Carlo Goldoni
Il burbero benefico

ATTO SECONDO

Scena Quattordicesima. Piccardo, e detto

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Scena Quattordicesima. Piccardo, e detto

 

Piccardo: Signore.

Geronte: Briccone! non rispondi?

Piccardo: Perdonate, signore; eccomi.

Geronte: Disgraziato, ti ho chiamato dieci volte.

Piccardo: Mi rincresce, ma...

Geronte: Dieci volte, disgraziato!

Piccardo: (da sé, in collera) (Egli è ben rabbioso qualche volta.)

Geronte: Hai veduto Dorval?

Piccardo: (bruscamente) Sì, signore.

Geronte: Dov'è?

Piccardo: È partito.

Geronte: Come è partito?

Piccardo: (bruscamente) È partito come si parte.

Geronte: (lo minaccia, e lo fa dar addietro) Ahi ribaldo! (in collera grande) Così si risponde al tuo padrone?

Piccardo: (rinculando con aria estremamente adirata) Signore, datemi la mia licenza...

Geronte: La tua licenza, sciagurato! (lo minaccia e lo fa rinculare; Piccardo, rinculando, cade fra la sedia ed il tavolino. Geronte corre in suo soccorso, e lo rialza)

Piccardo: Ahi! (s'appoggia al guanciale della sedia e mostra molto dolore)

Geronte: Che c'è? che c'è?

Piccardo: Sono ferito, signore. M'avete stroppiato.

Geronte: Oh, mi dispiace!... Puoi tu camminare?

Piccardo: (sempre in collera) Credo di sì, signore. (si prova e cammina male)

Geronte: (bruscamente) Vattene.

Piccardo: (mortificato) Signore, voi mi scacciate?

Geronte: No, (vivamente) va a casa di tua moglie, che ti medichi. (cava la borsa, e vuol dargli del danaro) Prendi, per farti curare.

Piccardo: (a parte, intenerito) (Qual padrone!)

Geronte: (porgendogli del danaro) Prendi.

Piccardo:(con modestia) Eh! no, signore.. io spero che non sarà nulla.

Geronte: Prendi, ti dico.

Piccardo: (ricusando con civiltà) Signore...

Geronte: (riscaldato) Come! tu rifiuti il mio danaro?... Lo rifiuti per orgoglio, per dispetto, e per odio? Credi tu che io l'abbia fatto a bella posta? Prendi questo danaro, prendilo. Animo, non mi far arrabbiare.

Piccardo: (prendendo il danaro) Non v'adirate, signore; vi ringrazio della vostra bontà.

Geronte: Va subito.

Piccardo: (cammina male) Sì, signore.

Geronte: Va adagio.

Piccardo: Sì, signore.

Geronte: Aspetta, aspetta; prendi la mia canna.

Piccardo: Signore...

Geronte: Prendila, ti dico. Voglio così.

Piccardo: (prende la canna e partendo dice) Che bontà

 


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