La donna di testa debole
    Atto, Scena
1 1, 1| ARG. Signora padrona.~VIO. Lasciami studiare.~ARG. 2 1, 1| Vorrei dirvi una cosa.~VIO. Aspetta. Lasciami terminare 3 1, 1| non la so capire). (da sé)~VIO. (Legge forte) Perciocché 4 1, 1| Finite, finite, signora.~VIO. Ho finito. Parla.~ARG. 5 1, 1| aveste terminato il senso.~VIO. Io finisco di leggere, 6 1, 1| maestra non m'insegnava così.~VIO. Don Pirolino, mio nipote, 7 1, 1| Elvira, vostra cognata.~VIO. Non è suo zio, che si curi 8 1, 1| labbra alla mia padrona.~VIO. Cara Argentina, invece 9 1, 1| erudirvi, è uno sciocco.~VIO. Non è vero. Mio nipote 10 1, 1| bramerebbero di conseguirvi.~VIO. Ho timore che mi coltivino 11 1, 1| assaissimo, schietto, sincero...~VIO. Sincero un poco troppo. 12 1, 1| rispetto che possa aversi.~VIO. Te lo giuro: don Fausto 13 1, 1| voi lascierete correre...~VIO. Come! Mia cognata ardirebbe 14 1, 2| dette.~ ~CECC. Signora.~VIO. Che cosa vuoi?~CECC. Due 15 1, 2| signori desiderano riverirla.~VIO. Chi sono?~CECC. Il signor 16 1, 2| il signor don Gismondo.~VIO. Vengo subito... Ma in questa 17 1, 2| avete buonissima ciera.~VIO. Non dico questo. Il capo 18 1, 2| verità, state benissimo.~VIO. Non è vero. Qui sento che 19 1, 2| arruffati.~ARG. Ma no, vi dico.~VIO. Ma non me ne fido. Vammi 20 1, 2| quei signori aspettano.~VIO. Presto, cara Argentina. 21 1, 3| quei signori passeggiano.~VIO. Non vorrei che mi tacciassero 22 1, 3| Sarà qualche cosa di bello.~VIO. Portala a chi ti comando, 23 1, 3| signora. (legge piano)~VIO. (Ammireranno intanto un 24 1, 3| si mette a ridere forte)~VIO. Elà, perché ridi?~CECC. 25 1, 3| questa bella composizione.~VIO. Come! tu, asinaccio, giudicherai 26 1, 3| sconcordanza in genere.~VIO. Cosa vuol dire questa sconcordanza 27 1, 3| non accorda col femminino.~VIO. Via, impertinente. Ai ragazzi 28 1, 3| CECC. Io m'intendo dire...~VIO. Via, via, non voglio sentir 29 1, 3| fatta questa composizione...~VIO. L'ho fatta io.~CECC. Oh, 30 1, 4| riceverla ed introdurla~VIO. Chi è questa visita?~ARG. 31 1, 4| la signora donna Aurelia.~VIO. Donna Aurelia va da mia 32 1, 4| anche di voi, signora...~VIO. qui lo specchio. (arrabbiata)~ 33 1, 4| arrabbiata)~ARG. Eccolo.~VIO. (Si va guardando nello 34 1, 4| che dopo verrà da voi...~VIO. Da me dopo? Vada al diavolo. ( 35 1, 4| migliorato da che siete vedova.~VIO. Gli occhi non mi pare che 36 1, 4| doverebbono aver patito certo.~VIO. Una volta mi pare che io 37 1, 4| meno sta in vostra mano.~VIO. Sento gente. Chi viene?~ 38 1, 4| viene?~ARG. Parmi che sia...~VIO. Donna Aurelia? non la voglio 39 1, 5| AUR. Amica, si può venire?~VIO. Si può. Quando si viene, 40 1, 5| di me. Accomodatevi pure.~VIO. Potevate restare da mia 41 1, 5| a rallegrarmi di cuore.~VIO. Di che?~AUR. Per tutto 42 1, 5| parla del vostro spirito.~VIO. Portatele da sedere. (ad 43 1, 5| ha dello spasso). (da sé)~VIO. Cara amica, dubitava quasi 44 1, 5| passione, che quasi quasi...