro amico, è poi
150 1, 16 | qual negozievimo insieme.~DOTT. Se lo vedeste, non lo conoscereste?~
151 1, 16 | bona presenza e de spirito.~DOTT. Ho piacere. Tanto più mia
152 1, 16 | maridada avanti d'adesso.~DOTT. Vi dirò la verità. Ho in
153 1, 16 | Beatrice la voleu maridar?~DOTT. Ora che marito Rosaura,
154 1, 16 | la madre, no le sta ben.~DOTT. Vi è un certo signor Ottavio,
155 1, 16 | che fe un bon negozio.~DOTT. Tanto più gliela darò, perché
156 1, 20 | le ho mai credute capaci.~DOTT. (uscendo di casa) Gli son
157 1, 20 | rendono le sue figliuole!)~DOTT. (Egli sta sulle sue. Sarà
158 1, 20 | avere una cattiva moglie.)~DOTT. (Ora l'aggiusterò io.) Signor
159 1, 20 | sposo è aggiustato bene.)~DOTT. Ora mi resta da collocare
160 1, 20 | fatica a trovarle marito.~DOTT. So ancor io che ci sarà
161 1, 20 | ricevere le vostre grazie.~DOTT. Che vuol ella dire? Pretende
162 1, 20 | sono in caso di prenderla.~DOTT. Vossignoria parla con tal
163 1, 20 | poco conto del suo decoro.~DOTT. Come parla, padron mio?~
164 1, 20 | illuminarvi, se foste cieco.~DOTT. Ella mi rende stupido e
165 1, 20 | hanno consumata la notte.~DOTT. Mi maraviglio di voi, signore;
166 1, 20 | son pronto a mantenervelo.~DOTT. Se siete galantuomo, preparatevi
167 1, 20 | alla loro conversazione.~DOTT. Mie figlie non sono capaci
168 2, 1 | notte non è venuto nessuno.~DOTT. So di certo che alle mie
169 2, 1 | ad ogni civile fanciulla.~DOTT. Ma ricevere di notte la
170 2, 1 | è quello che non è vero.~DOTT. Che ne potete saper voi?
171 2, 1 | svegliato tutta la notte.~DOTT. Perché svegliato?~FLOR.
172 2, 1 | caldo io non poteva dormire.~DOTT. Conoscete il signor Ottavio?~
173 2, 1 | Ottavio?~FLOR. Lo conosco.~DOTT. Egli mi ha detto tutto ciò,
174 2, 1 | ritroverete essere tutto falso.~DOTT. Se fosse così, mi spiacerebbe
175 2, 1 | ingiustamente trattate male.~DOTT. Specialmente Rosaura piangeva
176 2, 1 | si asciuga gli occhi)~DOTT. Che cosa avete, figliuolo,
177 2, 2 | ajutarla. ~FLOR. (smania)~DOTT. Presto! un poco di spirito
178 2, 2 | d'una cavata di sangue.~DOTT. Signor Florindo, andate
179 2, 3 | compagnia all'ammalata. ~DOTT. Son qui, son qui; non è
180 2, 3 | esso per conversazione.~DOTT. Oh diavolo! Che cos'è quest'
181 2, 3 | ecco, la padrona si muove.~DOTT. Anche Florindo si desta.
182 2, 3 | ROS. Ohimè! Dove sono?~DOTT. Via, figlia mia, fatti animo,
183 2, 3 | Povero me! Che mai ho fatto?)~DOTT. Che cosa è stato, Florindo?
