Carlo Goldoni
La buona figliuola maritata

ATTO SECONDO

SCENA VENTUNESIMA   Mengotto, poi Marianna, poi Sandrina e Paoluccia, poi il Marchese, poi il Colonnello

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SCENA VENTUNESIMA

 

Mengotto, poi Marianna, poi Sandrina e Paoluccia, poi il Marchese, poi il Colonnello

 

MENG.

Nasca quel che sa nascere,

L'ho fatto, e son contento;

E di quello che ho fatto io non mi pento.

 

 

MAR.

Ah Mengotto, io son felice;

Il mio sposo mi vuol bene,

Ed a rendere mi viene

Più felice il genitor.

 

MENG.

Sono anch'io per voi contento.

(Non sa nulla, a quel ch'io sento,

Dello sdegno e del furor). (da sé)

 

SAN.

} a due

Mi consolo, mia signora,

E vi prego a perdonarmi.

PAOL.

MAR.

Tutto, tutto vo' scordarmi,

Voglio amarvi di buon cor.

 

MARC.

Accettate, o cara sposa,

Il mio giusto pentimento,

E le scuse vi presento

Della mia germana ancor.

 

MAR.

Tutto, tutto mi ho scordato,

Sol mi è grato - il vostro amor.

 

a cinque

Più di sdegno non s'accenda

La spietata e cruda face:

Fra noi regni amor e pace

E viviam felici ognor.

 

COL.

Ah tartaifle, cospettone,

Star tatesco, star barone,

Star soldato, colonnello,

E flagello - foler far.

 

MAR.

Padre mio, che cosa è stato?

 

COL.

Chi Mariandel strapazzato,

Per mia spata fol mazzar.

 

MAR.

Ah, vi prego di non far.

 

MARC.

} a quattro

(Per timore - sento il core

E le gambe traballar).

MENG.

SAN.

PAOL.

COL.

Chi star questa? (accennando Sandrina)

 

MAR.

Star Sandrina.

 

COL.

Ti star razza malandrina,

Che Mariandel strapazzar. (minaccia Sandrina)

 

SAN.

Ahi, aiuto!

 

MAR.

Per pietà. (trattenendo il Colonnello)

Non mi ha fatto alcun dispetto,

E le porto tanto affetto

Che un bacino le vo' dar. (bacia Sandrina)

 

COL.

Chi star questo? (accennando Mengotto)

 

MAR.

Star Mengotto.

 

COL.

Tu mia figlia maltrattar. (minaccia Mengotto)

Fol Mariandel fendicar.

 

MENG.

Chi m'aiuta?

 

MAR.

No, papà. (trattenendo il Colonnello)

M'ha voluto sempre bene,

Né mi posso lamentar.

 

COL.

No star questo? no star quella?

De marito star sorella,

E con lui foler sfogar. (minaccia il Marchese)

 

MARC.

Ah signore... (con paura)

 

MAR.

No, non fate. (trattenendoli)

Vel protesto, v'ingannate;

Non mi posso lamentar.

 

COL.

Non star vero? (a Marianna)

 

MAR.

No, signore.

 

COL.

Se fillano m'ingannar,

Foler testa a ti tagliar. (minaccia Mengotto)

 

MENG.

Ah soccorso!

 

MAR.

Per pietà. (trattenendolo, come sopra)

No, papà,

No, non fate, - perdonate.

Mariannina, - poverina,

Vel domanda in carità.

 

COL.

Pichilina, - star bonina,

Foler grazia ti donar,

Foler tutti perdonar.

 

 

 

TUTTI

 

 

 

Viva, viva, pace, pace,

Non più in guerra si ha da star.

Quel ch'è stato, stato sia,

Ed invidia o gelosia

Non ci venga a disturbar.

Viva, viva, pace, pace,

Non più in guerra si ha da star.

 

 

 

 


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