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L'adulatore
Atto, Scena
1 1, 1| Corte. Comanda di sentirlo?~SANC. È lungo questo dispaccio?~
2 1, 1| due facciate di lettera.~SANC. Per ora ho poca volontà
3 1, 1| egli è poltrone). (da sé)~SANC. Scrivete al Segretario
4 1, 1| si faccia ella merito.~SANC. Se vi ordino i dispacci
5 1, 1| non era a mia cognizione.~SANC. Lasciatemi sentire il dispaccio.~
6 1, 1| aumentare il real patrimonio...~SANC. Fermatevi un poco. Io di
7 1, 1| raccogliere le istanze loro.~SANC. Mi pare ch’essi venissero
8 1, 1| tutti restano maravigliati.~SANC. In ogni pranzo che io do,
9 1, 1| grandi, talenti felici!~SANC. Ditemi, quant’è che non
10 1, 1| conversazione in sua casa.~SANC. V’ha detto nulla di me?~
11 1, 1| Non faceva che sospirare.~SANC. Sospirare? Perché?~SIG.
12 1, 1| E. se lo può immaginare.~SANC. Sospirava forse per me?~
13 1, 1| non abbia da sospirare?~SANC. Voi mi adulate.~SIG. Perdoni,
14 1, 1| quartiere d’inverno a Gaeta.~SANC. Come lo sapete?~SIG. Evvi
15 1, 1| del Segretario di Stato.~SANC. Io non l’ho letta. Che
16 1, 1| riprodurre de’ nuovi scandali.~SANC. Mi pare che queste due
17 1, 1| pacificate.~SIG. È verissimo.~SANC. Dunque don Ormondo verrà
18 1, 1| Piace a lei ch’egli venga?~SANC. Se ho da dire il vero,
19 1, 1| Ormondo, è fatto tutto.~SANC. Fatele, ed io le sottoscriverò.~
20 1, 1| maneggiarlo a mio modo). (da sé)~SANC. Ditemi, e voi come ve la
21 1, 1| quella onoratissima dama.~SANC. Mi dicono che suo marito
22 1, 1| delicatezza del suo decoro.~SANC. Mi pare però ch’egli non
23 1, 1| favor del mio caro amico.~SANC. Dite pure, per voi farò
24 1, 1| consumazione di un tal affare.~SANC. Bene, stendete il decreto,
25 1, 1| si tratta di beneficare.~SANC. Ditemi sinceramente, è
26 1, 1| non sono di tal carattere.~SANC. Parliamoci schietto. Né
27 1, 1| piacere al pubblico bene.~SANC. Ma la lontananza di don
28 1, 1| produrrebbe la di lui presenza.~SANC. Caro don Sigismondo, voi
29 1, 1| la ragione ed il giusto!~SANC. Potrei parlare con donna
30 1, 1| Corte. La inviti a pranzo.~SANC. Mia moglie che dirà?~SIG.
31 1, 1| da quello dell’ambizione.~SANC. La sua passione è l’invidia.~
32 1, 1| V. E., saprà correggerla.~SANC. Non prendo cura della pazzia
33 1, 1| benissimo. Pensi ognuno per sé.~SANC. Qualche volta per altro
34 1, 1| marito alla fin fine comanda.~SANC. Ma per goder la mia quiete,
35 1, 1| Invidio una sì bella virtù.~SANC. Quello che più mi pesa,
36 1, 1| desidera, può liberarsene.~SANC. Ma io non vorrei incomodarmi
37 1, 1| figlia non mancherà tempo.~SANC. Ma, caro segretario, ella
38 1, 1| quand’è così, maritarla.~SANC. La mariterei volentieri,
39 1, 1| credito, avvezzo a trattarsi.~SANC. Ecco mia moglie. Non la
40 1, 1| dirla, è un poco odiosetta.~SANC. Voglio andar via.~SIG.
41 1, 1| liberi da una seccatura.~SANC. Ma no, voglio trattarla
42 1, 1| ho in core, ho in bocca.~SANC. Qualche volta bisogna fingere.
43 1, 2| Gaeta per farci burlare.~SANC. Perché dite questo?~LUIG.