~VIO. Oh, non vi state a mettere 45 1, 5| potrebbe fare contenta.~VIO. Non dico per dire... ma 46 1, 5| le fanciulle napolitane.~VIO. Se non ve n'è una, che 47 1, 5| tutte le più rare bellezze.~VIO. Quando poi lo spirito è 48 1, 5| voi vi è l'uno e l'altro.~VIO. Ah, ah, ah. Mi burlate...~ 49 1, 5| burlate...~AUR. No. Si vede...~VIO. Chi è quella? (ad Argentina, 50 1, 5| Vostra signora cognata.~VIO. Che cosa pretende nelle 51 1, 5| AUR. Non ce la volete?~VIO. Non ce la voglio. Andiamo 52 1, 6| cosa.~ARG. Se potessi...~VIO. Argentina. (di dentro)~ 53 1, 6| smaniare.~ARG. Come una bestia.~VIO. Argentina. (di dentro)~ 54 1, 9| Donna Violante e detti.~ ~VIO. Scusatemi, signori, se 55 1, 9| produzioni del vostro spirito.~VIO. Compatitemi. Son principiante.~ 56 1, 9| la strada dei letterati.~VIO. Troppo onore, signor don 57 1, 9| con affettata umiltà)~VIO. Credete voi che col tempo 58 1, 9| la bella età lo permette.~VIO. Sì, voglio goderlo. Il 59 1, 9| vorrebbono essere almeno sei.~VIO. Aspettate: leviamo due 60 1, 9| le leverei dallo studio.~VIO. Oh no: lo studio è troppo 61 1, 9| potrebbe levar qualche cosa?~VIO. Due ore sono anche poche.~ 62 1, 9| pranzo, una di cena?...~VIO. Si può far meno?~GIS. Anzi 63 1, 9| almeno per la conversazione.~VIO. Ma sono avvezza così.~GIS. 64 1, 9| incompatibile letto e conversazione.~VIO. Sì, sì, per la cioccolata.~ 65 1, 10| e detti.~ ~PAGG.Signora.~VIO. Che vuoi?~PAGG.Il signor 66 1, 10| Fausto vorrebbe riverirla.~VIO. Venga pure, è padrone.~ 67 1, 10| con vostra buona licenza.~VIO. Volete partire?~ROB. Don 68 1, 10| vostro spirito, lo sopporti.~VIO. È vero, è patetichino; 69 1, 10| hanno il cuore sincero.~VIO. Sinora non ho avuta occasione 70 1, 10| proverete. Servitor divotissimo.~VIO. Anche voi mi lasciate?~ 71 1, 10| GIS. Parto qui coll'amico.~VIO. Favoritemi quel pezzo di 72 1, 10| Traccagnino mio servitore.~VIO. Servitevi come vi aggrada. 73 1, 10| scritti a caratteri d'oro.~VIO. Voi mi burlate.~GIS. Vi 74 1, 10| momenti non li contiamo.~VIO. Caro don Roberto, il vostro 75 1, 11| Violante, poi Don Fausto.~ ~VIO. Son confusa da tante grazie, 76 1, 11| possa anch'io riverirvi?~VIO. Credeva che più non veniste. 77 1, 11| anticamera con Argentina.~VIO. Già, anche quella scioccherella 78 1, 11| Roberto e don Gismondo.~VIO. Non potete voi stare in 79 1, 11| stare; ma non lo desidero.~VIO. Vi sarà il suo perché.~ 80 1, 11| mi dispenserete di dirlo.~VIO. Don Fausto, parlatemi con 81 1, 11| nome, dell'onor vostro.~VIO. Di ciò vi son grata, e 82 1, 11| parlar di certe cose...~VIO. Non occorre farsi meraviglia 83 1, 11| foste oggetto d'invidia.~VIO. Oh, lo sono, ve l'assicuro. 84 1, 11| Mi fa paura la derisione.~VIO. Sì, anche la derisione. 85 1, 11| coll'approvazione dei dotti.~VIO. Così faccio io.~FAU. Cara 86 1, 11| Violante, non ci aduliamo.~VIO. Faccio così sicuramente. 87 1, 11| chi sono questi, signora?