184 2, 3 | licenza. (parte confuso)~DOTT. Se ho da dire la verità,
185 2, 3 | signor padre, per carità...~DOTT. Figlia mia, non ti affligger
186 2, 3 | alla nostra riputazione?~DOTT. È stato il signor Ottavio.~
187 2, 3 | fondamento ha egli potuto dirlo?~DOTT. Non lo so. Lo ha detto e
188 2, 3 | una cosa di tanto rimarco.~DOTT. Sì, lo ritroverò e me ne
189 2, 3 | bacco, lo faremo disdire.~DOTT. Va, e se lo trovi, digli
190 2, 4 | mi avete fatto provare!~DOTT. Orsù via, medicheremo il
191 2, 4 | mi avete voi destinata?~DOTT. Al figlio del signor Pantalone.~
192 2, 4 | per ora da queste nozze.~DOTT. Dimmi il perché, e può essere
193 2, 4 | mi desidera per consorte.~DOTT. Dunque è vero che vi è il
194 2, 4 | piede mai in questa casa.~DOTT. È un signor grande, e ti
195 2, 4 | Così almeno mi fa sperare.~DOTT. Guarda bene che egli non
196 2, 4 | aprirete gli occhi per me.~DOTT. Senti, figlia mia, quando
197 2, 4 | dire ch'io non lo voglio.~DOTT. Veramente non basterebbe,
198 2, 4 | Asdrubale di Castel d'Oro.~DOTT. Capperi! figlia mia, un
199 2, 5 | jeri sera si è dichiarato.~DOTT. Ti vuole veramente bene?~
200 2, 5 | Credetemi, che mi adora.~DOTT. Sei sicura che ti voglia
201 2, 5 | ha data positiva parola.~DOTT. Quando è così, procurerò
202 2, 5 | credere ch'egli mi preferisca.~DOTT. (a Rosaura) Oh bella! Come
203 2, 5 | ch'io so quel che dico.~DOTT. Questa è la più bella favoletta
204 2, 9 | giustamente i di lui rimproveri.~DOTT. Che c'è, signor Ottavio?
205 2, 9 | eccomi a' vostri piedi.~DOTT. Dunque mi avete raccontate
206 2, 9 | bugiardo mi fu asserito.~DOTT. E chi è costui?~OTT. Lelio
207 2, 9 | costui?~OTT. Lelio Bisognosi.~DOTT. Il figlio del signor Pantalone?~
208 2, 9 | OTT. Egli per l'appunto.~DOTT. È venuto a Venezia?~OTT.
209 2, 9 | ieri, per mia disgrazia.~DOTT. Dov'è? È in casa di suo
210 2, 9 | scapestrato, che ama la libertà.~DOTT. Ma come ha potuto dire questo
211 2, 9 | sarei appieno disingannato.~DOTT. Io resto attonito come colui,
212 2, 9 | sono figlie d'un medico.~DOTT. Ah disgraziato! Così le
213 2, 9 | Dottore, vi domando perdono.~DOTT. Vi compatisco.~OTT. Non
214 2, 9 | private della vostra grazia.~DOTT. Vi sarò amico.~OTT. Ricordatevi
215 2, 9 | esibita la signora Beatrice.~DOTT. Mi ricordo che l'avete rifiutata.~
216 2, 9 | supplico di non negarmela.~DOTT. Ne parleremo.~OTT. Ditemi
217 2, 9 | Ditemi di sì, ve ne supplico.~DOTT. Ci penserò.~OTT. Vi chiedo
218 2, 9 | disturberò per la dote.~DOTT. Via, non occorre altro,
219 2, 17 | Diciassettesima. Il Dottore e detti~ ~DOTT. (a Rosaura, di lontano)
220 2, 17 | È questi?~ROS. Sì, ma...~DOTT. (a Rosaura, non sentito
221 2, 17 | dentro!~ROS. Sentite prima...~DOTT. (come sopra) Va dentro,
222 2, 17 | queste belle avventure.)~DOTT. (All'aria si vede ch'è un
223 2, 17 | la riverisco divotamente.~DOTT. Le fo umilissima riverenza.~
224 2, 17 | padre della signora Rosaura?~DOTT. Per servirla.~LEL. Ne godo
225 2, 17 | onore di poterla servire.~DOTT. Effetto della sua bontà.~
226 2, 17 | la desidero per consorte.~DOTT. Così mi piace: laconicamente;
227 2, 17 | conoscere immediatamente.~DOTT. Non è ella il marchese Asdrubale?~
228 2, 18 | ponete mano alla spada. ~DOTT. Come? Al signor marchese?~
229 2, 18 | figlio del signor Pantalone.~DOTT. Oh diavolo, cosa sento!~
230 2, 18 | mette mano egli ancora)~DOTT. (Entra in mezzo) Alto, alto,
231 2, 18 | Lasciatemi, ve ne prego.~DOTT. Non voglio, non voglio assolutamente.
232 2, 18 | saprò darvi soddisfazione.~DOTT. Bello il signor marchese!
233 3, 6 | Camera in casa del Dottore.~ ~DOTT. Ditemi un poco, la mia signora
234 3, 6 | ch'egli non è marchese.~DOTT. Dunque saprete chi è.~ROS.
235 3, 6 | Pandolfi, mercante napolitano.~DOTT. Ruggiero Pandolfi?~ROS.
236 3, 6 | Pandolfi?~ROS. Così mi disse.~DOTT. Mercante napolitano?~ROS.
