Carlo Goldoni
La buona figliuola

ATTO TERZO

SCENA OTTAVA   Il Marchese solo, poi Cecchina

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SCENA OTTAVA

 

Il Marchese solo, poi Cecchina

 

MAR.

Il valor militare

È una bella virtù,

Ma stare a casa mia mi piace più.

Ora poi che Cecchina

Posso sposar senza oltraggiar degli avi

La gloriosa memoria,

Parmi aver riportato una vittoria.

 

CEC.

Ah signor, mio malgrado

Son sforzata a venir. Che comandate?

 

MAR.

(Voglio prendermi gioco,

E poi darle la nuova a poco a poco). (da sé)

 

CEC.

Se vi posso obbedir...

 

MAR.

Bene, vorrei

Che di vari colori

Andaste un mazzo a preparar di fiori.

 

CEC.

Vi obbedirò.

 

MAR.

Fermate.

Quel che ne voglio far non domandate?

 

CEC.

Obbedirvi soltanto è il dover mio.

 

MAR.

Se nol chiedete voi, vel dirò io.

Han da servir quei fiori

Per la sposa ch'io prendo.

 

CEC.

(Oh fiero duolo!) (da sé)

 

MAR.

Vi do pena per ciò?

 

CEC.

Me ne consolo. (simulando la mestizia, e vuol partire)

 

MAR.

Piano, Cecchina mia. (la ferma)

Non chiedete la sposa almen chi sia?

 

CEC.

Io nol deggio saper.

 

MAR.

Sì, più d'ogni altra

Lo dovete sapere anzi voi stessa.

Ehi! sposo una tedesca baronessa.

 

CEC.

Con licenza signor... (vuol partire)

 

MAR.

No no, sentite:

Il suo nome è Marianna. È tanto bella,

E le vuò tanto bene, e le sarò

Tanto, ah, tanto fedele,

Tanto l'adorerò...

 

CEC.

Basta, crudele.

Più non resiste il cor; schernirmi poi...

 

MAR.

Baronessa, mio bene, ah, siete voi.

(la prende per la mano, e si getta a' suoi piedi)

 

La baronessa amabile,

Idolo mio, sei tu.

Sposina mia adorabile,

Cara, non pianger più.

 

CEC.

Cecchina miserabile,

Gioco si prende ancor?

Almen delle mie lacrime

Senta pietade il cor.

 

MAR.

Ah, ch'io ti dico il vero.

 

CEC.

Ah, tanto ben non spero.

 

a due

Stelle, pietose stelle,

Voi disvelate il ver.

 

MAR.

Cara, venite qui.

 

CEC.

Non vuò morir così.

 

MAR.

Tu sei di sangue nobile,

Tutto ti narrerò.

 

CEC.

Non m'ingannate, o barbaro.

Ah, non vi credo, no.

 

MAR.

Vent'anni sono

Foste trovata

Qui abbandonata

Da un colonello,

Per il macello

Che la guerra

Su questa terra;

E un segno avete,

Si sa chi siete.

Marianna è il nome:

Questo si sa...

 

CEC.

Piano, signore,

Per carità.

Con tante cose

Io mi confondo,

Son fuor del mondo...

Cosa sarà?

 

MAR.

Il genitore,

Uom di valore,

Ch'è in Ungheria,

Manda il soldato

Che vi ha lasciato,

Per ricercarvi,

Per consolarvi,

Venuto qua.

 

CEC.

Piano, signore,

Per carità.

Ahi, che mi sento

Il cor nel petto

Per il timore,

Per il diletto...

Non so pensare,

Non so parlar.

 

MAR.

Allegramente,

Cara sposina.

 

CEC.

Non son Cecchina?

 

MAR.

Siete Marianna

La baronessa.

 

CEC.

Vi posso credere?

Posso sperar?

 

MAR.

Vi dico il vero,

Son cavaliero,

E la mia sposa

Non vuò ingannar.

 

CEC.

Ah, sento il giubilo

Che a poco a poco

Vuol prender loco

Dentro al mio cor.

 

MAR.

Dammi la mano.

 

CEC.

Ah, non vorrei...

 

MAR.

Quella tu sei.

 

CEC.

Quello sei tu...

 

MAR.

} a due

Ahi, che mi moro,

Non posso più.

È tal contento

Quello ch'io sento,

Che gioia simile

Mai non vi fu.

Sorte felice

Goder mi lice...

Care catene,

Pene - non più. (partono)

CEC.

 

 

 


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