~VIO. Ve ne potrei numerar più 88 1, 11| vi colmano di tante lodi?~VIO. Non volete ch'io li conosca? 89 1, 11| conosco il loro carattere.~VIO. Spiegatevi; non vi capisco.~ 90 1, 11| capisco.~FAU. Sono adulatori.~VIO. Eh!... caro don Fausto! 91 1, 11| FAU. Miei nemici? perché?~VIO. Voi non vorreste ch'io 92 1, 11| Non ho queste pretensioni.~VIO. Perché dunque perseguitate 93 1, 11| Violante, perché vi adulano.~VIO. Chi sente voi, io sono 94 1, 11| può insegnar cosa buona.~VIO. No? Perché?~FAU. Perché 95 1, 11| non ne sa nemmeno per lui.~VIO. Eppure l'esperienza prova 96 1, 11| avvantaggiosa non sono inteso.~VIO. Appunto vi aspettava con 97 1, 11| signori che erano qua da voi?~VIO. Sì per dire il vero, l' 98 1, 11| poter dir che sia buona.~VIO. Ma siete bene ostinato, 99 1, 11| non andate in collera.~VIO. Quando si tratta di me, 100 1, 11| me vi rispetta e vi ama.~VIO. Bell'amore! contraddirmi 101 1, 11| effetto della mia sincerità...~VIO. E questa è un'insolenza 102 1, 11| fingere, non sa regnare.~VIO. Oh! con me, chi finge, 103 1, 11| degli altri il mio cuore.~VIO. Sì, lo conosco. Un cuore... 104 1, 11| coraggio di dirne male.~VIO. Né voi potete dolervi di 105 1, 11| confidente non sono io.~VIO. Perché non volete esserlo. ( 106 1, 11| giustificarmi vi offenda.~VIO. Ecco qui. Io ho questa 107 1, 11| l'onore di comunicarmela.~VIO. E che? ho da pregarvi che 108 1, 11| avete fatto cogli altri.~VIO. Se voi aveste caro di leggerla, 109 1, 11| signora, favoritemela.~VIO. Oh caro! che bella grazia! 110 1, 11| leggerla, di goderla...~VIO. E di criticarla. (con caricatura)~ 111 1, 11| sentimento schietto e sincero?~VIO. Anzi; mi farete piacere.~ 112 1, 11| fate penare d'avvantaggio.~VIO. È una piccola cosa, sapete? 113 1, 11| dia speranza in progresso.~VIO. Per altro, chi l'ha sentita, 114 1, 11| sentirò ancor io volontieri.~VIO. Eccola. Ma già non vi piacerà.~ 115 1, 11| nell'animo mio l'intendo?~VIO. Se mi lodaste per complimento, 116 1, 11| stringe i denti e si contorce)~VIO. Che c'è? vi vengono le 117 1, 11| nostro? Partenope mascolino?~VIO. In verità, don Fausto, 118 1, 11| vi ha insegnato finora.~VIO. Oh, quest'è bella! Partenope 119 1, 11| femminino; Partenope molto più.~VIO. Tutti sono ignoranti, fuori 120 1, 11| vi adulano, fuori di me.~VIO. Dunque l'ignorantaccia 121 1, 11| Compatitemi, non dico questo...~VIO. Di peggio non si può dire 122 1, 11| comandato di dire la verità.~VIO. Bisogna vedere se questa 123 1, 11| leggere le cose vostre.~VIO. Date qui, insolente. (gli 124 1, 11| Vi prego di perdonarmi...~VIO. In casa mia farete bene 125 1, 11| Pazienza. Io mi merito peggio.~VIO. Uomo incivile! Sì, ignorante. ( 126 1, 15| trovar qualcossa de bon.~VIO. Signor zio, appunto desiderava 127 1, 15| vegniva in cerca de vu.~VIO. Datemi qualche notizia 128 1, 15| un puoco più de prudenza.~VIO. Signore, che cosa faccio 129 1, 15| vederè cossa che farò.~VIO. Signore, io mi getterò 130 1, 16| Violante, poi Don Pirolino.