237 3, 6 | napolitano?~ROS. Napolitano.~DOTT. Pazza, stolida, senza giudizio;
238 3, 6 | chi è colui?~ROS. Chi mai?~DOTT. Lelio, figlio di Pantalone.~
239 3, 6 | proposto voi per consorte?~DOTT. Quello; quella buona lana.~
240 3, 6 | più facile ad accomodarsi.~DOTT. Senti, disgraziata, senti
241 3, 6 | Difficilmente lo posso credere.~DOTT. Sì, lo so di certo. Me l'
242 3, 6 | infelice! Oh traditore inumano!~DOTT. Tu piangi, frasconcella?
243 3, 7 | Il Dottore, poi Ottavio~ ~DOTT. Da una parte la compatisco,
244 3, 7 | l'intelligenza del padre.~DOTT. Bravo, siete un uomo di
245 3, 7 | Io per me sono disposto.~DOTT. Ora chiameremo Beatrice,
246 3, 8 | me la pagherà certamente.~DOTT. Non dubitate, che si castigherà
247 3, 8 | qualche altra macchina.~DOTT. S'egli è maritato, ha finito
248 3, 9 | confusione a domandarvi perdono.~DOTT. Bugiardaccio!~OTT. (a Lelio)
249 3, 9 | amatissimo signor Dottore.~DOTT. Che vuole dai fatti miei?~
250 3, 9 | vostra figlia in consorte.~DOTT. Come! Mia figlia in consorte?
251 3, 9 | avessi solamente promesso.~DOTT. Vorreste voi piantarmi un'
252 3, 9 | che io sono ammogliato?~DOTT. Vostro padre l'ha detto;
253 3, 9 | padre non dice il vero.~DOTT. Tacete; vergognatevi di
254 3, 9 | mi sono noti i sigilli.~DOTT. Poter del mondo! Non siete
255 3, 9 | maritato?~LEL. No certamente.~DOTT. Ma per qual causa dunque
256 3, 9 | Ve lo dirò io il perché.~DOTT. Non mi state a raccontar
257 3, 9 | prendere vostra figlia.~DOTT. Per che causa?~LEL. Perché
258 3, 9 | di cinquanta mila ducati.~DOTT. Il signor Pantalone mi fa
259 3, 9 | so ancor cosa credere.)~DOTT. Dunque, siete voi innamorato
260 3, 9 | Sì, signore, pur troppo.~DOTT. Come avete fatto ad innamorarvi
261 3, 9 | amor bambino si fa gigante.~DOTT. Come in due mesi, se siete
262 3, 9 | stato io questi tre mesi?~DOTT. Mi ha detto che siete stato
263 3, 9 | al suo casino alla Mira.~DOTT. Ma perché non vi siete fatto
264 3, 9 | venuto all'Aquila jeri sera.~DOTT. Perché, se eravate innamorato
265 3, 9 | vero, l'ho fatta far io.~DOTT. E della cena?~LEL. Ho detto
266 3, 9 | e questo lo crederete.~DOTT. Può esser anche che non
267 3, 9 | attestati della mia libertà.~DOTT. Basta che siano veri.~LEL.
268 3, 9 | trattato fra voi e mio padre.~DOTT. Mi dispiace che il signor
269 3, 9 | la favola del matrimonio.~DOTT. Perché non viene egli a
270 3, 9 | mandato me in vece sua.~DOTT. Eh! Mi pare un imbroglio.~
271 3, 9 | lo giuro sulla mia fede.~DOTT. Orsù, sia come esser si
272 3, 9 | non vi sarà da dir altro.~DOTT. Date a me quelle fedi di
273 3, 9 | stato libero.~LEL. Eccole.~DOTT. Ma in questi tre mesi potreste
274 3, 9 | stato sempre in Venezia.~DOTT. Ve l'ho da credere?~LEL.
275 3, 9 | bugia per diventare Monarca.~DOTT. Ora chiamerò mia figlia;
276 3, 10 | di fare un altro duello.~DOTT. (a Rosaura) Ecco qua il
277 3, 10 | detto che era ammogliato?~DOTT. Credevo che avesse moglie,
278 3, 10 | dette delle belle bugie.~DOTT. Animo, concludiamo. Lo vuoi
279 3, 11 | grazia. Cossa fa qua mio fio?~DOTT. Sapete cosa fa vostro figlio?