44 1, 2| andare col tiro a quattro.~SANC. Questi che hanno il tiro
45 1, 2| deve essere più di loro.~SANC. Io non mi voglio rovinare
46 1, 2| sei non ci voglio stare.~SANC. Segretario, dite la vostra
47 1, 2| no). (piano a don Sancio)~SANC. Orsù, non vi è bisogno
48 1, 2| lettera aperta al segretario)~SANC. Risponderà poi; lasciatelo
49 1, 2| voglio adesso. (alterata)~SANC. Se seguiterete a dire questa
50 2, 6| Don Sancio e detto.~ ~SANC. Dove andate?~SIG. Veniva
51 2, 6| Veniva a ritrovare V. E.~SANC. Ho mandato a invitare a
52 2, 6| necessarie per il governo.~SANC. Dite, ma brevemente: a
53 2, 6| due parole si fa capire.~SANC. Due parole delle mie vagliono
54 2, 6| provvede con tre parole.~SANC. Io non parlo superfluamente.~
55 2, 6| viziosa e di poco spirito.~SANC. Licenziatela.~SIG. Specialmente
56 2, 6| inabile e non buono a nulla.~SANC. Fate ch’ei se ne vada.~
57 2, 6| che ha servito tanti anni.~SANC. Non l’ascolterò.~SIG. Ecco
58 2, 6| lavorare egli solo i velluti.~SANC. Se è giusto, farlo.~SIG.
59 2, 6| benefizio de’ poveri lavoranti.~SANC. Se è giusto, ammetterlo.~
60 2, 6| Corte per la pura giustizia.~SANC. Fate voi.~SIG. Bravissimo.
61 2, 6| di massima conseguenza.~SANC. Tutte le cose per me sono
62 2, 6| vuole andare alla Corte.~SANC. Lasci stare.~SIG. Ma io
63 2, 6| io ho scoperto il perché.~SANC. Perché la moglie novella
64 2, 6| cose illecite e scandalose.~SANC. Credo che ciò sia vero.
65 2, 6| che rovinano le finanze.~SANC. In queste imprese vi ho
66 2, 6| contraffacente pubblico e abituato.~SANC. Don Sigismondo, che cosa
67 2, 6| da fare?~SIG. Castigarlo.~SANC. Senza processarlo?~SIG.
68 2, 6| assicurarsi della persona.~SANC. Fate voi.~SIG. Mi dà la
69 2, 6| procedere e di ordinare?~SANC. Sì, fate voi...~SIG. Parmi
70 2, 6| permetta ch’io veda chi è.~SANC. Sì, fate quel che v’aggrada.~
71 2, 6| ordini dati). (da sé, parte)~SANC. Che uomo illibato e sincero
72 2, 7| Donna Aspasia e detto.~ ~SANC. Ben venuta la signora donna
73 2, 7| ricever le vostre grazie.~SANC. Chi vi vuol vedere, bisogna
74 2, 7| facevate una volta. (siedono)~SANC. Oggi siete venuta da me;
75 2, 7| importa un fico). (da sé)~SANC. Avete veduta mia moglie?~
76 2, 7| anch’ella venuta a vederci.~SANC. Oh! Donna Luigia poi è
77 2, 7| che sa il viver del mondo.~SANC. Ditemi, avete avuto lettere
78 2, 7| ricevuta una sua lettera.~SANC. Che cosa vi scrive?~ASP.
