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Angelica: Io sono tutta spaventata.
Valerio: (ad Angelica) Che avete, madamigella?
Angelica: Il mio povero fratello...
Martuccia: Sta ancora così?
Angelica: Un poco meglio. Egli è alquanto più tranquillo.
Martuccia: Udite, udite, madamigella. Questo signore mi ha detto cose consolanti per voi, e per vostro fratello.
Angelica: Anche per lui?
Martuccia: Se sapeste il sagrifizio che è disposto a fare!
Valerio: (piano a Martuccia) (Non le dite nulla.) (volgendosi ad Angelica) Evvi forse alcun sagrifizio ch'ella non meriti?
Martuccia: Ma converrà parlarne al signor Geronte.
Angelica: Cara amica, se voi voleste prendervi questo incomodo!
Martuccia: Volentieri. Che dovrò dirgli?... Vediamo... Consigliamo.. Ma sento qualcuno. (corre verso il appartamento di Geronte) È il signor Dorval. (a Valerio) Non vi fate vedere. Andiamo nella mia camera, e parleremo a nostro bell'agio.
Valerio: (ad Angelica) Se vedete vostro fratello...
Martuccia: Eh andiamo, signore, andiamo. (lo spinge, e parte con lui)