280 3, 11 | Mi? Cossa v'oggio fatto?~DOTT. Mi avete dato ad intendere
281 3, 11 | lettera non viene a me.~DOTT. Bravo, signor Lelio! Due
282 3, 11 | parlai, quando scrissi.~DOTT. Per mettere in chiaro questa
283 3, 11 | dalla mia cara Rosaura?~DOTT. Sempre più vado scoprendo
284 3, 12 | quel sonetto sul terrazzin.~DOTT. Che dice il signor Lelio?~
285 3, 12 | che muso! Oh che lengua!)~DOTT. Adagio un poco, signore
286 3, 12 | manifestare la mia passione.~DOTT. Che dite, Rosaura, il signor
287 3, 12 | voi avete da esser mia.~DOTT. Andate a sposar la Romana.~
288 3, 13 | Romana l'è vegnuda a Venezia.~DOTT. Chi è questa Romana?~ARL.
289 3, 13 | Siora Cleonice Anselmi.~DOTT. È una femmina prostituita?~
290 3, 13 | con testimoni mendaci.~DOTT. Via di questa casa.~PAN. (
291 3, 13 | Cussì scazzè un mio fio?~DOTT. Un figlio che deturpa l'
292 3, 14 | all'orecchio)~COL. Subito.~DOTT. Vergognatevi di esser così
293 3, 14 | qualche spiritosa invenzion.~DOTT. Orsù, andiamo. Rosaura sposerà
Il buon compatriotto
Atto, Scena
294 2, 16 | xe sior Leandro so fio.~DOTT. (Fa il suo complimento a
295 2, 16 | pochetto). (al Dottore)~DOTT. (Dice a suo figlio che faccia
296 2, 16 | so scordar di Ridolfo).~DOTT. (A Leandro: che le dica
297 2, 16 | signore, mi duole il capo.~DOTT. (A Leandro: che le dica
298 2, 16 | avrei bisogno di riposare.~DOTT. (A Isabella: che suo figlio
299 2, 16 | risani, sarà bene ch'io vada.~DOTT. (Se vuol andar a scrivere
300 2, 16 | Dottor, l'anderà d'accordo.~DOTT. (Che suo figlio ha del talento,
301 2, 16 | Contessa). (da sé, e parte)~DOTT. (A Pantalone, se è contento)~
302 2, 16 | contento)~PANT. Contentissimo.~DOTT. (Anche lui, e parte)~PANT.
303 3, 19 | primo a farte giustizia.~DOTT. (A Leandro, che parli pure
304 3, 19 | Io non ischerzo, signore.~DOTT. (A Leandro, se dica anche
305 3, 19 | burli.~PANT. Bravi, sposève.~DOTT. (Gli fa coraggio)~LEAN.
306 3, Ult | veramente un bon patrioto.~DOTT. (Che ora capisce la facilità
Il cavalier di buon gusto
Atto, Scena
307 2, 8 | padrone a ritornare. (parte)~DOTT. Le budella principiano a
308 2, 8 | sto benissimo d’appetito.~DOTT. Perché non cena la sera?
309 2, 8 | sera non si può cenare.~DOTT. Qui dal signor conte Ottavio
310 2, 8 | tre volte la settimana.~DOTT. M’immagino che manderà a
311 2, 8 | metto a tavola senza dirlo.~DOTT. Ma se le cagiona incomodo
312 2, 8 | sempre ch’io venga da lui.~DOTT. (Che scroccone impertinente!) (
313 2, 8 | pranzo dal conte Ottavio?~DOTT. Per grazia sua, ci sono
314 2, 8 | fa una tavola magnifica?~DOTT. Fa una tavola principesca.~
315 2, 8 | Io so tutti i fatti suoi.~DOTT. Se non potesse farla, non
316 2, 8 | accorgeremo quanto prima.~DOTT. Questo, vossignoria mi perdoni,
317 2, 8 | Ottavio non ho salario.~DOTT. V.S. però mangia alla di
318 2, 8 | pretendo di fargli una finezza.~DOTT. (Ma! Pur troppo è vero.
319 2, 9 | PANT. Servitor obbligato.~DOTT. Vi saluto, il mio caro amico. (
320 2, 9 | libreria del conte Ottavio?~DOTT. Ha molti libri, e buoni.~
321 2, 9 | egli non se ne intende.~DOTT. (Il signor Pantalone lo
322 2, 10 | sazio per tutta la giornata.~DOTT. Dice bene il signor conte
323 2, 10 | no fussimo dove che semo.~DOTT. Il signor conte Ottavio,
324 2, 10 | tastare il polso ai morti.~DOTT. Padron mio, ella parla male
325 2, 11 | consigliereste a prender moglie?~DOTT. Così... di mezza età.~OTT.
