Carlo Goldoni
Il burbero benefico

ATTO PRIMO

Scena Diciottesima. Angelica, e detta

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

Scena Diciottesima. Angelica, e detta

 

Angelica: (senza vedere Madama) Se potessi parlare con Martuccia...

Madama: Cognata.

Angelica: (inquieta) Madama.

Madama: Dove andate, cognata?

Angelica: (inquieta) Io me ne andava, Madama...

Madama: Ah, ah! Siete dunque adirata?

Angelica: Lo devo essere.

Madama: Siete voi sdegnata con me?

Angelica: Ma, Madama...

Madama: Uditemi, la mia ragazza; se v’inquieta il progetto del ritiro, non crediate ch'io v'abbia parte. La cosa è tutt’all'opposto: v'amo, e farò anzi il possibile per rendervi fortunata.

Angelica: (a parte, piangendo) (Che doppiezza!)

Madama: Che avete? piangete?

Angelica: (s'asciuga gli occhi) (A qual segno mi ha ingannata!)

Madama: Qual è il motivo del vostro dolore?

Angelica: Oh Dio! I disordini di mio fratello.

Madama: (con sorpresa) I disordini di vostro fratello?

Angelica: Sì. Nessuno li sa meglio di voi.

Madama: Che dite? Spiegatevi, se v'aggrada.

Angelica: È inutile.

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License