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Portategli rispetto. (a Rinaldino.) A lui non abbadate. (al Marchese.) |
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Oibò. |
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RIN. |
Parlo per obbedirvi, non ve n'abbiate a male. (a donna Marianna.) La cosa com'è stata vi dirò tal e quale. Venne una cameriera a fare il nostro letto; Io tralasciai di scrivere, e a lei feci un scherzetto. Don Pedro mi gridò, mostrandomi la sferza, Dicendomi: Ragazzo, con donne non si scherza. Dissi a don Pedro allora: Vo' far l'amore anch'io; Lo fece anche mia madre un dì col padre mio. Risposemi don Pedro: Voi non sapete niente. |
RIN. |
Ho detto, ed ei vuole accusarmi. Certo vorrà per questo mia madre gastigarmi. |
MARC. |
Questa volta era meglio non essere obbediente. (a Rinaldino.) Donna Marianna, io vedo che noi siamo osservati; Manco mal, che domani sarem disseparati. |
Ci mancherebbe poco |
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RIN. |
Uno schiaffo, signora! Avuti non ne ho |
RIN. |
Già un servitor m'ha detto, e un giorno lo farò, |