Carlo Goldoni
Buovo d'Antona

ATTO SECONDO

SCENA OTTAVA Drusiana, Menichina e Cecchina

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SCENA OTTAVA

Drusiana, Menichina e Cecchina

 

DRUS.

Oimè! che cosa ha detto?

Oimè, che mi ha lasciata

Atterrita, confusa e disperata.

MEN.

(Non vorrei che il timore

La rendesse costante al primo amore). (da sé)

CECC.

Cosa vuol dir, signora?

Siete molto confusa.

DRUS.

E non vi pare

Ch'io lo sia con ragion? Sì, certamente;

Quello che ha parlato,

Sarà da Buovo a minacciar mandato.

MEN.

Oh, cosa dite mai?

CECC.

Sono due medici

Capitati da noi per accidente.

DRUS.

No, che medici sian non credo niente.

Mi hanno rimproverata

Di barbara, d'ingrata. Il cor mi dice

Ch'io più non sono del mio cor padrona,

E che devo sposar Buovo d'Antona.

MEN.

(Ah l'ho detta, l'ho detta.

Invenzion maledetta!) (da sé)

CECC.

Eh, non badate!

Queste son ragazzate.

DRUS.

No, Cecchina.

«Buovo», mi dice il cor, «da te sen viene;

Se non l'aspetti, non avrai più bene».

MEN.

E volete aspettarlo eternamente?

DRUS.

Sì, sì, l'aspetterò fin che avrò vita.

MEN.

(Povera me, la mia speranza è ita). (da sé)

 

 

 


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