326 2, 11 | che anni dovrebbe essere?~DOTT. Anch’ella. Così... all’incirca...~
327 2, 11 | è vero, signor Dottore?~DOTT. Per l’appunto.~ELEON. Quando
328 2, 11 | più vecchia, non è vero?~DOTT. Scusi: in questa sorta di
329 2, 12 | star con mio zio. (parte)~DOTT. Dunque anderò io. (facendo
330 2, 12 | buona grazia, tocca a me.~DOTT. Dice bene, perché è più
331 2, 12 | Dottor ignorante. (parte)~DOTT. Che dite, Pantalone amatissimo,
332 2, 12 | nol l’averia da sopportar.~DOTT. Il conte lo soffre, perché
333 2, 12 | Ghe battelo l’azzalin?~DOTT. Quando viene l’occasione,
334 3, 2 | necessario un poco de caffè.~DOTT. Ci vuol altro che caffè
335 3, 6 | ho l’onore d’inchinarmi.~DOTT. Viva la signora marchesina,
336 3, 6 | pensi sinistramente di voi?~DOTT. Corpo di bacco! Io non posso
La donna di garbo
Atto, Scena
337 1, 3| fareste venire la rabbia.~DOTT. (Oh che serva da bene!) (
338 1, 3| voi troppo condiscendente.~DOTT. È vero, è vero, son troppo
339 1, 3| giovane, convien compatirla.~DOTT. (Da sola a sola la corregge,
340 1, 4| QUARTA~ ~Dottore e Rosaura~ ~DOTT. Brava, brava: così mi piace.
341 1, 4| la modestia alle donne.~DOTT. Se ella continua così, manderà
342 1, 4| comporta vostro figlio?~DOTT. Mio figlio non pensa ad
343 1, 4| fomentatori dell'umana ambizione.~DOTT. (Ah, si può dir di più?) (
344 1, 4| questa mattina a Palazzo?~DOTT. Non è molto che è suonato
345 1, 4| praevenire, quam praeveniri.~DOTT. (Che spirito!) (da sé) È
346 1, 4| causa de fideicommisso?~DOTT. Per dopo dimani.~ROS. Io
347 1, 4| guadagnerete senz'altro.~DOTT. Siete instrutta voi della
348 1, 4| causa?~ROS. Instruttissima.~DOTT. Ma in qual modo ne siete
349 1, 5| QUINTA~ ~Il Dottore solo~ ~DOTT. Rimango attonito, sono stordito!
350 2, 7| SETTIMA~ ~Dottore e detti~ ~DOTT. Rosaura è qui! Si può venire? (
351 2, 7| ROS. Lasciate fare a me.~DOTT. Vi è nessuno? Si può venire?~
352 2, 7| non vi movete). (a Lelio)~DOTT. Oh, che bella conversazione!
353 2, 7| Filosofia per le donne.~DOTT. Capperi! Ella mi edifica. (
354 2, 7| tratta che di cose serie.~DOTT. Ma che cosa fa qui Diana?~
355 2, 7| la lettura di cose buone.~DOTT. Ma come c'entra quel signore
356 2, 7| non sono appieno spiegati.~DOTT. Ma io non sono a proposito
357 2, 7| pratichi in questa casa.~DOTT. Quando lo dice Rosaura,
358 2, 7| là, ditegli qualche cosa.~DOTT. Signore, io le son buon
359 2, 7| ossequiato e venerato padrone.~DOTT. Parla molto elegante. (a
360 2, 7| ROS. È un'arca di scienze.~DOTT. Rosaura, vorrei che mi faceste
361 2, 7| piacere.~ROS. Comandate.~DOTT. Vorrei che m'andaste a fare
362 2, 8| Lelio, Diana, Dottore~ ~DOTT. Signora Beatrice, Diana
363 2, 8| decantata, peregrina virtù.~DOTT. Le sarò bene obbligato.