~ ~VIO. Non vorrebbe ch'io coltivassi 131 1, 16| PIR. Salve, domina zia.~VIO. Bravissimo. Che cosa vuol 132 1, 16| saluto la signora zia.~VIO. Salve, domina zia: eccellente. 133 1, 16| linguaggio è?~PIR. Latino.~VIO. Latino?~PIR. Io parlo sempre 134 1, 16| latino. Anche colla serva.~VIO. Ma la serva non v'intenderà.~ 135 1, 16| senza ch'io intenda parola.~VIO. Nipote mio, siamo in un 136 1, 16| colla spada, lo sosterremo.~VIO. I nostri versi sono stati 137 1, 16| È segno che sono belli.~VIO. Pretendono che Partenope 138 1, 16| Vi hanno detto il perché?~VIO. Non me l'hanno detto.~PIR. 139 1, 16| daremo loro la risposta.~VIO. Ditemi intanto voi il perché 140 1, 16| è fondato sulla ragione.~VIO. Bravissimo. Qual è la ragione?~ 141 1, 16| dunque sarà mascolino.~VIO. Chi può rispondere a una 142 1, 16| il satirico criticante?~VIO. Sì, egli è stato il criticante.~ 143 1, 16| satiriconeremo anche lui.~VIO. Perché non avete detto 144 1, 16| sono verbi superlativi.~VIO. Oh, se ci fosse don Fausto!~ 145 1, 16| e veniamo alla pratica.~VIO. Cosa vuol dire in questo 146 1, 16| innamorato come una bestia.~VIO. Caro don Pirolino, non 147 1, 16| divengo sempre più magro.~VIO. Ma chi è l'oggetto de' 148 1, 16| amori?~PIR. Indovinatelo.~VIO. Non mi avete ancora insegnata 149 1, 16| fare un altro servizio.~VIO. Comandate, nipote mio; 150 1, 16| innamorato già ve l'ho detto.~VIO. Sì, l'ho inteso.~PIR. Cavatene 151 1, 16| Cavatene la conseguenza.~VIO. Se non mi dite altro, non 152 1, 16| Torniamo alla grammatica.~VIO. Oh, quanto pagherei di 153 1, 16| attivi. Ego amo iuvenem.~VIO. Amate un giovane?~PIR. 154 1, 16| essere maschio o femmina.~VIO. Sì, sì, come Partenope. 155 1, 16| una giovane.~PIR. Maxime.~VIO. Che dite?~PIR. Maxime vuol 156 1, 16| Maxime vuol dir di sì.~VIO. Bravissimo. Anche questa 157 1, 16| si chiama?~PIR. Vocatur.~VIO. Vocatur?~PIR. Vocatur vuol 158 1, 16| si chiama. Non intendete?~VIO. Maxime.~PIR. Vocatur ergo.~ 159 1, 16| Maxime.~PIR. Vocatur ergo.~VIO. Ergo?~PIR. Vocatur ergo: 160 1, 16| dunque; vocatur ergo: Elvira.~VIO. Mia cognata?~PIR. Ella 161 1, 16| core ha il chiavistello.~VIO. Ma voi sputate perle. Parlerò 162 1, 16| termine per la conclusione.~VIO. Vado subito dal signor 163 2, 7| con tutte due le cognate.~VIO. Amica, compatite s'io vengo 164 2, 7| incomodo.~AUR. Voi mi onorate.~VIO. Honor est honorantis, dice 165 2, 7| Sedete, donna Violante~VIO. Maxime.~AUR. Che dite?~ 166 2, 7| Maxime.~AUR. Che dite?~VIO. Niente, niente. (Poverina! 167 2, 7| AUR. A me lo chiedete?~VIO. Cara amica, non mi fate 168 2, 7| amica, non dovete tacere.~VIO. Ho veduto il servitor di 169 2, 7| AUR. Bene, e per questo?~VIO. E per questo in buona argomentazione 170 2, 7| Violante, voi mi fate ridere.~VIO. Non rido io, donna Aurelia; 171 2, 7| AUR. Tocca? da che mai?~VIO. La verità non la so nascondere. 172 2, 7| AUR. Io non rido di voi.