79 2, 7| sono scordata di aprirla.~SANC. Per quel ch’io sento, vi
80 2, 7| ricordo nemmeno d’averlo.~SANC. Vorrebbe venire in Gaeta
81 2, 7| Lo so, mi è stato detto.~SANC. Che dite? Lo facciamo venire,
82 2, 7| vuole; per me è l’istesso.~SANC. Sta a me a farlo venire,
83 2, 7| se ne può stare dov’è.~SANC. Vi occorre nulla? Avete
84 2, 7| Basta, non dico altro.~SANC. Se vi occorre, comandate.~
85 2, 7| siete veramente adorabile.~SANC. Voi mi consolate, cara
86 2, 7| affare di mia somma premura.~SANC. Comandate, disponete di
87 2, 7| soggetta a un affronto.~SANC. Quanto importa l’affitto?~
88 2, 7| affitto?~ASP. Cento doppie.~SANC. (Il colpo è un poco grosso). (
89 2, 7| potreste acquietar il padrone.~SANC. Sì, sì, gli parlerò. Lo
90 2, 7| ingiustizie per causa mia.~SANC. Lo farò con buona maniera.~
91 2, 7| potrò per pagar il debito.~SANC. Questo non è conveniente.~
92 2, 7| Come volete ch’io faccia?~SANC. Aspettate... più tosto...~
93 2, 7| chiamare un rigattiere...~SANC. Fermatevi. Gli si potrebbe
94 2, 7| d’onore di pagar tutto.~SANC. Mandiamolo a chiamare;
95 2, 7| perder la mia riputazione.~SANC. Dunque?~ASP. Dunque vender
96 2, 7| tutto a rotta di collo.~SANC. Aspettate. Ehi, chi è di
97 2, 8| ARL. Cossa comandela?~SANC. Oh buffone! Non cercava
98 2, 8| i stivali da cavalcante.~SANC. Perché tutta questa roba
99 2, 8| parecchio a far ogni cossa.~SANC. Che ne dite? È grazioso
100 2, 8| mio creditore non dorme.~SANC. A proposito. Senti, Arlecchino...~
101 2, 8| el meio. (vuol partire)~SANC. Senti, vien qui.~ARL. Vegno
102 2, 8| ARL. Vegno subito. (parte)~SANC. Voleva mandar a domandare
103 2, 8| licenziata la vostra servitù?~SANC. Sì, don Sigismondo la vuol
104 2, 9| qua con quel che mancava.~SANC. Qualche altro sproposito.
105 2, 9| mostra un paio d’occhiali)~SANC. Quello è un paio d’occhiali.~
106 2, 9| gli mostra un laccio)~SANC. Che pazzo! Quello è un
107 2, 9| vu; e questo per el boia.~SANC. Spiegati. Che intendi di
108 2, 9| magagna.»~~~ ASP. Temerario!~SANC. Compatitelo. È buffone.~
109 2, 9| proposito per il mio caso.~SANC. Va, trova il segretario,
110 2, 9| carrozzier o da mistro de casa?~SANC. Va come vuoi, ma sbrigati.~
111 2, 9| con una zirandola in man.~SANC. Perché con una girandola?~
112 2, 10| Sancio e donna Aspasia~ ~SANC. Tutti l’hanno con quel
113 2, 10| pazienza! (mostra di piangere)~SANC. Che cosa avete?~ASP. Quando
114 2, 10| disgrazie, mi vien da piangere.~SANC. (Povera donna, mi fa pietà!) (
115 2, 10| sé)~ASP. Bisogna pagare.~SANC. Via, pagherò.~ASP. Cento
116 2, 10| doppie non sono un soldo.~SANC. Pazienza, pagherò io.~ASP.
117 2, 10| Sarò la favola della città.~SANC. Non si saprà, poiché il
118 2, 10| Oimè! Mi fate respirare.~SANC. Andiamo a pranzo, e poi
119 2, 10| se vi do quest’incomodo.~SANC. Ehi. Chi è di là?~ ~ ~ ~
120 2, 11| volete, nessuno risponderà.~SANC. Perché?~LUIG. La casa è
121 2, 11| lui, e lo vogliono morto.~SANC. Bricconi! Li farò tutti
122 2, 11| camera e non vuole uscire.~SANC. Don Sigismondo dov’è?~LUIG.
123 2, 11| LUIG. È fuori di casa.~SANC. E il Conte?~LUIG. Il Conte,
124 2, 11| quel caro signor Conte.~SANC. Che vi è di nuovo?~LUIG.
125 2, 11| all’amore con Isabella.~SANC. Sì, egli me l’ha chiesta
126 2, 11| non è ancor da marito.~SANC. Oh bella! Ha diciott’anni,
127 2, 11| LUIG. Come diciott’anni?~SANC. Signora sì. Quanti anni
128 2, 11| abbia un poco di compagnia.~SANC. Mia moglie è poi caritatevole.~
129 2, 11| da fare per me). (da sé)~SANC. Signor sì, e voi mi siete
130 2, 11| facesse per professione.~SANC. Don Filiberto avrà finito
131 2, 11| contrabbandi.~ASP. Perché?~SANC. Il perché lo so io.~LUIG.