364 2, 8| rampollo d'un sì bel tronco.~DOTT. Obbligato dell'onor che
365 2, 8| vi contentate, mi ritiro.~DOTT. Perché ritirarvi? Oh, bella
366 2, 9| omnes simul et in solidum.~DOTT. (Canchero, è spiritoso!) (
367 2, 9| faciunt mea crura jacobum.~DOTT. (Parla bene latino). (da
368 2, 9| naturam verba sequuntur.~DOTT. Chi è quel giovanotto? Fa
369 2, 9| si tratterrà poco tempo.~DOTT. Stia pure quanto tu vuoi,
370 2, 9| essere scoperta). (da sé)~DOTT. Venga. Favorisca. (Egli
371 2, 9| delle mie obbligazioni.~DOTT. Signore, io le risponderò
372 2, 9| d'Ottavio mio fratello?~DOTT. Sarà incantato a studiar
373 2, 9| FLOR. Cupio videre eum.~DOTT. Lo vedrai questa sera a
374 2, 9| Io son paratus ad omnia.~DOTT. Ho da dirti una cosa che
375 2, 9| ho abbandonata!) (da sé)~DOTT. La voglio andar a chiamare;
376 2, 9| Andate, che avrò piacere.~DOTT. Ma è savia e modesta. Non
377 2, 9| FLOR. Eh, non occorr'altro.~DOTT. (Florindo avrà giudizio.
378 2, 13| Dottore e detti, poi Rosaura~ ~DOTT. Son qui, ho condotta la
379 2, 13| signor figlio? (al Dottore)~DOTT. Questi; che ve ne pare?~
380 2, 13| inaspettato è mai questo!) (da sé)~DOTT. Via, di' qualche cosa: rispondi,
381 2, 13| laberinto mi trovo!) (da sé)~DOTT. Lasciala fare. Accetta pure
382 2, 13| Ahi! (ritirando la mano)~DOTT. Che c'è? Che è stato?~FLOR.
383 2, 13| Con riverenza, un callo.~DOTT. Fatelo tagliare.~ISAB. Signor
384 2, 13| serva? (piano al Dottore)~DOTT. Si chiama Rosaura.~ISAB.
385 2, 13| È di Pavia? (come sopra)~DOTT. Di Pavia.~ISAB. (È ella
386 2, 13| signore chi è? (al Dottore)~DOTT. Un amico di mio figliuolo.~
387 2, 13| Siamo perduti). (da sé)~DOTT. E bene, non è gran meraviglia;
388 2, 13| anderò nel solito camerino.~DOTT. Benissimo. Rosaura, andate
389 2, 13| signore, sarete servito.~DOTT. Favorisca di venir meco,
390 2, 13| dubitate). (piano a Isabella)~DOTT. Via, Rosaura, andate.~ROS.
391 2, 13| quest'indegno). (si ritira)~DOTT. Non vorrei... basta... aprirò
392 2, 15| torto; mi maraviglio di voi.~DOTT. Che ci è di nuovo? Che cos'
393 2, 16| SEDICESIMA~ ~Dottore e Florindo~ ~DOTT. Non l'ho detto io, ch'ella
394 2, 16| tanto? quella è una strega.~DOTT. Eh, va via, che sei pazzo.~
395 2, 16| ve ne troverete pentito.~DOTT. Il mondo ignorante, quando
396 2, 16| ella stessa mi ha detto?~DOTT. Che cosa t'ha ella detto?~
397 2, 16| Che voi la volete sposare.~DOTT. Potrebbe esser di sì.~FLOR.
398 2, 16| fareste voi una tale pazzia?~DOTT. Qual modo di parlare è questo?
399 2, 16| di quella fattucchiera?~DOTT. Eh, povero sciocco! è un
400 3, 4| del mio crudele Florindo.~DOTT. Mi parve sentir Brighella
401 3, 4| ma io l'ho accomodata.~DOTT. Gran cosa che sempre s'abbia
402 3, 4| nella tragedia del Trissino.~DOTT. Ah, non posso più contenermi.
403 3, 4| una povera giovane?...~DOTT. Tant'è; non occorr'altro.
404 3, 4| senza le debite solennità?~DOTT. Non intendo adesso sposarvi;
405 3, 4| ROS. Per verba de futuro?~DOTT. Appunto: vien gente, date
406 3, 4| presto.~ROS. Ecco la mano.~DOTT. Prometto di esser vostro
407 3, 4| prometto essere vostra moglie.~DOTT. Mi basta così. Addio, la
408 3, 4| ROS. Verrò per ubbidirvi.~DOTT. Ora mi sembra di essere
409 3, 6| strambotti, se me dè licenza.~DOTT. Anzi ci farà grazia. Animo,
410 3, 6| vorave mo gnanca). (da sé)~DOTT. Signor Flaminio, s'accomodi.~
411 3, 6| Ubbidisco. (siede presso Lelio)~DOTT. Ed io starò qui presso di
412 3, 6| Momolo)~FLOR. Signori miei...~DOTT. Aspetta un poco. Dov'è Rosaura?