~VIO. Voi non intendete il latino. 173 2, 7| vi sia nessuno!) (da sé)~VIO. Credono, perché io mi sono 174 2, 8| Signora, il signor don Fausto.~VIO. Lupus est in fabula.~AUR. 175 2, 8| fabula.~AUR. Che cosa dite?~VIO. Non l'intendete niente 176 2, 8| voi, cara donna Violante.~VIO. Sì, è vero, ma don Fausto 177 2, 8| io vi farò la mezzana.~VIO. Se non volete ch'io resti...~ 178 2, 8| Via, non si può scherzare?~VIO. Sì, per ischerzo tutto 179 2, 8| Avanti, signor don Fausto.~VIO. Avete forse soggezione 180 2, 8| Signore, son vostro servo.~VIO. Voi non credevate trovarmi 181 2, 8| No certamente, signora.~VIO. Bravissimo! almeno per 182 2, 8| sapeva che voi ci foste.~VIO. Avete saputo che ci doveva 183 2, 8| FAU. Molto meno, signora.~VIO. Eh via, donna Aurelia ve 184 2, 8| Roberto? (a donna Violante)~VIO. No, non l'ho ricevuta. 185 2, 8| servo ve la doveva recare.~VIO. So cosa deve essere. Egli 186 2, 8| sia qualche cosa di più.~VIO. Che vuol dire?~FAU. Una 187 2, 8| insolente satira contro di voi.~VIO. Contro di me una satira?~ 188 2, 8| satira di vederla!) (da sé)~VIO. Voi come lo sapete?~FAU. 189 2, 8| perché mi è stato narrato.~VIO. Una satira contro di me? 190 2, 8| spirito per lasciarsi sedurre.~VIO. Io non sono un'ignorantella. 191 2, 8| Sempre più vi compiango.~VIO. Sempre più mi venite a 192 2, 13| Donna Violante e detti.~ ~VIO. Chi è costui?~ARG. È uno, 193 2, 13| attendendola. (le la lettera)~VIO. Questa lettera è stata 194 2, 13| TRACC. Mi no crederave.~VIO. Qui vi manca un pezzo di 195 2, 13| ne porterò un quinterno.~VIO. Tu l'hai stracciata?~TRACC. 196 2, 13| de carta ghe lo pagherò.~VIO. (Costui è uno sciocco. 197 2, 13| per causa del rosso...)~VIO. (Leggendo piano, esclama 198 2, 13| delitto! (a donna Violante)~VIO. A me un'ingiuria di questa 199 2, 13| pareva che no l'andasse ben.~VIO. Me la pagherai. (leggendo)~ 200 2, 13| TRACC. Mo perché, signora?~VIO. Sì, temerario, me la pagherai. ( 201 2, 13| signora. (s'inginocchia)~VIO. No, non vi è perdono; non 202 2, 13| pietà.~TRACC. Ma la prego...~VIO. Alzati, servo indegno di 203 2, 13| cossa gh'intra el patron?~VIO. Sì, di' a don Roberto, 204 2, 13| patron no la ghe diga gnente.~VIO. Vattene tosto di questa 205 2, 13| TRACC. Ma la me senta...~VIO. Vanne, o giuro al cielo, 206 2, 14| Violante ed Argentina.~ ~VIO. Si può sentire di peggio? ( 207 2, 14| Finalmente non è una gran cosa.~VIO. Non è una gran cosa? Una 208 2, 14| satira? Chi l'ha fatta?~VIO. Quel temerario di don Roberto~ 209 2, 14| Fausto dice sempre la verità?~VIO. Sì, lo conosco. Don Fausto 210 2, 14| davvero. (va per partire)~VIO. Senti.~ARG. Signora?~VIO. 211 2, 14| VIO. Senti.~ARG. Signora?~VIO. Della satira non gli dir 212 2, 15| Violante, poi Don Pirolino.~ ~VIO. Se quella satira si diffonde 213 2, 15| mi date del mio negozio?~VIO. Siete venuto a tempo, nipote. 214 2, 15| più bel fiore di Napoli.~VIO. Or non è tempo di favellare 215 2, 15| satira.