132 2, 11| ASP. Volentieri. Eccolo.~SANC. Il vostro, che non vi piace,
133 2, 11| Non voglio assolutamente.~SANC. Ora l’aggiusterò io. (parte)~
134 2, 12| uno spillone, e dette.~ ~SANC. Ecco qui. Questo è lo spillone,
135 2, 12| io. Datele tre zecchini.~SANC. (Quant’è invidiosa!) (da
136 2, 12| doppie, non importa). (da sé)~SANC. Donna Aspasia, vi darò
137 2, 12| LUIG. Dateglieli subito.~SANC. Venite; se volete, ve li
138 2, 12| LUIG. Andate, che vi seguo.~SANC. Favorite. (le dà il braccio)~
139 2, 12| venire il vomito). (da sé)~SANC. Oggi mi pare d’esser tutto
140 2, 21| Don Sancio e detti.~ ~SANC. Che cosa volete da me?~
141 2, 21| Ditemi almeno il perché.~SANC. Perché è un contrabbandiere
142 2, 21| fatto simili soverchierie?~SANC. Quando? Non vi ricordate
143 2, 21| non è di gran conseguenza.~SANC. E il sale, e il tabacco,
144 2, 21| traccia di tai profitti.~SANC. Se saranno calunnie, si
145 2, 21| dovrà egli star carcerato?~SANC. Intanto... Non so poi.
146 2, 21| Le leggi parlano chiaro.~SANC. Oh bene, operate dunque
147 2, 21| signore, non sono contenta.~SANC. Se non siete contenta,
148 3, 2| me cazzerà via coi calzi.~SANC. Che cosa vuoi tu qui?~BRIGH.
149 3, 2| dimandarghe per carità...~SANC. Quello che fa don Sigismondo,
150 3, 2| la me ascolta per carità.~SANC. Via, sbrigati, cosa vuoi?~
151 3, 2| anni che son al servizio...~SANC. Se fossero anche trenta,
152 3, 2| Eccellenza, che no son più bon?~SANC. A te non devo rendere questi
153 3, 2| mio salario che avanzo.~SANC. Come? Avanzi salario? Di
154 3, 2| guadagnà colle nostre fadighe?~SANC. Non posso crederlo. Io
155 3, 2| gh’abbia mai robà gnente?~SANC. Ma come va la cosa? Il
156 3, 2| licenziar, el n’ha cazzà via.~SANC. Eccolo ch’egli viene. Sentirò
157 3, 2| sostener in fazza sua...~SANC. Va in sala e aspetta che
158 3, 2| Eccellenza, se el parla lu...~SANC. Va via.~BRIGH. (Ho inteso.
159 3, 3| col Governatore). (da sé)~SANC. Don Sigismondo, venite
160 3, 3| E. (gli bacia la vesta)~SANC. Asserisce Brighella che
161 3, 3| mesi che non l’ho dato.~SANC. Ma perché?~SIG. Dirò, Eccellenza,
162 3, 3| avanzano, e saranno saldati.~SANC. Fate male; si lamentano
163 3, 3| fo ritardare un momento.~SANC. Dicono che lo hanno domandato
164 3, 3| cielo! Chi dice questo?~SANC. L’ha detto in questo punto
165 3, 3| grazia: chiami Brighella.~SANC. Volete ch’io lo faccia
166 3, 3| venire per una cosa sola.~SANC. Lo farò, se così v’aggrada.
167 3, 4| pure, ch’io me n’anderò.~SANC. Va via, bugiardo. (a Brighella)~
168 3, 4| maniera no se pol saver...~SANC. Vattene, non replicare.~
169 3, 4| replicare.~BRIGH. Per carità...~SANC. Indegno! ti farò morire
170 3, 5| verità, mi sento morire.~SANC. Sì, don Sigismondo, tutti
171 3, 5| regaletto di cento doppie.~SANC. Avete steso il decreto?~
172 3, 5| sentire il di lei sentimento.~SANC. In questa sorta di cose,
173 3, 5| V. E. benefichi un altro.~SANC. Certamente non lo può impedire.
174 3, 5| fabbricatore.~SIG. V. E. resta qui?~SANC. Sì, qui v’attendo.~SIG.
175 3, 5| Comanda vedere il memoriale?~SANC. No, a voi mi riporto. Mi
176 3, 5| lo porto a sottoscrivere.~SANC. Sì, e se dormissi, svegliatemi.~
177 3, 6| Sancio, poi il conte Ercole~ ~SANC. Queste cento doppie le
178 3, 6| appunto desiderava parlarvi.~SANC. Eccomi ad ascoltarvi.~CON.