413 3, 6| ammettere una vil serva?~DOTT. Che vil serva? Ella è una
414 3, 6| signori, io me ne vado.~DOTT. Tu farai una mala azione,
415 3, 6| una ragazza che merita.~DOTT. Lo senti? A tua confusione
416 3, 6| vera; lo confermo anca mi.~DOTT. Va via, cosa fai tu qui?~
417 3, 7| generosamente concesso.~DOTT. Si può dir meglio?~OTT.
418 3, 7| vuole imbarazzarmi). (da sé)~DOTT. Mio figlio è pronto a tutto.
419 3, 7| obbliga de praesenti...~DOTT. (S'alza) Fermatevi, basta
420 3, 7| effervescente pulcella.~DOTT. Signore, in questo lasci
421 3, 7| cangia di colore). (da sé)~DOTT. Signori, abbiano la bontà
422 3, 7| esecuzione di un tal matrimonio.~DOTT. Come? Perché? Spiegati;
423 3, 7| troppo a Rosaura è palese.~DOTT. Di tutto quello che hai
424 3, 7| è il mio cuore!) (da sé)~DOTT. Via, parla. (a Florindo)~
425 3, 7| soffrir troppo!) (da sé)~DOTT. Se sei pazzo, fa che ti
426 3, 7| potete sposare Rosaura.~DOTT. Ma perché?~FLOR. Perché
427 3, 7| Rosaura ho dato fede di sposo.~DOTT. (Una bagattella!) (da sé)~
428 3, 7| sacrilego un più lungo silenzio.~DOTT. (Questo è ben altro che
429 3, 7| ha ingratamente tradita.~DOTT. Sì, che siete una donna
430 3, 7| FLOR. (E Isabella?) (da sé)~DOTT. Hai tu promesso? Mantieni
431 3, 7| Sono una donna onorata.~DOTT. Orsù, o sposala immediatamente,
432 3, 7| discacciate un vostro figlio?~DOTT. Chi opera in tal maniera,
433 3, 7| carattere di tutti). (da sé)~DOTT. Ho piacere che tu abbia
434 3, 7| un infedele, un indegno.~DOTT. Che storia è questa?~OTT.
435 3, 7| Ora sto fresco!) (da sé)~DOTT. Che dici eh, disgraziato,
436 3, 7| dell'incauta mia gioventù.~DOTT. Ma che abbiamo da far di
437 3, 7| averle promesso la mia fede.~DOTT. Dunque la possiamo rimandare
438 3, 7| svergognata alla patria.~DOTT. Ma Florindo sposarvi non
439 3, 7| giochi e delle belle vincite.~DOTT. Animo, signor Lelio, dica
440 3, 7| il resto mi raccomando.~DOTT. (Un orbo, che ha trovato
441 3, 7| mio amorosissimo suocero.~DOTT. Comandate pure, la mia cara
442 3, 7| signora Diana vostra figlia.~DOTT. Oh, pensate. S'ella è una
443 3, 7| egli è pronto a sposarla.~DOTT. Ed essa lo prenderebbe?~
444 3, 7| Anzi n'è innamorata morta.~DOTT. L'innocentina!~MOM. (È meggio
445 3, 7| contenta, mi ghe la domando.~DOTT. E tu che ne dici? (a Diana)~
446 3, 7| contentate, lo prenderò.~DOTT. Brava la semplicetta. Piglialo
La donna volubile
Atto, Scena
447 2 | Dottore e Florindo.~ ~DOTT. Tant’è, ho data la parola
448 2 | Rosaura, no certamente.~DOTT. Perché dite così? So pure
449 2 | per tutto l’oro del mondo.~DOTT. Che cosa v’ha mai fatto?~
450 2 | e non si sa il perché.~DOTT. Queste sono freddure. Quando
451 2 | vi prego, dispensatemi.~DOTT. Non v’è dispensa. Io sono
452 2 | lo farò per ubbidirvi.~DOTT. Bravo, così mi piacete.