~PIR. Contro chi?~VIO. Una satira contro di noi.~ 216 2, 15| di noi? Chi l'ha fatta?~VIO. Quel temerario di don Roberto.~ 217 2, 15| ha avuta la tracotanza?~VIO. Sì, egli è il tracotante. 218 2, 15| PIR. Vendetta, vendetta.~VIO. Anche colla spada, se fa 219 2, 15| la satira che cosa dice?~VIO. Uditela, e inorridite. 220 2, 15| via, non mi discontento.~VIO. Vi par poco?~PIR. Non vi 221 2, 15| poco?~PIR. Non vi è altro?~VIO. Sì, sentite il resto.~PIR. 222 2, 15| ricevono in mala parte. (da sé)~VIO. Quella ha voglia di marito,~ 223 2, 15| buono, non mi dispiace.~VIO. Come? non vi riscaldate 224 2, 15| ingiurie?~PIR. Vi è altro?~VIO. Non vi basta? Vi par questa 225 2, 15| leggiera satira?~PIR. Satira?~VIO. Sì, una satira sanguinosa.~ 226 2, 15| panegirico, un complimento.~VIO. Voi mi vorreste acquietare, 227 2, 15| componimento allegorico.~VIO. Nipote, mi fate torto a 228 2, 15| Una donna infatuata...~VIO. E bene: non vuol dir pazza?~ 229 2, 15| infatuati, sono i veri poeti.~VIO. Se la cosa fosse così...~ 230 2, 15| avanti. Un nipote sciagurato.~VIO. Non vuol dir disgraziato?~ 231 2, 15| sfortunato». Ah, che dite?~VIO. Potrebbe darsi che volesse 232 2, 15| cavallo tocca a me certamente.~VIO. Cavalli a un giovine del 233 2, 15| presente, ma sul preterito.~VIO. E che don Roberto sappia 234 2, 15| Magno per le sue vittorie.~VIO. Andiamo innanzi.~PIR. Dan 235 2, 15| Con un estro inusitato.~VIO. Qui vuol dire...~PIR. Vuol 236 2, 15| Petrarca, né il Calepino.~VIO. È un poco oscuretta; ma 237 2, 15| la satira né l'allegoria.~VIO. Quel voglia di marito è 238 2, 15| PIR. È stile bernesco.~VIO. Cosa vuol dire bernesco?~ 239 2, 15| Terminiamo la spiegazione.~VIO. Via, interpretate la chiusa.~ 240 2, 15| giovarvi, immortalarvi.~VIO. Io rimango stordita, come 241 2, 15| intendere le allegorie.~VIO. Insegnatemi, per amor del 242 2, 15| rimproverava come satirico.~VIO. Ora lo ringrazierò per 243 2, 16| il signor don Gismondo.~VIO. Vengano pure. Ho piacere 244 2, 16| una faccia da mandatario.~VIO. Gli hai tu detto forse 245 2, 16| Sicuro che gliel'ho detto.~VIO. Ciarliera. Hai fatta la 246 2, 17| Roberto e Don Gismondo.~ ~VIO. Colei mi ha posta in un 247 2, 17| potete voi lagnarvi di me?~VIO. Niente, don Roberto. Chi 248 2, 17| intendo di che parliate.~VIO. (Cosa meriterebbe ora don 249 2, 17| spedita a donna Violante.~VIO. Una lettera con i più bei 250 2, 17| supplico comunicarmeli.~VIO. Voi non lo meritate.~GIS. 251 2, 17| essere onorato, signora?~VIO. Caro don Gismondo, senza 252 2, 17| questa chiave chi l'ha?~VIO. Due sole persone: don Pirolino 253 2, 17| Permettetemi dunque ch'io li legga.~VIO. Sì, teneteli pure; leggeteli 254 2, 17| ancora di tali ingiurie?~VIO. Spiegategli questi due 255 2, 17| glieli avete mandati voi?~VIO. Il vostro servo medesimo 256 2, 17| Traccagnino? il mio bergamasco?~VIO. Sì, egli medesimo.~ROB. 257 2, 17| figuratevi cosa sarà il resto.