Carlo Goldoni
La fiera di Sinigaglia

ATTO TERZO

SCENA SESTA   Prospero, poi Lesbina

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SCENA SESTA

 

Prospero, poi Lesbina

 

PROS.

Ah Griffo traditore!

Mi ha portato via il core.

Il mio orologio? (furiosamente, incontrando Lesbina)

 

 

LESB.

Piano, piano, mio signore,

Che son femmina onorata;

E l'avete già provata

La mia bella fedeltà.

 

Eccola qui la mostra:

Io non voglio rapir la roba vostra.

Anzi, per lo contrario,

Ho tanto amor per voi, che voglio darvi

Prova di quell'affetto

Che per voi chiudo in petto.

 

PROS.

Non so che cosa fare

Di quest'amor sguaiato:

Son da tutte le parti assassinato.

 

LESB.

(Vo' procurar l'avaro

Di pigliar per la gola).

Signor Prospero,

Voi non mi conoscete.

 

PROS.

Voi pur desio di scorticarmi avete.

 

LESB.

V'ingannate, signor; mi piange il core

Vedervi in questo stato,

Tradito, assassinato,

E, quel che rende il caso vostro amaro,

Ridotto in povertà senza danaro.

 

PROS.

È ver, non ho un quattrino.

 

LESB.

Uh! povero meschino,

Merita qualche aiuto.

Ero in qualche trattato

Di vendere il negozio

Di caffè e cioccolata.

L'occasione ho abbracciata:

Ho concluso l'affar come ho potuto,

Ed il mio capitale ho già venduto.

 

PROS.

Il danaro dov'è?

 

LESB.

Lo porto meco.

 

PROS.

Quanta somma sarà?

 

LESB.

Ducento scudi.

 

PROS.

(Ah, mi darian la vita, e riparato

Il danaro saria che mi han levato). (da sé)

 

LESB.

Se voi foste in bisogno...

 

PROS.

Cosa dite?

Sono in necessità.

 

LESB.

Ve li esibisco.

 

PROS.

Sì, Lesbina, li accetto e li aggradisco:

Dateli qui.

 

LESB.

Ma piano:

Se li do a voi, che resterà per me?

 

PROS.

Ritornerete a vendere il caffè.

 

LESB.

Ma senza capitale?...

 

PROS.

Eh, già me lo pensai, vuol finir male.

 

LESB.

Anzi finirà bene.

Basta che voi vogliate

Fare una cosa sola.

 

PROS.

E che cosa ho da far?

 

LESB.

Prendermi in sposa.

 

PROS.

Sposa?

 

LESB.

Voi non avete

Nessun che vi governi. Io senza paga

Vi servirò, signore,

Da moglie, da massara e servitore.

So filar, so cucire,

So tener la scrittura, e lavo i piatti;

So cucinare, e non mi offende il foco;

E vedrete, signor, ch'io mangio poco.

 

PROS.

Se tutto quel che dite

Fosse la verità...

 

LESB.

Ve lo protesto.

 

PROS.

Dove sono i quattrini?

 

LESB.

Eccoli, a voi (mostra una borsa)

Senza difficoltà li .

Mi sposerete poi?

 

PROS.

Ci penserò.

 

 

LESB.

Quel ch'io tengo, e quel ch'io sono,

Tutto è vostro, mio signor;

Del danar vi faccio un dono,

E con lui vi dono il cor.

 

PROS.

Il danar contento accetto,

E son grato al vostro amor;

Ma sposarvi non prometto,

E ci vo' pensare ancor.

 

a due

Cosa dite?

Che vi pare? Mi potete consolare:

Ma non cessa il mio timor.

 

PROS.

Se vi prendo, che farete?

 

LESB.

Tutto quel che voi vorrete.

 

PROS.

Ritornate a replicare

Quel che voi sapete fare.

 

LESB.

Lavorare, - cucinare,

Scriver lettere e copiare,

Ed andar di qua e di .

 

PROS.

Tutto questo va benissimo:

E mangiar?

 

LESB.

Mangio pochissimo.

 

PROS.

Questa è grande abilità.

I quattrini dove sono?

 

LESB.

Sono pronti. (mostra la borsa)

 

PROS.

Date qua.

 

LESB.

Ma domandovi perdono:

E la man quando verrà?

 

PROS.

La mia mano?

 

LESB.

Signor sì.

 

PROS.

Il danaro?

 

LESB.

Eccolo qui.

 

PROS.

(Dar la man mi converrà). (da sé)

 

LESB.

(L'avaraccio cascherà). (da sé)

 

PROS.

Mia sposina.

 

LESB.

Sposo caro,

Qua la mano. (chiedendogliela)

 

PROS.

Qua il danaro. (chiedendole la borsa)

 

LESB.

} a due

(Trappolarmi non potrà).

PROS.

LESB.

Ecco la borsa.

 

PROS.

Ecco la destra.

Non la tenete.

 

LESB.

Non ritirate.

 

PROS.

Non mi credete?

 

LESB.

Non vi fidate?

 

a due

Non son capace

D'infedeltà.

 

PROS.

Questa è la mano.

 

LESB.

Questa è la borsa.

 

PROS.

Dolce danaro!

 

LESB.

Sposo mio caro!

 

a due

Per te il mio core

Lieto si fa.

Giubilo in petto

Per il diletto:

Sì, mio tesoro,

Ti amo e ti adoro.

Il mio contento

Pari non ha. (partono)

 

 

 

 


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