179 3, 6| di qualche conseguenza.~SANC. Mi rincresce, se la cosa
180 3, 6| Voi solo avete a decidere.~SANC. Dite pure, io solo deciderò.~
181 3, 6| vostre grazie in Gaeta.~SANC. Io sono il favorito da
182 3, 6| di tutta la vostra casa.~SANC. Effetto della vostra bontà.~
183 3, 6| parola che mi avete data.~SANC. Io non soglio mancare alla
184 3, 6| concludere quanto prima le nozze.~SANC. A mia figlia non ne ho
185 3, 6| alle mie nozze contraria.~SANC. Due parole mi bastano.
186 3, 7| mi comanda, signor padre?~SANC. Dimmi, hai tu piacere di
187 3, 7| queste cose non m’intendo.~SANC. Vedi là il signor Conte?~
188 3, 7| signor Conte?~ISAB. Lo vedo.~SANC. Lo accetteresti per tuo
189 3, 7| marito?~ISAB. Per marito?~SANC. Sì, per marito.~ISAB. Vengo
190 3, 7| subito. (in atto di partire)~SANC. Dove vai?~ISAB. Vengo subito. (
191 3, 7| così ha ella detto di no?~SANC. Ha detto, vengo subito.
192 3, 8| Risponderà ella per me.~SANC. Hai da maritarti tu, e
193 3, 8| che risponderà a dovere.~SANC. Io le propongo il Conte
194 3, 8| far il voler di suo padre.~SANC. Già me l’immagino. Avete
195 3, 8| CON. Io son contentissimo.~SANC. Ora è necessario far venire
196 3, 8| Signor padre, è invidiosa.~SANC. Invidiosa di che?~ISAB.
197 3, 8| Vorrebbe esser ella la sposa.~SANC. Come! Vorrebbe esser ella
198 3, 8| prendere un giovinetto.~SANC. Povera bambina! Può esser
199 3, 9| Verrò io a ritrovar voi.~SANC. Che diamine dici? Tu vorresti
200 3, 9| l’ha detto il segretario.~SANC. Che cosa t’ha detto il
201 3, 9| parlare al signor Conte.~SANC. Ma dove?~ISAB. Verrà a
202 3, 9| mia madre non lo sappia.~SANC. Come va la faccenda?~CON.
203 3, 9| l’ultimo mio sentimento.~SANC. Questo mio segretario mi
204 3, 10| si fa qui con Isabella?~SANC. Senza che ve lo dica, m’
205 3, 10| sposa forse al signor Conte?~SANC. Sì signora, e prima di
206 3, 10| date notizia dopo fatto?~SANC. Come vi piacerebbe che
207 3, 10| non voglio assolutamente.~SANC. Ed io voglio; e sono il
208 3, 11| Bisognosi desidera udienza.~SANC. Venga. È padrone.~PAGG.
209 3, 11| mezzo scudo). (da sé, parte)~SANC. Che avete, donna Luigia,
210 3, 12| servitor de Vostra Eccellenza.~SANC. Vi conosco.~PANT. Mi ho
211 3, 12| la fabrica dei velludi.~SANC. So tutto, e so che un certo
212 3, 12| vegno da Vostra Eccellenza.~SANC. Voi non lo potete impedire.~
213 3, 12| V. E. me farà la grazia.~SANC. Il segretario mi ha parlato
214 3, 12| gh’ha dà el mio memorial?~SANC. Non l’ho veduto.~PANT.
215 3, 12| de velludo l’ala vista?~SANC. No certamente.~PANT. Ho
216 3, 12| veder a Vostra Eccellenza.~SANC. Io vi replico, che non
217 3, 12| sull’ora della digestion.~SANC. Signor Pantalone, non so
218 3, 12| birbone. (a don Sancio)~SANC. A poco a poco, vado scoprendo
219 3, 12| l’ha costà più de cento.~SANC. Veramente è assai bello.