~VIO. Che satira! Date qui, don 258 2, 17| spada, se occorre. (parte)~VIO. Viva l'eruditissimo don 259 2, 17| e mi soverchia). (da sé)~VIO. Non può negarsi che don 260 2, 17| ROB. Ma io, signora...~VIO. Ma voi, ricusando di palesarvi 261 2, 17| simili per compiacervi.~VIO. Questo sarà il maggior 262 2, 17| di essere ricompensato?~VIO. Sì, sarete arbitro di me 263 2, 17| delle impertinenze) (da sé)~VIO. Che dite fra voi medesimo? 264 2, 17| così pronta come la vostra.~VIO. Io per dirla, sono felicissima 265 2, 17| grazie. (ridendo va via)~VIO. Sentite, sentite. I miei 266 3, 2| Giove, e l'altra il bue.~VIO. Sì signore, la capra Amaltea, 267 3, 2| per frizer i vostri vovi.~VIO. Dimandatelo a mio nipote.~ 268 3, 2| fa dar volta al cervello.~VIO. Parlate con rispetto di 269 3, 3| PIR. Vale, domina zia.~VIO. Valete, nepos.~PANT. Cossa 270 3, 3| prandium. (a donna Violante)~VIO. Intendete? Sarà qui dopo 271 3, 3| judice pro tribunali sedente.~VIO. Dal giudice che sedeva 272 3, 3| vadagnada? (a don Pirolino)~VIO. Oh cieli! l'abbiamo noi 273 3, 3| adesso? (a donna Violante)~VIO. Ha detto benissimo. Guardate 274 3, 3| che fondamento lo disela?~VIO. Don Pirolino, con qual 275 3, 3| PANT. Cossa mo vorlo dir?~VIO. Non l'intendete? Io sono 276 3, 3| Pantalone? (a donna Violante)~VIO. Che cosa?~PIR. Non gliel' 277 3, 4| ben capia quella sentenza?~VIO. Ah signor Pantalone, la 278 3, 5| signora donna Violante.~VIO. La riverisco. (sostenuta)~ 279 3, 5| disela, siora donna Violante?~VIO. Oimè! temo che il signor 280 3, 5| uomo della mia qualità?~VIO. Ma non è questa la sentenza?...~ 281 3, 5| illibatissima professione.~VIO. Signor Dottore, lasciate 282 3, 5| dìsela, siora donna Violante?~VIO. Questa sentenza ci torto, 283 3, 5| Séntela, siora donna Violante?~VIO. Ma non dice: Domina Violante 284 3, 5| tutto ecc. e nelle spese.~VIO. Don Pirolino non la intendeva 285 3, 6| quaestio solvitur nescio?~VIO. Sì signore, la questione, 286 3, 7| Donna Violante sola.~ ~VIO. Dunque la causa è vinta, 287 3, 11| Argentina con lettera.~ ~VIO. Ma se don Pirolino sostiene 288 3, 11| una cosa che mi fa paura.~VIO. Che cosa?~ARG. Una lettera 289 3, 11| Una lettera insanguinata.~VIO. Insanguinata? come? da 290 3, 11| ho coraggio di rimirarla.~VIO. Da' qui, da' qui. Il sangue 291 3, 11| lettura dei romanzi). (da sé)~VIO. Perché don Roberto ha ferito 292 3, 11| sfidato per causa vostra.~VIO. Il battersi per le donne 293 3, 11| quel povero disgraziato.~VIO. Sì, leggiamo. Oimè, questo 294 3, 11| ARG. Che cos'è, signora?~VIO. Niente. Il troppo studiare 295 3, 11| posso più andar innanzi.~VIO. Da' qui, scioccarella... 296 3, 11| piuttosto che abbandonarvi.~VIO. Ma quando sapesse ch'io 297 3, 11| Sa che l'avete perduta.~VIO. Ah! non vi è più lusinga. 298 3, 11| ve la esibisco di cuore.~VIO. Me la esibisce?~ARG. Sì, 299 3, 11| esibisce?~ARG. Sì, chiaramente.~VIO. Con tutta la perdita della 300 3, 11| miglior cuore del mondo?