453 2 | intendo di disgustarvi.~DOTT. (Mio figliuolo veramente
454 2 | a destrigarme?) (da sé)~DOTT. Oh, signor Pantalone, giungeste
455 2 | no so come far a parlar.~DOTT. No, caro amico, non avete
456 2 | pare fa far dei sacrifizi.~DOTT. Che? Intendete forse di
457 2 | è giusto di violentarla.~DOTT. Come! siamo uomini, o siamo
458 2 | cossa, che me sento a morir.~DOTT. Se mi permettete, le parlerò
459 2 | galantuomo?~PANT. Cussì me vanto.~DOTT. Voi di questo matrimonio
460 2 | fia, e mi son contento.~DOTT. Si farà tutto. Vostra figliuola
461 3 | TERZA~ ~Dottore e detti.~ ~DOTT. Si può venire? (di dentro)~
462 3 | la vada imparar. (parte)~DOTT. Signora Rosaura, mi perdoni
463 3 | mi favorisce, s’accomodi.~DOTT. Giacché non v’è il suo signor
464 3 | in che la posso servire?~DOTT. Mi permette che parli con
465 3 | senza soggezione veruna.~DOTT. Il signor Pantalone m’ha
466 3 | copre il viso colle mani)~DOTT. Perché si copre gli occhi?~
467 3 | stranutire e non ho potuto.~DOTT. E così, come le diceva,
468 3 | non prenderò per isposo.~DOTT. Brava, evviva, sicché posso
469 3 | che egli non voglia me.~DOTT. Per questo non dubito punto,
I due gemelli veneziani
Atto, Scena
470 1, 2| SECONDA~ ~Dottore e dette.~ ~DOTT. Cos’è questo rumore? Cos’
471 1, 2| maltratta, mi perde il rispetto.~DOTT. Come? Così tratti una mia
472 1, 2| m’ha detto tutto, sapete.~DOTT. (Ah donna senza giudizio,
473 1, 2| Dunque, signor padre...~DOTT. Orsù, oggi si aspetta il
474 1, 2| Così m’avete promesso.~DOTT. (Benissimo, lo farò, ti
475 1, 2| la bocca col matrimonio.~DOTT. Quant’è, Rosaura, che non
476 1, 2| Oh, lo vedo spessissimo.~DOTT. Egli è un grand’uomo di
477 1, 2| darmi de’ buoni consigli.~DOTT. Fin ch’io vivo, non lo lascio
478 1, 2| lo credo un bel birbone.~DOTT. Taci, mala lingua. Che motivo
479 1, 3| con uno che l’ha compagnà.~DOTT. Sia ringraziato il cielo.
480 1, 6| l’ha dipinto Brighella.~DOTT. Venga, venga liberamente,
481 1, 6| missier2, la novizza dov’ela?~DOTT. Eccola qui: questa è mia
482 1, 6| ha dito che la xe serva.~DOTT. Eh, non signore, ha detto
483 1, 6| inteso; scomenzemo mal.~DOTT. Per qual ragione?~ZAN. Perché
484 1, 6| non mi dispiace). (da sé)~DOTT. Eh via, non abbadi a queste
485 1, 6| temperamento curioso!) (da sé)~DOTT. Ma, caro signor genero,
486 1, 6| missier, feme un servizio.~DOTT. Cosa comanda?~ZAN. Andè
487 1, 6| perché me dè soggezion.~DOTT. Benissimo, la servirò. Io
488 2, 4| casa, ed egli non vuole.~DOTT. Eh via, signor Zanetto,
489 2, 4| bravo, bravo). (da sé)~DOTT. Questa sua renitenza è un
490 2, 4| megio, megio). (da sé)~DOTT. Vuole che venga lei sopra
491 2, 4| più tosto anderò in casa.~DOTT. Oh via dunque, da bravo.~
492 2, 4| bravo.~TON. Me dala licenza?~DOTT. Padrone di giorno, di notte,
493 2, 4| TON. Sempre. Porta averta.~DOTT. Per il signor Zanetto porta
494 2, 4| spalancata.~TON. Ma per mi solo?~DOTT. Per lei solo, sicuramente.~
495 2, 4| TON. E per altri no certo?~DOTT. Se non fosse per qualche
496 2, 4| za, se gh’intende. Vago.~DOTT. Sì, vada pure.~TON. E posso
497 2, 4| andar, star e tornar?...~DOTT. Quando ella vuole.~TON.
498 2, 4| zoso49 e despogiarme?...~DOTT. Sicuramente.~TON. Magnar
499 2, 4| TON. Magnar un boccon?~DOTT. Padronissimo.~TON. Ho inteso
500 2, 4| va per entrare in casa)~DOTT. Signor Zanetto, una parola