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Il Marchese, donna Marianna, poi Gianfranco.
MARC. |
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Mi presagisce il cuore |
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MARC. |
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GIAN. |
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MARC. |
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MARC. |
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GIAN. |
Bontà vostra, signore; son uno a cui ha dato Qualche talento il cielo, qualche buon lume il fato. L'astrologia ch'io vanto, pochissimo è fondata, Ma l'ho nell'alma impressa con una forza innata. Spigner talor mi sento a dir, non so da chi; Non so perché m'intesi a strascinar fin qui. |
MARC. |
(Esser potrebbe tale. |
GIAN. |
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MARC. |
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GIAN. |
Prima dico il passato, poi l'avvenir predico. Con poca buona voglia vi siete maritata. Con poco dispiacere poi vedova restata. Vecchio il primo consorte passato all'altro mondo, Vi fa desiderare più giovane il secondo; |
MARC. |
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GIAN. |
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MARC. |
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GIAN. |
Siete amorosa: è vero? all'imeneo inclinata. (donna Marianna fa cenno col capo due volte di sì.) Ma nelle cose vostre siete un poco ostinata. È vero? Confessate. So tutto, e non bisogna |
NAR. |
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GIAN. |
Non ho finito ancora. Voi siete innamorata del vostro unico figlio; |
MARC. |
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GIAN. |
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