~VIO. Vi è altro nella lettera?~ 301 3, 11| goccia di sangue. Osservate.~VIO. No, non la voglio vedere.~ 302 3, 11| ARG. Né men io certamente.~VIO. Finisci di leggere.~ARG. 303 3, 11| mancano le gambe sotto.~VIO. Orsù, abbiamo inteso tanto 304 3, 12| Violante, siete visibile?~VIO. Son qui, avete nulla da 305 3, 12| perduta la vostra causa.~VIO. Avete sentito dire ch'io 306 3, 12| mio sommo rincrescimento.~VIO. (Ah, sarà pur troppo la 307 3, 12| abbattere dalle disgrazie.~VIO. No certamente, non mi lascio 308 3, 13| dolore estremo, signora.~VIO. Tutto Napoli dunque è informato 309 3, 13| dubito che restiate voi sola.~VIO. Non conoscete il merito 310 3, 13| miglior cosa di questo mondo.~VIO. Questi sono paradossi. 311 3, 13| cui vi dicono infatuata.~VIO. Quella è una composizione 312 3, 13| qual mano sia stata fatta.~VIO. Come! non mi avete detto 313 3, 13| obbligato a dire la verità.~VIO. Siete dunque un bugiardo.~ 314 3, 13| autore di quella satira.~VIO. Satira?~GIS. Così mi pare.~ 315 3, 13| Satira?~GIS. Così mi pare.~VIO. Ma se avete detto voi pure 316 3, 13| detto per compiacere madama.~VIO. Ah, se don Roberto e don 317 3, 13| delle favole più moderne.~VIO. Ah, mi si raccapricciano 318 3, 14| Ecco il signor don Fausto.~VIO. Ahimè! siete voi ferito?~ 319 3, 14| ha l'ardir d'insultarvi.~VIO. Sì, questi sono due menzogneri, 320 3, 14| Elvira e donna Aurelia)~VIO. Ma caro don Fausto, giacché 321 3, 14| Roberto e don Gismondo ridono)~VIO. Ma, don Fausto, voi vi 322 3, 14| righe di quel viglietto.~VIO. Per dirla... non le ho 323 3, 14| avete fatto di quella carta?~VIO. Eccola. (gli la carta)~ 324 3, 14| ve la esibisco di cuore.~VIO. Fin qui abbiamo letto.~ 325 3, 14| saggia, moderata e prudente.~VIO. Questa condizione ingiuriosa 326 3, 14| risolvete, donna Violante?~VIO. Lasciatemi pensare per 327 3, 15| causa l'avemo vadagnada.~VIO. Vinta la causa?~NOT.Sì 328 3, 15| piccolo patrimonio) (da sé)~VIO. Ma don Pirolino...~PANT. 329 3, 15| Pirolino xe un ignorantazzo.~VIO. E tutte queste persone 330 3, 15| sentito dire a don Pirolino.~VIO. E voi, don Roberto, da 331 3, 15| sentito dire a don Pirolino.~VIO. E voi altre, signore, perché 332 3, 15| descorsi: don Pirolino.~VIO. Dunque mio nipote...~PANT. 333 3, 15| sentenza, e avemo vadagnà.~VIO. Caro don Fausto, leggetela 334 3, 15| che il cielo vi benedica.~VIO. Ah don Fausto, li goderò 335 3, 15| sempre dalla vostra parte.~VIO. Ed io da questo punto determino, 336 3, 15| Violante, mi rallegro con voi.~VIO. Spero, donna Aurelia, che 337 3, 15| terminato di ridere.~AUR. Io?~VIO. Sì, vi conosco. Mi avete 338 3, 16| il latino meglio di lui.~VIO. Don Pirolino, la causa 339 3, 16| rallegro infinitamente.~VIO. Eh nipote mio, disinganniamoci. 340 3, 16| detto? (a donna Violante)~VIO. Ha detto che non vi vuole.~ 341 3, 16| allo studio dell'umanità.~VIO. Nipote mio, illuminatevi,
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