220 3, 12| Luigia ritorna con una borsa)~SANC. Io non voglio spendere
221 3, 13| che domandano udienza.~SANC. Sono annoiato. Il segretario
222 3, 13| è con essi donna Elvira.~SANC. Qualche supplica per suo
223 3, 13| segretario, ch’è un uomo finto.~SANC. Ah, temo pur troppo che
224 3, 13| responsabile delle sue ingiustizie.~SANC. Sì, è verissimo. Cercherò
225 3, 14| da un perfido adulatore.~SANC. Conte mio, in che imbarazzo
226 3, 14| con una serie d’iniquità.~SANC. Voi altri, che siete i
227 3, 14| farò sapere la verità.~SANC. Questa macchina si può
228 3, 14| onestissimi iusdicenti.~SANC. Dite bene. Conosco anch’
229 3, 14| in ferri don Sigismondo.~SANC. Ehi, chiamatemi il bargello.~ ~ ~ ~
230 3, Ult| qui ai comandi di V. E.~SANC. Scarcerate subito don Filiberto,
231 3, Ult| fatte fare don Sigismondo!~SANC. Davvero?~BARG. Io stesso
232 3, Ult| sentiva inorridire. (parte)~SANC. Se ha fatto inorridire
233 3, Ult| rimeriti della vostra pietà.~SANC. È giusto. Vo’ che sappia
234 3, Ult| parte coi gabellieri)~SANC. Confesso la verità. Mi
235 3, Ult| è in tutto degna di voi.~SANC. Voi, Conte, nell’agitazioni
236 3, Ult| giubilo dall’allegrezza).~SANC. Dov’è Brighella? Dove sono
237 3, Ult| tiro a sei. (a don Sancio)~SANC. Perché?~LUIG. Perché ho
238 3, Ult| egli me le ha mangiate.~SANC. Donde aveste le sessanta
239 3, Ult| cassiere della Comunità.~SANC. Oh me meschino! Sono assassinato
240 3, Ult| comanda, ecco le cento doppie.~SANC. Signor Pantalone, tenete
241 3, Ult| PANT. Donca no la vol...~SANC. È finita. Non ne voglio
L'amante militare
Atto, Scena
242 1, 10| detti, ed un caporale~ ~SANC. Nipote, ho da parlarvi. (
243 1, 10| reverenza al sior capitanio.~SANC. Signor Pantalone, vi riverisco.
244 1, 11| Alonso, ed il caporale~ ~SANC. Nipote, sapete voi la cagione
245 1, 11| rimproverarmi a causa di don Garzia.~SANC. Son venuto ad intimarvi
246 1, 11| arresto? Per qual motivo?~SANC. Perché sfidato alla spada
247 1, 11| ALON. Egli mi ha provocato.~SANC. Don Alonso, so tutto. Per
248 1, 11| donne è azione da cavaliere.~SANC. Non impicciarsi con donne
249 1, 11| e la riceve un Caporale)~SANC. Andate in arresto.~ALON.
250 1, 11| Obbedisco. (vuol partire)~SANC. Dove v’incamminate?~ALON.
251 1, 11| ALON. Alle mie camere.~SANC. Non ci stareste malvolentieri
252 1, 11| fuori del mio quartiere?~SANC. Dovete passar nel mio.~
253 1, 11| ALON. Per qual ragione?~SANC. Il generale ve lo destina
254 1, 11| Sancio! quest’è troppo.~SANC. Obbedite al comando.~ALON.
255 1, 11| Bene; verrò innanzi sera.~SANC. Ora dovete andarvi.~ALON.
256 1, 11| trattano gli uffiziali?~SANC. Tacete, incauto, ed apprendete
257 1, 11| Andate, ch’io vi seguo.~SANC. No, precedetemi.~ALON.
258 1, 11| congedare da’ padroni di casa.~SANC. Farò io col signor Pantalone
259 1, 11| Ma... il mio bagaglio?~SANC. Io ne prenderò cura. Andate.~
260 1, 11| Questa è una crudeltà.~SANC. La vostra è troppa arditezza.
261 1, 11| abbiate compassione di me.~SANC. Sì, vi compatisco; ma faccio
262 1, 11| mai più). (da sé, parte)~SANC. Povero giovine! mi fa pietà.
263 2, 8| Alonso, ed alcuni soldati.~ ~SANC. L’occasion della marcia
264 2, 8| allestirmi per la partenza.~SANC. Dove?~ALON. Al mio quartiere.~
265 2, 8| ALON. Al mio quartiere.~SANC. Sapete voi dove sia il
266 2, 8| casa del signor Pantalone?~SANC. No; vi fu cambiato. Il
267 2, 8| Perché questa mutazione?~SANC. Per levarvi l’occasione
268 2, 8| impedisce di far il dover mio.~SANC. Vi fa però cimentar colla
269 2, 8| impertinenze di don Garzia.~SANC. Originate dalla vostra
270 2, 8| dalla sua indiscretezza.~SANC. Orsù, or non è tempo di
271 2, 8| ora sono alla compagnia.~SANC. Dove andate?~ALON. Concedetemi
272 2, 8| vedrete alla mia bandiera.~SANC. Voglio sapere dove indirizzate
273 2, 8| passi.~ALON. Ve lo dirò.~SANC. Avvertite di non ingannarmi,
274 2, 8| alla mia adorata Rosaura.~SANC. E sarà vero, che in un
275 2, 8| pregiudizio dell’onor mio.~SANC. Voi parlate con troppo
276 2, 8| Perdonate la mia sincerità.~SANC. Nipote, non vi abusate
277 2, 8| l’ultimo della mia vita.~SANC. A niuno più di me preme
278 2, 8| preme a me, quanto a voi.~SANC. Col porla a rischio, mostrate
279 2, 8| compromettermi della mia virtù.~SANC. Questa è una presunzione.~
280 2, 8| in vano; addio, signore.~SANC. Andate, giovine incauto;
281 2, 9| Don Sancio e soldati.~ ~SANC. Eppure lo compatisco. Gli
282 2, 10| sconderme, no so dove andar.~SANC. (Che donna è questa?) (
283 2, 10| un’altra parte). (da sé)~SANC. Mi ha guardato, ha mostrato
284 2, 10| da sé, vuol fuggire)~SANC. Fermatevi, dico; chi siete?~
285 2, 10| fanciulla. (alterando la voce)~SANC. Dove andate?~ARL. A cercar
286 2, 10| mio padre. (come sopra)~SANC. Chi è vostro padre?~ARL.
287 2, 10| Non lo so. (come sopra)~SANC. (Vi è qualche inganno). (
288 2, 10| Signor no. (come sopra)~SANC. Perché non vi volete scoprire?~
289 2, 10| ARL. Per la mia pudicizia.~SANC. (Costui è un uomo, che
290 2, 10| podesse scappar!) (da sé)~SANC. Scopriti, o ti farò scoprire
291 2, 10| Ah, ghe son!) (da sé)~SANC. Scopriti, giuro al cielo. (
292 2, 10| lo scuopre)~ARL. Sior sì.~SANC. Ah scellerato! Chi sei?~
293 2, 10| ARL. Son un galantomo.~SANC. Parla, confessa, sei una
294 2, 10| son un soldado onorato.~SANC. Soldato!~ARL. Sior sì,
295 2, 10| fatto soldado stamattina.~SANC. Di qual compagnia?~ARL.
296 2, 10| De quella de vussioria.~SANC. Come ti chiami?~ARL. Arlecchin
297 2, 10| ARL. Arlecchin Battocchio.~SANC. Sì, tu sei quello ch’è
298 2, 10| ARL. Scappar, se podeva.~SANC. Per qual ragione?~ARL.
299 2, 10| no me piase le bastonade.~SANC. Caporale. (chiama)~CAP.
300 2, 10| chiama)~CAP. Comandi.~SANC. Fate arrestar costui. Sia
301 2, 10| fa dar delle bastonade.~SANC. Chi sa che costui non sia
302 3, 16| padron, i è qua tutti do.~SANC. E sarà vero che due uffiziali
303 3, 16| O che bestia!) (da sé)~SANC. E voi, don Alonso, non
304 3, 16| un militar no la vôi dar.~SANC. Orsù, nipote, l’ora s’avanza;
305 3, 16| ALON. Per dove, signore?~SANC. Non lo sapete? Ecco come
306 3, 16| no gh’è remedio). (da sé)~SANC. Nipote, voi mi sorprendete.
307 3, 16| in pace la mia fortuna.~SANC. Non so che dire, siete
308 3, 16| possa essere dispensato.~SANC. Sì, don Alonso, vado per
309 3, 16| a chi pentito si mostra.~SANC. Sì, quest’atto di rassegnazione